Sanremo Tra i fischi dell'Ariston la serata delle cover la vince Geolier, Angelina Mango da brividi omaggia papà Pino

SDA

10.2.2024 - 02:57

Parata di stelle per la serata delle cover. Molte e forti le emozioni scatenate dai vari duetti. E più volte parte inevitabile la voglia di karaoke. La co-conduttrice ruba la scena ad Amadeus. 

Geolier si impone nella sfida delle cover, con un medley proposto con Guè, Luchè e Gigi D'Alessio, e mette probabilmente una seria ipoteca sulla vittoria finale.

Il verdetto, accolto da tanti (troppi?) fischi all'Ariston, che lo vede precedere Angelina Mango, è frutto del voto di televoto, giuria delle radio e sala stampa e arriva al termine di una serata che si conferma un viaggio nella memoria collettiva, un karaoke gioioso e insieme un'affettuosa cavalcata attraverso i ricordi e fra le generazioni, che fa impazzire pubblico e social.

Sul palco grandi ospiti, da Gianna Nannini a Roberto Vecchioni, da Umberto Tozzi a Riccardo Cocciante. Il ritorno a sorpresa del maestro Beppe Vessicchio e dei Jalisse con «Fiumi di parole», ben 27 anni dopo.

Entra ballando Lorella Cuccarini

E una strepitosa Lorella Cuccarini, che con un medley dei suoi successi fa volare l'Ariston.

L'ingresso in scena è spettacolare, a passi di danza: la co-conduttrice parte davanti al teatro, accanto ad una giovane ballerina, omaggio a se stessa bambina piena di sogni che guardava Pippo Baudo in tv, poi entra con il corpo di ballo nel foyer dell'Ariston e sale sul palco sulle note delle grandi sigle di varietà.

Da «La notte vola» a «Sugar Sugar», ecco Fiorello in versione Manuel Franjo e Amadeus in giubbotto nero. Lorella saluta Baudo, che l'ha lanciata: «Ciao Pippo, ti vogliamo bene».

La quarta serata del festival – che veleggia ad uno share record del 60% e fa spazio alla protesta degli agricoltori con un testo condiviso letto da Amadeus – si apre con una comparsata di Fiorello, avvolto in un piumino, alla ricerca del bagno.

Una breve gag disturbata da qualche problema di audio e video. Sul palchetto d'onore c'è il principe Alberto di Monaco.

I duetti scatenano nostalgia e voglia di karaoke

Sfilano tutti e trenta gli artisti in gara con i loro ospiti. Apre Sangiovanni che canta con la spagnola Aitana la versione iberica della sua «Farfalle»; Annalisa spacca con «Sweet dreams» degli Eurythmics, in duetto con La Rappresentante di Lista; Gazzelle e Fulminacci hanno scelto «Notte prima degli esami» e tutto il teatro li accompagna con le luci dei telefonini.

«Un bacio ad Antonello Venditti. Grazie che sei nato, ti vogliamo bene», dice Gazzelle al termine dell'esibizione. Gianna Nannini, sul palco con Rose Villain, porta un medley delle sue hit, «Scandalo», «Meravigliosa creatura» e «Sei nell'anima», accolte da un lunghissimo applauso.

Con Tozzi cantano tutti

Tutti in piedi a ballare con The Kolors e Umberto Tozzi, «Ti Amo», «Tu», «Gloria», con Stash che sul rullo finale di batteria cita le parole del tormentone Italodisco, «Questa non è Ibiza».

Pubblico in visibilio e ovazione per Roberto Vecchioni che canta «Sogna ragazzo sogna» con Alfa e per Riccardo Cocciante che propone con Irama «Quando finisce un amore», successo senza tempo che festeggia cinquant'anni.

Divertenti i Bnkr44 che hanno voluto sul palco Pino D'Angiò per «Quale idea», Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani si 'scambiano' «Che sia benedetta» e« Occidentali's Karma»: a fine esibizione, Gabbani replica l'inchino con cui si scusò al festival 2017 per aver vinto ai danni di Mannoia.

Di grande impatto la performance dei Santi Francesi con Skin (con una kefiah sulla giacca) sulle note di «Hallelujah» di Leonard Cohen. «Non solo l'Ariston ma tutto il mondo canta», per dirla con Amadeus, con i Ricchi e Poveri che propongono «Sarà perché ti amo» e «Mamma Maria», con Paola e Chiara.

Angelina Mango omaggia papà Pino, emozioni a fiumi

Decisamente indovinato il medley di Ghali con Rat Chopper, «Un italiano vero»: il rapper canta «Sogno la nuova Italia» in Banya, rende un delicato omaggio a Toto Cutugno, morto lo scorso agosto, e saluta in arabo la mamma in platea.

Clara ha chiamato Ivana Spagna e il coro delle voci bianche del Teatro Regio di Torino per «Il cerchio della vita», dal Re Leone. Dopo qualche problema di audio, Loredana Bertè, accompagnata da Venerus, parte con il brano di Luigi Tenco «Ragazzo Triste» e prima di uscire ringrazia il tecnico di palco Pippo Balestrieri, da 41 anni in forza al festival.

Da brivido l'omaggio di Angelina Mango a papà Pino con «La rondine», con il Quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma.

Si cambia registro con l'energia di Alessadra Amoroso e dei Boomdabash. Dargen D'Amico omaggia Morricone con la Babelnova Orchestra e rilancia il suo appello alla pace.

Mahmood porta «Com'è profondo il mare» con i Tenores di Bitti. Tra le performance più riuscite i Negramaro e Malika con «La canzone del sole», Il Volo con Stef Burns in «Who Wants to Live Forever.» degli inarrivabili Queen.

Poi? Sipario. Con una buona mezz'ora di ritardo sull'orario previsto. Ma va bene così. Serata amarcord piena di emozioni. Riuscita.

Sabato il gran finale, con (finalmente) Fiorello sul palco.

SDA