Aiuto al suicidio I responsabili della Sarco sono ancora in galera a Sciaffusa

mp, ats

25.9.2024 - 09:19

La capsula Sarco utilizzata ieri per la prima volta nel canton Sciaffusa
La capsula Sarco utilizzata ieri per la prima volta nel canton Sciaffusa
Keystone

Le persone arrestate martedì dopo l'uso, per la prima volta a livello globale, della controversa capsula suicida Sarco (nome derivato da Sarcofago) in una foresta del canton Sciaffusa sono tuttora in carcere.

Non sono ancora state liberate, ha indicato stamane il Ministero pubblico sciaffusano all'agenzia Keystone-ATS.

Tra le persone arrestate lunedì figurano il co-presidente dell'organizzazione per l'eutanasia «The Last Restort», Florian Willet, due avvocati e un giornalista olandese che aveva accompagnato il primo impiego della capsula Sarco.

Lunedì pomeriggio, la procura sciaffusana era stata informata da un avvocato che la capsula suicida era stata utilizzata per la prima volta in una foresta vicino a Merishausen (SH).

Secondo «The Last Resort», una donna americana di 64 anni si è tolta la vita con essa. Sempre stando all'organizzazione, Sarco ha funzionato come previsto e ha portato la donna a una morte senza farmaci.

Lo stesso giorno, all'Ora delle domande al Nazionale, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider (PS), ignara di quanto era successo nei boschi di Sciaffusa, aveva definito la capsula suicida Sarco «non conforme alla legge».

mp, ats