Con «È finita la pace» Marracash chiude la trilogia e racconta il disincanto di una generazione

Covermedia

13.12.2024 - 16:30

Marracash
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Con il nuovo album «È finita la pace», Marracash conclude il percorso iniziato con «Persona» e «Noi, loro, gli altri». Un'opera che denuncia il malessere sociale e l'omologazione culturale.

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Marracash ha sorpreso tutti pubblicando a sorpresa il suo settimo album in studio, dal titolo «È finita la pace». Il progetto chiude idealmente una trilogia iniziata con «Persona» e proseguita con «Noi, loro, gli altri», ma rappresenta anche un punto di svolta nella carriera del rapper.

«Il titolo riflette non solo un cambiamento personale, ma anche sociale», ha spiegato – come riporta Il Fatto Quotidiano – Marracash, che ha tratto ispirazione per l'album dopo il successo del «Marrageddon».

Il periodo successivo ai concerti è stato per lui occasione di riflessione, una fase di crisi che lo ha spinto a interrogarsi sul malessere di una generazione «senza futuro, schiacciata dall'apparenza e dalle logiche dei social media».

Copertina evocativa

L'album è accompagnato da una copertina evocativa: una bolla che invita alla pausa e alla riflessione, allontanandosi dalle dinamiche frenetiche della musica contemporanea. «Non ho seguito algoritmi o strategie di mercato», ha dichiarato l'artista, che vede in «È finita la pace» un'opera libera, lontana dai compromessi e vicina alla sua visione più intima.

Con brani che affrontano temi personali e sociali, Marracash denuncia la superficialità e la prevedibilità che spesso dominano la scena musicale italiana. «La musica oggi è troppo piatta», ha sottolineato, spiegando come il suo lavoro voglia andare oltre, offrendo qualcosa di autentico e profondo.

«È finita la pace» non è solo un album, ma un invito a fermarsi, ascoltare e riflettere su ciò che davvero conta. Per Marracash, rappresenta la conclusione di un ciclo e l'apertura di un nuovo percorso, più maturo e consapevole, che punta dritto al cuore del suo pubblico.