Il bilancio peggiora Alluvione in Alta Vallemaggia, annunciati altri 4 dispersi. È tornata la telefonia mobile

Swisstxt / pab

2.7.2024 - 08:29

La polizia cantonale lunedì in tarda serata ha comunicato che sono giunte quattro denunce relative a persone che risultano disperse a seguito del maltempo che ha investito l'alta Vallemaggia. Il bilancio, sempre provvisorio, sale quindi a tre morti e cinque dispersi. Viola Amherd, giunta a Cevio, ha portato il sostegno della Confederazione. Per saperne di più sulla costruzione di un ponte d'emergenza gli esperti dicono che si deve aspettare fino a giovedì.  In alcuni punti le linee elettriche sono scomparse. Stanziati 2 milioni d'emergenza dal Patronato svizzero per le regioni di montagna sia per i danni in Ticino che in Vallese.

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2.7.2024 - 08:29

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Nella tarda serata di lunedì la polizia ha annunciato che sono state presentate altre quattro denunce di persona scomparsa legate al maltempo in Alta Vallemaggia. Si tratta di due donne e due uomini scomparsi dalle zone di Prato Sornico e Fontana.
  • La rete di telefonia mobile è tornata operativa lunedì in tarda serata. In tutte le valli colpite dal maltempo nella notte tra sabato e domenica è possibile chiamare e utilizzare i dati cellulari.
  • Verso le 18 di lunedì la Società Elettrica Sopracenerina (SES) ha comunicato che la rete elettrica è stata ripristinata praticamente in tutte le zone colpite dal nubifragio. Anche la rete di telefonia mobile è tornata a funzionare.
  • Il capitano della polizia Antonio Ciocco ha spiegato che sono proseguite le ricerche del primo disperso sui vari tratti di fiume, ma senza esito. I morti accertati rimangono tre.
  • Si teme però, vista la vasta devastazione, che il bilancio, che ora è di tre morti e cinque dispersi, sia provvisorio e che potrebbe essere più pesante.
  • Le ricerche a Fontana, nel luogo della frana dove sono morte due persone, sono invece concluse.
  • La presidente della Confederazione Amherd ha visitato lunedì le regioni colpite dal maltempo in Vallese e in Ticino. Ha ipotizzato la costruzione di un ponte d'emergenza a Cevio entro una settimana.
  • Poche ore dopo però Fabio Piazzini, capo della manutenzione stradale, è stato meno ottimista: «Non siamo in grado di darvi una data per il ponte provvisorio».
  • In Alta Vallemaggia, sempre isolata, si son creati 3 punti di contatto per la popolazione, utilizzabili in caso di emergenza.
  • In un video si vede la violenza delle acque che porta via diverse auto a Prato Sornico.
  • Domenica sera è stato ristabilito l'approvvigionamento di elettricità in alcune zone alluvionate, ma non quello dell'acqua potabile. La SES ha spiegato che alcune linee non esistono più e andranno ricostruite.
  • Sempre la sera di domenica si è concluso lo sfollamento tramite il ponte aereo, con gli elicotteri, delle circa 300 persone che partecipavano a un torneo di calcio amatoriale a Peccia. Altre 60 sono state sfollate lunedì.
  • Diverse località sono sprovviste di approvvigionamento d'acqua potabile. Verrà fornita loro tramite dei trasporti in elicottero.
  • Il vescovo Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, ha inviato lunedì il suo messaggio di solidarietà.
  • I comuni ticinesi e vallesani colpiti riceveranno 2 milioni di franchi di aiuti d'emergenza dal Patronato svizzero per le regioni di montagna.
  • I detriti della Vallemaggia sono arrivati nel Verbano, sospesa la navigazione dei battelli.
  • La Catena della Solidarietà entra in campo a favore della popolazione colpita dal maltempo sia ne i Grigioni, che in Vallese, così come in Alta Valle Maggia

Annunciati altri quattro dispersi

La polizia cantonale lunedì ha comunicato che nel corso della serata sono giunte quattro denunce relative a persone che risultano disperse a seguito del maltempo che ha investito l'alta Vallemaggia.

Si tratta di due donne e due uomini scomparsi dalle zone di Prato Sornico e Fontana. Le operazioni di ricerca e gli accertamenti, sia tecnici sia sul terreno, da parte dello Stato maggiore regionale di condotta proseguono.

Il bilancio, come temuto fin dall'inizio, si fa quindi sempre più pesante e sale così a tre morti accertati e ben cinque dispersi.

Telefonia mobile di nuovo disponibile

«Le antenne della telefonia mobile sono di nuovo in funzione». Lunedì sera è giunta una buona notizia da parte dell'operatore. La notizia è stata confermata dall'azienda: «La rete di telefonia mobile è tornata operativa. In tutte le valli colpite dal maltempo nella notte tra sabato e domenica è possibile chiamare e utilizzare i dati cellulari.»

Per quanto riguarda invece la rete di telefonia fissa invece parte dei servizi resta indisponibile, a dipendenza delle situazioni nelle varie località.

La rete elettrica è stata ripristinata quasi ovunque

Verso le 18:00 di lunedì, è stata ripristinata l’erogazione di energia elettrica praticamente in tutte le zone della Vallemaggia colpite dal maltempo.

Secondo quanto comunicato dalla Società Elettrica Sopracenerina (SES) sarà necessaria ancora un po’ di pazienza per le località della Valle di Peccia: a Piano di Peccia e in qualche abitazione dell’alta Valle Lavizzara persistono guasti sparsi sulla rete a bassa tensione.

I tecnici della SES e i collaboratori di alcune aziende esterne intervenute a supporto ha dunque permesso di ripristinare in meno di 48 ore la quasi totalità dei guasti causati a nord di Visletto, nonostante le condizioni difficili in cui si sono trovati ad operare.

In serata anche le antenne di telefonia mobile che coprono tutta la zona colpita dal nubifragio sono tornate a funzionare.

Da evitare le escursioni in un'ampia zona

A causa delle alluvioni e della frane causate dai temporali della notte tra il 29 e il 30 giugno, l’associazione TicinoSentieri ha invitato tutti gli escursionisti a evitare i sentieri dell’alta Vallemaggia, della Val Bavona e della Val Lavizzara.

Dato che molte zone sono tuttora isolate, non si hanno informazioni in merito allo stato dei sentieri. Analogamente, anche i sentieri dell’alta Valle Leventina e della Valle Bedretto sono stati toccati, sebbene in misura minore.

I forti temporali hanno causato la caduta di alberi e le piene di alcuni riali hanno danneggiato ponticelli e passerelle. TicinoSentieri invita a evitare anche queste aree fino a nuovo avviso.

Ciocco: «Il disperso non è ancora stato trovato»

Lunedì, verso le 17.00, le autorità hanno fatto il punto della situazione sui soccorsi in atto in Alta Vallemaggia, dopo l’alluvione che ha severamente colpito la regione nella serata e notte di sabato.

Il primo a prendere la parola è stato il capitano della polizia Antonio Ciocco che ha specificato che sono proseguite le ricerche del disperso sui tratti di fiume tra Broglio e Bignasco, tra Bignasco e Fontana e tra Piano di Peccia e Broglio.

«Nonostante l’impiego degli specialisti della polizia e del soccorso alpino svizzero le ricerche, rese molto difficili dalla portata dell’acqua, non hanno dato i frutti sperati».

Le ricerche manuali e visive a Fontana, nel luogo della frana dove sono morte due persone, sono invece concluse. «Siccome vi sono diverse case si procederà ora con un’altra tipologia di ricerca, ovvero con la rimozione del materiale detritico», ha spiegato.

«Ci sono state delle segnalazioni, ma le verifiche non hanno permesso di ottenere i risultati sperati, le ricerche continuano». In sostanza ha affermato che riguardo al disperso non ci sono novità.

Il comandante ha poi spiegato che lo scopo degli hotspot della polizia, istituiti nella notte, è quello di avere un primo censimento: «Ci sono alcune persone che vogliono rimanere e alcune che vogliono scendere».

«Abbiamo avuto molte chiamate da parte di germanofoni», segno  che non è così facile quantificare quante persone fossero realmente presenti nella vasta zona toccata dall'alluvione.

Chiesa è cauto: «Il ponte? Ne sapremo di più solo giovedì»

Ha poi preso la parola Federico Chiesa, capoufficio della sezione militare e della protezione della popolazione, che ha fatto il punto della situazione sugli interventi sul terreno: «Abbiamo proceduto a ulteriori sfollamenti, oltre a quelle delle 300 persone di ieri. Abbiamo portato a valle, sempre con gli elicotteri, circa una sessantina di persone, in particolare da Fusio e Mogno».

«Una dozzina di persone stanno per essere sfollate dalle capanne e dai rifugi della regione. Da qui la volontà di allargare il piano di azione a zone meno toccate».

Per quel che riguarda l’impiego dell’esercito, Chiesa ha specificato che: «I Super Puma hanno velocizzato di molto lo sfollamento delle persone ieri, giornata in cui le truppe del genio hanno svolto il loro primo sopralluogo. Oggi sono in atto degli approfondimenti tecnici e progettuali. Una data di esecuzione però non è possibile darla prima di giovedì».

Piazzini: «Non siamo in grado di darvi una data per il ponte provvisorio»

Fabio Piazzini, capo del centro di manutenzione stradale, ha dal canto suo spiegato che oltre al ponte di Visletto sono inagibili diversi altri punti della strada cantonale. «Abbiamo, oltre ai nostri uomini, circa una ventina di operai di una ditta esterna».

«Abbiamo eseguito una prima verifica strutturale dei ponti a monte di Bignasco. Ciò ha permesso l’apertura della strada Bignasco – Prato Sornico per i mezzi d'emergenza. Ci sono infatti situazioni che non ci permettono un’apertura più generale».

Per quel che riguarda la distruzione totale del ponte di Visletto e la costruzione di un ponte d’emergenza, Piazzini ha spiegato che ci sono ancora delle verifiche da effettuare sott’acqua, ma che queste non sono ancora possibili a causa della forte portata della Maggia. «Oggi non siamo in grado di darvi una data», ha concluso malinconico.

Nizzola: «La linea è completamente sparita al Piano di Peccia»

Pietro Nizzola della Società elettrica Sopracenerina (SES) ha spiegato l’ampiezza dei guasti: «Abbiamo avuto problemi in Verzasca, in Onsernone, nelle Centovalli e in Vallemaggia. Nelle prime tre siamo riusciti a sistemarli nella giornata di domenica. In Vallemaggia invece è stato diverso a causa del crollo del ponte, dove passa la nostra linea principale».

«Ieri siamo riusciti ad alimentare la maggior parte dell’Alta Valle, fino a Broglio, posando un cavo d’emergenza di 500 metri. Oggi stiamo cercando di garantire il passaggio del fiume Broglio – Prato Sornico. Non sappiamo se tutti potranno ricevere corrente perché dall’elicottero non è possibile vedere tutti i danni, soprattutto là dove i cavi sono sottoterra».

«Dovremmo arrivare fino a Fusio e San Carlo entro sera. Per noi la difficoltà maggiore è a Piano di Peccia perché la linea è sparita completamente su diverse centinaia di metri. Stiamo organizzando un allacciamento provvisorio agli impianti dell’Ofima. La linea fino a Sant’Antonio è completamente sparita e non abbiamo riserva. Dobbiamo rifarla da zero», ha poi concluso Nizzola.

La forza dell'acqua trascina le auto a Prato Sornico

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01.07.2024

Amherd: «Un ponte in una settimana»

La presidente della Confederazione Viola Amherd è arrivata in Ticino nel primo pomeriggio di lunedì, direttamente dal Vallese in Super Puma, per constatare di persona la tragedia che sta vivendo l’Alta Vallemaggia, colpita da un nubifragio molto intenso nella notte su domenica.

La consigliera federale, stando all’inviato a Cevio della RSI, ha attraversato il ponte ciclopedonale di Visletto, l’unico rimasto in piedi, e ha potuto così constatare l'impegno delle autorità cantonali e locali, volte a ristabilire le esigenze di prima necessità e a portare soccorso alle persone nella zona ancora raggiungibile solo via elicottero.

Un ponte d'emergenza fra una settimana?

«È ogni volta incredibile constatare quale forza distruttrice possa avere l’acqua», ha detto con voce emozionata la responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, (DDPS), esprimendo cordoglio per le vittime dell’alluvione e la solidarietà.

La solidarietà di Berna, ha aggiunto, «è già attiva con l’impegno dell’esercito.» Amherd ha ipotizzato l’apertura di un ponte di emergenza, la cui costruzione potrebbe (ma il condizionale, vista la difficile situazione, è d'obbligo) durare una settimana.

«La solidarietà è la chiave dello Stato federalista», ha aggiunto, assicurando che come è successo in passato, anche stavolta la Confederazione troverà dei soldi per la ricostruzione.

Tornata in parte l'elettricità

L'Alta Vallemaggia colpita duramente dal maltempo nella notte tra sabato e domenica è, come detto, tuttora isolata dal resto del mondo a causa del ponte stradale crollato a Cevio.

In alcune zone è tornata la corrente elettrica, come comunicato domenica sera dalla Società elettrica sopracenerina (SES), salvo nelle località a nord di Broglio e più precisamente Prato Sornico, Peccia e Fusio. La SES prevede di risolvere la situazione entro lunedì sera.

Tre punti di contatto per le emergenze

Intanto nella zona disastrata sono stati creati tre punti di contatto con la Polizia per le emergenze - a Fusio, Piano di Peccia e San Carlo - così da permettere una comunicazione con l’esterno, finora impossibile a causa della mancanza della rete telefonica, sia mobile che fissa.

È quanto riferisce una comunicazione ICARO alla popolazione trasmessa nella notte di lunedì. Le comunicazioni sono tutt’ora interrotte, come in parte l’elettricità. I lavori di ripristino sono in corso. La Polizia cantonale invita la popolazione a restare in casa e ad ascoltare i comunicati radio.

Nessun contatto, molta apprensione

L'impossibilità di raggiungere i propri cari ha creato, ricordiamo, molta apprensione nei parenti delle persone isolate, che ieri si sono riuniti ad Avegno, dove è stata aperta la centrale operativa nella sede delle scuole pubbliche e dove i campi da calcio sono a disposizione come piazza d'atterraggio per i 4 elicotteri della REGA, i quattro di un'azienda privata e i due Super Puma dell'esercito.

Nella serata di domenica è stato reso noto che è stata portata a termine con successo l'operazione di sfollamento degli oltre 200 partecipanti al torneo di calcio amatoriale a Peccia grazie al ponte aereo, tutt'ora l'unica via di trasporto praticabile.

Rimane ancora il problema per la fornitura di acqua, come ricordato dal sindaco di Lavizzara, Gabriele Dazio, che ha parlato di un «disastro da non credere», in particolare nelle zone di Prato Sornico e Piano di Peccia.

La polizia: «Porteremo acqua potabile con l'elicottero»

La polizia, in un comunicato nella tarda mattinata di lunedì, ha fatto sapere quali sono le principali attività su cui si concentrerà.

«Le priorità odierne sono quelle legate alle ricerche, nonché al ripristino della viabilità, a partire dalla problematica legata al ponte Visletto e nei tratti dell'Alta Valle meno danneggiati dalle intemperie, dell'approvvigionamento idrico di acqua potabile, dell'elettricità e delle comunicazioni nelle zone meno colpite».

Per portare l'acqua potabile «sono previsti voli in elicottero nelle località che ne sono sprovviste» e cioè a Menzonio, Brontallo, Prato Sornico, Peccia, Piano di Peccia e Veglia, località dove non vi è elettricità. 

A Mogno e Fusio l'approvvigionamento in acqua è garantito, ma non è potabile, e manca ancora la corrente elettrica. A Cevio, Bignasco e Cavergno è presente l'elettricità e c'è pure l'acqua, ma non risulta potabile.

Nella nota la polizia rinnova, per facilitare le operazioni di soccorso, l'invito alla popolazione a ridurre al minimo gli spostamenti e a non recarsi nei luoghi colpiti dal maltempo.

Il bilancio provvisorio: tre morti e un disperso

Nessuna novità invece per quanto concerne il bilancio, che rimane quindi di tre morti e un disperso. Si teme però che queste cifre possano aumentare, vista la devastazione su una vasta zona nelle tre valli toccate e viste le difficoltà di raggiungerle e quelle nelle comunicazioni, ancora molto sporadiche.

Le tre vittime accertate si sono registrate in zona Fontana e il disperso in Val Lavizzara.

Amherd in Vallese: «Per la popolazione è davvero dura». Ora in Ticino

La presidente della Confederazione Viola Amherd si è recata lunedì mattina in Vallese, per rendere visita alla regione devastata dalle violenti intemperie di questo fine settimana. Nel pomeriggio, si è spostata in Ticino.

«Guardiamo le foto, ma vedere tutto questo da vicino è impressionante. Per la popolazione è davvero dura», ha detto Amherd.

Due milioni dal Patronato svizzero per le regioni di montagna

I comuni ticinesi e vallesani colpiti dal maltempo di questo fine settimana riceveranno due milioni di franchi di aiuti d'emergenza dal Patronato svizzero per le regioni di montagna. L'organizzazione sta aumentando il suo fondo speciale per le tempeste che hanno travolto zone finanziariamente deboli.

La settimana scorsa il Patronato aveva già annunciato che avrebbe messo un milione di franchi a disposizione dei comuni della Mesolcina anch'essi colpiti dal maltempo.

Monsignor Alain de Raemy: «Un grande dispiacere»

Lunedì mattina il vescovo Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, ha inviato il suo messaggio: «Ho appreso con grande dispiacere della difficile situazione in alta Vallemaggia». 

«Voglio esprimere a tutta la popolazione e alle persone particolarmente colpite dai disagi la mia vicinanza. Ringrazio tutte le autorità, le forze di pronto intervento e le persone che in queste ore stanno lavorando senza tregua, garantendo tutto il supporto necessario, sia tecnico che umano, con la loro presenza e solidarietà».

«Appena mi sarà possibile, farò visita nelle zone colpite! Sono vicino a tutti nella preghiera, con un ricordo particolare per le vittime e i loro familiari».

Detriti nel Verbano, i battelli si fermano

La navigazione dei battelli della SNL sul bacino svizzero del Verbano è stata sospesa per motivi di sicurezza. Lo ha annunciato lunedì la stessa Società Navigazione del Lago di Lugano SA.

«A seguito del maltempo che ha colpito le Valli superiori del Ticino, il notevole riversamento di detriti nel Lago Maggiore, in particolare nel golfo di Locarno, ostacola la navigazione dei nostri battelli», si legge nel comunicato.

Ad alzare il livello di guardia, già difficile per l'alluvione nel Moesano, è stata la piena della Maggia in cui sono confluiti i detriti provenienti dall'area più colpita dalle precipitazioni in alta Vallemaggia.

Le condoglianze dell'Italia

L'Italia ha espresso domenica sera le sue condoglianze dall'ambasciata a Berna.

La frana a Fontana, in Val Bavona, vista dall'elicottero

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30.06.2024

Swisstxt / pab