Domande e risposte Un'estate tranquilla lascerà il posto a un autunno turbolento per il Covid?

tjnj/tafi

15.10.2022

Nuove sottovarianti di Omicron potrebbero aggiungere ulteriore forza all'ondata autunnale, avvertono alcuni ricercatori.
Nuove sottovarianti di Omicron potrebbero aggiungere ulteriore forza all'ondata autunnale, avvertono alcuni ricercatori.
Bernd Wüstneck/dpa

Il numero di casi di Covid è in aumento e sempre più pazienti finiscono in ospedale, soprattutto in Ticino: una nuova ondata pare essere all'orizzonte con l'arrivo dell'autunno. Cosa significa per noi tutti e quali misure sono previste? Alcune domande e risposte.

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15.10.2022

Il via libera del Consiglio federale in primavera è stato seguito da un'estate piuttosto spensierata, in cui gli svizzeri hanno avuto poco a che fare con la pandemia. Ora che però è tornato l'autunno, bisognerà rivedere questa serenità. Ecco le risposte ad alcune delle domande più scottanti sul Covid in vista della stagione più fredda.

Quali sono i numeri attuali?

Si registrano nuovamente più infezioni da Covid. Gli ultimi dati dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) mostrano un aumento significativo dei casi. Negli ultimi sette giorni, ne sono stati registrati 35'579, oltre 10'000 in più dei 25.134 della settimana precedente.

Anche il numero di ricoveri ospedalieri sta aumentando sensibilmente. Si può presumere che non tutte le infezioni da SARS-CoV-2 siano incluse nelle statistiche ufficiali. I motivi sono la generale stanchezza a farsi fare i test (non tutte le persone sintomatiche fanno anche il test PCR) e l'alto tasso di positività dei test.

Come sarà la situazione nei prossimi mesi?

Il Governo si aspetta una nuova ondata legata alla stagione. Secondo Linda Nartey, dell'UFSP, è probabile che il numero di casi di Covid continui ad aumentare in autunno e in inverno. Tuttavia, la situazione di partenza è diversa rispetto a un anno fa. «La maggior parte delle persone presenta anticorpi e con Omicron i casi gravi sono meno numerosi».

Ci saranno nuove misure per contrastare il Covid?

Non è ancora possibile dirlo. Per il momento, non sono state annunciate nuove misure concrete. Il Consiglio federale aveva revocato tutte le restrizioni della lotta alla pandemia già in aprile. Poiché per ora non c'è uno stato di emergenza, la pianificazione di nuove misure non è di competenza di Berna, ma dei singoli Cantoni. L'UFSP auspica tuttavia un certo grado di responsabilità personale da parte della popolazione.

«Oltre alla vaccinazione, anche il proprio comportamento è importante per proteggere se stessi e gli altri», si legge nel comunicato sulla dose di richiamo. «Indossare una mascherina in ambienti chiusi, dove si riuniscono molte persone di famiglie diverse, ventilare regolarmente i locali, starnutire o tossire coperti e lavarsi accuratamente le mani con regolarità sono tutti elementi che aiutano a ridurre le infezioni», viene ricordato.

Si ritiene molto probabile un ritorno all'obbligo della mascherina negli ospedali e in altre strutture sanitarie. Il fatto che l'UFSP abbia recentemente basato le sue decisioni (a favore o contro nuove misure) sulla situazione negli ospedali fa presumere che sia contrario all'estensione ad altre aree pubbliche.

In Ticino, è notizia di ieri, venerdì, l'Ufficio del medico cantonale ha introdotto l'obbligo della mascherina per tutti gli ospedali e le strutture socio-sanitarie del territorio.

Qual è la situazione negli ospedali?

Al momento, l'81,9% dei letti ospedalieri è occupato, mentre nelle unità di terapia intensiva la percentuale è del 74,5%. La tendenza è in aumento, ma questo è solo in parte legato al SARS-CoV-2: il virus è responsabile solo del 5,7% (+2% in sette giorni) dei pazienti ricoverati nelle unità di terapia intensiva e del 5,5% (+1,4%) dei pazienti ospedalieri in generale.

A prescindere dalla relativa bassa percentuale di pazienti Covid, la situazione del personale negli ospedali rimane critica. Secondo l'Associazione ospedaliera Svizzera H+, la già preoccupante carenza di personale si è aggravata dall'inizio della pandemia.

La situazione è più critica in Ticino, dove, come ha spiegato dal vicecapo area medica dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) Mattia Lepori: «La pressione attualmente è sui reparti di degenza normale» visto che Il numero delle persone ospedalizzate positive al Covid in Ticino è quadruplicato, passando da 40 a 160, in solamente due settimane.

Altro esempio di situazione critica è quella dell'ospedale cantonale di Argovia che ha dovuto rassegnarsi già una decina di giorni fa a inviare i pazienti ad altri ospedali, anche se solo una persona era in terapia intensiva a causa del virus.

Quali varianti sono in circolazione?

La variante dominante è Omicron BA.5, ma il SARS-CoV-2 non smette di mutare. I virologi parlano ora di una «palude di nuove sottovarianti». Secondo i ricercatori, la nuova sottovariante Omicron BA.2.75.2 potrebbe diventare quella dominante.

Questo potrebbe comportare dei problemi, perché BA.2.75.2 è ancora più abile nell'eludere l'immunità acquisita attraverso le vaccinazioni e le infezioni. Ma il fatto che BA.2.75.2 possa eludere la risposta anticorpale non significa che la risposta immunitaria non sia più sufficiente a proteggere da un decorso grave nella maggior parte dei casi.

Ma anche se BA.2.75.2 non dovesse diffondersi nel nostro Paese, ci sono altre linee secondarie di Omicron che potrebbero anch'esse eludere l'immunità e far aumentare il numero di persone malate in inverno.

Posso e devo vaccinarmi con il secondo richiamo in autunno?

La nuova campagna di vaccinazione contro il Covid è iniziata lunedì 10 ottobre. L'UFSP e la Commissione federale per le questioni vaccinali raccomandano un'ulteriore vaccinazione di richiamo, soprattutto per le persone di età pari o superiore ai 16 anni che sono particolarmente a rischio. Secondo le conoscenze attuali, questa vaccinazione aumenta almeno temporaneamente la protezione individuale contro un decorso grave.

Il secondo richiamo è consigliato anche a chi ha contatti con persone a rischio e al personale sanitario. Per tutte gli altri, di età compresa tra i 16 e i 64 anni senza fattori di rischio, viene formulata una raccomandazione generale dopo una valutazione individuale.

Come posso proteggermi dalle infezioni?

In breve: vaccinatevi se non l'avete ancora fatto, indossate una mascherina (meglio se una FFP2, che non solo protegge le altre persone, ma anche se stessi), se state in una stanza con più persone arieggiatela regolarmente.

Le regole di base introdotte all'inizio della pandemia, come tossire e starnutire nell'incavo del braccio invece che nella mano, o prestare particolare attenzione quando ci si lava le mani, rimangono utili anche se si vuole mostrare considerazione non solo per se stessi, ma anche per gli altri.

Tutte queste misure personali sono raccomandate anche dall'UFSP.

Ho dei sintomi, cosa devo fare?

Assicuratevi di fare il test: quanto più precocemente viene individuata una infezione da Covid, tanto più rapidamente si può intervenire. Questo non è solo un vantaggio per voi, ma anche gli ospedali sono contenti di ogni letto che rimane libero per il tempestivo intervento.

Un nuovo studio ha inoltre concluso che la probabilità di ricovero può essere ridotta di otto volte se il naso viene sciacquato con una soluzione salina il prima possibile.