Svizzera - Medio Oriente Ecco i nomi delle ONG palestinesi che hanno perso il sostegno elvetico

bt, ats

24.11.2023 - 14:39

Il ministro degli esteri Cassis aveva già annunciato due giorni fa il provvedimento, senza però fare nomi.
Il ministro degli esteri Cassis aveva già annunciato due giorni fa il provvedimento, senza però fare nomi.
Keystone

Sono «Palestinian Center for Human Rights» (PCHR), «Palestinian NGO Network» (PNGO) e «Al-Shabaka/The Palestinian Policy Network» le tre ONG che hanno perso i finanziamenti della Svizzera.

Queste, aveva annunciato due giorni fa senza però fare nomi il ministro degli esteri Ignazio Cassis, non hanno rispettato il codice di comportamento e la clausola contrattuale anti discriminatoria del Dipartimento federale degli affari esteri. Oggi invece, interrogato da Keystone-ATS, lo stesso DFAE ha fatto luce su questo punto.

A seguito dell'escalation delle tensioni in Medio Oriente, undici ONG – sei palestinesi e cinque israeliane – partner del programma di cooperazione nell'area sono state sottoposte a un esame approfondito.

In tre casi, il controllo ha fatto emergere elementi di non conformità, che hanno portato all'interruzione del rapporto, ha spiegato mercoledì in conferenza stampa il consigliere federale ticinese.

Fondato nel 1995 da giuristi e attivisti palestinesi, il PCHR ha ricevuto il sostegno finanziario di diversi Paesi europei e degli Stati Uniti. È basato a Gaza City.

Il PNGO include varie decine di organizzazioni in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e nella Striscia. Nato nel 2005, il suo quartier generale è a Ramallah e appoggia boicottaggi e sanzioni nei confronti di Israele.

Infine, Al-Shabaka, con sede a Washington, è stato creato nel 2013 e si presenta come il primo laboratorio di idee palestinesi indipendenti. Stando a sue indicazioni, vi partecipano ad esempio intellettuali dell'Università della Columbia, a New York.

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