Botte e risposte Jannik dopato? «Le critiche sono arrivate dai più cretini e frustrati»

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22.8.2024

Jannik Sinner 
Jannik Sinner 
KEYSTONE

L'allenatore di Jannik Sinner, il presidente della Federazione italiana di tennis e il suo avvocato hanno parlato del trattamento riservato al tennista italiano dopo essere stato trovato positivo per due volte a uno steroide anabolizzante vietato. Spietato il commento sui detrattori del numero 1 del tennis mondiale.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Jannik Sinner è il numero 1 del mondo nel tennis maschile ed è risultato positivo per due volte a uno steroide anabolizzante vietato.
  • L'International Tennis Integrity Unit (ITIA) ha però stabilito che non ha alcuna colpa intenzionale, escludendo dunque una squalifica.
  • Alcuni colleghi tennisti hanno fatto sentire la loro voce, lamentandosi per il trattamento riservato all'italiano: «Regole diverse per giocatori diversi».
  • Il suo allenatore e il presidente della Federazione italiana di tennis ribattono duri: «Le critiche dei colleghi a Sinner? Sono arrivate dai più cretini e i più frustrati».
  • Intanto non è escluso che l’agenzia mondiale antidoping voglia ricorrere in appello.

«Sinner non farebbe mai nulla intenzionalmente. Si è trovato in una situazione sfortunata. La verità è uscita fuori, nessuna colpa o negligenza, e speriamo che si possa mettere alle spalle tutto questo»: questo è ciò che ha detto Darren Cahill, uno dei due allenatori di Jannik Sinner, al canale americano «ESPN».

Ricordiamo che martedì è uscita la notizia che il numero 1 del ranking mondiale ATP è risultato positivo per due volte alla sostanza proibita clostebol senza subire squalifiche, se non il ritiro dei punti conquistati a Indian Wells e i relativi premi in denaro vinti sempre nel torneo americano.

«La ragione per cui è stato possibile per lui continuare a giocare dopo la corta sospensione provvisoria è che hanno potuto collocare precisamente dov'è capitato l'incidente e hanno potuto spiegare quello che è successo con lo spray», ha spiegato il coach australiano.

«Siamo rimasti così tranquilli perché credevamo al fatto che Jannik era innocente, anche se sono stati due mesi difficili psicologicamente e fisicamente per Jannik, ma questo dà ancora più valore agli ultimi risultati che ha ottenuto». L'altoatesino ha infatti trionfato a Indian Wells e Miami.

In breve, ecco il riassunto della descrizione di Cahill di quanto accaduto a Sinner prima che venisse trovato positivo al clostebol.

«A marzo, durante il torneo di Indian Wells, Giacomo Naldi, il fisioterapista di Sinner, ha messo la mano nella sua borsa e si è tagliato un dito con un tronchesino». Un ferita che ha richiesto al fisioterapista di fasciarsi il dito, mentre il suo collega, «Ferrara aveva con sé uno spray, il clostebol, che ha usato più volte in settimane per curarsi la ferita.

Diversi sono i casi di tennisti italiani risultati positivi ai test antidoping dopo aver usato questo spray, molto diffuso nella vicina Penisola.

«Durante la settimana, Giacomo ha usato lo spray per curarsi il dito, senza che noi lo sapessimo. Nel frattempo ha continuato a trattare Sinner e così la sostanza è passata da lui a Jannik», ha concluso il coach.

Il presidente della federtennis italiana: «Ci è andata molto bene»

Nel frattempo si è espresso sul caso anche Angelo Binaghi, presidente della Federazione italiana di tennis: «Ci è andata molto bene, abbiamo preso un bello spavento, ma lui ne uscirà più forte di prima», ha detto a «LaPresse».

Per il dirigente «la vicenda è stata chiarita in modo limpido. Jannik è al di sopra di ogni sospetto. Credo che nessuno avrebbe scommesso una lira su un possibile caso doping di Sinner, avrebbero scommesso di più su una rapina in banca. Mi sembra torni tutto».

Infine, il numero 1 del movimento tennistico italiano ha detto qualcosa anche a proposito delle critiche piovute all'indirizzo del suo figlio più illustre: «Le critiche dei colleghi a Sinner? Sono arrivate dai più cretini e i più frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente».

Il chiaro riferimento è a Nick Kyrgios, che mercoledì aveva scritto sul suo profilo X: «Che sia stato accidentale o pianificato. Se vieni testato due volte con una sostanza (steroidea) vietata... dovresti essere fuori per 2 anni. Le tue prestazioni sono state migliorate. Crema per massaggi... Sì, bello».

«Nessun trattamento di favore, anzi, il contrario»

L'avvocato di Sinner, Jamie Singer, ha intanto parlato dell'accaduto alla «BBC Radio 5 Live», in special modo riferendosi alle accuse di trattamento speciale nei confronti del suo cliente.

«È perfettamente ragionevole chiederselo, ma credo che in realtà sia il contrario: essendo una superstar, l'ITIA ha preso la situazione molto sul serio. Ma sono stati tribunali indipendenti a prendere queste decisioni, e questo è il punto cruciale: nessuno all'interno del tennis ha preso decisioni, ma giudici indipendenti».

Intanto però...

Intanto però la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, mercoledì ha fatto sapere di riservarsi il diritto di ricorrere in appello. «Come facciamo sempre, esamineremo con attenzione tutta la documentazione e ci riserviamo la facoltà di presentare appello», ha detto un portavoce dell'agenzia alla «Bild». 

Appello che la Wada dovrà presentare al più tardi entro il 6 settembre. Il caso non è ancora chiuso. Vi terremo informati.