GovernoIl Governo vuol sviluppare i canali digitali per allertare la popolazione. Ecco i primi passi
mc, ats
27.11.2024 - 13:18
I canali utilizzati per trasmettere informazioni, allerte e allarmi alla popolazione in caso di eventi straordinari devono essere ammodernati e sviluppati. Il Consiglio federale ha quindi incaricato il DDPS di sottoporgli un progetto nella prima metà del 2025.
27.11.2024, 13:18
27.11.2024, 13:26
SDA
«Nuove tecnologie e cambiamenti nell'uso dei media tra la popolazione mettono in discussione l'efficacia degli strumenti esistenti e al contempo offrono nuove possibilità» in questo ambito, sottolinea il governo.
Le polizie cantonali e altre autorità dei Cantoni e della Confederazione utilizzano diversi canali gestiti dall'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) per allertare e informare la popolazione.
Per diversi di questi sistemi è necessario adottare già ora decisioni importanti in un'ottica futura. Il Consiglio federale stima che per sviluppare ulteriormente gli strumenti di allerta e di allarme tra il 2027 e il 2035 saranno necessari circa 213 milioni di franchi.
Ecco gli assi di sviluppo previsti
Intanto il governo ha fissato le grandi linee del futuro sviluppo.
L'introduzione dell'allarme sul cellulare cell broadcast – che consente di inviare brevi messaggi di testo a tutti i telefoni cellulari che si trovano in una determinata area – ha migliorato sensibilmente il sistema di allerta e di allarme e deve essere potenziato.
Anche l'app utilizzata da circa 2,2 milioni di persone e il sito web Alertswiss dovranno essere continuamente sviluppati per garantire l'accessibilità la disponibilità di informazioni importanti sullo smartphone senza collegamento alla rete.
Anche in futuro le sirene rimarranno un elemento importante perché presentano un alto livello di affidabilità e sono installate in modo decentralizzato nei cantoni, precisa il governo. Fino al 2021 sono stati i cantoni a occuparsi della manutenzione e continueranno a farlo anche nel periodo di transizione.
Sparisce un canale radio, ma i comunicati restano
Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) dovrà però esaminare la ripartizione futura delle competenze e proporre eventuali adeguamenti delle basi giuridiche.
Il Consiglio federale intente conservare anche i comunicati radiofonici con obbligo di diffusione che risultano essere uno strumento importante per informarsi, in particolare nei casi in cui la rete di telefonia mobile non sia disponibile.
Il canale radio di emergenza invece cesserà l'attività.
Questo sistema, dispendioso in termini di manutenzione, consente di ricevere segnali radio nei rifugi, una funzione che risulta meno fondamentale rispetto alla fornitura rapida di informazioni al di fuori dei rifugi.
Anche in caso di guerra, l'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) ritiene che soggiorni brevi e rapidi nei rifugi siano più probabili di una permanenza di settimane o addirittura mesi.
Infine il Consiglio federale ha stabilito che per attuare la strategia multicanale, oltre agli organi appartenenti al DDPS dovranno essere coinvolti ad esempio anche l'Ufficio federale delle comunicazioni e gli organi federali specializzati in pericoli naturali.