Mistero sulla salute della principessa Si indaga su un tentativo di hackerare le cartelle cliniche di Kate

Covermedia / Red / SDA

20.3.2024 - 13:01

La situazione è stata peggiorata dal maldestro tentativo di placare le preoccupazioni su Kate con una foto di famiglia della principessa e dei suoi figli.
La situazione è stata peggiorata dal maldestro tentativo di placare le preoccupazioni su Kate con una foto di famiglia della principessa e dei suoi figli.
Paul Grover/Press Association/dpa

Secondo i report, almeno un membro dello staff ha tentato di accedere alle cartelle mediche della principessa mentre era ricoverata.

Le cartelle cliniche di Kate Middleton sono finite al centro di una grave violazione della sicurezza.

L'ospedale in cui Catherine ha subito un intervento chirurgico addominale programmato a gennaio è finito sotto esame poiché almeno un membro del personale non autorizzato ha tentato di accedere alle cartelle mediche della principessa mentre era ricoverata.

Sebbene la Polizia Metropolitana non abbia potuto commentare i rapporti sulla violazione, un portavoce dell'Ufficio del Commissario per le Informazioni (ICO) ha confermato di aver ricevuto una segnalazione.

Indagine interna sulla questione

«Possiamo confermare che abbiamo ricevuto una segnalazione di violazione e stiamo valutando le informazioni fornite», ha detto il portavoce al Daily Mail.

Un rappresentante dell'ospedale ha rilasciato una dichiarazione generale per creare di salvaguardare la reputazione della struttura.

«Crediamo fermamente che tutti i nostri pazienti, a prescindere dal loro status, meritino totale privacy e riservatezza riguardo alle loro informazioni mediche», ha detto il rappresentante al The Mirror.

Per la clinica la privacy è importante

La London Clinic ha confermato un tentativo di intrusione nella cartella clinica informatica della principessa.

In una nota diffusa dal nosocomio si legge che «qualsiasi violazione» delle informazioni dei pazienti sarà sottoposta a un'indagine interna e, se necessario, saranno adottate misure disciplinari.

La London Clinic, spesso utilizzata dai reali proprio per la garanzia di riservatezza, ha affermato anche che «non c'è posto» per coloro che violano intenzionalmente la fiducia di pazienti o colleghi.

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