Non sarà OceanGate? Chi coprirà i costi della costosa ricerca del sommergibile Titan?

Di Stefan Michel

22.6.2023

Una foto diffusa dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti che mostra la nave da ricerca delle Bahamas «Deep Energy» sul posto durante le ricerche in corso del sommergibile di 21 piedi Titan, a Boston, Massachusetts, USA, 21 giugno 2023.
Una foto diffusa dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti che mostra la nave da ricerca delle Bahamas «Deep Energy» sul posto durante le ricerche in corso del sommergibile di 21 piedi Titan, a Boston, Massachusetts, USA, 21 giugno 2023.
KEYSTONE

Ci sono poche speranze di salvare le persone a bordo del sottomarino scomparso. Per quanto tempo continueranno le ricerche del sottomarino scomparso? E chi pagherà i costi? Gli esperti danno dei suggerimenti.

Di Stefan Michel

22.6.2023

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Circa dieci navi, robot subacquei e altre imbarcazioni sono impegnate nella ricerca del sottomarino Titan scomparso domenica.
  • Tuttavia, ci sono poche speranze di recuperare vivi i passeggeri.
  • Gli esperti stimano che l'operazione di ricerca e salvataggio costerà milioni.
  • Far pagare il salvataggio ai responsabili non è in linea con l'approccio abituale della Guardia Costiera statunitense.
  • La durata delle ricerche dei dispersi dipende da vari fattori e non può essere prevista al momento.

La guardia costiera statunitense e canadese sta coordinando le ricerche del sottomarino scomparso con una decina di navi e droni telecomandati. La Finlandia ha contribuito con una nave di salvataggio e la Francia ha inviato una nave con un robot d'alto mare che sta ora perlustrando il fondo marino. Il Titanic si trova a 3800 metri sotto la superficie del mare.

Le navi e i sommergibili stanno perlustrando l'area, secondo una griglia, in cui il Titan è stato visto per l'ultima volta. L'area di ricerca copre più di 30.000 chilometri quadrati.

Quanto costerà questa enorme operazione di ricerca e salvataggio è quasi impossibile da calcolare in tempo reale. Un ex comandante della Guardia Costiera statunitense ha stimato «milioni» in un'intervista a «Business Insider».

Chi paga le operazioni di salvataggio?

Il prototipo di sottomarino Titan non aveva alcuna certificazione ufficiale. I passeggeri sono stati informati che si stavano unendo a una spedizione sperimentale ed erano consapevoli dei rischi. Si sono consapevolmente messi in pericolo di morte.

Tuttavia, questo non ha alcuna influenza su chi paga i costi. Paul Zukunft, ammiraglio in pensione della Guardia Costiera statunitense, ha dichiarato a Business Insider che è improbabile che venga chiesto all'operatore del sottomarino scomparso di pagare.

Né i parenti delle persone a bordo dovranno pagare. «Non è diverso da quando un privato esce e la sua barca affonda. Noi andiamo a recuperarli. Non presentiamo loro il conto dopo», ha detto l'ex capo della Guardia Costiera. Quindi i costi ricadono sui contribuenti dei Paesi partecipanti.

Quanto durerà la ricerca del sottomarino?

E l'operazione non sarà interrotta così rapidamente, soprattutto ora che continuano ad arrivare altre navi e attrezzature, come ad esempio, di recente, l'equipaggio che ha partecipato a una missione molto importante, e su larga scala, ma infruttuosa, per ritrovare i resti dell'aereo MH370, precipitato nell'Oceano Indiano.

Secondo i calcoli, le possibilità di salvare le cinque persone che si trovano nel sottomarino sono diminuite drasticamente da quando la riserva di ossigeno è stata esaurita. La domanda è quanto a lungo continueranno le ricerche quando sarà evidente che non ci sono più speranze di un esito positivo.

Per fare un esempio le ricerche del cantante tedesco Daniel Küblböck, caduto in mare da una nave da crociera nell'Atlantico settentrionale, sono state interrotte 24 ore dopo la sua scomparsa. Questo perché non avrebbe potuto sopravvivere a lungo nell'acqua fredda di 10 gradi.

I soccorritori stanno cercando in un'area che supera quella della Svizzera tedesca e del Ticino messi insieme. E questo fino a 4.000 metri di profondità. Giova ricordare che dai 1.000 metri in giù sotto la superficie è buio pesto. Non hanno altra scelta che continuare a perlustrare sistematicamente l'intera area.

La rivista statunitense «Slate» descrive il processo decisionale in modo diverso quando si tratta di annullare un'operazione di salvataggio in mare. Ufficialmente, la Guardia Costiera statunitense non sospende mai un'operazione di ricerca. Si limita a declassare il suo stato a «ricerca attiva sospesa».

Un'operazione di questo tipo termina solo quando vengono ritrovati i corpi dei dispersi.

Ritrovati alcuni rottami

Mentre continuano le ricerche, fra i rottami trovati dal robot impegnato nelle ricerche del Titan ci sarebbero la parte posteriore e il telaio di atterraggio del sommergibile disperso sulle orme del Titanic.

Lo riporta la Bbc citando un esperto e un amico dei passeggeri. Le verifiche degli esperti proseguono.