Estrema destra «Abietto o patriota»: Le Pen, pure da morto, spacca la Francia

SDA

7.1.2025 - 21:18

Un «visionario» e un «patriota» per l'estrema destra, un «essere abietto, razzista e antisemita» per la sinistra, una «figura storica» per l'esecutivo: nel giorno della morte di Jean-Marie Le Pen, la classe politica d'Oltralpe si divide sullo storico fondatore del Front National, il partito francese di estrema destra che copiò la Fiamma Tricolore al Movimento sociale italiano.

Jean-Marie Le Pen in una foto del 2014
Jean-Marie Le Pen in una foto del 2014
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L'Eliseo ha riconosciuto in Le Pen una «figura storica dell'estrema destra», il cui «ruolo nella vita pubblica del nostro Paese per quasi settant'anni è ora dinanzi al giudizio della Storia.

Il presidente Emmanuel Macron esprime le sue condoglianze alla famiglia e ai suoi cari». Per il premier centrista, François Bayrou, Le Pen padre è stato «una personalità della vita politica francese», al di là «delle polemiche che erano la sua arma preferita e dei necessari scontri di fondo».

«Sapevamo, combattendolo, il combattente che era», ha aggiunto il capo del governo nella breve dichiarazione che ha fatto irritare la gauche.

Le Pen ha «indubbiamente segnato la propria epoca», ha detto il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, secondo cui ora «si volta pagina nella storia politica francese».

Le prese di posizione degli esponenti di sinsitra

Da parte sua, la gauche si è detta indignata per gli omaggi a colui che è stato più volte condannato per razzismo ed antisemitismo e che considerò le camere a gas naziste «un dettaglio della storia».

«Il rispetto dei defunti e del cordoglio dei loro cari non cancella il diritto di giudicare i loro atti. Quelli di Jean-Marie Le Pen restano insopportabili. La lotta contro l'uomo è finita. Quella contro l'odio, il razzismo, l'islamofobia e l'antisemitismo che sono diffusi continua», ha avvertito il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon.

Per il compagno di partito Francois Ruffin invece «un fascista di un altro tempo se ne va, ma lascia dietro di sé degli eredi molto attuali». Dopo la morte di Le Pen, «restano le sue idee nauseabonde. Combattiamole senza tregua», ha ammonito anche il portavoce del Partito comunista francese, Ian Brossat.

Per l'estrema destra era un «immenso patriota»

Di tutt'altro tenore i commenti dell'estrema destra. Jean-Marie Le Pen, scomparso all'età di 96 anni, «ha sempre servito la Francia, difendendone l'identità e la sovranità, nell'esercito francese in Indocina e in Algeria», o come «tribuno del popolo», ha dichiarato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella.

Poi ha aggiunto: «Penso oggi con tristezza alla sua famiglia, ai suoi cari e, naturalmente, a Marine il cui lutto deve essere rispettato». Il vicepresidente del Rn, Sébastien Chénu, ha omaggiato da parte sua «un immenso patriota, visionario, incarnazione di coraggio».

Per l'ex Front National, Le Pen «resterà colui che, nelle tempeste, tenne tra le mani la piccola fiamma vacillante della nazione francese e che, attraverso una volontà e una tenacia senza limiti, fece del movimento nazionale una famiglia politica autonoma, potente e libera».