Ecco come è andataUna testimone oculare racconta il primo utilizzo della capsula per il suicidio Sarco
dmu
29.9.2024
Una fotografa olandese si trovava sul posto, a Merishausen, nel Canton Sciaffusa, quando una donna americana si è tolta la vita nella capsula per il suicidio Sarco. Ecco quello che ha visto e provato.
dmu
29.09.2024, 00:05
30.09.2024, 14:49
Dominik Müller
Hai fretta? blue News riassume per te
Lunedì 23 settembre una donna americana di 64 anni si è tolta la vita nella capsula Sarco.
Una fotografa olandese ha assistito al primo utilizzo del dispositivo per il suicidio assistito.
Ora ha descritto le sue impressioni in un reportage per i media.
Lunedì 23 settembre l'Ufficio del pubblico ministero è stato informato da un avvocato che la capsula per il suicido Sarco era stata utilizzata in un'area boschiva vicino a Merishausen, nel Canton Sciaffusa. Agenti della Polizia cantonale si sono quindi subito recati sul posto.
I servizi di emergenza che erano stati chiamati hanno sequestrato il dispositivo e portato la defunta, una donna americana di 64 anni che soffriva da anni di immunodeficienza, a Zurigo per l'autopsia. Successivamente diverse persone sono state temporaneamente arrestate.
Tra gli arrestati c'è anche una fotografa olandese, la quale ha assistito alla morte della donna e che ha descritto al «Volkskrant» come ha vissuto la situazione.
Stando a quanto riportato, dopo un breve momento di preghiera davanti alla capsula, la donna americana è entrata senza esitazione e si è sdraiata. Ha quindi attivato un programma informatico e una voce robotica le ha parlato. Dopo averle posto diverse domande ha infine detto: «Se vuoi morire, premi questo pulsante». E la 64enne non ha esitato un secondo.
Poco dopo la capsula si è riempita di azoto che ha in sostanza azzerato l'ossigeno che c'era. Alle 16:01 la donna è stata dichiarata morta. «Tranquillo e indolore»: così la fotografa ha descritto il suo decesso.
In una registrazione di 4 minuti il motivo per voler morire
L'inventore della capsula Sarco Philip Nitschke era in collegamento dalla Germania. Il 77enne australiano vive nei Paesi Bassi.
L'americana ha dovuto rilasciare una dichiarazione orale prima della sua morte. Nella registrazione, durata più di quattro minuti, ha pronunciato il suo nome e ha descritto, tra l'altro, le sue sofferenze. Ha anche detto che i suoi due figli, che non erano presenti, appoggiavano la sua decisione.
La Procura ha intanto annunciato di aver chiesto la custodia cautelare per uno degli arrestati. Gli altri detenuti sono stati rilasciati nel corso della settimana.