Ticino Giudici destituiti al Tribunale penale cantonale, ecco le reazioni dei politici

fon

13.12.2024

Due giudici del Tribunale penale cantonale sono stati destituiti.
Due giudici del Tribunale penale cantonale sono stati destituiti.
archivio Ti-Press

La giustizia ticinese è scossa dalla destituzione immediata dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti per «grave violazione dei doveri di magistrato». Una decisione senza precedenti che ha innescato reazioni dei politici.

Redazione blue News

Lo tsunami in seno della giustizia ticinese, culminato con la destituzione immediata dei giudici del Tribunale penale cantonale Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti da parte del Consiglio della magistratura, ha scatenato un’ondata di reazioni politiche e istituzionali.

Il Consiglio della magistratura, organo di vigilanza sui magistrati, ha motivato la sua decisione con la «grave violazione dei doveri di magistrato» da parte dei due giudici, un'accusa che ha avuto un effetto deflagrante all’interno del sistema giudiziario cantonale.

Per affrontare l'emergenza, la Commissione Giustizia e Diritti del Gran Consiglio ha convocato con urgenza una riunione straordinaria, alla quale ha partecipato anche Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni.

Dadò: «Si resta scioccati»

Fiorenzo Dadò, presidente della Commissione Giustizia e Diritti, ha dichiarato alla «RSI» che «di fronte a una decisione di questo genere si resta scioccati».

Pur sottolineando la gravità della situazione e il carattere straordinario della decisione, il 53enne ha preferito non entrare nel merito specifico del caso, anche per rispetto delle persone coinvolte.

Gobbi: «Una situazione mai vista prima»

Dal canto suo, Norman Gobbi - sempre ai microfoni della «RSI» - ha espresso tutta la sua preoccupazione per un evento «mai visto prima».

Il problema centrale, ha spiegato, non è solo legato alle accuse mosse, ma soprattutto all'incapacità di dialogo tra i magistrati, che ha portato a un'escalation culminata in denunce penali reciproche tra i giudici della prima Camera del Tribunale penale cantonale.

«Quando due giudici penali sporgono denuncia contro i loro colleghi, significa che si è superato un limite. La decisione del Consiglio della magistratura, in questo contesto, era inevitabile», ha concluso il nativo di Faido, riconoscendo il difficile ruolo dell'autorità di vigilanza nel garantire il buon funzionamento della giustizia.

Un terzo magistrato sotto indagine

La vicenda, tuttavia, potrebbe essere lontana dalla sua conclusione. L'avvocato dei giudici destituiti, Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la decisione.

Inoltre, rimane ancora aperto il procedimento disciplinare nei confronti di un terzo magistrato, il giudice Ermani, rendendo chiaro che questa crisi rappresenta una delle pagine più complesse e delicate nella storia recente della giustizia ticinese.