Rassegna stampaCon l'elezione di Jans in Governo la stabilità è mantenuta, ma la «formula magica» è da cambiare
ATS / pab
14.12.2023 - 07:55
Se era prevedibile che il socialista basilese Beat Jans sarebbe diventato consigliere federale, la sua elezione ha confermato che la formula magica ha fatto il suo corso e deve essere rivista rapidamente, secondo la stampa svizzera. Gli editorialisti prevedono che le prossime elezioni governative saranno entusiasmanti.
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14.12.2023, 07:55
14.12.2023, 08:27
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Stando all'editoriale de laRegione, mercoledì ci sono state delle scaramucce a Palazzo federale, ma nessun stravolgimento nel rinnovo del Governo in quella che è stata definita «una dimostrazione di potere del campo borghese», mentre si è assistito a «un piccolo psicodramma a sinistra» dopo che il PS ha voltato le spalle ai Verdi.
Per il Corriere del Ticino «il realismo ha prevalso sulle voci e sulle speculazioni (...). I veri o presunti piani segreti per estromettere il consigliere federale ticinese e il tentativo temerario dei Verdi di strappare un seggio al PLR sono naufragati di fronte alla volontà di stabilità e concordanza».
«Quanto alla formula magica - termina l'editoriale del giornale di Muzzano - ha superato ancora una volta il test, ma a medio termine, se proseguiranno gli attuali trend elettorali, potrebbe rendersi necessario un ripensamento».
«Un diffuso malcontento» secondo il Tagi
Passando alla stampa d'Oltralpe, i punteggi relativamente bassi di diversi consiglieri federali dimostrano che molti parlamentari non sono soddisfatti della distribuzione del potere tra i partiti nel governo, scrive il Tages-Anzeiger.
I partiti non possono più ignorare il «diffuso malcontento» e devono iniziare al più presto le discussioni sulla concordanza, aggiunge.
Il PS e il PLR sono nel mirino del titolo zurighese. Devono ripensare alle loro pretese di potere, che non sono sufficientemente giustificate, nonostante siano rivendicate come un diritto assoluto da entrambi i gruppi, analizza la testata.
Per il Tagi, lo scarso risultato dei ministri liberali-radicali Ignazio Cassis (167 voti) e Karine Keller-Sutter (176 voti) è dovuto a «considerazioni politiche di parte».
Terzo posto amaro per Pult, «schiaffo» al PS
Il media online in lingua tedesca Watson concorda, affermando che il campo borghese di destra si è «vendicato» dei risultati deludenti votando per il candidato socialista Daniel Jositsch, che non era presente nel ticket ufficiale.
A farne le spese è stato il grigionese Jon Pult, relegato a un amaro terzo posto, con, nel terzo turno solo 49 voti.
Anche la Neue Zürcher Zeitung ritiene che il campo borghese abbia inflitto uno «schiaffo in faccia» ai socialisti. A suo avviso, una delle ragioni del malcontento del centrodestra è da ricercare nel ticket «limitato a due candidati dell'ala sinistra del partito».
I 70 voti ottenuti da Daniel Jositsch mettono in discussione l'utilità dei ticket ufficiali dei partiti, prosegue la NZZ.
Ci vorrebbe una riforma radicale della formula magica?
Le Nouvelliste osserva che la formula magica deve essere rivista, poiché la composizione del governo non è sufficientemente rappresentativa della popolazione.
Il quotidiano vallesano invita i parlamentari a «prendere seriamente in considerazione» una riforma radicale della formula magica per garantire una migliore integrazione delle forze ambientaliste e centriste.
Anche secondo Le Temps, gli eventi che hanno accompagnato il voto hanno messo in discussione la santità del ticket ufficiale e dimostrato che la formula magica ha fatto il suo tempo, con la sovrarappresentazione del PLR diventata indifendibile.
I media svizzeri sono unanimi nel ritenere che la prossima elezione del Consiglio federale sarà entusiasmante. «Sarà senza dubbio più incontrollabile, ma anche più libera ed eccitante», prevede la NZZ. La grande «batosta» deve ancora arrivare, dice Watson, che vede una battaglia tra i partiti, in particolare i Verdi, sulla futura composizione del Consiglio federale.
Beat Jans, consensuale e urbano
I giornalisti sono unanimi anche sul carattere consensuale del neoeletto rappresentante della Svizzera urbana. L'atteggiamento «non dogmatico e aperto al compromesso» di Beat Jans ha convinto i potenti rappresentanti degli agricoltori in Parlamento e non solo, osserva il Tages-Anzeiger.
Secondo Le Temps, il nuovo consigliere federale ha tutte le qualità per essere un costruttore di ponti, dopo un'elezione che ha distrutto la fiducia.
«È ora di ricostruire», analizza il giornale. Dopo la «rottura della fiducia» causata dal voto di molti eletti borghesi – soprattutto dell'UDC – per Daniel Jositsch, contrariamente a quanto annunciato ufficialmente, «i partiti devono ripristinare la fiducia tra loro».
L'elezione di Beat Jans è una buona notizia per la stabilità del Paese, secondo il giornale grigionese Südostschweiz, pubblicato nel cantone del candidato Jon Pult.
Il giornale descrive il neoeletto come «un politico consensuale che forse una volta ha pestato i piedi agli agricoltori, ma che da allora ha abilmente imboccato le strade giuste evitando di farsi mettere i piedi in testa». Un po' deluso, sottolinea comunque che «non è impossibile che Jon Pult avrebbe potuto dare un impulso più forte» all'interno del governo.
«Jans? Un uomo del passato»
In controtendenza La Liberté secondo la quale l'elezione era regolata «come un orologio», dopo una gara «liscia e lucida». Secondo la testata friburghese, la strategia del PS di presentare un ticket di due nomi ha dato i suoi frutti, anche se la scelta limitata è stata punita da una parte del Parlamento.
Ansiosi di non offendere il campo borghese, i socialisti hanno irritato il loro tradizionale alleato rifiutandosi di sostenere il candidato ecologista Gerhard Andrey, creando «tensioni che lasceranno il segno».
A 59 anni, Beat Jans «sembra un uomo del passato», critica ancora La Liberté. «Con lui, il Consiglio federale assomiglia ancora di più a una folla di sessantenni, e non è l'ideale per affrontare il futuro».