Sanità Coronavirus, il presidente cinese Xi ammette: «La situazione è grave»

ATS / sam

25.1.2020 - 15:08

Il presidente cinese Xi Jinping è preoccupato (foto d'archivio)
Il presidente cinese Xi Jinping è preoccupato (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/AP

Il presidente cinese Xi Jinping, dopo aver cercato di infondere fiducia alla popolazione cinese, ha ammesso che la situazione è «grave» e l'epidemia del coronavirus «accelera».

«Di fronte alla grave situazione di un'accelerazione della diffusione del nuovo coronavirus, è necessario rafforzare la leadership centralizzata e unificata del Comitato centrale del Partito», ha detto Xi nel corso di una riunione d'emergenza del governo.

Al momento nel Paese si registrano quasi 1.400 contagi e 41 morti.

Pechino vieta viaggi organizzati all'estero

Per contenere l'epidemia di coronavirus, a partire da lunedì tutti i servizi per i tour di gruppo all'estero forniti dalle agenzie di viaggio cinesi, comprese le prenotazioni alberghiere e dei biglietti aerei, saranno sospesi.

Lo ha riferito oggi la televisione di Stato Cctv, aggiungendo che i tour organizzati all'interno della Cina sono stati sospesi ieri.

38 casi fuori dalla Cina continentale

Al momento sono 38 i casi accertati di coronavirus al di fuori della Cina continentale.

In Francia si registrano gli unici casi di contagio in Europa: sono tre, uno a Bordeaux e due a Parigi. Due persone sono in via di guarigione, secondo quanto riferiscono i medici.

Frattanto, per lunedì è stato convocato il Comitato per la sicurezza sanitaria dell'UE. Lo ha annunciato su Twitter la commissaria europea alla salute, Stella Kyriakides, sottolineando che l'incontro di lunedì servirà a «discutere le opzioni di risposta e i bisogni degli Stati membri».

Cinque casi sono stati registrati a Hong Kong. La maggior parte erano passati da Wuhan, focolaio dell'epidemia. Due casi nella regione autonoma di Macao, tra loro una donna d'affari arrivata tre giorni fa dalla città di Zhuhai. Tre i casi nell'isola di Taiwan.

Rimanendo in Asia, la Thailandia ha confermato cinque casi, quattro cinesi di Wuhan ed un thailandese proveniente dalla stessa città. Si tratta del primo paese fuori dalla Cina in cui è stato segnalato il virus. Due i casi in Corea del Sud, il primo un cinese arrivato in aereo dalla provincia di Wuhan. Due casi in Vietnam, entrambi cinesi: si tratta di un uomo arrivato nel Paese da Wuhan e del figlio che abita a Ho Chi Minh City.

Un caso si registra in Nepal. Tre i casi in Malaysia, arrivati via Singapore. A Singapore tre casi. Lo stesso numero di contagi si registra in Giappone, uno proveniente da Wuhan e due abitanti della città cinese.

Superando i confini continentali, in Australia oggi sono stati accertati quattro casi. Tutti erano stati in Cina e a Wuhan di recente. Negli Stati Uniti ci sono due contagi, entrambi americani di rientro da Wuhan.

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