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«Bötschi domanda» Jessica Sigerist: «La sessualità è molto più di preliminari, penetrazione e stop»
Bruno Bötschi
30.4.2020
È la proprietaria del primo sexy shop sex-positive queer-femminista in Svizzera. Una conversazione con Jessica Sigerist sull’emancipazione, le relazioni aperte e su quando i sex toys possono aiutare.
Signora Sigerist, oggi faremo un gioco domanda-risposta: nel corso dei prossimi 45 minuti, le porrò più domande possibili e lei risponderà preferibilmente in modo rapido e spontaneo. Se c’è qualcosa a cui non vuole rispondere, basta che dica «passo».
Bene.
Il suo libro preferito sul sesso?
Per me, un libro importante sul sesso e le relazioni è il saggio "La zoccola etica" di Dossie Easton e Janet W. Hardy. E mi piace la letteratura erotica di Anaïs Nin, ad esempio il suo libro "Il delta di Venere".
Il suo film preferito sul sesso?
Oddio ... Scusi, non me ne viene in mente nessuno.
Il nome di una femminista svizzera che le viene subito in mente?
Franziska Schutzbach. Attualmente è una delle voci più forti in Svizzera sul tema del ‹femminismo›.
Ha raccontato al settimanale Woz che per lei è più facile parlare di sesso rispetto ad altre persone. Come mai?
Da un lato, vengo da una famiglia che ha affrontato il tema della sessualità in modo molto liberale fin dalla più tenera età e, dall’altro, è un argomento che mi ha sempre interessato. Il fatto che ne parli volentieri è una questione di pratica, come molte altre cose nella vita. Penso anche che sia importante dire cosa piace e cosa no alla persona con cui si hanno rapporti.
È vero che ha parlato di sesso con i suoi genitori quando aveva quattro anni?
Sì. I miei genitori mi informarono già in tenera età: parlavano ad esempio anche di masturbazione affermando che è una cosa buona, contrariamente all’opinione di alcuni rappresentanti della Chiesa. Nella nostra famiglia si discuteva anche del fatto che esistano persone omosessuali e bisessuali e per questo sono grata ai miei genitori. Conoscere tutte queste cose è un primo passo verso una sessualità autodeterminata. Trovo anche fondamentale che il tema della sessualità venga affrontato con attenzione a scuola e non nel modo in cui veniva trattato quando ero una studentessa.
Ci racconti.
Quando andavo ancora a scuola, durante la lezione di educazione sessuale ci veniva spiegato soprattutto come non restare incinte e come proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Quindi ci venivano illustrate tutte le conseguenze negative che fare sesso comporta. Credo però che nelle lezioni di educazione sessuale si dovrebbe parlare anche di desiderio e piacere e dei diversi orientamenti sessuali.
Insieme al suo partner commerciale Tobias Zimmermann gestisce da dicembre il sexy shop online Untamed.love, il primo sexy shop sex-positive queer-femminista in Svizzera, così si legge sul sito Internet.
Tobias e io abbiamo pensato per un po’ di tempo che sarebbe stato il momento di lanciare un tipo diverso di sexy shop in Svizzera. L’anno scorso, quando eravamo entrambi alla ricerca di una nuova sfida, abbiamo deciso su due piedi di affrontare il progetto da soli. Con il nostro negozio vogliamo rappresentare valori che noi stessi viviamo.
Può essere più specifica?
Esistono due categorie di sexy shop: da un lato quelli vecchi e un po’ polverosi, dall’altro quelli moderni che hanno un aspetto totalmente pulito. La loro pubblicità è rivolta quasi esclusivamente a persone eterosessuali. Noi invece proveniamo dalla scena sex-positive e quindi abbiamo molti clienti che vivono stili di vita alternativi.
Cosa significa sex-positive?
Significa che ogni persona dovrebbe vivere la propria sessualità come desidera. Sex-positive significa che tutti gli adulti vengono rispettati nella loro espressione della sessualità, indipendentemente da come, con chi o quanto spesso la vivano. Ad esempio, non esiste una differenza tra sesso etero e omosessuale. Sex-positive significa che non c’è una cosa giusta o sbagliata. Vuol dire anche che le altre persone non vengono giudicate o condannate a causa dei loro desideri sessuali, delle loro pratiche e del loro orientamento sessuale. Tuttavia, sex-positive non significa che il sesso sia la cosa migliore e che tutti debbano fare più sesso possibile.
Ora ci spieghi il termine "queer-femminista" in modo breve e conciso.
Credo che il significato di "femminista" sia chiaro. Questa parola è sinonimo di uguaglianza tra tutti i generi. "Queer" è un termine generico per indicare gli orientamenti sessuali e le identità di genere. Mentre in passato la parola veniva spesso usata in senso negativo, oggi viene considerata un termine generico per tutti gli orientamenti sessuali e le identità di genere che non corrispondono all’eteronormatività e alla cisnormatività come ad esempio lesbica, gay, bisessuale, trans, intersessuale e asessuale.
Vuole diventare la nuova Beate Uhse?
E perché no? Beate Uhse ha una storia di vita interessante. Oggi il suo nome è associato soprattutto a un’immagine volgare del sesso. Tuttavia, la Uhse si è battuta anche come femminista e per l’emancipazione. Quindi non mi dispiacerebbe diventare la nuova Beate Uhse.
In cosa si differenzia il suo negozio online dalla concorrenza?
Da noi qualsiasi persona può fare shopping. A differenza di molti altri negozi, noi vogliamo essere inclusivi.
Ci spieghi.
Altri negozi fanno pubblicità quasi esclusivamente con donne in pose sexy o con giovani coppiette dalla pelle bianca. Questo mi dà fastidio.
Perché?
Questo linguaggio visivo esprime quale tipo di sesso dovrebbe essere "giusto" - cioè quello di una coppia monogama ed eterosessuale, ovvero il sesso tra giovani, bianchi, belli e non disabili. Tuttavia, anche tutte le altre persone fanno sesso. Noi, invece, vogliamo rivolgerci a persone con identità di genere molto diverse.
Cos’altro la infastidisce dei normali sexy shop?
La nostra offerta è più ridotta, si potrebbe quasi dire: selezionata manualmente. Altri negozi hanno un’offerta enorme, il che rende impossibile per un profano avere una visione d’insieme della qualità della merce offerta. Tutti i nostri prodotti sono inoltre sicuri per il corpo. Ci sono dei plastificanti artificiali che sono vietati nei giocattoli per bambini, ma che sono ancora consentiti per dildo e plug anali in quanto manca la legge in materia. Ma penso che se questa sostanza non deve entrare a contatto con la bocca di un bambino, allora neanche noi adulti dovremmo metterla negli orifizi del nostro corpo.
L’attrice hollywoodiana Gwyneth Paltrow sta facendo discutere il web con la sua candela chiamata "This Smells Like My Vagina". Questa è stata oggetto di molta attenzione da parte dei media di recente e si dice che il negozio "Goop" della Paltrow abbia fatto il tutto esaurito in pochissimo tempo. Cosa ne pensa?
Naturalmente ho sentito di questa storia, ma onestamente questo prodotto non mi interessa particolarmente. Non riesco a immaginare una candela che abbia odore di vagina. Per me la Paltrow è semplicemente un’altra star che vuole guadagnare quanto più denaro possibile con un dato prodotto.
La vulva è sulla bocca di tutti – anche la cantante soul Erykah Badu ha in programma di lanciare un bastoncino d’incenso al profumo di vagina chiamato "Badu’s Pussy".
Ah, non ne ho ancora sentito parlare. Non ho ancora pensato molto al tema del profumo. Sarebbe interessante sapere se una candela all’odore di pene andasse a ruba.
La venderebbe?
Non ne ho idea – da quello che so oggi posso solo dire che da noi non sarà possibile acquistare candele di questo tipo nel prossimo futuro.
Evidentemente ci sono grandi lacune nella conoscenza dell’anatomia femminile.
È sicuramente così. Cos’è esattamente un clitoride, quanto è grande e che funzione ha? Le risposte a queste domande sono state discusse in modo più ampio dalla società solo negli ultimi anni. Continua a predominare il cliché secondo cui l’organo sessuale femminile, cioè la vulva o il clitoride sia incredibilmente complicato e che quindi per le donne sia straordinariamente più difficile raggiungere l’orgasmo. Ho la sensazione che non ci si debba sorprendere che sembri così complicato visto che questo concetto ci è stato propinato per tutta la vita. Dal punto di vista biologico non esiste però alcun motivo per cui per le donne dovrebbe essere più difficile raggiungere l’orgasmo.
"Le donne sono più insoddisfatte del loro corpo rispetto agli uomini", afferma la terapista del sesso Andrea Bräu.
Lo penso anch’io.
Quale potrebbe essere la ragione?
Il corpo femminile è molto più esposto all’opinione pubblica, viene criticato molto più aspramente. Per le donne la bellezza è importantissima. Gli uomini hanno più possibilità di essere attraenti - ad esempio tramite la ricchezza e l’intelligenza.
Anche le donne però possono essere ricche e intelligenti.
Certo, anche le donne possono essere ricche e intelligenti, ma non sono abbastanza attraenti se non sono anche belle. Basta guardare i media: a prescindere dal motivo per cui una donna sia sotto i riflettori, si discuterà sempre e comunque del suo aspetto. Posso capirlo se si tratta di una modella, ma non di una politica o di una sportiva. Perché l’aspetto di queste donne viene sempre criticato? Con gli uomini questo non succede.
A un certo punto della pubertà, molti ragazzi confrontano i loro genitali con quelli dei coetanei. Anche le donne lo fanno?
Io non l’ho mai fatto. Per le donne continua a essere un tabù. Partecipando al workshop "Vulva Watching" ho conosciuto delle donne che non avevano mai visto una vulva al di fuori della propria. Molte donne spesso si rendono conto solo durante questi workshop che le vulve possono avere un aspetto molto diverso. Per anni, una donna ha creduto che le sue labbra vaginali fossero troppo grandi. Per qualche ragione sconosciuta, le labbra di dimensioni eccessive dovrebbero essere qualcosa di negativo. Si è emozionata molto quando ha capito che altre donne le avevano di una forma simile e alcune addirittura più grandi.
Perché un uomo o una donna hanno bisogno di un sex toy?
In poche parole: per divertirsi. Per le persone con disabilità fisiche può anche essere uno strumento per raggiungere punti del corpo a cui sarebbe altrimenti difficile arrivare. È anche emancipante per le persone che si sentono a disagio a toccare i propri genitali. Tuttavia non ti diciamo di usare un sex toy se la tua vita sessuale è piatta. Naturalmente può essere una buona idea provare cose nuove quando la propria vita sessuale è monotona. Non vogliamo però accusare i nostri clienti di fare del sesso cattivo. Si possono usare i sex toys anche se si ha già una vita sessuale fantastica. Con i sex toys si possono scoprire cose nuove. Dopotutto non mangiamo lo stesso menù tutti i giorni.
I sex toys possono rendere più eccitante una relazione – o addirittura salvarla?
Salvarla penso proprio di no. Una buona comunicazione è importante per il funzionamento di un rapporto di coppia. La sessualità all’interno di una relazione è un argomento molto complesso – non può certo essere risolta utilizzando un sex toy. Ma forse un giocattolo può fare in modo che venga avviata una discussione.
Qualche mese fa ho parlato con la proprietaria del sexy shop di Volketswil. Mi ha detto che il womanizer è attualmente il sex toy più venduto. Da voi non è disponibile. Perché?
Sì è vero – però vendiamo altri due stimolatori per clitoride e anche questi funzionano con le onde d’urto. Si chiamano Satisfyer e Lelo e sono tra i sex toys che vendiamo di più.
Cos’altro comprano le donne nel suo negozio?
Non saprei dirglielo perché partiamo dal presupposto che non esistono due generi binari. Chi compra da noi non deve specificare il proprio sesso. Troviamo sciocche le categorie "per donne" e "per uomini". Presumiamo che ci siano persone che non si identificano né in uno né nell’altro genere. Quindi non teniamo delle classifiche in base al genere.
Sul vostro sito internet si possono leggere le sue preferenze sessuali e quelle del suo partner commerciale.
I nostri clienti devono sapere chi siamo e cosa ci piace.
Testa tutti i sex toys?
Non tutti, ma molti.
Ci sono dei giocattoli che non userebbe assolutamente?
Sono abbastanza aperta e in realtà provo quasi tutto, ma ovviamente ci sono dei giochi che so che non sono adatti alle mie preferenze.
Quali sarebbero?
Preferirei non testare qualsiasi cosa causi dolore estremo, ma questo non significa che non venderemmo comunque questi prodotti nel nostro negozio.
Ci sono articoli che non sono esplicitamente ammessi nel suo negozio?
Come ho già detto, tutti i nostri prodotti devono essere sicuri per il corpo. E poiché non esistono categorie di genere, queste non devono comparire neanche sulle confezioni. Inoltre non vogliamo articoli con immagini esplicite e discriminanti.
Offrite anche prodotti BDSM. Quando si parla di sadomaso, molti pensano a umiliazione – in altre parole si tratta di trasformare una persona in un oggetto.
BDSM è sinonimo di molte cose: bondage e disciplina, dominio e sottomissione, sadismo e masochismo. Personalmente, trovo che l’umiliazione sia un gioco interessante quando avviene in un quadro consensuale – e questo è un requisito fondamentale per il BDSM. Qualsiasi altra cosa sarebbe un’aggressione o un abuso sessuale.
Quindi sembra essere una questione di presentazione – in altre parole: fuori dalla camera delle torture dalle pareti nere?
Purtroppo il BDSM viene visto negativamente dalla società. È un peccato. Sarebbe bello se non esistessero pregiudizi simili. Spero che riusciremo a contrastarli grazie al nostro negozio. Sì, ci sono persone a cui piace fare sesso nella stanza delle torture, ma il BDSM è molto, molto di più.
Cosa ci trova di particolarmente eccitante?
Il BDSM ha una visione molto più ampia della sessualità e vuole allontanarsi dall’idea che si tratti solo della stimolazione dei genitali. La sculacciata, per esempio, non è solo una questione di dolore.
E di cosa?
Se si colpisce la pelle – e non parlo di colpi pesanti e dolorosi – successivamente questa è molto più sensibile a carezze o a giochi con diverse temperature. Oppure dopo si può anche far scorrere un rullo con aghi sulla pelle, un prodotto che tra l’altro vendiamo molto bene nel nostro negozio. Questi giocattoli possono rendere la sessualità più varia – quindi non solo: preliminari, penetrazione e stop.
E ancora una volta una citazione della terapista sessuale Andrea Bräu: "La gente non ha più voglia di recitare sempre e di comportarsi in base a certe norme e questo vale anche per il sesso. Perché gli esercizi ginnici o prestazioni al top non hanno niente a che vedere con una vita erotica appagante." Vero o no?
Un buon rapporto sessuale ovviamente non è sempre legato alla penetrazione. E non sempre deve essere violento e selvaggio. Certamente anche questo può essere bello e può essere fatto in questo modo, ma c’è molto altro da scoprire. Il sesso non deve neanche necessariamente finire sempre con un orgasmo. Se si toglie questa pressione si è più aperti a nuovi modi diversi di fare le cose.
È consigliabile ridere durante le attività sessuali?
Assolutamente, il sesso deve essere divertente.
Vuole rendere normale ciò che tende a discostarsi dalla norma sociale.
Proprio così. La società giudica costantemente quale tipo di sessualità vada bene e quale no. Per me invece qualsiasi tipo di sessualità tra adulti va bene se avviene di comune accordo.
I vostri prodotti vengono però comunque spediti in imballaggi neutri. Come mai?
Per noi sarebbe anche più divertente se le cose andassero diversamente e potessimo utilizzare degli imballaggi indiscreti – dopotutto il nostro obiettivo è quello di rompere il tabù. In fin dei conti, nessuno si vergogna di ricevere un pacco da Zalando. Confrontandoci con altri sexy shop abbiamo però capito che l’imballaggio discreto è importante perché la società non è ancora così aperta e progressista.
Forse considera gli svizzeri troppo pudici? Oggi persino Erotikmarkt non utilizza più buste di plastica neutre, ma quelle con il logo.
È una scelta coraggiosa.
Gli svizzeri sono ottimi clienti dei sexy shop, così hanno affermato due dipendenti di un sexy shop sulla Reeperbahn ad Amburgo in un’intervista allo "Spiegel". E sa perché? "Qui vengono molti feticisti perché costa meno, sono più aperti e raramente ridono degli oggetti che non conoscono."
Sicuramente è vero che gli svizzeri sono tra i clienti più ricchi – non posso fare paragoni con le altre nazioni. Tuttavia, penso che in questo Paese ci siano sempre più persone che vogliono vivere la propria sessualità in modo più aperto e che vogliono dimostrare di esserne orgogliose. Questa gente non ha più voglia di vivere la propria sessualità in segreto o in modo pudico – che sia kinky, eterosessuale, omosessuale o bisessuale.
Cosa le ha insegnato sua madre sugli uomini?
Oh, questa è una domanda banale: le madri dovrebbero insegnare alle loro figlie certe cose sugli uomini. Alla fine, mio padre mi ha insegnato molto di più sugli uomini perché mi è stato d’esempio con la sua virilità. E mia madre mi ha insegnato che non si ha per forza necessità di un uomo.
E cosa le ha insegnato sua madre sulle donne?
Molto. Mia madre è sempre stata una femminista impegnata. Inoltre i miei genitori si sono sempre suddivisi i compiti lavorativi e quelli familiari in maniera equa, una cosa che ancora oggi non viene data per scontata. Soprattutto, i miei genitori mi hanno insegnato che non importa quale sia il genere di una persona ma che questa ha il diritto di essere e fare ciò che vuole, a prescindere da chi o cosa sia.
Noi svizzeri parliamo troppo poco di sesso?
Sì e no. Il sesso è onnipresente nella nostra società – attualmente ci sono pubblicità per piattaforme di incontri ovunque. Allo stesso tempo ho la sensazione che si parli di rado delle cose davvero interessanti. Naturalmente molti dicono "il sesso è figo", ma è raro parlarne in modo più concreto. La paura di essere feriti è troppo grande.
Questo è forse legato alla religione e ai modelli sociali?
La storia del tabù del sesso ha già diverse migliaia di anni. Nella nostra società il sesso era permesso soprattutto nel contesto del matrimonio e a scopo riproduttivo. Anche se negli ultimi decenni la situazione è cambiata profondamente e i rapporti occasionali e simili vengono tollerati, ci sono ancora molte cose che non vengono accettate. Vivere una relazione aperta è ancora considerata una cosa eccezionale ed è ancora tabù in molti luoghi...
... e che, anche se si sa, molte persone tradiscono il proprio partner.
Sono più le persone che tradiscono durante la propria vita che quelle che scelgono di avere una relazione aperta. Questo doppio standard mi innervosisce. Anche se sempre meno persone vanno in chiesa, i dettami della religione sono purtroppo ancora profondamente radicati nella società.
Ha una relazione con un uomo ma ha rapporti sessuali anche con altre persone. Quali regole valgono nel suo rapporto di coppia?
C’è solo una regola perentoria: sesso sicuro. Altrimenti, chi vive in una relazione poliamorosa può mettere rapidamente in pericolo molte altre persone. Tra l’altro questo è esattamente uno dei grossi problemi del tradimento: non si parla apertamente del fatto che il rischio di malattie sessualmente trasmissibili aumenti notevolmente. Inoltre nella nostra relazione è molto importante parlare apertamente di tutto. È responsabilità di entrambi comunicare sempre apertamente ciò che vogliamo e ciò che non vogliamo.
La fedeltà viene sopravvalutata?
Domanda: cosa si intende per fedeltà? In una relazione o in un’amicizia, la fedeltà nel senso di onestà e lealtà per me è molto importante. Tuttavia non sono io a decidere se la persona che ho di fronte faccia sesso anche con altre persone.
È gelosa?
Le persone che hanno una relazione aperta o poliamorosa conoscono questa sensazione, ma per me la domanda è: come affronto questo sentimento? Anche chi ha una relazione monogama non è immune alla gelosia.
Il sesso è politico?
Descriverei il nostro sistema politico come patriarcale, basato su secoli di soppressione della sessualità femminile e queer. Per questo motivo, tutti i tipi di sesso che si svolgono al di fuori di una relazione eterosessuale possono essere intesi come un atto politico. Ma la politica influisce parecchio sulla nostra sessualità anche in altri modi: chi può sposarsi e chi no? Oggi la legge consente a gay e lesbiche di avere rapporti sessuali, ma non li autorizza a sposarsi.
Da quando ha aperto il suo sexy shop, pare che la sua vita sessuale ne abbia risentito parecchio, così si leggeva in un’intervista.
Fortunatamente nel frattempo le cose sono leggermente migliorate – tuttavia, il mio suggerimento era anche che se si vuole fare molto sesso è meglio non aprire un’attività in proprio (ride).
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