Caso doping Sinner: «Fatto nulla di male», ma Kyrgios non molla: «Non metto per errore qualcosa nel mio corpo»

bfi

10.1.2025

Jannik Sinner 
Jannik Sinner 
KEYSTONE

In occasione degli Australian Open, di cui è il campione in carica, Jannik Sinner si è trovato a dover parlare delle questione del doping e prendere posizioni sui ripetuti attacchi di Nick Kyrgios. L'italiano, per la prima volta, ha detto la sua in modo pacato, com'è suo fare.

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Jannik Sinner è tornato a Melbourne da campione in carica.
  • Tra le tante domande dei giornalisti, non ha potuto evitare quelle sul caso doping, che lo aveva visto al centro delle cronache sportive mesi fa.
  • Ha spiegato poi come ha gestito i continui attacchi di Nick Kyrgios nei suoi confronti: «Non ho fatto nulla di male».
  • L'australiano, che sarà di nuovo in campo per gli Australian Open, sfiderà l'inglese Fearnley al primo turno.
  • Il bad boy del tennis non ha evitato di sferrare un'ennesima frecciatina al numero 1 del mondo: «Ho molta fiducia in me stesso e sono sicuro che non metterò accidentalmente qualcosa nel mio organismo».
  • Sinner sfidera il cileno Jarry in occasione del primo turno del Grande Slam australiano.

Di scena a Melbourne, nelle vesti di campione in carica, Jannik Sinner ha rivelato come ha gestito i continui attacchi da parte di Nick Kyrgios per i suoi test antidoping risultati positivi: «Non ho fatto nulla di male». Ecco tutto. In sei parole il numero 1 ha condensato la sua forza mentale.

Giova ricordare che l'australiano ha criticato costantemente l'italiano, scagionato dopo essere risultato positivo per due volte a una sostanza vietata lo scorso marzo.

Ma l'Agenzia mondiale antidoping ha fatto ricorso contro la decisione e chiesto un divieto fino a due anni. La questione non è dunque del tutto risolta a livello legale.

Il bad boy australiano ha affermato che il tennis è «cotto» dopo che Sinner e Iga Swiatek hanno evitato entrambi lunghe interdizioni per reati di doping.

Interrogato su questa ultima affermazione di Kyrgios, il numero 1 ha risposto: «Non credo di dover rispondere a questa domanda, a essere sincero».

«Io so esattamente cosa è successo»

Ma come bloccare i pensieri legati alla questione doping? «Come faccio a bloccarli? Non è che puoi semplicemente dire 'non ci penso più'. Ma io so esattamente cosa è successo, ed è così che li blocco, no?».

E i commenti dei suoi detrattori? Kyrgios su tutti? «Non ho fatto nulla di male - ha continuato - per questo sono ancora qui. Per questo sto ancora giocando. Non voglio rispondere a ciò che hanno detto Nick o altri giocatori».

«Credo che la cosa più importante sia avere intorno a me persone di cui mi posso fidare, persone che sanno esattamente cosa è successo. Tutto qui».

Sinner: «Mentirei se vi dicessi che mi dimentico dell'udienza»

Oggi, venerdì, sono state annunciate le date per l'udienza del caso di Sinner da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport: sono state fissate al 16 e 17 aprile.

«Mentirei se vi dicessi che non ci sto pensando. Non è così. È qualcosa che ho con me già da molto tempo. Ma è quello che è. Sono qui per preparare il Grande Slam. Vediamo come va». 

Intanto il presidente dell'ATP, Andrea Gaudenzi, ha ribadito che il caso di doping di Jannik Sinner è stato «gestito secondo le regole», senza alcun trattamento preferenziale.

Kyrgios non è preoccupato dai controlli antidoping

E se Novak Djokovic, a proposito, ha lanciato un appello per una maggiore trasparenza sui casi di doping, sempre Kyrgios, incalzato dai giornalisti connazionali, alla domanda se fosse preoccupato di non superare il test antidoping ha risposto: «Guardate, non voglio parlarne troppo. Penso che tutti ne abbiamo parlato. Mi sembra che sia l'unica cosa di cui il tennis abbia parlato negli ultimi sei mesi».

«Sono stato testato quattro volte negli ultimi due mesi. Ho fatto il test a casa mia tre giorni fa, quindi... Per me non è mai stato un problema nella mia carriera. Sono nel tour da più di 10 anni», ha continuato il finalista di Wimbledon nel 2022.

Non rinuncia all'ennesima sferzata a Sinner

Infine, quando i presenti pensavano che si fosse dimenticato di avere una lingua tagliente, facile alla polemica, ecco la sua stoccata finale: «Non sono affatto preoccupato perché so di essere al corrente di ciò che accade nella mia squadra. Ho molta fiducia in me stesso e sono sicuro che non metterò accidentalmente qualcosa nel mio organismo».

Ricordiamo che secondo l'inchiesta dell'International Tennis Integrity Agency, il tennista italiano è stato scaglionato dalle accuse in quanto «la contaminazione» era avvenuta durante un massaggio operato su Sinner dal suo fisioterapista Naldi, che aveva una ferita a un dito e che aveva curato con una pomata contenente il clostebol.

Se il ragazzone di Canberra scenderà in campo domenica a Melbourne, dopo quasi due anni di stop, contro l'inglese Fearnley, il suo collega, rivale e numero 1 al mondo, sfiderà lunedì il cileno Jarry.