Dopo le elezioni anticipate Il Parlamento bulgaro vota la fiducia al nuovo Governo di coalizione di Zheliazkov

SDA

16.1.2025 - 12:57

Il neopremier bulgaro Rossen Zheliazkov (nel centro)
Il neopremier bulgaro Rossen Zheliazkov (nel centro)
Keystone

In Bulgaria il parlamento ha votato oggi la fiducia al nuovo governo di coalizione guidato da Rossen Zheliazkov, esponente del Gerb, il partito conservatore vincitore delle elezioni anticipate del 27 ottobre.

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I voti a favore sono stati 125 sul totale di 240 seggi di cui si compone l'Assemblea parlamentare a Sofia, a votare contro sono stati 114 deputati.

Il nuovo governo bulgaro è frutto di una coalizione tra Gerb, il partito socialista Bsp e i populisti del 'C'è un popolo come questo' (Itn) – storicamente grandi rivali tra di loro – appoggiata da uno dei due partiti della minoranza turca in parlamento, 'Democrazia, diritti e libertà' (Dps).

Il neopremier Rossen Zheliazkov (56 anni) può contare sull'appoggio di 126 deputati nel parlamento (al momento della votazione oggi sulla fiducia mancava in aula un deputato della maggioranza). Il suo esecutivo è composto da tre vicepremier, uno per ciascuno dei tre partiti, e 19 ministri: 11 del Gerb, 4 del Bsp e 4 dell'Itn.

Temenuzhka Petkova (Gerb) è ministro delle Finanze, Gheorg Gheorghiev (Gerb) va agli Esteri, Daniel Mitov (Gerb) all'Interno, Atanas Zaprianov (del governo ad interim uscente) rimane ministro della Difesa. Con l'unica eccezione di Temenuzhka Petkova, l'esecutivo è composto soltanto da uomini.

Rimangono all'opposizione in parlamento i liberali del partito 'Continuiamo il cambiamento' (Pp, seconda forza politica), i nazionalisti di 'Vazrazhdane' ('Rinascita', terza forza politica), il secondo partito della minoranza turca 'Dps-Nuovo inizio' e il partito populista 'Mec' (acronimo in bulgaro di 'Morale, Unità, Onore').

Il governo Zheliazkov si insedia dopo un susseguirsi di sette elezioni anticipate e governi provvisori negli ultimi tre anni. Per questa ragione politici e analisti sono euforici e immaginano l'arrivo in questo modo della tanto anelata stabilità e ripresa della Bulgaria. I compromessi del Bsp e del Itn per entrare in coalizione con Gerb vengono interpretati come espressione di statualità e senso di responsabilità per le sorti del paese.

Per molti altri il governo Zheliazkov è invece un sostanziale ritorno al potere del leader del Gerb Boyko Borissov, che molto probabilmente sarà il 'burattinaio' del premier. Un ritorno dopo le proteste di massa in piazza nel 2020 contro l'arbitrio e la corruzione del Gerb di Boyko Borissov rimasto al potere per quasi 10 anni.

Analisti affermano che i grandi perdenti di questa coalizione sono i socialisti che molto probabilmente non riuscirebbero a superare la barriera del 4% delle preferenze per entrare nel parlamento in eventuali prossime elezioni. «Questo governo è nato dalla necessità di porre fine al ciclo infinito di elezioni. Il suo orizzonte dipende da quali obiettivi si prefigge e, soprattutto, dai metodi che utilizzerà per raggiungerli», ha commentato il presidente Rumen Radev dopo il giuramento dell'esecutivo. «Si tratta di un governo complesso, ma il suo orizzonte dipende dalla consapevolezza di tutti i suoi componenti che gli interessi nazionali devono essere tutelati», ha aggiunto.