CinemaIl Pardo d'onore del 77esimo Locarno Film Festival a Jane Campion
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24.4.2024 - 11:00
Il Pardo d'Onore Manor del Locarno Film Festival, dedicato alle eccellenze del cinema, andrà quest'anno a Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese di fama internazionale. La premiazione avverrà la sera del 16 agosto.
Keystone-SDA, nide
24.04.2024, 11:00
24.04.2024, 11:06
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Per l'occasione, si legge in una nota odierna, il Festival presenterà due tra le sue opere più acclamate, scelte dalla stessa regista: «An Angel at My Table» (Un angelo alla mia tavola, 1990) e «The Piano» (Lezioni di piano, 1993), quest'ultima in una nuova versione restaurata 4K che debutterà in Piazza Grande. Il pubblico avrà la possibilità di incontrare la cineasta sabato 17 agosto, durante una conversazione che si terrà presso il Forum @ Spazio Cinema.
La carriera di Jane Campion, costellata di successi, vanta una serie di primati: è stata la prima donna a vincere la Palma d'Oro a Cannes, con «The Piano» (1993); la prima donna a essere nominata due volte per l'Oscar come miglior regista, quindi a vincerlo con «Il potere del cane» (2021); la prima cineasta neozelandese a partecipare alla Mostra di Venezia e ad aggiudicarsi il Leone d'Argento per la miglior regia.
Successi e riconoscimenti non le hanno però impedito di conservare inalterata la sua peculiarità e di continuare a rifiutare di essere incasellata sul piano artistico.
Con ogni nuova opera si conferma così un'innovatrice instancabile, si tratti di adattare un testo di Henry James («Ritratto di signora», 1996), di dirigere Meg Ryan in un thriller ispirato a un bestseller («In the Cut», 2003) o di reimmaginare e rivitalizzare il genere western («Il potere del cane», 2021).
Con nove lungometraggi, una mezza dozzina di corti e due stagioni della miniserie televisiva «Top of The Lake – Il mistero del lago» (2013-17), Jane Campion è una delle artefici chiave dell'immaginario cinematografico contemporaneo.
Le parole di Giona A. Nazzaro
«Sin da Sweetie (1989), il suo esordio, la voce di Jane Campion – afferma Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Festival di Locarno, citato nel comunicato – si è affermata immediatamente come nuova e inconfondibile.
A distanza di oltre trent'anni, i valori e le qualità del suo cinema sono rimasti inalterati. Jane Campion ha saputo complessificare il suo lavoro artistico, intrecciare un dialogo libero con il pubblico e l'industria cinematografica senza cedere mai rispetto alle sue ambizioni e alla sua visione artistica».
«La sua opera, popolata di personaggi tormentati e affascinanti, caratterizzata da una stupefacente capacità di lavorare sugli elementi perturbanti dell'esperienza umana, si presenta come una delle vette indiscutibili dell'arte cinematografica contemporanea», evidenzia ancora Nazzaro, che parla di Campion come di un «punto di riferimento».