Maltempo Amherd in Vallese: «Per la popolazione è davvero dura». Ora in Ticino

daoe, ats

1.7.2024 - 14:41

La presidente della Confederazione è arrivata lunedì mattina in Vallese, per rendere visita alla regione devastata dalle violenti intemperie di questo fine settimana. Nel pomeriggio, Viola Amherd è arrivata in Ticino. Due milioni in arrivo dal Patronato svizzero per le regioni di montagna

Viola Amherd, in Vallese lunedì mattina.
Viola Amherd, in Vallese lunedì mattina.
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1.7.2024 - 14:41

«Ho già vissuto una situazione simile a Briga nel 1993 e allora avevamo visto quanto sia importante la solidarietà», ha dichiarato la responsabile del Dipartimento della difesa e della protezione della popolazione (DDPS) nel suo suo cantone di residenza, rimasta visibilmente impressionata dall'entità dei danni causati dalla gravissima ondata di maltempo.

All'epoca, oltre 30 anni fa, Amherd era «municipale incaricata delle costruzioni».

La consigliera federale, accompagnata dal consigliere di Stato vallesano Frédéric Favre, ha spiegato quanto per lei fosse importante osservare la situazione con i propri occhi. «Guardiamo le foto, ma vedere tutto questo da vicino è impressionante. Per la popolazione è davvero dura».

Amherd si è rivolta anche alle aziende industriali, alcune delle quali hanno dovuto interrompere la produzione a causa delle intemperie che hanno messo in ginocchio intere regioni in tutta la Svizzera questo fine settimana. «Dobbiamo intervenire in fretta per tornare al lavoro. I danni sono enormi», ha detto.

La visita in Ticino

Nel pomeriggio invece la consigliera federale visita il canton Ticino per farsi un quadro generale della situazione in Vallemaggia, assieme al presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta, mentre sono ancora in corso le ricerche dei dispersi, Inoltre, precisa una nota del DDPS diffusa oggi, la presidente della Confederazione incontrerà i sindaci dei comuni colpiti nonché le forze d'intervento per discutere in merito ai prossimi passi.

Amherd ha colto l'occasione per esprimere la sua solidarietà alle persone colpite dal maltempo e assicura loro il supporto da parte dell'intero Esecutivo.

Appoggio dell'esercito

Da ieri mattina, vengono impiegati elicotteri dell'esercito che, mediante la ricognizione aerea, forniscono alle autorità civili immagini complete della situazione per permettere loro di valutare l'entità dei danni. Inoltre, per l'evacuazione dei civili durante il fine settimana, le Forze aeree hanno fornito appoggio con l'ausilio di due Super Puma.

L'impiego delle forze armate ha luogo nel quadro dell'aiuto militare in caso di catastrofe e, nei prossimi giorni, sia in Ticino che in Vallese verranno dispiegate formazioni specializzate a favore delle autorità e della popolazione colpita, precisa ancora la nota.

Due milioni in arrivo dal Patronato svizzero per le regioni di montagna

I comuni ticinesi e vallesani colpiti dal maltempo di questo fine settimana riceveranno due milioni di franchi di aiuti d'emergenza dal Patronato svizzero per le regioni di montagna. L'organizzazione sta aumentando il suo fondo speciale per le tempeste che hanno travolto zone finanziariamente deboli.

Le forti piogge del fine settimana hanno provocato grandi devastazioni, indica in una nota odierna il Padronato per le regioni di montagna. Ponti sono stati divelti dalla massa d'acqua e detriti, villaggi e strade sono stati allagati e le forniture di elettricità e acqua sono state interrotte.

Solo in Vallemaggia, nel fine settimana sono state evacuate diverse centinaia di persone. È stato richiesto l'aiuto dell'esercito in quella zona e anche in Vallese. Nelle zone ticinesi interessate dal nubifragio l'acqua potabile è stata trasportata in elicottero.

La settimana scorsa il Patronato aveva già annunciato che avrebbe messo un milione di franchi a disposizione dei comuni della Mesolcina anch'essi colpiti dal maltempo.

daoe, ats