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Festival A Sanremo l'ultima serata è Fiorello show, vince Angelina Mango con «La Noia»
SDA / pab
11.2.2024 - 03:40
La giuria della sala stampa e il voto delle radio consegnano la vittoria del Festival di Sanremo 2024 ad Angelina Mango. Il televoto invece ha osannato Geolier, con oltre il 60% delle preferenze. Amadeus e Fiorello danno l'addio dopo 5 anni in maniera gioiosa e festante. Se la sono goduta loro quanto noi, con un finale letteralmente da favola.
Angelina Mango con «La noia» ha vinto il festival di Sanremo 2024.
Alle sue spalle Geolier con il brano «I' p' me, Tu p' te», Annalisa con «Sinceramente», Ghali con «Casa mia», Irama con «Tu no».
I primi posti della classifica, stilata a notte fonda (sono le due e mezza passate), è composta solo da artisti che rappresentano le nuove generazioni della musica e intercettano le tendenze del mercato.
Tra le lacrime l'artista 22enne, figlia del compianto Pino Mango e Laura Valente, dice: «Siete matti, grazie di cuore all'orchestra, a te Amadeus, a Fiorello, al mio team, alla mia famiglia, grazie che siete venuti».
A Bertè il premio della critica
A Loredana Bertè, con il brano «Pazza», è andato il Premio della Critica Mia Martini; ad Angelina Mango sono andati anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla, con 22 voti, e il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale.
Il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo è stato assegnato a Fiorella Mannoia con Mariposa.
La valanga di preferenze ha mandato in tilt il televoto: artisti e fan hanno segnalato problemi nella ricezione dei messaggi di conferma. Ma la Rai, dopo le verifiche, ha precisato che la grande quantità di preferenze era stata regolarmente acquisita e che nessun voto sarebbe andato perso.
Fiorello show prima del (per ora) addio di Amadeus
Per chiudere il suo ultimo festival Amadeus ha voluto accanto a sé ancora l'amico Fiorello: dopo le ore piccole con «Viva Rai2!» e le incursioni all'Ariston, lo showman si è preso il palco con una rivisitazione dell'Uomo in frac su un mash-up tra Domenico Modugno e Billie Jean di Michael Jackson, con un costume luminoso dagli inserti led, con i ballerini della Compagnia ucraina di danza hi tech di Kiev.
«Per fare questo numero sono stato in carica tutto il pomeriggio», scherza Fiore, mentre cerca di togliersi i cavi dalla giacca. Il suo show poi ha spaziato tra gli ascolti boom del festival e la decisione del direttore artistico di lasciare dopo cinque edizioni consecutive.
«Quest'uomo ha fatto cose incredibili, sta facendo cose straordinarie, tu hai fatto il 67%: non sei più un partito, sei una coalizione da solo. Questo vince le europee e si prende l'Eurofestival, state attenti».
Fiorello ad Amadeus: «Si a chi penso? A Josè»
«È il nostro ultimo festival», ha ricordato Fiorello. «Ha bisogno di riposo, perché quando finirà andrà a fare i Soliti ignoti, i pacchi, il capodanno di Rai1, l'Arena Suzuki. Sai a chi penso? A Josè».
E poi, rivolto al figlio del direttore artistico seduto in prima fila: «Sono cinque anni che sei lì, gli italiani ti hanno visto crescere su quella poltrona». «L'anno prossimo te tocca anda' a scuola. E il professore appena ti vedrà dirà: Josè Sebastiani, con il codice 01, vieni interrogato».
Si è lasciato scappare un vaffa quando Amadeus lo ha sorpreso di spalle sul palco per fargli uno scherzo. E dopo le polemiche sul caso Travolta, ecco la 'pubblicità palese' all'abito Armani e Il ballo del qua qua sulle note di Farfallina di Luca Carboni.
La cronaca del resto della serata
La serata si apre con l'annuncio della classifica provvisoria basata sulla media delle quattro serate precedenti: in testa c'è ancora Geolier, davanti ad Angelina Mango e Annalisa, e in teatro tornano i fischi, dopo quelli che hanno segnato la vittoria del rapper napoletano nella serata cover.
Amadeus non ci sta: «Lo capisco ed è giusto, fa parte della storia di Sanremo, è un po' come allo stadio: ci sono gruppi, fan, ed è giusto che sia così. Vi prego di applaudire festeggiare, vi chiedo solo il rispetto per tutti e 30 i cantanti in gara».
Entrano Renga e Nek con «Pazzo di te», poi BigMama che dedica la sua esibizione con «La rabbia non ti basta» «a tutte le persone insicure, a chi prova vergogna: credete sempre in voi stessi, credete nei vostri sogni e se volete ballare, ballate».
È la serata delle dediche: Gazzelle ha dedicato la sua «Tutto Qui» a «Giovanna, una persona che mi manca molto». Dargen D'Amico ha cantato «Onda Alta» e poi bacia Mara Venier: Amadeus lo ha ringraziato «per avere portato allegria e al tempo stesso riflessioni profonde».
I Negramaro – presentati da Fiorello che imita i gorgheggi di Giuliano Sangiorgi – propongono «Ricominciamo tutto» e urlano: «Viva la musica, viva la libertà, viva la pace».
Mahmood convince con la sua «Tuta Gold», sfoggiando una tuta oro come quella della canzone, e poi ringrazia «tutte le artiste e gli artisti che ci hanno regalato la loro visione del mondo in maniera totalmente libera su questo palco. Viva le differenze e la libertà di pensiero sempre e comunque».
C'è spazio anche per il ricordo del dramma delle foibe. L'orchestra suona «Io che amo solo te» di Sergio Endrigo: «Era nato a Pola – dice Amadeus – e nel 1947, a causa delle cessione dell'Istria alla Dalmazia, fu profugo con la madre. Un dramma vissuto da tanti connazionali. Le milizie misero atto una strage di massa. Nelle foibe è morta una quantità incredibile di persone, una delle pagine più tragiche della storia».
Ghali, che spicca con «Casa mia», si è fatto suggerire dall'alieno Rich che lo accompagnava il suo «Stop al genocidio». E mentre Tedua si esibiva sulla Costa Smeralda tra il pubblico sono apparsi bandiere palestinesi e cartelli con stop al genocidio e cessate il fuoco.
Il pensiero di Emma è andato al papà Rosario, mancato nel 2022: «È stato il primo a lanciarmi sul palco: gli prometto che ci resterò fino a quando avrò fiato in corpo».
La Sad hanno sollevato una bandiera verde, viola e blu: «Non rappresenta ideali politici, ma i valori della lotta alla discriminazione, alla violenza, all'odio, all'abuso e al sessismo. è solo il primo passo per cambiare l'Italia al meglio se tutti lo vogliamo».
Mr. Rain ha lasciato i fiori su una delle «Due Altalene» sul palco, con dedica a «tutte le persone che hanno il vuoto dentro». Sangiovanni a 21 anni ha capito che «la sconfitta e la vittoria non sono davvero importanti, ma la vittoria è stare bene o quanto meno provarci».
Superospite Roberto Bolle, incantevole sulle note del Bolero di Ravel. Gigliola Cinquetti ha riproposto «Non ho l'età», a sessant'anni dalla vittoria al festival: «Questa canzone se n'è andata per conto suo, fra la gente, è diventata della gente, adesso è come se fosse tornata a casa».
Un finale da favola per Amadeus e Fiorello
Dopo la premiazione di Angelina Mango va in scena l'ultimo atto della coppia artistica Amadeus - Fiorello. E sembra di guardare una favola.
«Vogliamo lasciare il festival di Sanremo romanticamente», dice Fiorello mentre esce dall'Ariston mano nella mano con Amadeus. «Sono stati cinque anni bellissimi, Sanremo si ama sempre», commenta Amadeus.
E poi, sulle note di «I sogni son desideri», i due amici salgono sulla carrozza di Cenerentola e, mentre si mette in moto, salutano.
Si chiude così, con un pizzico di poesia, all'alba delle 3 di mattina, la lunga serata finale di Sanremo 2024.
E si chiude così anche un lustro di conduzione di Amadeus e Fiorello, che hanno saputo ridare energia a un Festival molto ingessato, diventato ora un punto di riferimento per gli artisti di tutte le età, come pure punto d'incontro generazionale.
Al netto di tutto, per un «semplice» (che però semplice non è) programma di intrattenimento e di varietà, è un risultato notevole.
SDA / pab