Guerra in Ucraina Cronaca della decima giornata di guerra

ATS / pab

5.3.2022

All'alba del decimo giorno di guerra la Russia dichiara una tregua per sfollare i feriti da Mariupol e Volnovakha, città ucraine assediate. Poche persone sono riuscite a mettersi in salvo a causa di continue violazioni del cessate il fuoco. I corridoi umanitari sono dunque falliti e per oggi sospesi. Per Putin le sanzioni contro Mosca sono un atto di guerra. Zelensky rilancia la richiesta di una no-fly zone. Annunciato per lunedì il terzo round dei negoziati.

ATS / pab

L'essenziale in breve

  • Zelensky rilancia la richiesta di una no-fly zone. In mattinata ha smentito per l'ennesima volta d'aver abbandonato Kiev.
  • C'è confusione sulla morte di Denis Kireyev, membro della delegazione di negoziatori ucraini, ucciso con un colpo di pistola alla testa a Kiev: c'è chi ha detto che fosse una spia russa e chi afferma che sia morto difendendo la patria.
  • Annunciato per lunedì il terzo round dei negoziati.
  • All'alba la Russia dichiara una tregua e apre corridoi umanitari per sfollare i feriti da due città: Mariupol e Volnovakha. L'operazione, stando alla Croce Rossa, è fallita a causa delle continue violazioni del cessate il fuoco. Fonti locali dicono che da Volnovakha solo 400 persone sulle 15.000 previste sono riuscite a lasciare la città prima della ripresa dei bombardamenti. 
  • Per Putin «decidere operazione speciale (come chiama l'invasione dell'Ucraina ndr.) è stata dura». Mosca ha posto le sue condizioni e attende che gli ucraini rispondano. Per lui le sanzioni alla Russia sono come una dichiarazione guerra. Stesso significato avrebbe una no-fly zone imposta sull'Ucraina.
  • Diverse manifestazioni contro la guerra si sono svolte in Svizzera. In particolare la più imponente a Zurigo (circa 40.000 partecipanti), Berna (1000) e San Gallo (1.500).
  • Per il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi il numero di rifugiati in fuga potrebbe raggiungere 1,5 milioni questo fine settimana.
  • Continua la «guerra dei numeri». Le due fazioni annunciano cifre che sono difficilmente verificabili. Fonti ucraine dicono d'aver ucciso 10'000 soldati russi, distrutto 39 aerei e 40 elicotteri avversari dall'inizio dell'invasione, mentre fonti russe indicano d'aver distrutto oltre 2'000 installazioni militari ucraine.
  • Il capo dell'esercito  svizzero Thomas Süssli lancia un appello alla calma alla popolazione ma dice che non è una cattiva idea allestire scorte d'emergenza per almeno 5 giorni. Ricorda inoltre che su suolo elvetico ci sono 360'000 rifugi con oltre 9 milioni di posti.
  • Joe Biden, grazie alla crisi ucraina, sale nei sondaggi di gradimento.  Secondo fonti giornalistiche gli USA hanno iniziato a inviare aiuti militari all'Ucraina a dicembre. L'ex vice presidente Mike Pence critica Donald Trump e boccia gli apologeti di Putin.
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  • 22h45

    Il nostro live-ticker sulla decima giornata di guerra in Ucraina è terminato

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  • 22h40

    Zelensky parla delle centrali nucleari 

    Nel suo video collegamento con 300 parlamentari americani, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un monito sul rischio per la sicurezza europea ricordando che il suo Paese ha 15 centrali nucleari e che il prolungarsi dei combattimenti potrebbe causare un disastro nucleare con ramificazioni per l'intero continente. «Questo diventerà un problema dell'Europa», se gli Usa e la Nato non prendono ulteriori misure, ha messo in guardia, secondo Politico, che cita due partecipanti all'incontro.

  • 22h25

    Oltre 1.500 i profughi giunti finora in Croazia

    Sono poco più di 1.500 i profughi ucraini giunti finora in Croazia. Come ha riferito la Croce rossa locale, citata dai media, si tratta in larga parte di donne e bambini che vengono accolti e sistemati in strutture alberghiere di Zagabria e altre città del Paese balcanico. Alcuni intendono raggiungere parenti e amici in altri Paesi, altri decidono per ora di restare in Croazia.

  • 22h00

    Kuleba chiede l'inasprimento delle sanzioni e altre armi

    L'Ucraina chiede l'inasprimento delle sanzioni contro la Russia. In un discorso alla tv riportato dai media Usa, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha sollecitato, tra l'altro, l'esclusione di Sberbank dal circuito Swift, la chiusura dei porti europei alle navi russe, il blocco dell'accesso di Mosca alle criptovalute e lo stop all'acquisto di petrolio russo.

  • 21h50

    Unicef: «La situazione dei bambini e delle famiglie in Ucraina è sempre più disperata»

    «La situazione dei bambini e delle famiglie in Ucraina è sempre più disperata. Queste forniture aiuteranno a dare a donne, bambini e operatori sanitari il supporto tanto necessario». Lo ha detto Murat Sahin, Rappresentante dell'Unicef in Ucraina, dopo l'arrivo del primo carico di aiuti umanitarie della ong a Leopoli, proveniente dal Global Supply and Logistics Hub dell'Unicef di Copenaghen. Fa parte di un convoglio di sei camion con circa 62 tonnellate di forniture, in viaggio verso il paese.

    Le forniture includono dispositivi di protezione personale per proteggere gli operatori sanitari dal Covid-19 oltre a rispondere ai bisogni sanitari fondamentali dei bambini e delle famiglie, così come forniture mediche disperatamente necessarie, tra cui medicine, kit di primo soccorso, kit ostetrici, attrezzature chirurgiche, kit per la prima infanzia e ricreativi.

    Da quando il conflitto si è intensificato, rileva l'organizzazione umanitaria, «le famiglie si sono rifugiate sottoterra, sono tagliate fuori dai servizi di base. Gli ospedali e i reparti di maternità hanno spostato i loro pazienti negli scantinati. In tutto il Paese, centinaia di migliaia di persone sono senza acqua potabile a causa dei danni alle infrastrutture del sistema idrico. Il Paese è a corto di forniture mediche critiche e ha dovuto interrompere gli sforzi urgenti per frenare un'epidemia di polio».

    Un ulteriore carico di aiuti, anche con 17.000 coperte e vestiti invernali caldi per i bambini, è in viaggio attraverso la Polonia dal Magazzino dell'Ufficio nazionale dell'Unicef in Turchia a Mersina.

  • 21h30

    Anonymous rivendica un attacco al sito dei servizi di sicurezza russi

    Il sito internet dei servizi di sicurezza russi Fsb.ru è irraggiungibile. Il gruppo di hacker Anonymous ha rivendicato l'attacco su Twitter. Nei giorni scorsi, simili attacchi avevano colpito i siti governativi di Mosca, compreso quello del Cremlino, e quello del colosso energetico Gazprom.

  • 21h00

    Confusione sulla morte di Denis Kireyev

    L'unica cosa certa è che Denis Kireyev, uno dei negoziatori ucraini, è stato ucciso con un colpo alla testa a Kiev. Ma da chi sia stato fatto fuori è buio pesto. Per tutta la giornata i media ucraini hanno riferito che sarebbe stato ucciso dai servizi perchè scoperto a fare la spia per Mosca. In serata, un tweet del comando delle forze armate di Kiev ha ribaltato questa tesi. La loro versione è che questo banchiere era in realtà una spia ucraina, caduto mentre svolgeva compiti speciali. E che quindi il suo sacrificio «avvicinerà l'Ucraina alla vittoria». Nessun cenno ai suoi killer. Insomma, un giallo che fa capire bene il caos che regna all'interno dei vertici politico-militari e negli apparati di sicurezza ucraini.

  • 20h45

    Distrutto il ponte di Irpin, alle porte di Kiev

    Pesanti bombardamenti hanno colpito Irpin, città alla periferia nord-occidentale di Kiev, dove l'esercito russo ha cercato di sfondare. Molti civili sono fuggiti attraverso un ponte di fortuna sul fiume dopo che il ponte stradale è stato distrutto. Lo riferisce la Bbc.

    Irpin si trova vicino all'aeroporto di Hostomel, che i russi hanno attaccato nei giorni scorsi, e vicino alla testa del lungo convoglio di blindati russi che si avvicina molto lentamente alla capitale ucraina.

  • 20h40

    L'esercito ucraino conferma la morte di Kireyev ma ribalta la versione dei media

    «Durante l'esecuzione di compiti speciali, tre spie sono state uccise: dipendenti della direzione principale dell'intelligence del Ministero degli affari interni: Alexei Ivanovich, Chibineev Valery Viktorovich, Denis Borisovich Kireev. Sono morti difendendo l'Ucraina e il loro impegno ci ha avvicinato alla vittoria!». Così l'esercito ucraino, su tweet conferma la morte di Kireyev ma ribalta la versione dei media secondo cui sia stato ucciso dagli 007 di Kiev perché spia di Mosca.

  • 20h10

    Anche la moda sospende alcune attività in Russia

    Anche Prada ha sospeso le sue attività in Russia. Lo riportano i media internazionali sottolineando che il gruppo, a cui fanno capo anche i marchi Miu Miu, Church's e Car shoe, ha annunciato che «da oggi sospende le attività retail in Russia. La nostra preoccupazione principale è per tutti i colleghi e le loro famiglie colpiti dalla tragedia in Ucraina ai quali continueremo a garantire supporto».

  • 20h05

    Zelensky rilancia la richiesta di una no-fly zone

    Nel suo incontro virtuale con i senatori americani, il presidente ucraino Volodymr Zelensy ha chiesto l'imposizione della no-fly zone (già bocciata dal Pentagono e dalla Nato) e il bando dell'importazione di petrolio russo. Lo riferisce la Cnn.

  • 19h50

    Von der Leyen: «Già oltre 1,2 milioni di rifugiati»

    «Il numero dei rifugiati» dall'Ucraina «supera già 1,2 milioni e probabilmente aumenterà più volte nei giorni e nelle settimane a venire. Si tratta di donne, uomini e bambini innocenti che scappano dalla guerra spietata e brutale di Putin e hanno bisogno della nostra assistenza immediata». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Madrid.

    La presidente ha indicato che tutti i Paesi membri stanno mostrando «un grande cuore» e ha lodato «i Paesi in prima linea come Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria, ma anche la Moldavia, per la loro straordinaria solidarietà». L'Ue, ha ricordato, sta fornendo una prima tranche di 500 milioni di euro per aiutare i rifugiati e questa settimana, trovando l'accordo per attivare la direttiva sulla protezione temporanea, ha fatto sì che «i rifugiati ucraini ottengano immediatamente i diritti di soggiorno nell'Ue per almeno un anno». «I rifugiati dall'Ucraina meritano la nostra solidarietà e il nostro sostegno, così come i Paesi che li accolgono», ha aggiunto.

  • 19h35

    Blinken incontra Kuleba alla frontiera con la Polonia

    Il segretario di Stato Usa Antony Blinken sta incontrando il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al confine tra l'Ucraina e la Polonia. Il capo della diplomazia di Kiev chiede agli Usa aerei e sistemi di difesa aerea.

  • 19h30

    Finito l'incontro tra Bennett e Putin

    È terminato al Cremlino il colloquio tra il presidente Vladimir Putin e il premier israeliano Naftali Bennett, volato a sorpresa in giornata a Mosca. L'incontro è durato circa 3 ore: sul tavolo, secondo fonti politiche riferite dai media, il conflitto in Ucraina, la situazione delle Comunità ebraiche a seguito del conflitto stesso e anche il possibile accordo a Vienna sul nucleare dell'Iran a cui – come è noto – Israele si oppone.

    Della visita in Russia – Bennett è il primo leader occidentale ad andare a Mosca dopo lo scoppio della guerra – Israele, secondo le fonti, ha avvisato in precedenza gli Usa, la Germania, la Francia ed è stato «in costante contatto» con l'Ucraina.

    Israele in questi giorni ha avuto una posizione ritenuta mediana: pur condannando, come ha fatto il ministro degli esteri Yair Lapid, l'invasione dell'Ucraina e votando contro all'Onu, Bennett ha sempre mantenuto il filo con Mosca con cui, tra l'altro, ha un coordinamento di sicurezza sulla Siria.

    Bennett alla fine del colloquio sta volando per Berlino dove è atteso dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo dice la tv pubblica israeliana. Bennett e Scholz si erano già visti mercoledì scorso a Gerusalemme.

    Al termine del colloquio, il premier israeliano ha telefonato da Mosca al presidente ucraino Volodomir Zelensky. Lo riferiscono i media israeliani. Subito dopo Bennett ha proseguito in volo per Berlino.

  • 19h20

    SRF e RSI rimuovono i corrispondenti da Mosca

    La radio-televisione svizzero tedesca SRF, come numerosi altri media internazionali, ha ritirato tutti i suoi corrispondenti dalla Russia. Anche il corrispondente per la RSI, un collaboratore esterno, ha lasciato il paese. Lo hanno indicato stasera SRF e RSI all'agenzia Keystone-ATS.

    SRF ha preso questa decisione a causa delle misure decretate da Vladimir Putin ieri sera che di fatto limitano la libertà di stampa. Non avendo più un corrispondente permanente a Mosca, la radio-televisione romanda RTS non ha dovuto adottare una misura simile.

  • 19h00

    Sequestrato un ospedale psichiatrico con 670 pazienti

    Le forze russe hanno sequestrato un ospedale psichiatrico dove risiedono 670 persone a Borodyanka, a circa 60 km da Kiev. Lo riferisce il governatore della regione Oleksiy Kuleba, citato dal Guardian. «Sono persone con esigenze speciali, necessitano di aiuto costante, molti di loro sono stati costretti a letto per anni. Stanno finendo l'acqua e le medicine», aggiunge. Secondo fonti locali, gli assalitori sarebbero forze cecene arrivate e i contatti con l'istituto sono interrotti.

  • 18h55

    La Polonia rafforza le difese lungo il confine

    La Polonia ha chiesto ufficialmente il rafforzamento del fianco orientale della Nato e la garanzia che gli alleati non si nascondessero. E l'ha ottenuta, a guardare cosa si muove lungo il confine. Nei giorni scorsi, inoltre, il ministro degli esteri ha annunciato che nel sud est del paese si sta provvedendo a creare un hub regionale che ha un compito specifico: raccogliere tutti gli aiuti militari indirizzati all'Ucraina e consegnarli in sicurezza al paese in guerra.

  • 18h50

    Cipro vieta l'attracco a navi da guerra russe

    Cipro ha vietato l'attracco nel porto di Limassol a 5 navi della Marina russa, alcune fregate e vascelli di supporto, il cui arrivo era previsto nell'ambito di accordi bilaterali di cooperazione tra i due Paesi. Lo riferiscono i media ciprioti, precisando che l'accordo di cooperazione con Mosca è stato sospeso «per protesta contro l'invasione in Ucraina».

  • 18h45

    Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Mykolayv

    Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Mykolayv, città portuale del sud, dove ieri erano entrati i russi. Lo ha reso noto il Kyiv Independent, aggiungendo che i militari ucraini hanno sequestrato l'equipaggiamento russo. Il governatore dell'oblast di Mykolayv, Vitaly Kim, ha parlato di vittime civili, senza specificarne il numero.

  • 18h30

    Da Nft a bitcoin, la rete si mobilita per Kiev

    Il via lo ha dato qualche giorno fa il vice primo ministro e ministro per la trasformazione digitale dell'Ucraina, Mykhailo Fedorov, chiedendo attraverso Twitter donazioni in bitcoin ed ethereum, due delle criptovalute più usate al mondo, a sostegno della resistenza del Paese.

    In poco più di una settimana, internet si è mobilitata con decine di iniziative a sostegno della popolazione coinvolta nel conflitto e di chi ha deciso di scappare dalla guerra. Anche l'Italia è in prima linea.

    Le possibilità di supporto digitale invadono anche il terreno dell'arte. Il gruppo di femministe Pussy Riot, famose per le contestazioni al presidente russo Vladimir Putin, hanno unito le forze con i gruppi di criptovalute Trippy Labs e UkraineDao per mettere all'asta un'opera in Nft della bandiera ucraina e donare il ricavato al movimento «Come Back Alive». Finora la campagna è riuscita a raccogliere oltre 7 milioni di dollari. Fondi destinati principalmente all'acquisto di beni di prima necessità per i rifugiati, molti dei quali riparati nei sotterranei delle metropolitane di Kiev e dintorni.

    Meno conosciuta ma non per questo di minor importanza è Prihistok (in ucraino «rifugio"), una piattaforma creata in 24 ore da un gruppo di volontari, che aiuta a mettere in contatto i fuggiaschi con chi ha la possibilità di ospitarli. Per rendere meno oneroso il viaggio di chi riesce a scappare in auto, le organizzazioni in Ucraina forniscono benzina e viveri. Mentre Tesla, fondata da Elon Musk, ha reso gratuita la ricarica elettrica presso le proprie colonnine al confine con Polonia, Slovacchia e Ungheria. Presso le stazioni è possibile non solo ricaricare veicoli del marchio ma anche altre vetture elettriche compatibili.

  • 18h20

    Lunedì terzo round dei negoziati

    Si terrà lunedì il terzo round dei negoziati tra Ucraina e Russia. Lo riporta l'agenzia russa Interfax

  • 18h18

    Fmi, allargamento conflitto devasterebbe economia mondo

    Un allargamento del conflitto in Ucraina «avrebbe conseguenze ancora più devastanti» per l'economia mondiale che già sconta «serie conseguenze» dal conflitto. E' quanto scrive l'Fmi in un rapporto dedicato all'impatto della guerra dopo la riunione del board.

    Per l'organismo basato a Washington si vedono effetti su «prezzi di energia e materie prime come il grano e altri beni alimentari, aggiungendo una pressione inflazionaria» già elevata. «I prezzi avranno un impatto mondiale specie sulle famiglie più povere». Effetti negativi sull'economia mondiale e i mercati finanziari anche dalle sanzioni alla Russia.

    Intato l'Ucraina ha richiesto al FMI un finanziamento di emergenza pari a 1,4 miliardi di dollari che «sarà esaminato dal board» dell'organismo all'inizio della prossima settimana. E' quanto si legge in una nota.

  • 18h10

    A Ginevra 3500 persone manifestano contro guerra

    A Ginevra, circa 3500 persone hanno manifestato oggi pomeriggio contro l'offensiva russa in Ucraina. L'azione era organizzata dal Comitato di solidarietà con il popolo ucraino e dagli oppositori russi alla guerra.

    «Ginevra sostiene l'Ucraina», si leggeva su uno striscione srotolato ai piedi del Grand-Théâtre, dietro il quale i discorsi in francese, inglese e ucraino si sono susseguiti per un'ora, intervallati da «Slava Ukraini! – «Gloria all'Ucraina!». Nella folla, bandiere ucraine, ma anche palloncini gialli e blu, cartelli e vestiti con i colori del paese sotto attacco.

  • 18h00

    UE contro Mosca anche al WTO

    L'Unione europea si gioca tutte le sue carte per indebolire l'economia russa e, oltre agli scambi finanziari di Mosca, punta a colpire anche quelli commerciali.

    L'idea di Bruxelles di togliere alla Russia lo status di ‹nazione più favorita› all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sembra trovare d'accordo anche gli Stati membri, che potrebbero presto adottare nuove contromisure commerciali seguendo le stesse procedure utilizzate fin qui i ultimi pacchetti di sanzioni adottate in questi giorni.

    «C'è forte sostegno a lavorare con Paesi che la pensano allo stesso modo su una dichiarazione congiunta e – ha fatto sapere una portavoce della Commissione Ue – c'è la volontà di adottare misure commerciali appropriate».

    Far cadere le relazioni privilegiate con Mosca, mossa possibile sulla base dell'eccezione di sicurezza nazionale garantita dal Wto, porterebbe a dazi e divieti di esportazione sul giro d'affari – stimato in 95 miliardi di euro – per tutte le società russe che hanno rapporti commerciali in Europa.

  • 17h45

    Mosca, offensiva a Mariupol è ripresa, colpa degli ucraini

    L'offensiva russa a Mariupol «è ripresa a causa della riluttanza da parte ucraina ad esercitare pressione sui nazionalisti per prolungare la tregua». Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass.

  • 17h40

    Il Ticino pronto all'accoglienza

    Il Ticino si sta preparando per accogliere chi ha lasciato o sta lasciando l'Ucraina. Venerdì il Cantone ha scritto a tutti i comuni ticinesi per pianificare i primi arrivi, che sono previsti nelle prossime settimane.

    In particolare, si stanno preparando alcuni centri della protezione civile, come ha spiegato il capo della Sezione del militare e della protezione civile, Ryan Pedevilla.

    Il processo prevede che le persone siano attribuite dalla SEM al Ticino, poi quando arrivano nel cantone bisogna preparare un dispositivo che li possa prima accogliere, registrare e poi allocare all’interno dei comuni che hanno un ruolo importante in questa fase.

  • 17h34

    Diversi media internazionali sospendono servizi da Russia

    Diversi media internazionali, tra cui l'agenzia italiana Ansa, la Rai e le spagnole Rtve (radio-televisione) e Efe (agenzia di stampa) hanno sospeso i servizi dei loro corrispondenti dalla Russia: lo si apprende da svariati comunicati ufficiali diffusi in giornata.

    La decisione è dovuta alle ultime misure assunte da Mosca per limitare la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità della Federazione Russa.

  • 17h27

    La Croce rossa annuncia lo stop ai corridoi umanitari per oggi

    I corridoi umanitari da Mariupol e Volnovakha non saranno realizzati oggi. Lo riferiscono alcuni media ucraini citando fonti della Croce Rossa, secondo cui il primo tentativo di un'uscita sicura per i civili è fallito.

    «Continuiamo le trattative costantemente. Spero che domani avvenga l'evacuazione di donne, bambini e anziani ma per ora la Russia continua a bombardare», ha detto, secondo le stesse fonti, il viceprimo ministro per la reintegrazione dei territori ucraini temporaneamente occupati, Irina Vereshchu. «E' prevista l'evacuazione anche dalla periferia di Kiev. Stiamo preparando corridoi a Sumy, Kharkiv, Kherson», ha detto.

  • 17h15

    Negoziati riprendono entro due giorni

    I negoziati tra Russia e Ucraina riprenderanno entro i prossimi due giorni. Lo ha detto il consigliere capo dell'Ufficio del presidente dell'Ucraina Mykhailo Podolyak, al sito ucraino «Strana».

    «Stiamo valutando, tra le altre cose, come stanno iniziando a funzionare i corridoi umanitari per apportare modifiche, se necessario, come parte del processo negoziale», ha aggiunto chiarendo che non sono previste modifiche nella composizione della delegazione ucraina.

  • 17h00

    Mandato d'arresto per cantante russo

    La procuratrice ucraina Irina Venediktova ha disposto un mandato d'arresto per il cantante russo Oleg Gazmanov, già finito in passato in ‹lista nera› in Lituania e Lettonia per il suo sostegno all'annessione russa dell'Ucraina. Lo riferiscono i media di Kiev. Il cantante è accusato di «violazione dell'integrità territoriale ucraina», scrive la procuratrice su Facebook rivolgendosi direttamente all'artista russo.

  • 16h57

    Putin, imporre no-fly zone sarebbe dichiarazione di guerra

    Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato oggi che la decisione di imporre una no-fly zone sull'Ucraina da parte di qualsiasi paese sarebbe equivalente ad una dichiarazione di guerra. «Ogni mossa in quella direzione sarebbe da noi considerata una partecipazione al conflitto armato», ha detto il capo del Cremlino durante un incontro con Aeroflot.

    Anche il premier britannico Boris Johnson ha ribadito lo stesso concetto, perché imporre una no-fly zone significherebbe aprire le porte «uno scontro diretto» con Mosca dalla «conseguenze incontrollabili, imprevedibili». Fino all'ombra di una terza guerra mondiale, all'incubo nucleare.

  • 16h53

    Circa 1000 persone a Berna contro la guerra in Ucraina

    Con il motto «Fermate la guerra di Putin ora, domani sarà troppo tardi!», circa 1000 persone si sono riunite oggi pomeriggio a Berna in Piazza Federale, davanti al palazzo del parlamento.

    La manifestazione nella città federale è stata organizzata dall'"Associazione Ucraina». I manifestanti hanno teso una lunga bandiera ucraina attraverso la piazza.

    In un discorso, l'ambasciatore ucraino in Svizzera ha espresso la sua gratitudine per l'ampio sostegno. «L'Ucraina non è sola». Tutti devono lavorare insieme per riportare la pace. «Non vogliamo questa guerra».

    Sul palco hanno preso la parola anche gli ambasciatori di Polonia e Georgia. L'ambasciatrice della Polonia ha assicurato il suo sostegno alla comunità ucraina in Svizzera. La Polonia è pure già stata dipende dall'aiuto di altri stati, tra cui la Svizzera, ha detto. «Il momento della solidarietà è adesso». L'ambasciatore georgiano ha aggiunto: «Siamo tutti ucraini». Altri oratori hanno chiesto donazioni e aiuti umanitari.

  • 16h45

    Wang a Blinken, Cina per stop a combattimenti

    «I combattimenti si interrompano il prima possibile, tutelando le vite umane ed evitando crisi umanitarie su larga scala». Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi alla controparte Usa Antony Blinken, nel colloquio telefonico avuto «su richiesta americana».

    «La Cina ritiene che per risolvere la crisi ucraina sia ancora necessario agire secondo finalità e principi della Carta dell'Onu. Il primo è rispettare e proteggere la sovranità e l'integrità territoriale di tutti i Paesi, il secondo è insistere sulla risoluzione pacifica delle controversie attraverso il dialogo».

    Dal canto suo Blinken ha sottolineato che «il mondo sta guardando per vedere quali nazioni difendono i principi fondamentali della libertà, dell'autodeterminazione e della sovranità». Blinken, riferisce il dipartimento di stato, ha evidenziato che «il mondo sta agendo all'unisono per ripudiare e rispondere l'aggressione russa, assicurandosi che Mosca paghi un alto prezzo».

  • 16h35

    L'Ungheria vieta le esportazioni di grano

    L'Ungheria ha vietato le esportazioni di grano nel timore che l'invasione  in Ucraina possa causare carenze «significative» nell'approvvigionamento nazionale e un'impennata dei prezzi su scala mondiale. Il decreto del governo, secondo quanto riferito nella serata di ieri dal ministro dell'agricoltura ungherese Istvan Nagy al canale televisivo Rtl Híradó, è in vigore da oggi.

    «Il 15% delle nostre importazioni è colpito dalla guerra, anche i prezzi dell'energia stanno aumentando, gli agricoltori potrebbero risentirne», ha avvertito oggi il premier ungherese Viktor Orban parlando al congresso nazionale degli agricoltori.

    Ucraina e Russia insieme pesano per circa il 30% del commercio mondiale di grano. Nei giorni scorsi il prezzo del grano e di altri prodotti agricoli come orzo, semi oleosi e mais, sono schizzati dopo la paralisi dei porti del Mar Nero, da dove partono i carichi. Ieri il grano ha raggiunto il prezzo record di 400 euro la tonnellata alla Borsa di Parigi, guadagnando il 38% in una settimana.

  • 16h30

    Online sito per reclutamento ‹Legione› stranieri

    Le autorità ucraine hanno creato un sito web per facilitare il reclutamento di stranieri nella ‹Legione› internazionale per combattere nelle file dell'esercito ucraino. Lo riferisce Kyiv Independent.

    Nel sito si fornisce un elenco delle ambasciate ucraine e dei consolati ucraini nel mondo, da contattare, via telefono o email. Si raccomanda ai volontari di dotarsi di elmetto e giubbotto antiproiettile. Una volta presentata la domanda è previsto un visto speciale di Kiev. Non possono presentare domanda cittadini di nazionalità russa.

  • 16h25

    «Solo 400 evacuati a Volnovakha a causa dei raid russi»

    Le autorità ucraine hanno reso noto che solo 400 persone sono state sfollate da Volnovakha e dagli insediamenti vicini durante il cessate il fuoco temporaneo annunciato oggi, a causa dei bombardamenti russi. Il piano iniziale era di sfollare oltre 15.000 civili durante le tregua, iniziata alle 8 del mattino svizzere.

    «Sebbene avessimo l'intenzione e il trasporto necessario per sfollare molte più persone, abbiamo dovuto fermare il movimento della colonna, perché i russi hanno ricominciato a bombardare Volnovakha senza pietà ed era molto pericoloso spostarsi», ha detto il governatore regionale Pavlo Kyrylenko, come riporta la Bbc.

  • 16h15

    San Gallo: circa 1500 persone manifestano per la pace

    Circa 1500 persone hanno manifestato oggi a San Gallo per la pace e contro la guerra in Ucraina. Con striscioni e molte bandiere giallo e blu, hanno sfilato in modo pacifico dal monumento a Vadian, nella piazza del mercato, attraverso il centro.

    «Stop Putin», «Libertà», «Pace per l'Ucraina» o «Rifugiati benvenuti» erano alcune delle scritte riportate sugli striscioni. Tra i partecipanti alla dimostrazione vi erano anche giovani famiglie con bambini. L'appello a manifestare era stato lanciato da diversi partiti, organizzazioni e privati.

    Volevano «dare un segnale contro le atrocità e mostrare la solidarietà dei sangallesi alle persone in Ucraina e nei paesi vicini», come ha scritto il PS della città di San Gallo. La polizia ha accompagnato la manifestazione pacifica.

    L'oratrice Iryna Wetzel dell'Associazione Ucraina della Svizzera ha lanciato un appello al presidente russo Vladimir Putin: «Fermi immediatamente la follia della guerra!». Gli ucraini – ha aggiunto – volevano pace, libertà, giustizia e autodeterminazione. Wetzel ha ricevuto un grande applauso per le sue parole.

  • 15h55

    Putin, «decidere operazione speciale è stata dura»

    «La decisione di avviare l'operazione speciale è stata difficile»: ha detto  Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass, riferendosi all'invasione dell'Ucraina, che il Cremlino definisce «operazione militare speciale», aggiungendo di non poter accettare la possibilità che l'Ucraina diventasse potenza nucleare. 

    Putin, che ha parlato in occasione di un incontro con dipendenti delle compagnie aeree per la giornata della donna, ha detto che la Russia ha messo sul tavolo le sue condizioni e attende che gli ucraini rispondano.

    Putin ha respinto come «sciocchezze e teatro dell'assurdo» l'accusa alla Russia di non aver rispettato gli accordi di Minsk. «Recentemente, le autorità di Kiev hanno iniziato a dichiarare pubblicamente che non adempiranno agli accordi. Ebbene, ne stanno parlando direttamente dagli schermi TV, su Internet – ovunque, dicendo ‹Non ci piace, non lo faremo›», ha aggiunto.

    Putin ha anche ribadito quanto asserito già da Mosca in passato, che il Donbass in otto anni ha subito l'uccisione di 14'000 civili, 500 dei quali bambini, e ha chiamato di nuovo la rivolta che rovesciò il governo di Kiev nel 2014 «colpo di Stato».

  • 15h45

    Putin, sanzioni alla Russia sono come dichiarazione guerra

    Le sanzioni che vengono imposte a Mosca sono come una dichiarazione di guerra: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin.

    «Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà, ha detto Putin, citato dall'agenzia Interfax, è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia. E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra».

    Le conseguenze di un eventuale conflitto fra la Russia e la Nato, se questo dovesse accadere, sono «chiare a tutti», ha sottolineato il presidente russo, secondo quanto riferisce la Tass.

    Putin ha poi detto che se la dirigenza ucraina attuale continua a fare quello che fa e non comprende le nostre preoccupazioni sulla possibilità che armi nucleari possano essere piazzate sul suo territorio, «sta mettendo in questione il futuro dell'Ucraina come essere uno Stato».

    Putin ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di dichiarare la legge marziale in Russia. Il capo del Cremlino ha spiegato che «la legge marziale dovrebbe essere introdotta solo quando c'è un'aggressione esterna. Non la stiamo subendo e spero che non lo faremo».

  • 15h35

    Migliaia mercenari siriani arruolati da Mosca

    Migliaia di mercenari siriani sarebbero stati invitati dagli emissari russi in Siria, paese travolto da 11 anni di guerra in cui la Russia è coinvolta in maniera diretta, ad arruolarsi nel conflitto in Ucraina.

    Lo riferiscono fonti sul terreno citate dai media panarabi, secondo cui i rappresentanti di Mosca a Damasco hanno avviato una campagna di arruolamento che può coinvolgere anche decine di migliaia di potenziali miliziani da inviare al fronte dell'Europa orientale.

    Si offre in cambio un salario di 7'000 dollari statunitensi per un impegno continuativo di sette mesi.

  • 15h30

    Blinken, difenderemo ogni centimetro del territorio Nato

    «Difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato». Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken in conferenza stampa a Rzeszow, in Polonia.

    Blinken, ha anche dichiarato che gli USA hanno distribuito 20'000 coperte alle persone fuggite ed è stata offerta assistenza sanitaria a 100'000 persone. Ha detto che l'amministrazione Biden vuol stanziare 2,7 miliardi di dollari per sostenere i rifugiati e i paesi che li accolgono.

    Per i cittadini americani che lasciano l'Ucraina, dopo lo spostamento dell'ambasciata da Kiev alla Polonia sono stati organizzati centri di accoglienza e assistenza operativi 24 ore al giorno nei paesi confinanti, quindi non solo Polonia, ma anche Romania, Slovacchia e Ungheria.

    Blinken ha quindi elogiato la Polonia per il suo lavoro di accoglienza e assistenza, dicendo che si «è fatta avanti dimostrando vera leadership».

    Nella conferenza stampa congiunta il ministro degli esteri polacco Zbigniew Rau ha affermato dal canto suo che Varsavia non riconoscerà i cambiamenti territoriali causati da «aggressioni illegali non provocate».

  • 15h15

    La BNS pronta a rafforzare il franco

    La Banca Nazionale Svizzera (BNS) è pronta a intervenire per un rapido rafforzamento del franco dopo che ieri la valuta nazionale si è avvicinata alla parità con l'euro a causa delle preoccupazioni per l'effetto economico delle sanzioni alla Russia. Lo ha affermato Andréa Maechler, membro del consiglio direttivo dell'istituto centrale elvetico in un'intervista alla «Schweiz am Wochenende» in edicola oggi.

    Dallo scoppio della guerra i lavori vanno avanti giorno e notte nell'edificio della BNS a Berna: i mercati finanziari e valutari fluttuano fortemente, bisogna vegliare al fatto che il franco non si apprezzi troppo e che le sanzioni contro la Russia vengano applicate in modo coerente.

    Anche se la BNS non intrattiene alcuna relazione con gli istituti e con persone in Russia, ha aggiunto la Maechler, questa guerra e le sue conseguenze riguardano naturalmente anche la Svizzera. Fortunatamente «nemmeno lo 0,05% delle nostre riserve in valuta estera sono legate alla Russia».

  • 15h10

    Francia: jet veloci in addestramento sulla Bosnia da lunedì

    La Francia effettuerà voli di addestramento con jet veloci sulla Bosnia a partire da lunedì. Lo annuncia la forza di pace dell'Unione europea in Bosnia (Eufor) riferendo di aver accettato il contributo volontario di Parigi «alla luce del deterioramento della situazione della sicurezza a livello internazionale e come misura precauzionale».

    «La portaerei Charles de Gaulle sta conducendo un addestramento operativo nel Mar Mediterraneo e, da lunedì 7 marzo, il suo aereo Rafale effettuerà sorvoli dei Balcani occidentali, compresa la Bosnia-Erzegovina», afferma Eufor in una nota.

  • 15h05

    Aereo russo abbattuto nei pressi di Chernihiv

    Un aereo russo è stato abbattuto nei pressi della città di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Lo rendono noto le autorità ucraine, citate dalla CNN.

    Il velivolo è precipitato su una zona residenziale e non è ancora chiaro se vi siano o meno vittime. I residenti erano infatti stati evacuati dopo il ritrovamento di 500 kg di esplosivo, affermano le stesse fonti ucraine.

  • 15h00

    Autorità Mariupol a residenti, «tornate nei rifugi»

    Le autorità locali di Mariupol hanno invitato i residenti che erano in attesa di evacuare la città di rientrare nei rifugi, mentre continuano le trattative con la Russia per avviare l'evacuazione lungo i corridoi umanitari. Lo riferisce la CNN citando un comunicato.

    «Chiediamo a tutti residenti di Mariupol di andare nei rifugi. Ulteriori informazioni sulle operazioni di evacuazione seguiranno. Sono in corso trattative con la Federazione Russa per stabilire il regime di tregua e garantire corridoi umanitari sicuri», si legge nel comunicato citato dalla CNN, in cui si spiega inoltre che «la polizia aggiornerà i residenti con l'ausilio di altoparlanti».

  • 14h40

    Putin, conseguenze conflitto Russia-Nato chiare a tutti

    Le conseguenze di un eventuale conflitto fra la Russia e la Nato, se questo dovesse accadere, sono «chiare a tutti». Lo ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riferisce la Tass.

    Putin ha anche dichiarato di non avere alcuna intenzione di dichiarare la legge marziale in Russia. Ha spiegato che «la legge marziale dovrebbe essere introdotta solo quando c'è un'aggressione esterna. Non la stiamo subendo e spero che non lo faremo».

    Il presidente russo ha quindi sostenuto che «il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini».

  • 14h35

    Ue verso stop relazioni privilegiate con Russia a Wto

    I paesi membri dell'Ue sostengono la proposta della Commissione europea di mettere fine alle relazioni privilegiate con la Russia all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

    «C'è forte sostegno a lavorare con paesi che la pensano allo stesso modo su una dichiarazione congiunta e la volontà di adottare misure commerciali appropriate come azione», ha riferito una portavoce della Commissione europea.

    «Dal punto di vista dell'Ue, queste misure» commerciali «sarebbero adottate secondo le stesse procedure utilizzate per l'adozione dei precedenti pacchetti di sanzioni».

  • 14h30

    Esercito Kiev, oltre 10'000 vittime tra forze russe

    Dall'inizio della guerra i russi hanno registrato oltre 10'000 vittime. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo l'agenzia ucraina Unian, sottolineando che tra le perdite ci sarebbero anche 269 carri armati, 945 veicoli corazzati da combattimento, 105 sistemi di artiglieria e un'ottantina di velivoli, tra aerei ed elicotteri.

  • 14h20

    Onu, entro weekend rifugiati saranno 1,5 milioni

    Il numero di rifugiati in fuga potrebbe potenzialmente raggiungere 1,5 milioni questo fine settimana. Lo ha affermato il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi.

    L'ONU stima che abbiano già lasciato l'Ucraina oltre 1,3 milioni di persone. «Questa è la crisi dei rifugiati più rapida che abbiamo visto in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale», ha detto Grandi secondo quanto riporta il «Guardian».

  • 14h15

    PS vuole indagine di oligarchi russi tramite una task force

    Una task force dovrebbe indagare sulle strutture patrimoniali degli oligarchi russi sanzionati e di altri vicini al Cremlino. Lo chiede il PS, secondo cui solo così può essere evitato un ulteriore finanziamento della guerra in Ucraina dalla Svizzera.

    Nonostante le sanzioni internazionali la guerra continua, scrivono i copresidenti del PS Mattea Meyer e Cédric Wermuth in una lettera aperta al Consiglio federale pubblicata ieri.

  • 14h10

    Russia e Bielorussia sospese da Consiglio Baltico

    I membri del Consiglio degli Stati del Mar Baltico (Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia e Svezia) hanno sospeso la Russia e la Bielorussia dalle attività dell'organizzazione. Lo riferisce la Commissione europea.

    La sospensione di Mosca e Minsk rimarrà in vigore «fino a quando non sarà possibile riprendere la cooperazione basata sul rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale», evidenzia Bruxelles.

    La Norvegia, che detiene la presidenza del Consiglio nato nel 1992 e fondato sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki, della Carta di Parigi e di altri documenti dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), «garantirà il corretto adeguamento del funzionamento dell'organizzazione nelle mutate circostanze».

  • 13h55

    007 Kiev uccidono loro negoziatore, era spia

    I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l'accusa di tradimento. Secondo fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda, l'uomo è stato ucciso durante un tentativo di arresto. La stessa fonte rivela che c'erano «forti prove» che stava divulgando informazioni alla Russia.

    La notizia, che non ha avuto ancora una conferma ufficiale, è stata diffusa anche dall'agenzia di stato ucraina Unian che rivela il nome del negoziatore accusato di essere una spia: si tratta di Denis Kireyev, un banchiere di grande esperienza.

    Secondo queste fonti, i servizi ucraini (Sbu) avevano prove del tradimento di Kireyev, comprese sue intercettazioni telefoniche.

  • 13h50

    In porti e coste paese bloccate 140 navi mercantili

    Circa 140 navi di diversi paesi (fra cui petroliere, cargo e navi da trasporto di grano) sono bloccate nei porti e nelle coste dell'Ucraina dall'inizio del conflitto con inevitabili problemi nel commercio di prodotti alimentari di cui il paese è forte esportatore.

    È quanto scrive Bloomberg che ha analizzato i dati provenienti dai registri e i sistemi di tracciamento rotte.

    Le navi non possono lasciare i porti per mancanza di piloti, hanno spiegato all'agenzia vari armatori e compagnie di navigazione, mentre parte del Mar Nero è infestato dalle mine come dimostra l'affondamento del cargo panamense (di proprietà estone) Helt.

    Nei giorni scorsi il Mar Nero settentrionale e il Mar d'Azov sono state classificati come «zone di guerra» dalle compagnie di assicurazioni marittime inducendo de facto il blocco o la forte limitazione degli spostamenti.

  • 13h35

    Lavrov, ai corridoi umanitari non si è presentato nessuno

    Ai corridoi umanitari aperti stamani in Ucraina a Mariupol e Volnovakha «non si è presentato nessuno»: lo ha affermato nella sua conferenza stampa il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Interfax.

    «Ci aspettiamo che l'accordo sui corridoi umanitari venga applicato e i che ai civili venga consentito di lasciare l'Ucraina», ha detto ancora Larov, secondo quanto riferiscono le agenzie russe.

    I militari russi «hanno fatto tutto il possibile per rendere possibili corridoi umanitari in Ucraina», ha aggiunto. «Vi sono notizie secondo cui le autorità di Mariupol non stanno consentendo ai civili di usare i corridoi umanitari», ha concluso il ministro russo.

  • 13h30

    152 procedimenti a S. Pietroburgo per cortei vietati

    I tribunali di San Pietroburgo in Russia hanno accolto più di 150 procedimenti amministrativi contro manifestanti detenuti durante una manifestazione non autorizzata il 3 marzo, secondo quanto riferito oggi dal servizio stampa dei tribunali della città.

    Lo scrive Interfax precisando che i tribunali hanno ricevuto 152 casi e hanno emesso sentenze su 105 di essi. In particolare, i tribunali hanno concesso fino a 15 giorni di arresti amministrativi nei confronti di 29 persone, inflitto multe fino a 20'000 rubli (circa 150 franchi al cambio attuale) a 63 persone e ordinato lavori comunitari per altri quattro manifestanti.

  • 13h27

    L'Ucraina dal 6 marzo potrà importare gas dalla Polonia

    L'Ucraina sarà in grado di importare gas dalla Polonia dal 6 marzo, compreso il gas dai terminali GNL polacchi. Lo ha annunciato oggi l'operatore del sistema di transito del gas gestito dallo Stato ucraino in una dichiarazione riportata da Reuters e ripresa dai media internazionali.

    I due operatori di transito hanno concordato l'introduzione della capacità garantita per le importazioni di gas e «questo consente l'importazione fisica di gas dalla Polonia, anche dal terminale GNL, su base garantita», ha detto la società ucraina.

    L'Ucraina, uno dei maggiori consumatori di gas d'Europa, non importa gas dalla Russia dal 2015 e lo acquista in Europa.

  • 13h25

    Protesta a Kherson, colpi avvertimento russi

    Le forze russe hanno sparato colpi di avvertimento per disperdere una protesta dei residenti di Kherson che stamattina sono scesi in piazza, a sostegno dell'integrità dell'Ucraina, nel centro della città occupata.

    Lo riporta l'agenzia ucraina Unian sottolineano che dopo un'ora dall'inizio della protesta – con i manifestanti che hanno riempito la piazza, sventolando bandiere giallo-blu e scandendo lo slogan ‹Gloria all'Ucraina› – «i russi hanno aperto un fuoco di avvertimento».

  • 13h20

    Centrale nucleare Zaporizhzhia, radiazioni normali

    Il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp), che è stata occupata dalle forze russe dopo l'attacco di venerdì, afferma che i livelli di radiazioni nella regione sembrano normali. Lo riporta la CNN.

    «Il personale addetto alla ZNPP monitora le condizioni delle unità elettriche e controlla il loro funzionamento», ha affermato sabato l'Ispettorato statale per la regolamentazione nucleare dell'Ucraina: «Non sono stati rilevati cambiamenti nello stato delle radiazioni nella regione di Zaporizhzhia, rientrano nei limiti normali».

  • 13h15

    Singapore, sanzioni contro banche e crypto Russia

    Singapore ha varato sanzioni unilaterali verso la Russia fra cui misure specifiche contro le banche e restrizioni alle transizioni di criptovalute.

    Lo ha annunciato il ministro degli affari esteri della città-stato che, ribadendo la condanna dell'invasione dell'Ucraina e la violazione della sua «integrità e sovranità», ha sottolineato come «per un piccolo Stato come Singapore questo non è un principio teorico ma un precedente pericoloso».

    In particolare le misure prevedono il bando di beni e servizi finanziari e nuovi investimento da parte del ricco fondo sovrano Gic, in titoli di stato o strumenti finanziari della banca centrale di Mosca.

  • 13h02

    Lavrov, Kiev tira per le lunghe i negoziati

    «Sembra che l'Ucraina inventi sempre dei motivi per aggiornare i termini» in base ai quali tenere i negoziati con la Russia. Lo sottolinea in una conferenza stampa il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov.

    «La delegazione russa era pronta già da venerdì sera per un nuovo round di colloqui con l'Ucraina», ha affermato Lavrov, rimarcando poi che «nell'ottica di consultazioni russe-ucraine gli interventi di Zelensky non infondono ottimismo». Quindi il capo della diplomazia russa ha insistito: «aspettiamo informazioni dall'Ucraina sulla data per il terzo round di negoziati».

    Il presidente ucraino Volodymyr «Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato», ha sostenuto ancora Lavrov. «Ha una frenesia militarista».

  • 13h00

    Gazprom, transito del gas procede regolarmente

    Gazprom, il colosso dell'energia russo, ha reso noto che il «transito di gas attraverso l'Ucraina procede normalmente». Lo riporta l'agenzia Bloomberg.

    Il flusso di gas dall'Ucrania, prosegue Gazprom, oggi è «pari a 109,5 milioni di metri cubi al giorno».

  • 12h56

    Sequestrati a magnati russi ville e yacht in Italia

    La Guardia di Finanza ha «congelato» nel porto di Sanremo il maxi yacht «Lena», imbarcazione di 52 metri con valore stimato in 50 milioni di dollari, di proprietà del magnate russo dell'energia e delle infrastrutture Gennady Timchenko, amico del presidente Vladimir Putin ancora prima dell'ascesa dello «zar» al Cremlino, proprietario di Volga Group e socio di Novatek.

    Il provvedimento è del Comitato di sicurezza finanziaria nei confronti di beni di magnati russi in Italia. Ieri nel porto di Imperia era stato «congelato» il Lady M di Alexei Mordashov.

    In Sardegna la Guardia di Finanza ha «congelato» una villa di lusso in Costa Smeralda di proprietà del magnate russo-uzbeko del gas Alisher Usmanov. L'immobile, situato in località golfo del Pevero, ha un valore di 17 milioni di euro.

    Proprio sul mare davanti al Pevero, una delle località più note della Costa Smeralda, ormeggia nei mesi estivi il maxi yacht Dilbar dell'oligarca amico di Putin, uno dei più grandi del mondo, che nei giorni scorsi è stato confiscato nel porto di Amburgo, in Germania.

    In provincia di Como la Guardia di Finanza ha «congelato» invece immobili di lusso del magnate Vladimir Roudolfovitch Soloviev del valore di circa 8 milioni di euro.

  • 12h30

    Mariupol, troppe violazioni, non possiamo evacuare

    L'evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali.

    L'evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina «è stata rinviata per motivi di sicurezza» perché le forze russe «continuano a bombardare Mariupol e dintorni», scrive su Telegram la municipalità.

    «I russi continuano a bombardarci e a usare l'artiglieria. È pazzesco», ha detto alla BBC il vicesindaco Serhiy Orlov. «Non c'è cessate il fuoco a Mariupol e non c'è cessate il fuoco lungo tutto il percorso. I nostri civili – ha affermato – sono pronti a fuggire ma non possono scappare sotto i bombardamenti».

  • 12h12

    Abbattuto un elicottero russo?

    Le forze armate ucraine affermano di aver abbattuto un elicottero militare russo questa mattina. Il comando ucraino operativo ha diffuso su Twitter il video di un missile che colpisce un elicottero a bassa quota che si è schiantato pochi secondi dopo. Lo riporta il «Guardian».

  • 12h10

    Blinken arrivato in Polonia

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Polonia mentre centinaia di migliaia di rifugiati ucraini continuano a entrare nel paese per sfuggire al conflitto.

    Blinken è il più alto funzionario statunitense a visitare la Polonia dall'inizio della guerra; incontrerà il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e il ministro degli esteri Zbigniew Rau a Rzeszow, vicino al confine con l'Ucraina.

    Più di 780'000 persone sono fuggite dall'Ucraina in Polonia dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio.

  • 12h05

    Saudi Aramco aumenta i prezzi del petrolio per i clienti

    L'Arabia Saudita ha aumentato i prezzi del petrolio dopo che il balzo del greggio sulla scia dell'invasione della Russia in Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg secondo la quale Saudi Aramco, controllata dallo stato, ha aumentato il suo «greggio Arab Light per le spedizioni del prossimo mese verso l'Asia a 4,95 dollari al barile sopra il benchmark che usa».

    Aramco, aggiunge bloomberg, ha alzato i prezzi per l'Asia fino a 2,70 dollari al barile. L'aumento per i clienti statunitensi è di 1 dollaro, e quelli per l'Europa nord occidentale tra 1,20 e 2,10 dollari. Per il Mediterraneo, i prezzi sono aumentati fino a 2 dollari.

  • 12h02

    Mariupol, i russi non osservano la tregua su tutto il percorso

    Le autorità municipali di Mariupol affermano che i russi non stanno osservando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. Lo riferisce il «Guardian» citando media internazionali.

    «Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l'intero percorso di evacuazione» – scrivono le autorità in un comunicato – , ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv, Zaporizhzhia.

    In un messaggio pubblicato su Telegram, riferisce la BBC, le autorità affermano che si combatte ancora nella regione di Zaporizhzhia, che è dove il corridoio umanitario si conclude.

    In un messaggio pubblicato su Telegram, riferisce la BBC, le autorità affermano che si combatte ancora nella regione di Zaporizhzhia, che è dove il corridoio umanitario si conclude.

  • 11h45

    In migliaia a Zurigo per la pace, nel pomeriggio manifestazioni a Berna e Ginevra

    Migliaia di persone si sono riunite questa mattina a Zurigo per manifestare contro la guerra in Ucraina. Con il motto «Pace ora» chiedono un immediato cessate il fuoco, negoziati diplomatici e il ritiro delle truppe russe.

    Per la dimostrazione autorizzata, i partecipanti si sono dati appuntamento al Platzspitz, vicino alla stazione centrale. Da lì, sfilando attraverso il centro città, raggiungeranno la piazza della Sechseläuten, dove si terranno discorsi.

    L'appello a manifestare è stato lanciato, tra gli altri, da sindacati, PS e Verdi. Gli organizzatori si aspettano fino a 20'000 partecipanti. Non c'è alcuna giustificazione per l'attacco all'Ucraina, che viola i principi della Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e il diritto umanitario, secondo l'appello della manifestazione.

    A causa del corteo, la polizia avverte di «notevoli restrizioni per il trasporto pubblico e privato». Questo è soprattutto il caso tra la stazione centrale e Bellevue, ma anche sulle strade di accesso al centro della città. Raccomandano di evitare il centro della città.

    Altre manifestazioni sono previste nel pomeriggio a Berna e a Ginevra.

  • 11h35

    ministro difesa, oltre 65'000 rientrati per combattere

    Sono 66'224 gli ucraini rientrati nel paese dall'estero per combattere contro l'invasione russa. Lo ha detto il ministro ucraino della difesa, Oleksii Reznikov, in una dichiarazione postata online, riferisce il «Guardian». «Ucraini, siamo invincibili», incalza Reznikov.

  • 11h30

    Vicepremier ucraina, Mosca non usi tregua per far avanzare le sue truppe

    L'Ucraina avverte la Russia di non abusare del cessate il fuoco. «Mosca non deve approfittare di un corridoio umanitario concordato per far avanzare le sue truppe», ha messo in guardia la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk. Lo riporta la BBC.

    Il governo ucraino, ha detto, sta «verificando» le informazioni secondo cui le truppe russe starebbero usando il cessate il fuoco per avvicinarsi alle posizioni ucraine nelle aree lungo le rotte di evacuazione.

    «Noi usiamo questo canale per evacuare i civili – donne e bambini – e per consegnare merci umanitarie a coloro che sono rimasti», ha detto Vareshchuck. «Il mondo intero sta guardando.»

    La vicepremier ha confermato che il Comitato internazionale della Croce Rossa ha mediato i colloqui sul cessate il fuoco e dirigerà le colonne di evacuazione lungo le rotte concordate fuori dalle città.

  • 11h00

    in 200'000 lasceranno Mariupol, in 15'000 Volnovakha

    Sono oltre 200'000 le persone che saranno evacuate dalla città ucraina di Mariupol e più di 15'000 quella da Volnovakha lungo i corridoi umanitari, stando alla vicepremier ucraina Irina Vereshchuk. Lo scrive la Tass che cita il canale tv Ukraine 24.

    Lo staff di Medici senza Frontiere (MsF) che si trova ancora nei rifugi della città di Mariupol fa però sapere che l'apertura dei corridoi umanitari annunciata da Mosca per le 10.00 ora svizzera ancora non è avvenuta.

    Un membro dello staff di MsF ha raccontato da un rifugio che «la situazione oggi a Mariupol è la stessa dei giorni scorsi. Questa notte i bombardamenti sono stati più intensi e ravvicinati. Ieri abbiamo raccolto neve e acqua piovana per avere un po' di acqua».

    «Abbiamo cercato di prendere l'acqua nei punti di distribuzione ma la coda era enorme. Volevamo anche avere del pane ma non sono chiari gli orari e i luoghi di distribuzione. Secondo alcuni racconti, diversi negozi di alimentari sono stati distrutti dai missili e i beni rimanenti sono stati presi dalle persone in disperato bisogno. Non c'è ancora elettricità, acqua, riscaldamento e la connessione per i telefoni cellulari. Nessuno ha ancora sentito parlare di evacuazione. Le farmacie hanno finito le medicine».

  • 10h35

    Il personale della centrale di Chenobyl è «intrappolato» dai russi

    Il personale della centrale nucleare di Chernobyl è intrappolato da 10 giorni in seguito alla cattura da parte delle forze russe dell'impianto.

    «Non possiamo sostituire le persone, stanno già facendo il loro turno da 10 giorni. Sono divisi in due gruppi, che si sostituiscono a vicenda, ma sono stanchi mentalmente e fisicamente, emotivamente», ha dichiarato Yury Fomichev, sindaco di Slavutych, una città nel nord dell'Ucraina costruita per il personale evacuato dalla centrale nucleare di Chernobyl dopo il disastro del 1986. Lo riporta il «Kyiv Independent».

  • 10h10

    Il 90% di Volnovakha danneggiata da bombe

    Circa il 90% della città di Volnovakha, nel sudest dell'Ucraina, è stata danneggiata dai bombardamenti. Lo ha dichiarato il parlamentare locale Dmytro Lubinets al «Kyiev Independent».

    «I cadaveri giacciono non raccolti e le persone che si nascondono nei rifugi stanno finendo il cibo», ha detto il deputato.

    Stamani a Volnovakha come a Mariupol scatterà la tregua decisa da Mosca per consentire l'evacuazione dei civili.

  • 10h00

    Mosca, distrutte oltre 2'000 installazioni militari

    La Russia afferma di aver distrutto oltre 2'000 installazioni militari ucraine dall'inizio di quella che Mosca definisce «l'operazione speciale»: lo scrive l'agenzia Tass, citando il ministero della difesa russo.

    Il portavoce generale Igor Konashenkov ha dichiarato che in totale 2'037 infrastrutture militari dell'Ucraina sono state colpite durante l'operazione. Tra queste c'erano «71 posti di comando e centri di comunicazione militari ucraini, 98 batterie di missili antiaerei S-300, Buk M-1 e Osa e 61 stazioni radar».

  • 09h15

    Sindaco Mariupol, pronti a evacuazione civili

    La città ucraina di Mariupol comincerà alle 09.00 GMT, le 10.00 in Svizzera, l'evacuazione dei civili. Lo rende noto il sindaco dopo l'annuncio da parte russa della tregua nella città portuale per consentire corridoi umanitari.

    Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l'evacuazione è prevista fino alle 14.00 GMT, le 15.00 in Svizzera, riferisce Sky News.

    I civili saranno sfollati a bordo di bus da tre punti in città. Sarà consentito anche l'utilizzo di mezzi privati ma soltanto lungo il percorso preposto. L'appello delle autorità a chi si mette in viaggio su mezzi propri è di utilizzare al meglio tutto lo spazio a disposizione nei veicoli.

    Deviare dal percorso stabilito per il corridoio umanitario è strettamente proibito. Si comunica inoltre che «ci saranno varie fasi di evacuazione in diversi giorni» per consentire a tutti i civili di lasciare la città sotto assedio.

    «Non abbiamo altra scelta che lasciare la città», ha sottolineato Boichenko, in una breve dichiarazione di cui riferisce Sky News. «Cari, cari residenti di Mariupol, da oggi comincia in città l'evacuazione dei civili. Questa non è una decisione facile, ma come ho sempre detto, Mariupol non è un insieme di strade e di case. Mariupol è i suoi abitanti. Siamo voi ed io», ha aggiunto il sindaco.

    «Il nostro principale compito è ed è sempre stato di proteggere le persone. Nelle condizioni che vedono la nostra città costantemente sotto il fuoco spietato degli occupanti, non c'è altra soluzione che mettere in condizione i residenti, ovvero voi ed io, di lasciare Mariupol in sicurezza».

  • 09h00

    Capo dell'esercito svizzero: «Calma, ma saggio avere scorte d'emergenza»

    Nel quadro del conflitto in Ucraina il capo dell'esercito Thomas Süssli lancia un appello alla calma alla popolazione svizzera. Tuttavia non è sicuramente una cattiva idea tenersi pronti, ad esempio allestendo scorte d'emergenza, ha affermato in un'intervista a Blick TV.

    È raccomandato di avere da mangiare e da bere per cinque giorni; a testa sono adeguati nove litri d'acqua.

    Molti credevano che non ci sarebbe mai più stata una guerra in Europa. «Ora ci siamo svegliati», ha detto Süssli, secondo cui per il momento non ci sono indizi di un conflitto nucleare. Le minacce del presidente russo Vladimir Putin dovrebbero rappresentare solo un segnale politico.

    Alla domanda se l'esercito svizzero sarebbe pronto per lo scenario peggiore, Süssli ha sostenuto che le forze armate hanno tutte le capacità nell'ampiezza, ma forse non più a sufficienza nella profondità. Ora l'esercito si sta di nuovo impegnando a potenziarle.

    Per la protezione della popolazione la Svizzera dispone di 360'000 rifugi con nove milioni di posti, quindi più che sufficienti per ospitare tutti. Attualmente questi locali vengono utilizzati diversamente, ad esempio da associazioni, e «bisogna chiedersi se si può fare in modo che funzionino di nuovo in caso di necessità», ha detto Süssli.

  • 08h15

    Bombardamenti e raid nella notte

    Esplosioni, raid, razzi in più parti dell'Ucraina durante la notte sono stati segnalati dai media locali, entrando nel decimo giorno dell'operazione militare lanciata dalla Russia.

    Il canale tv Ukraine-24 parla di bombardamenti nella città orientale di Sumy cominciati attorno alle 05.00 ora locale (le 03.00 in Svizzera) mentre l'area urbana rimane circondata dalle truppe di Mosca, riporta la BBC.

    La testata «Kyiv Independent» segnala esplosioni multiple a Kharkiv, dove un residente che ha trovato rifugio in una stazione ferroviaria su Twitter descrive i razzi che piombano sui binari. Lo stesso giornale sul suo profilo Twitter fa sapere che le sirene d'allarme sono risuonate a Kiev, a Sumy, ma anche a Zhytomyr e Chernihiv.

  • 07h30

    La Russia dichiara tregua, apre corridoi umanitari

    Il ministero della difesa russo ha annunciato una tregua per aprire corridoi umanitari. Lo scrive Interfax. 

    «Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10.00 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l'uscita di civili da Mariupol e Volnovakha», ha affermato il ministero russo della difesa, secondo quanto scrive la Tass.

  • 07h15

    Zelensky risponde alle speculazioni: «Non sono fuggito»

    «Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto». Così Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato su Instagram, ha smentito l’annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo il quale lo stesso Zelensky era fuggito in Polonia. «Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando», aggiunge il presidente ucraino, citato da Interfax, indicando che con lui c’è il capo di gabinetto della presidenza Andriy Yermak.

  • 07h00

    Una troupe di Sky News filma mentre è bersagliata da colpi

    Una troupe di Sky News britannica ha filmato in diretta un agguato alle porte di Kiev, in cui la loro automobile viene bersagliata da decine di proiettili. L'inviato Stuart Ramsey, scrive Sky News, rimane ferito alla schiena, mentre il cameraman Richie Mockler riceve due colpi sul giubbotto antiproiettile.

    Il filmato, visibile sul sito di Sky News Uk, mostra in soggettiva l'agguato, con la camera che punta a terra all'interno dell'auto, quando gli occupanti cercano di ripararsi dopo aver cercato di uscire.

    Si odono gli spari e i proiettili che bucano la lamiera dell'automobile, si vedono scintille, si vede anche la scia rossa di un proiettile tracciante che rimbalza sull'asfalto. Poi si vedono i quattro occupanti dell'auto che escono dall'auto con giubbotti ed elmetti in testa e attraversano di corsa la strada e si mettono al riparo.

  • 06h30

    Elon Musk, Starlink non blocca fonti di notizie russe

    «A Starlink è stato chiesto da alcuni governi (non dall'Ucraina) di bloccare fonti di notizie russe. Non lo faremo se non sotto tiro. Mi dispiace essere un assolutista della libertà di parola». Lo twitta Elon Musk dopo che molte società hanno scaricato fonti di informazione russe come RT.

  • 06h20

    Senatore Usa, risoluzione per Putin criminale di guerra

    Il potente senatore repubblicano Lindsey Graham intende introdurre una risoluzione per dichiarare Vladimir Putin un «criminale di guerra. Per me è chiaro che il mondo sarebbe migliore se il popolo russo lo assassinasse».

    Graham difende così la sua idea che «uccidere Putin» è l'unica soluzione per la guerra in Ucraina. «Il mondo sarebbe migliore se Putin non ci fosse più e il mondo migliore per mettere fine a guerra non è il dispiegamento di truppe americane ma una sollevazione del popolo russo per reclamare il loro Paese e fare fuori Putin», mette in evidenza Graham.

  • 06h00

    Il Washington Post rimuove nomi e date da articoli dalla Russia

    Il Washington Post rimuove dalle corrispondenze dei suoi giornalisti in Russia i nomi di chi lo ha scritto, il luogo e la data per assicurare la sicurezza del suo personale. Lo ha comunicato il quotidiano di Jeff Bezos.

  • 05h45

    Russia, non vogliamo dividere Ucraina ma smilitarizzarla

    L'operazione russa non punta a dividere l'Ucraina in parti ma ad assicurare la sicurezza della Russia. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov a Sky News Arabia, sottolineando che la Russia vuole un'Ucraina «smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista. Vogliamo che lo status neutrale dell'Ucraina sia nella costituzione e vogliamo garanzie che le armi in grado di cambiare gli equilibri di sicurezza in Europa non possano essere dispiegate».

  • 05h30

    Kiev, colloqui con Mosca non saranno facili

    I colloqui fra l'Ucraina e la Russia non saranno facili. Lo afferma Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Tass. «La posizione della Russia è dura. la posizione dell'Ucraina è dura, quindi non saranno facili ma ci saranno», aggiunge Podoliak precisando che le trattative procederanno in un'atmosfera costruttiva.

  • 05h20

    USA hanno iniziato a consegnare armi da inizio dicembre

    Gli Stati Uniti hanno iniziato ad armare l'Ucraina già agli inizi di dicembre, fornendo armi e attrezzature utili per il combattimento in aree urbane. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti riservati contenenti l'elenco delle consegne effettuate. Nell'ultima settimana le consegne sono aumentate, e includono per la prima volta i missili Stinger.

  • 05h15

    Su Airbnb prenotate migliaia di notti in Ucraina per aiutare

    Airbnb ha accettato quasi 2 milioni di dollari di prenotazioni in Ucraina da persone che non hanno intenzione di visitare il Paese ma che vogliono aiutare la popolazione dando direttamente fondi. «In 48 ore sono state prenotate 61.406 notti in Ucraina. per un totale di 1,9 milioni di dollari» ai titolari delle case come aiuti diretti, afferma Brian Chesky, l'amministratore delegato di Airbnb.

  • 05h13

    Pence critica Trump, e boccia gli apologeti di Putin

    L'ex vice presidente Mike Pence prende le distanze da Donald Trump. «Non c'è posto nel partito» repubblicano «per gli apologeti di Putin. C'è posto solo per chi spinge per la libertà», afferma l'ex vice presidente riferendosi indirettamente a Trump e a quei repubblicani che ancora non hanno condannato con forza l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

  • 05h00

    Pentagono, Russia ha lanciato finora 500 missili

    Gli Stati Uniti stimano che la Russia abbia lanciato 500 missili durante l'invasione in Ucraina. Lo riferisce un funzionario del Pentagono.

  • 04h45

    Senatrice Usa attacca, Wall Street compromette sanzioni

    La senatrice democratica Elizabeth Warren attacca Wall Street e le sue banche colpevoli di «compromettere» le sanzioni alla Russia acquistando i bond delle aziende legate a Mosca, il cui valore è crollato. «I giganti di Wall Street come JPMorgan e Goldman Sachs non perdono un'occasione per arricchirsi anche se questo vuol dire capitalizzare sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e compromettere le sanzioni imposte alle aziende russe», afferma Warren.

  • 04h40

    Biden sale sondaggi con Ucraina, 47% americani lo promuove

    Joe Biden risale nei sondaggi con la crisi Ucraina. Secondo le rilevazioni di NPR-Maripost, il 47% degli americani promuove il presidente, ben 8 punti in più rispetto al 39% della settimana del 25 febbraio. Il 52% degli intervistati approva la gestione della crisi Ucraina da parte del presidente.

  • 04h30

    «Russia vuole dispiegare 1.000 mercenari nel paese»

    La Russia intende dispiegare fino a 1.000 mercenari in Ucraina nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Lo riporta Cnn citando fonti dell'intelligence, secondo le quali gli Stati Uniti hanno già «alcune indicazioni» che mercenari russi potrebbero essere coinvolti nell'invasione russa.

  • 04h20

    Arrivato il 70% delle armi USA previste nell'ultimo piano approvato

    Gli Stati Uniti hanno consegnato circa il 70% delle armi previste nel pacchetto da 350 milioni di dollari approvato da Joe Biden per aiutare l'Ucraina. Lo riporta il New York Times.

    Le armi sono arrivate in Polonia e in Romania e poi spedite, via terra, nell'Ucraina occidentale per essere distribuite su tutto il territorio. Il capo di stato maggiore congiunto delle forze armate Usa, Mark Milley, ha ispezionato l'operazione di trasferimento delle armi nel corso di una visita a sorpresa durante la quale ha incontrato le truppe e il personale di 22 paesi che lavora per scaricare le armi per trasferirle via terra alle forze ucraine.

  • 04h15

    «Fermatevi, mondo in pericolo», il grido dalla centrale nucleare

    «Smettete di sparare. State mettendo a rischio la sicurezza del mondo». E' il grido d'allarme che si è diffuso dal sistema di allerta pubblico vicino alle centrale nucleare di Zaporizhzhia quando è stata attaccata. A mostrare il filmato e far sentire le voci è la Cnn.

  • 04h10

    Kiev, distrutti 39 aerei e 40 elicotteri russi

    Le forze ucraine hanno distrutto almeno 39 aerei e 40 elicotteri russi dall'inizio dell'invasione della Russia. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media locali.

  • 04h00

    Il sindaco Mariupol, sotto assedio dalle forze russe

    Il sindaco di Mariupol Vadim Boitchenko definisce l'assedio «impietoso» e chiede la creazione di corridoi umanitari. In un messaggio postato su Telegram afferma: «Ora è il momento di cercare soluzioni ai problemi umanitari».

  • 03h30

    Anche Cbs e Abc sospendono trasmissioni in Russia

    Si allunga la lista dei media internazionali che sospendono la loro attività in Russia. Ad aggiungersi sono Cbs Nes e Abc News dopo che Cnn ha annunciato il suo stop.

  • 03h15

    S&P taglia rating Bielorussia, probabile default

    L'agenzia S&P taglia il rating della Bielorussia a ‹CCC› da ‹B›, con ‹creditwatch› negativo. Secondo l'agenzia, «in assenza di uno sviluppo positivo imprevisto, è probabile che la Bielorussia faccia default nei prossimi 12 mesi», afferma S&P.

  • 03h00

    Gli USA valutano piani per aiuti a Zelensky in caso esilio

    L'amministrazione Biden inizia a valutare piani per uno degli scenari peggiori, ovvero la caduta di Kiev con l'esilio del governo di Volodymyr Zelesnky e l'insediamento di un regime amico a Mosca. Lo riporta Cbs citando alcune fonti, secondo le quali il dibattito è acceso su come poter assistere, in un caso come questo, Zelensky.

    Due componenti della commissione di Intelligence della Camera stanno cercando consensi per una misura bipartisan che richiederebbe all'amministrazione Biden la messa a punto di una strategia per sostenere i ribelli pro-indipendenza nel caso il presidente russo Vladimir Putin conquistasse Kiev e occupasse significative aree dell'Ucraina.

  • 02h45

    Russi si avvicinano a un'altra centrale nucleare ucraina

    Le forze russe sono a 32 chilometri dalla seconda maggiore centrale nucleare dell'Ucraina. Lo afferma l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, lasciando intendere che i russi avrebbero nel mirino un'altra centrale dopo quella di Zaporizhzhia.

  • 02h36

    Bombardieri B52 USA volano vicino confine est Nato

    Bombardieri B52 americani hanno volato al confine orientale della Nato, in un'esercitazione con le aeronautiche tedesche e della Romania. Lo riporta Cnn citando la Us Air Force. I bombardieri americani hanno volato nello spazio aereo della Romania , non lontano dall'Ucraina, dopo essere partite dalla Raf Fairford, in Gran Bretagna.

  • 02h30

    Elon Musk, aumentare subito produzione petrolio e gas

    «Odio doverlo dire ma dobbiamo aumentare la produzione di petrolio e gas immediatamente. Tempi straordinari richiedono misure straordinarie».

    Lo twitta Elon Musk, il numero uno del gigante delle auto elettriche Tesla. «Ovviamente questo avrebbe un impatto negativo su Tesla, ma soluzioni di energia sostenibile non possono reagire istantaneamente per compensare le esportazioni di petrolio e gas russo», aggiunge Musk.

    Le parole di Musk arrivano mentre è acceso il dibattito in corso negli Stati Uniti per il blocco delle importazioni di petrolio russo, con il Congresso in pressing su Joe Biden e la Casa Bianca che finora ha resistito.

  • 02h15

    Biden, con presidente Finlandia parlato di sicurezza

    «Con il presidente della Finlandia abbiamo parlato di sicurezza europea» e «abbiamo chiamato il primo ministro della Svezia Magdalena Andersson per discutere di un rafforzamento della cooperazione». Lo afferma Joe Biden, sottolineando che Finlandia e Svezia sono importanti partner di difesa degli Stati Uniti e della Nato.

  • 02h05

    «Timori bombardamenti su città per sottometterle»

    L'Occidente teme che la Russia si avvii a «bombardare le città» ucraine «fino alla loro sottomissione». Lo riporta Cnn citando alcune fonti dell'intelligence occidentale, secondo le quale questo potrebbe avere un impatto significativo in termini di morti civili. «Le armi pesanti non pesano solo di più, sono pesanti anche in termini di danno che possono infliggere», osservano le fonti con Cnn.

  • 02h00

    Johnson-Macron, imperativo assistere la popolazione

    Il primo ministro britannico Boris Johnson ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron sulla «gravità della spaventosa situazione in Ucraina». Lo afferma Downing Street, sottolineando che Johnson ha descritto il confronto come «la peggiore guerra nel continente da tempo».

    «I due leader si sono detti d'accordo nel definire spregevoli le azioni spericolate per danneggiare la centrale di Zaporizhzia. I due si sono detti d'accordo sul fatto che è imperativo per i loro due Paesi continuare a fare il possibile per assistere la popolazione Ucraina».

  • 01h56

    Provider internet USA rompe rapporti con clienti russi

    Cogent Communications, uno dei maggiori provider internet Usa e del mondo, ha annunciato che sta interrompendo le relazioni con i suoi clienti russi: una mossa che rappresenta un'altra vittoria per la campagna di Kiev volta a isolare la Russia online per la guerra in Ucraina. Il chief executive della societa', Dave Schaeffer, ha spiegato che la compagnia non ha voluto escludere i cittadini russi comuni da internet ma impedire che il governo di Mosca usi il network di Cogent per lanciare cyber attacchi o promuovere la propaganda contro Kiev.

  • 01h30

    Lunedì riunione del Consiglio Sicurezza dell'Onu

    Il consiglio di sicurezza dell'Onu si riunirà lunedì sulla crisi umanitaria in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo le quali la riunione è stata chiesta da Stati Uniti e Albania.

  • 01h13

    Sondaggio, maggioranza americani è per una no-fly zone

    La maggioranza degli americani è favorevole a una no-fly zone sull'Ucraina e allo stop degli acquisti di petrolio russo.

    È quanto emerge da un sondaggio Reuters-Ipsos, secondo il quale il 74% degli intervistati si sono detti favorevoli a una no-fly zone a fronte di un 80% convinto che gli Stati Uniti dovrebbero fermare gli acquisti di petrolio russo. L'81% si esprime a favore dell'imposizione di nuove sanzioni nei confronti della Russia.

  • 01h00

    I senatori USA vedono oggi Zelensky, incontro virtuale

    I senatori statunitensi incontreranno virtualmente il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelesnky oggi intorno alle 15.30 ora svizzera. Lo riportano i media a stelle e strisce, secondo i quali tutti i senatori sono stati invitati a partecipare all'incontro.

  • 00h23

    Assistenza Amazon negli sforzi per cybersicurezza

    Amazon sta assistendo l'Ucraina nella cybersicurezza di fronte all'aumento di malware che puntano a distruggere le forniture mediche, ma anche le attività di beneficenza e delle Ong.

    Amazon, si legge in una nota, si impegna anche a donare 5 milioni di dollari alle organizzazioni che offrono immediato aiuto all'Ucraina.

  • 00h22

    Samsung sospende consegne telefoni e chip a Russia

    Samsung sospende le spedizioni di telefoni e chip alla Russia. Lo annuncia Samsung, sottolineando che «monitorerà attivamente la situazione in Russia». Secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, la società afferma inoltre che devolverà 6 milioni di dollari per gli sforzi umanitari.

  • 23h59 di venerdì 4 marzo 2022, nono giorno di guerra in Ucraina

    Bombardato e distrutto lo zoo a Kharkiv

    Ci sono voluti 10 anni per costruire il Feldman Ecopark di Kharkiv in Ucraina e solo un giorno per distruggerlo. Lo ha detto il direttore dello zoo Vitaly Ilchenko dopo che è stato colpito dai missili russi. Lo riporta la Bbc.

    Sede di circa 2.000 animali, lo zoo si trova appena fuori città e copre più di 354 acri. Il giorno prima dell'inizio della guerra, la sua pagina Facebook mostrava un video di una scimmia che si gustava snack alla frutta. Il giorno successivo, lo zoo ha annunciato di essere stato colpito da cinque missili russi, uccidendo e ferendo alcuni animali.