Persi 78'000 euro Impresa edile italiana truffa una famiglia svizzera: non ha mai costruito la sua casa vista mare 

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16.1.2025 - 06:00

Il Gruppo Arras continua a pubblicizzare il progetto sul suo sito web. L'immagine mostra una riproduzione di una delle case del complesso turistico.
Il Gruppo Arras continua a pubblicizzare il progetto sul suo sito web. L'immagine mostra una riproduzione di una delle case del complesso turistico.
Arras Group

Per una famiglia svizzera, la casa da sogno progettata in Sardegna si è trasformata in un incubo. La società immobiliare italiana non ha mai infatti iniziato la costruzione, ma si è fatta pagare un acconto di ben 78'000 euro.

Dominik Müller

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Una famiglia svizzera è stata truffata per 78'000 euro dalla società immobiliare italiana Arras Group.
  • L'impresa edile non ha mai realizzato la costruzione di una casa per le vacanze in Sardegna, nonostante avesse versato un acconto.
  • È in corso un'azione legale contro l'azienda. Gli interessati sono ancora in attesa dei rimborsi o della costruzione delle case promesse.

Una famiglia svizzera del Canton Zurigo voleva realizzare un sogno a lungo inseguito: avere una casa per le vacanze in Sardegna. La realtà però è stata ben diversa: l'Arras Group, un'azienda immobiliare italiana specializzata in seconde case al mare, ha truffato la famiglia del suo acconto, come riporta il «Blick».

La famiglia non è l'unica vittima: anche persone provenienti da Norvegia, Germania, Austria e Stati Uniti sono state fregate. L'azienda aveva annunciato la costruzione di 19 case vacanza a Badesi, un piccolo Paese nel nord dell'isola.

Gli zurighesi erano entusiasti dei progetti e hanno versato un acconto di 78'000 euro (circa 73'280 franchi). Il contratto di acquisto prevedeva che la casa venisse completata entro il settembre del 2023.

La villetta da sogno doveva essere pronta nel settembre 2023

Un'ispezione nel luglio del 2023 ha dimostrato che la casa promessa non è mai stata costruita. Il terreno edificabile è rimasto intatto. In risposta al reclamo della famiglia, Enrico Arras, amministratore delegato della società immobiliare, li ha rassicurati che la costruzione era in ritardo.

«Ma ci aveva assicurato che la casa sarebbe stata completata nel maggio 2024», ha raccontato al tabloid svizzerotedesco il padre della famiglia zurighese. Anche questa promessa non è stata mantenuta. Al momento la casa non è ancora in piedi.

La famiglia si era affidata al sito web professionale e alle referenze presumibilmente affidabili dell'azienda.

Procedimenti penali in corso

Nonostante l'apertura di uno showroom a Neuchâtel e il coinvolgimento di personalità di spicco come Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, l'Arras Group cadde in disgrazia.

La società è stata sospesa dalla Borsa italiana e sono state avviate azioni legali nei suoi confronti. La famiglia svizzera e le altre parti interessate hanno presentato una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Milano.

La società ha assicurato alle vittime che il denaro non è andato perso e che le case sono ancora in costruzione, ma molte delle persone coinvolte sono ancora in attesa dei rimborsi. La famiglia di Zurigo ha ricevuto almeno una prima rata.

Il/la redattore/trice ha scritto questo articolo con l'aiuto dell'IA.