Maltempo in Ticino Vallemaggia: 3 morti e un disperso, ma il bilancio è provvisorio. Il sindaco di Lavizzara: «Un tristissimo momento per noi» 

SwissTXT / sam / pab

30.6.2024

La frana a Fontana, in Val Bavona, vista dall'elicottero

La frana a Fontana, in Val Bavona, vista dall'elicottero

30.06.2024

Lo scoscendimento che ha fatto tre morti è avvenuto in zona Fontana. Una persona risulta ancora dispersa in Val Lavizzara. Evacuazione disposta nella notte in zona fiume a Prato Sornico. La caduta di una grossa pianta in zona Ponte Oscuro ha isolato anche l'alta Valle Onsernone. In supporto anche elicotteri Super Puma dell'Esercito.

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30.6.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Una violenta linea temporalesca si è abbattuta sull'Alta Vallemaggia e sull'Alta Onsernone.
  • Nella regione della Val Lavizzara e della Val Bavona il maltempo ha creato grandi danni materiali e causato la morte di almeno tre persone. Una quarta risulta dispersa a Peccia.
  • L'Alta Vallemaggia è isolata poiché l'alluvione ha spazzato via il ponte Visletto, in zona Cevio.
  • L'Alta Valle Onsernone, a causa di una frana con la caduta di alberi tra il Ponte Oscuro e Crana, è rimasta isolata fino a domenica nel primo pomeriggio, quando è stata ristabilita la viabilità stradale.
  • In una conferenza stampa «tecnica» sono stati dati i dettagli di quanto svolto finora. La colonia estiva di bambini di Mogno, con 40 ragazzi e 30 adulti, è stata evacuata in elicottero. I circa 300 partecipanti a un torneo calcistico a Peccia stanno bene, ma sono ancora bloccati sul posto. Le comunicazioni son interrotte e non si riesce a raggiungere nessuno in loco. Sono state attivate varie strutture per accogliere gli sfollati.
  • L'unica via di trasporto per ora è quella aerea. Sul posto ci sono 4 elicotteri della REGA e due Super Puma dell'Esercito, il cui intervento è stato espressamente richiesto dalle autorità cantonali.
  • Il conferenza stampa il consigliere federale Ignazio Cassis, il presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta e il suo vice Norman Gobbi hanno espresso vicinanza e solidarietà ai parenti delle vittime e alle loro famiglie. 
  • La priorità è di ristabilire un collegamento terrestre e le vie di comunicazione, così come l'erogazione di energia elettrica e di acqua potabile.

Si è rivelato severo in alta Vallemaggia e in alta Valle Onsernone l’impatto delle forti precipitazioni arrivate nella notte fra sabato e domenica. Il flusso del fiume Maggia è passato dai 25 metri cubi al secondo a ben 2’000.

È stata segnalata un'importante frana in zona Fontana, che ha ucciso almeno tre persone, le cui salme sono state recuperate dai soccorritori della Rega. La loro identificazione, come comunica la Polizia cantonale, è in corso.

I corpi delle prime due vittime, stando alla RSI, dovrebbero appartenere a due donne sulla settantina, probabilmente svizzerotedesche o germaniche. Stando all'emittente di Comano si recavano regolarmente nella loro casa di vacanza da una trentina d’anni.

Si cerca una persona nella zona di Peccia

Sono inoltre attive le ricerche di una quarta persona, che manca all'appello in un'altra valle laterale della Vallemaggia, la Val Lavizzara, più precisamente a Peccia.

Il ponte di Visletto a Cevio, come ha fatto sapere la Polizia cantonale, è stato spazzato via dalla forza dell'acqua ed è quindi al momento interrotta la comunicazione fra la Bassa e l’Alta Valle.

«Non è escluso che ci siano altre vittime»

Alle 15.30 le autorità hanno organizzato una conferenza stampa a Locarno, in cui sono stati dati alcuni dettagli di quanto si sta facendo per portare soccorso alle persone in difficoltà.

Per l’emergenza in Vallemaggia si sono mobilitati vari enti. Il 118 è presente con una ventina di pompieri, la Polizia cantonale e quella della Città di Locarno sono sul posto con circa 15 pattuglie. Quindici operatori del 144 si trovano ad Aurigeno, mentre due si trovano a Cevio. La Rega è presente con 4 elicotteri.

È stata attivata la protezione civile del Locarnese e altre si sono messe a disposizione e stanno lavorando per essere di supporto.

Per quanto riguarda le persone che devono essere sfollate, sono state trovate varie soluzioni per poter accoglierle. Si tratta dell’impianto della protezione civile ad Ascona, le scuole di Aurigeno e il centro sportivo di Tenero.

È intanto terminato nel pomeriggio lo sfollamento via elicottero della colonia estiva presente a Mogno. Per quanto riguarda invece le persone isolate a Peccia, dove sabato si teneva un torneo amatoriale di calcio ed erano presenti circa 300 persone, c'è voluto un po' più di tempo e solo in serata la polizia ha fatto sapere di aver completo lo sfollamento di tutti i partecipanti.

Sono però ancora in corso le ricerche della persona dispersa in Val Lavizzara e proseguono i lavori di ripristino della linea elettrica.

La polizia rinnova, per facilitare le operazioni di soccorso, l'invito alla popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo.

Visletto, il ponte della strada cantonale e quello della pista ciclabile
Visletto, il ponte della strada cantonale e quello della pista ciclabile
Dipartimento del territorio
Il ponte di Visletto distrutto dalla furia dell'acqua
Il ponte di Visletto distrutto dalla furia dell'acqua

Inoltre risulta divelta anche la passerella che porta ai Ronchini di Aurigeno.

Cassis: «La Confederazione c'è»

Nella seconda conferenza stampa, alle 16.30, il consigliere federale Ignazio Cassis ha così esordito: «Porto la vicinanza del Consiglio federale perché ci sono famiglie che affrontano o stanno per affrontare un lutto. È importante che Berna ci sia in maniera sussidiaria, come è stato richiesto. Come per esempio con gli elicotteri dell’Esercito».

«Quello che è successo ci fa capire quanto siamo fragili. Porto l’appoggio di tutto il Consiglio federale, in particolare della presidente della Confederazione Viola Amherd, il cui Cantone è stato anche colpito dal maltempo, e anche dal capo del Dipartimento delle infrastrutture Albert Rösti, con il quale mi sono sentito».

In conclusione il capo del DFAE ha detto: «Ringrazio anche tutti i soccorritori che sono i primi ad accorrere. Mando un abbraccio a quelle famiglie che sono state colpite, così come ai due sindaci di Lavizzara e di Cevio che si devono occupare dei loro paesi. Ringrazio le autorità cantonali per aver richiesto la mia presenza».

Vitta: «La priorità è stabilire una tempistica per ripristinare il ponte»

La parola è poi passata a Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato ticinese: «Alle ore 5.30 sono stato informato che a essere duramente colpita dal maltempo, questa volta, è stata la Vallemaggia. Nei minuti e nelle ore successive abbiamo potuto appurare l’ampiezza del disastro».

«A nome del Governo cantonale e della popolazione di tutto il Cantone esprimo sincere condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari. Tutta la comunità si stringe a loro con un forte abbraccio. Tutte le forze d’intervento sono impegnate. Fin dalle prime ore del mattino si sta lavorando per ripristinare le vie di comunicazione e ritrovare un minimo di vita "normale"».

«È in corso un sopralluogo con gli esperti di genio civile militari per stabilire una tempistica di ripristino del ponte di Cevio, come sul possibile transito sul ponte pedonale. È la prima urgenza».

Elettricità: diverse stazioni fuori servizio

Vitta ha poi fatto il punto della situazione sulla fornitura di elettricità: «Sul fronte dell’energia elettrica vi informo che sono interrotte la produzione di energia elettrica nelle centrali di Stalvedro e del Piottino, mentre in Vallemaggia la stazione di Ponte Brolla è fuori servizio. Anche la produzione è interrotta a Peccia».

«L'Azienda Elettrica Ticinese (AET) lavora per ristabilire la situazione. Dalla SES mi segnalano che si lavora alacremente per ripristinare la rete elettrica».

«In quetso difficile momento sull’arco alpino è importante sentire la vicinanza del resto della Svizzera. È ormai diventato un tema nazionale. Ringrazio l’Esercito che si è messo subito a disposizione. Le immagini ci spezzano il cuore, ma ci ricordano la forza e la resilienza della nostra comunità. Insieme supereremo anche questo difficile momento».

Gobbi: «Un pensiero alle persone tagliate fuori dal mondo»

È stato poi l turno di Norman Gobbi, che riassumendo si è così espresso: «Questa mattina appena saputo cosa era avvenuto dall'altra parte della montagna, nell’Alta Vallemaggia, il pensiero è andato alle persone che sono tagliate fuori dal mondo».

Gobbi ha poi ricordato che, grazie agli allarmi di MeteoSvizzera, «è stato importante sfollare preventivamente alcune zone e si è così evitato il peggio».

«Anche l’Alta Leventina è stata toccata, - ha spiegato Gobbi - ma per fortuna il peggio è stato evitato per poco in zona di Luïna, ad Airolo, dove dal riale Valascia sono scesi diversi massi di grandi dimensioni che fortunatamente non hanno toccato alcuna abitazione».

Il direttore del DI ha infine sottolineato che gli organi di primo intervento sono in grado di intervenire, in maniera veloce e migliore grazie agli investimenti fatti dal Cantone e dalle regioni di protezione civile, anche per quanto riguarda l’approvvigionamento elettrico provvisorio.

La sindaca di Cevio: «Situazione difficile anche per i soccorritori»

L’interruzione delle comunicazioni telefoniche crea grossi disagi anche ai soccorsi e alle autorità locali, ha spiegato da parte sua la sindaca di Cevio, Wanda Dadò: «Si sta lavorando veramente con intensità per ripristinare i collegamenti nel più breve tempo possibile. Speriamo che entro stasera venga ripristinata la corrente verso Cevio e l'alta Leventina».

«I colleghi del Municipio sono sul posto, cerchiamo di stare vicini soprattutto alla popolazione toccata tantissimo, come noi del resto».

Il sindaco di Lavizzara: «È un tristissimo momento per noi»

«I nostri pompieri questa notte, alle 2.30, sono andati in magazzino a cercare i loro attrezzi, era tutto allagato, sotto 4-5 metri d’acqua», ha raccontato dal canto suo un visibilmente scosso sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio.

«Entro sera speriamo di riportare l’acqua potabile almeno nelle frazioni più basse. Sarà più difficile a Sornico e Piano di Peccia, dove il disastro è da non credere».

Il sindaco ha voluto ringraziare chiunque stia dando e darà una mano. «Ne abbiamo bisogno. È un tristissimo momento per noi e tutto il Canton Ticino».

Cocchi: «La mancanza di comunicazione è un problema»

Come prevede la legge, è stato attivato lo Stato maggiore regionale di condotta, coordinato dalla Polizia cantonale, ha spiegato il comandante della polizia ticinese Matteo Cocchi.

«Le attività sono state difficili, eravamo nel corso della notte. La mancanza di comunicazione è una cosa a cui non siamo abituati».

«Ringrazio i colleghi grigionesi che, come noi settimana scorsa, hanno annunciato la loro disponibilità in caso di bisogno. Questo dimostra la grande vicinanza tra amici, regioni e cantoni»

Gli avvisi di Alertswiss durante la notte

Da rilevare che nella notte era stata diramata, attraverso il portale Alertswiss, la disposizione di evacuare le case nella zona fiume a Prato Sornico.

Alla popolazione interessata è stato richiesto di non scendere negli scantinati e nelle autorimesse sotterranee, e di non avvicinarsi ai corsi d’acqua in piena visto il rischio di essere travolti da onde improvvise o dal crollo di argini.

La pista di ghiaccio di Prato Sornico stata parzialmente distrutta dall'acqua del fiume, uscito dagli argini.
La pista di ghiaccio di Prato Sornico stata parzialmente distrutta dall'acqua del fiume, uscito dagli argini.

La polizia comunica anche che le valli Bavona, Lavizzara e di Campo non sono quindi raggiungibili via terra. Sono inoltre stati evacuati i campeggi presenti lungo il fiume Maggia. Nella zona maggiormente colpita le comunicazioni e l'elettricità sono interrotte.

Nella zona a partire da Cevio, Val Rovana, Val Bavona e Val Lavizzara, inoltre, non è attualmente possibile l’erogazione di acqua potabile. Non va quindi bevuta l’acqua dai rubinetti: essa deve essere fatta bollire prima di berla o utilizzarla per cucinare.

Isolata anche l'Alta Valle Onsernone

Forti danni, con alberi sradicati e massi caduti sulla strada, si sono registrati anche in Valle Onsernone, che è rimasta in parte isolata fin al primo pomeriggio di domenica. Un grosso albero era caduto nella serata di sabato in zona Ponte Oscuro, che ha diviso la bassa dalla parte della valle che porta a Spruga.

L'albero sradicato in zona Ponte Oscuro
L'albero sradicato in zona Ponte Oscuro

Nella Mesolcina colpita dall’alluvione del 21 giugno sgomberi precauzionali sono stati disposti ieri nella frazione Piani di Verdabbio di Grono e a Lostallo in località Arabella.

Impiegati elicotteri Super Puma dell'Esercito

Anche l'esercito scende in campo per sostenere il Ticino e il Vallese, fortemente colpiti dalle intemperie delle ultime ore. Elicotteri Super Puma delle forze armate svizzere vengono impiegati nelle zone interessate dal maltempo.

Lo ha comunicato oggi il Dipartimento della difesa sul social media X, non specificando quanti elicotteri saranno usati. Ulteriori risorse verranno messe a disposizione su richiesta dei cantoni, viene precisato nel post.

Attivo un call center per fornire informazioni per supportare eventuali ricerche di dispersi

La Polizia cantonale comunica che è attivo un call center presso la Centrale comune d'allarme (CECAL). Il numero di chiamata è: 0840 112 117.

Lo scopo della linea dedicata è quello di assumere informazioni da parenti/amici che segnalano la presenza di conoscenti nella zona toccata dal maltempo. Questo per fornire informazioni utili per supportare eventuali ricerche.

Si invita a non sovraccaricare le linee del call center, della CECAL nonché dei numeri di urgenza per richieste generiche sull'accaduto.

La situazione sul fronte dell'elettricità

La Società Elettrica Sopracenerina ha reso noto che a causa del maltempo manca l’energia elettrica da Visletto a fondo Vallemaggia, da Brione Versasca fino a Sonogno, nella Valle di Vergeletto e nella zona di Intragna Calezzo.

I tecnici sono già sul terreno per ripristinare l’erogazione, ma al momento non è dato sapere quando riusciranno a riparare i danni.

Per domande o notifiche di altri guasti è attivo il numero telefonico 0800 138 138.

Diverse inondazioni in Vallese

Nella Svizzera romanda, dopo l’allerta diramata ieri da diversi cantoni, si registrano oggi diverse inondazioni in Vallese. Evacuazioni sono in corso e l’autostrada A9 è ora parzialmente bloccata.

Le intense precipitazioni hanno determinato un rapido aumento aumento del livello del Rodano. Viene quindi raccomandato di evitare qualsiasi spostamento non urgente nella piana e di non avvicinarsi alle rive del fiume.

Il passo del Sempione, comunica l’USTRA, è stato chiuso al traffico fino a nuovo avviso, a seguito di una colata detritica che si è riversata sulla strada all’altezza della galleria Engi.

Fra il Vallese e il Ticino uno smottamento ha infine determinato la chiusura del passo della Novena. La circolazione è interrotta nei due sensi fino a nuovo avviso.