Conflitti In Siria si accende il fronte est tra i filo-americani e filo-iraniani

SDA

3.12.2024 - 14:09

Secondo l'Ondus,  nelle ultime ore le forze jihadiste filo-turche sono avanzate verso la periferia nord di Hama (centro).
Secondo l'Ondus, nelle ultime ore le forze jihadiste filo-turche sono avanzate verso la periferia nord di Hama (centro).
Keystone

Nel contesto dell'inasprimento del conflitto siriano si è riacceso nelle ultime ore il fronte orientale dove sono presenti forze filo-USA e forze filo-iraniane a sostegno dei rispettivi gruppi armati locali.

Secondo fonti sul terreno, a conferma di quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), le forze filo-USA guidate dal PKK curdo e da tribù arabe cooptate dagli americani tentano di conquistare sette località a est del fiume Eufrate sotto controllo delle milizie filo-iraniane e di altri clan tribali vicini invece all'Iran. Gli scontri sono ancora in corso.

Scontri vengono segnalati anche tra jihadisti sciiti filo-iraniani giunti dal vicino Iraq e loro rivali jihadisti sunniti di Hayat Tahrir ash Sham (HTS), appoggiati dalla Turchia, a sud-est di Aleppo (nordovest), lungo la strada che collega la metropoli siriana a Khanaser, afferma l'Ondus, secondo cui le forze governative e iraniane tentano una controffensiva contro l'avanzata delle forze filo-turche.

Secondo l'Osservatorio, le forze jihadiste filo-turche sono inoltre avanzate nelle ultime ore sul fronte della Siria centrale verso la periferia nord di Hama, consolidando il controllo su alcune località chiave come Suran e Halfaya. L'aviazione governativa ha lanciato alcuni raid aerei per impedire l'avanzata nemica, afferma l'Ondus.

Intanto, secondo l'ONU, sono quasi 50'000 le persone sfollate in Siria negli ultimi giorni. «La situazione degli sfollati rimane estremamente fluida, con i partner che verificano quotidianamente nuovi dati», ha affermato in una nota l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA). «Al 30 novembre erano oltre 48'500 le persone sfollate».

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