Politica Francia: la mozione di sfiducia per Barnier sarà dibattuta mercoledì

SDA

3.12.2024 - 12:28

Il dibattito parlamentare e la votazione sulle "mozioni di censura" si terranno domani pomeriggio nell'emiciclo dell'Assemblée Nationale.
Il dibattito parlamentare e la votazione sulle "mozioni di censura" si terranno domani pomeriggio nell'emiciclo dell'Assemblée Nationale.
Keystone

La mozione di censura (sfiducia) contro il governo di Michel Barnier verrà dibattuta domani alle ore 16.00 nell'emiciclo dell'Assemblée Nationale: è quanto riferiscono fonti parlamentari citate dalla stampa francese.

Il dibattito parlamentare seguito da una votazione sulle cosiddette «mozioni di censura» depositate dalla sinistra e dall'estrema destra si terrà dunque domani pomeriggio. In particolare, la mozione di censura depositata dal cartello di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) ha grandi chance di passare, visto che il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen si è detto pronto a votarla insieme alla gauche.

Il governo Barnier rischia dunque di cadere sul progetto di Bilancio 2025 legato al welfare, fortemente osteggiato dalle opposizioni, su cui Barnier ha attivato ieri l'articolo 49.3 della Costituzione che consente di varare una legge scavallando il parlamento, salvo, appunto, la presentazione di una cosiddetta «motion de censure» nelle successive 24 ore.

Stamani il ministro dell'interno francese Bruno Retailleau è sceso in campo per scongiurare la sfiducia al governo Barnier e il rischio di gravi conseguenze per la seconda economia della zona euro. Il potente ministro incarnazione dell'ala più a destra dei Républicains si chiede retoricamente se «vogliamo veramente il caos? Se vogliamo davvero una crisi economica che colpirà i più deboli?».

Ai microfoni di TF1, Retailleau dice di aver «fatto assieme a Barnier la scommessa che riusciremo a scartare la mozione di censura». Quindi l'appello alla «responsabilità» ai parlamentari della République. «Ci sono momenti in cui la gravità della situazione impone di rialzare la testa ed essere all'altezza del paese», avverte il ministro, aggiungendo: «svegliamoci per impedire ciò che pare ineluttabile».

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