Medio Oriente L'Onu: «A Gaza 1'207 palestinesi uccisi dalla fine della tregua»

SDA

6.12.2023 - 11:32

A Gaza la guerra continua
A Gaza la guerra continua
Keystone

Almeno 1'207 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dalla ripresa delle ostilità il primo dicembre: lo riporta l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), che cita il ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas.

Il 70% delle vittime, precisa l'Ohchr, erano donne e bambini.

Nel frattempo, il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari fa pressione sulla Croce Rossa affinché visiti subito i rapiti di Hamas, circa 138, che sono a Gaza.

«Ogni minuto in prigionia mette a rischio la vita « degli ostaggi, ha dichiarato. «La Comunità internazionale deve agire e la Croce Rossa – ha insistito – deve avere accesso agli ostaggi».

L'esercito israeliano ha pure scoperto uno dei maggiori depositi di armi di Hamas a Gaza nord, vicino a una clinica e a una scuola. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nel deposito c'erano «centinaia di lancia granate, decine di missili anti tank e di esplosivi, razzi a lunga gittata, granate e molti droni».

«Tutte le strutture terroristiche – ha spiegato – sono state trovate vicino edifici civili nel cuore della popolazione. Un'ulteriore prova dell'uso cinico che l'organizzazione terrorista di Hamas fa dei residenti di Gaza usati come scudi umani».

Dal canto suo, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha dichiarato al quotidiano Kathimerini che «il nostro obiettivo principale è stare dalla parte giusta della storia. La risposta della Turchia al trattamento ingiusto e disumano del popolo palestinese, insieme alla nostra volontà di criticare Israele per le azioni che violano palesemente il diritto internazionale e i diritti umani, è un aspetto essenziale dell'impegno verso questo obiettivo».

«Dato che molti Paesi occidentali – ha aggiunto Erdogan – stanno adottando posizioni sempre più simili, l'adempimento di questo obbligo morale da parte della Turchia nei confronti della questione palestinese non solleva dubbi sul fatto che essa 'appartenga o meno all'Occidente'», ha aggiunto il presidente turco. «Piuttosto che mettere in discussione l'orientamento e la posizione della Turchia, bisognerebbe concentrarsi sui casi in cui alcuni Paesi occidentali possono trascurare i valori per cui si battono con forza. Il silenzio sulla brutalità di Gaza ne è l'esempio più lampante».

Intanto, alcuni boati di esplosioni sono stati uditi poco fa sul lato siriano delle Alture del Golan, contese tra Siria e Israele.

Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria secondo cui le esplosioni si sono verificate «mentre alcuni razzi sono stati sparati dal lato siriano» verso Israele.

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