Royal Family È stata decisa la data di incoronazione di Re Carlo III

SDA

11.10.2022 - 19:58

Re Carlo III sarà incoronato solennemente nell'abbazia di Westminster assieme alla regina consorte Camilla il 6 maggio 2023.

Otto mesi dopo la morte della regina Elisabetta II, scomparsa l'8 settembre all'età di 96 anni, la cerimonia religiosa sarà condotta, come vuole la tradizione, dall'arcivescovo di Canterbury Justin Welby.

Carlo III, 73 anni, sarà «unto, benedetto e consacrato» dal capo spirituale della Chiesa anglicana, di cui il monarca è governatore supremo.

«L'incoronazione rifletterà il ruolo del monarca oggi e guarderà al futuro, pur essendo radicata nella lunga tradizione e nel fasto della monarchia», ha affermato Buckingham Palace in una nota.

La data prescelta è stata concordata dalla corte e dal sovrano sia con i vertici della Chiesa d'Inghilterra, sia con il governo Tory di Liz Truss, responsabile dell'organizzazione. Governo il quale da parte sua ha fatto sapere che la proclamazione di quella giornata come non lavorativa nel Regno Unito appare «probabile, ma non ancora scontata».

Una strana coincidenza?

Il 6 maggio coincide peraltro con il compleanno di uno dei nipoti del re, il piccolo Archie, figlio primogenito dell'indocile Harry e di sua moglie Meghan.

Una curiosità che ha subito suscitato attenzione sui media d'oltre Manica. In primis su quelli destrorsi, tabloid in testa, capifila d'una crociata ostile senza tregua contro i duchi di Sussex (sfociata anche in alcuni contenziosi legali avviati da questi ultimi) fin dal loro strappo dalla famiglia reale e dal trasferimento negli Stati Uniti d'inizio 2020.

E pronti a cogliere la palla al balzo per pronosticare sin d'ora che la coincidenza – se di coincidenza si tratta – possa rendere «più problematica» che mai una presenza alla cerimonia dell'anno venturo dei duchi ribelli: in uno scenario che vedrà invece inevitabilmente in primo piano, in veste di principe di Galles, il fratello maggiore di Harry, il nuovo erede William con la consorte Kate.

Una cerimonia più corta?

La cerimonia del 6 maggio, in un Paese in preda a una grave crisi economica e sociale, dovrebbe mantenere la struttura delle incoronazioni della monarchia britannica in vigore da un millennio, pur includendo elementi contemporanei.

Le incoronazioni dei monarchi britannici hanno avuto luogo per 900 anni nell'Abbazia di Westminster. Dalla conquista normanna nel 1066, la cerimonia è stata quasi sempre condotta dall'arcivescovo di Canterbury.

L'evento si tiene tradizionalmente nei mesi successivi all'ascesa al trono. Questo periodo permette sia di osservare il lutto nazionale e il lutto reale, sia di organizzare la cerimonia.

Più economico e più rappresentativo

Divenuta regina il 6 febbraio 1952 alla morte del padre Giorgio VI, Elisabetta II fu incoronata 16 mesi dopo, il 2 giugno 1953. Per la prima volta, la cerimonia fu trasmessa in televisione e vista da 27 milioni di britannici, su 36 milioni di abitanti.

Era durata più di tre ore, davanti a 8.251 ospiti ammassati nell'Abbazia. Erano ufficialmente rappresentate 129 nazioni e territori.

In linea con il desiderio di Carlo di una monarchia rigida, la cerimonia dovrebbe essere più breve, più piccola e meno costosa, ma anche più rappresentativa della diversità della Gran Bretagna moderna.

La capacità dell'Abbazia è di circa 2.000 persone, che corrisponde al numero di persone, inclusi capi di Stato e membri delle famiglie reali, che hanno partecipato ai funerali di stato di Elisabetta il 19 settembre a Westminster. Suo figlio Carlo è divenuto automaticamente re dopo la sua morte.

Durante la cerimonia sarà incoronata anche la regina consorte Camilla – titolo voluto da Elisabetta II per la seconda moglie di suo figlio – i cui preparativi sono noti come «Operazione Golden Orb».

Carlo è il re più anziano ad accedere al trono nella storia della monarchia britannica, dopo i sette decenni di regno di Elisabetta II, che lo scorso giugno ha celebrato il suo giubileo di platino.

Il giuramento di incoronazione

Durante la cerimonia, l'arcivescovo di Canterbury presenta per la prima volta il nuovo sovrano al pubblico, che lo acclama.

Il sovrano pronuncia il giuramento di incoronazione. Con questo «Coronation Oath Act», scritto nel 1688, si impegna in particolare a «fare tutto il possibile» per preservare la Chiesa anglicana e la religione protestante.

Installato sulla sedia di re Edoardo, un trono di legno realizzato nel 1300 e utilizzato ad ogni incoronazione dal 1626, il re riceverà quindi un'unzione e una benedizione dall'arcivescovo. Carlo III riceverà finalmente i suoi attributi reali, in particolare uno scettro, quindi la corona, posta sul suo capo dall'arcivescovo di Canterbury.

La morte della regina è stata seguita da dieci giorni di lutto nazionale. Più di 250.000 persone si sono messe in fila per ore per rendere omaggio alla sua bara, prima a Edimburgo, poi a Londra, alla Westminster Hall, la camera più antica del Parlamento britannico.

Migliaia di altre persone hanno fiancheggiato le strade per vedere per l'ultima volta la bara di questa regina immensamente popolare nel suo paese.

Dopo la morte di Elisabetta II, Carlo ha registrato un balzo di popolarità (70% di opinioni favorevoli) ma rimane dietro suo figlio William (84%) e sua moglie, Kate (80%).

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