Grigioni Il Parlamento retico ha deciso di destinare più soldi alla cultura

anve, ats

3.12.2024 - 13:10

La maggioranza del Gran Consiglio ha deciso oggi di versare più soldi alla cultura. (Immagine d'archivio)
La maggioranza del Gran Consiglio ha deciso oggi di versare più soldi alla cultura. (Immagine d'archivio)
Keystone

La proposta dell'UDC di non aumentare i contributi per la cultura è naufragata stamattina in Gran Consiglio durante il dibattito sul preventivo 2025. Ottantadue deputati si sono espressi in modo contrario, 31 l'hanno sostenuta.

Il granconsigliere dell'UDC Reto Rauch ha proposto di rinunciare all'aumento dei fondi per la cultura. Nel preventivo 2025 sono previsti 600'000 franchi in più all'anno per continuare a supportare accordi di prestazione con diverse istituzioni culturali, che non saranno più legate alle priorità di finanziamento della strategia per la promozione della cultura.

Questa è stata discussa nella sessione di ottobre e prevede il versamento annuale di tre milioni di franchi.

La proposta del democentrista engadinese ha fatto discutere il parlamento. Secondo il granconsigliere del Centro Kevin Brunold anche il turismo beneficia della cultura. Un'opinione condivisa anche dalla socialista Xenia Bischoff. «La cultura è anche un principio economico. Fra trent'anni il Canton Grigioni sarà ancora un cantone culturale, non è invece certo se ci sarà ancora neve», ha spiegato la socialista.

Più scettico invece il liberale radicale Christian Kasper, che teme un potenziamento dei mezzi ogni quattro anni. «Se verrà fatta la stessa proposta, non sarò d'accordo.» Secondo Oliver Hohl, pure del PLR, una richiesta simile arriverà di sicuro. «Non è un intervento contro la cultura, ma dobbiamo usare in modo parsimonioso le nostre risorse.» Al voto i liberali radicali si sono spaccati.

Con l'aumento dei mezzi ordinari a disposizione dell'Ufficio della cultura, il Governo mira a dare più sicurezza nella pianificazione agli operatori culturali. «Si tratta sia di professionisti che di persone attive nel settore amatoriale», ha sottolineato il direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dell'ambiente, Jon Domenic Parolini (Centro).

Alla fine la proposta democentrista è stata bocciata: 82 i voti contrari, 31 i favorevoli e due astensioni.

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