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Il live-ticker USA 2024 Trump: «Abbiamo fatto la storia, sono il vostro 47esimo presidente, sistemeremo tutti i problemi»
SDA
6.11.2024 - 09:30
Harris o Trump? L'America ha scelto chi siederà alla Casa Bianca per i prossimi 4 anni: Donald Trump. Nel nostro Live-ticker tutti gli aggiornamenti più importanti.
Hai fretta? blue News riassume per te:
- Gli statunitensi hanno deciso chi li guiderà dal 2025 per 4 anni.
- Si tratta del repubblicano Donald Trump, che ha battuto, abbastanza nettamente, la democratica Kamala Harris.
- La partita si è giocata in 7 «swing States», in cui può vincere sia l'una che l'altro candidato. La lista di questi Stati la trovi qui.
- Per vincere, un candidato deve arrivare a 270 Grandi elettori su 538.
- La cartina con i risultati in tempo reale per Stato la trovi qui.
- Due dei sette swing States sono stati vinti sicuramente da Trump. Stando a Fox News ne ha vinto un terzo, diventando de facto il prossimo presidente.
- Per Harris sembra impossibile recuperare, perché è in ritardo anche negli altri Swings States.
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LivetickerNuovi contributi
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Liveticker finito
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10h00
I giochi sono fatti, il nostro live-ticker si chiude qui
Il dado è tratto, l'America ha scelto Donald Trump come 47esimo presidente. Manca ancora la certezza matematica assoluta, ma arriverà nei prossimi minuti.
Il nostro live-ticker si ferma qui, ma l'informazione su blue News non si ferma. Potete continuare a seguire tutti gli sviluppi delle elezioni statunitensi e dei principali temi d'attualità attraverso gli articoli puntuali, che pubblichiamo sulla nostra Home page.
Vi ringraziamo d'averci seguiti così numerosi durante questa notte storica che ha sancito il ritorno di Donald Trump per i prossimi quattro anni alla Casa Bianca.
Buona continuazione di giornata.
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09h00
Trump: «Non inizierò guerre ma le fermerò»
«Ringrazio la mia bella moglie Melania, lavora duramente per aiutare le persone», ha messo in evidenza nel suo discorso durato circa una mezz'ora.
«Non inizierò guerre ma le fermerò», ha inoltre assicurato. «Qualcuno mi ha detto che Dio mi ha risparmiato per un motivo. E ora completeremo la missione: manterrò le promesse. Voglio ringraziarvi», ha affermato in seguito, riferendosi ai due tentati assassini di cui è stato vittima.
«Questa campagna è stata storica. Noi siamo il partito del buon senso, vogliamo la sicurezza del confine», ha aggiunto Trump.
«È stato il più grande ritorno della storia americana», ha invece detto dal canto suo JD Vance, il candidato alla vicepresidenza.
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08h25
Trump: «Sono il vostro 47esimo presidente»
Donald Trump, dopo che i vari media americano gli hanno attribuito anche la vittoria in Pennsylvania (terzo Swing State che conquista su sette), s'è espresso davanti ai suoi sostenitori al Convention center di Palm Beach, in Florida.
«Vorrei ringraziare tutti gli amici. Con questo movimento, che nessuno ha mai visto finora, il movimento politico più importante della storia di questo Paese. E ora raggiungerà un nuovo livello di importanza perché noi vogliamo aiutare il nostro Paese, che ne ha bisogno. Sistemeremo i confini e i nostri problemi».
«Noi facciamo la storia questa sera. Siamo riusciti a superare gli ostacoli che nessuno pensava avremmo potuto superare. Abbiamo raggiunto un traguardo politico incredibile. È una vittoria che il nostro Paese non aveva mai visto prima».
«Sono il vostro 47esimo presidente. Combatterò per voi, per il vostro futuro ogni giorno con tutti i respiri che ho in corpo. Vogliamo dare un Paese prospero e sicuro ai nostri figli. Se lo meritano. Questa sarà l'era d'oro dell'America».
«Questa vittoria ci permetterà di rendere ancora una volta grande l'America».
«La vittoria nel voto popolare è qualcosa di grande, una grande sensazione di affetto del popolo. Noi vi renderemo felici e fieri di averci votato».
«L'America ci ha dato un mandato eccezionale, molto potente con la maggioranza in Senato».
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08h15
Anche la CNN dà la vittoria in Pennsylvania a Trump
Ora anche secondo le proiezioni della CNN, l'ex presidente Donald Trump vincerà lo Stato chiave della Pennsylvania e i suoi 19 Grandi elettori e si porta a 266, a soli 4 Grandi elettori dalla vittoria definitiva.
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08h03
Per Fox ha vinto Trump, mancano conferme da altri media
Donald Trump, secondo Fox, diventa il 47esimo presidente Usa. Il network è per ora il solo media ad annunciare con certezza il ritorno alla Casa Bianca del tycoon.
Trump sarebbe il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine '800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni.
Per Fox, Trump ha vinto anche Wisconsin, Stato che mette a disposizione dieci grandi elettori.
Le proiezioni vedono quindi ora Trump a un passo dal ritorno alla Casa Bianca con 266 grandi elettori conquistati sui 270 necessari all’elezione.
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08h00
Fox News: «Trump vince in Pennsylvania»
Fox News ha annunciato che Donald Trump ha vinto la Pennsylvania, uno degli Stati cruciali. Raggiungerebbe così il limite di 270 elettori necessari per essere eletto nuovo presidente degli Stati Uniti.
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07h35
In Arizona vince il referendum a favore dell’aborto
Secondo i media statunitensi, un referendum a favore del diritto all’aborto, tenutosi in Arizona in concomitanza con le elezioni presidenziali americane, ha ottenuto un numero di voti sufficiente per vincere.
L’emendamento ripristina la possibilità di abortire fino a circa 24 settimane di gravidanza invece delle attuali 15.
L’Arizona è uno Stato chiave per l’esito delle elezioni presidenziali e i Democratici sperano che il referendum abbia incoraggiato i loro elettori a recarsi a votare per la loro candidata Kamala Harris.
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07h30
Chiuse le urne anche in Alaska
Alle 7.00 (ora svizzera) hanno chiuso anche gli ultimi seggi che restavano aperti, quelli dell’Alaska, Stato in cui sono in palio tre grandi elettori. Storicamente lo Stato più a nord degli USA è una roccaforte repubblicana.
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7h22
I 5 fatti più importanti della notte
Milioni di elettori hanno votato. Ora sono arrivati i primi risultati delle elezioni. blue News vi offre una panoramica dei 5 eventi più importanti della notte.
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07h21
Donald Trump verso una vittoria schiacciante
Un boato, applausi e i cori: «USA, USA». Al centro congressi di Palm Beach, dove la campagna di Donald Trump ha organizzato il suo presidio, la festa sembra cominciare poco dopo l'annuncio della vittoria del North Carolina per il campo repubblicano.
Il New York Times arriva ad attribuire a Donald Trump oltre il 90% delle probabilità di vincere, con un risultato finale previsto di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris. E Elon Musk, il grande sostenitore del tycoon, esulta su X: «Game, set and match», gioco, set e partita.
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06h46
Harris non parlerà fino a domani
Kamala Harris non parlerà alla Howard University, dove i suoi sostenitori sono in attesa dei risultati del voto. Lo riporta Cbs.
«Ci sono ancora voti da contare e Stati che non sono stati assegnati. Non sentirete la vicepresidente stasera, la sentirete domani, quando parlerà al Paese», ha detto il co-presidente della campagna di Harris, Cedrid Richmond.
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06h45
Anche lo Swing State della Georgia è di Trump
Secondo swing state in tasca per Donald Trump, che dopo il North Carolina si assicura anche la Georgia. È quanto indica la Cnn. Per l'ex presidente un altro passo verso il ritorno alla Casa Bianca, grazie ai 16 grandi elettori del Peach State.
Ora si fa veramente difficile per Kamala Harris sperare di vincere le elezioni.
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06h17
La democratica Ocasio-Cortez è stata rieletta a New York
La deputata Alexandria Ocasio Cortez, astro nascente dei democratici, è stata rieletta a New York, secondo le proiezioni dei media americani. Per AOC, così come è conosciuta, si tratta del quarto mandato.
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06h12
Virginia e Hawaii ad Harris
La candidata democratica Kamala Harris, secondo la CNN, ha vinto in Viriginia, conquistando come previsto i 13 grandi elettori dello Stato. Già quattro anni fa qui aveva vinto Joe Biden.
La vicepresidente vince anche nello Stato di Washington, conquistato dai democratici già quattro anni fa. A Harris vanno i 12 grandi elettori.
Senza sorprese l’esito elettorale alle Hawaii, che consegnano i loro quattro grandi elettori alla democratica Kamela Harris, secondo le proiezioni della CNN.
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06h00
Il campo di Harris concentra le speranze su tre Stati chiave
Il responsabile della campagna elettorale di Kamala Harris ha riconosciuto martedì sera che il «percorso più chiaro» verso la vittoria passa per il Michigan, la Pennsylvania e il Wisconsin, secondo un messaggio ai suoi team ottenuto dall'AFP.
Questi sono solo tre dei sette Stati chiave in gioco. «È una gara estremamente combattuta», ha scritto Jen O'Malley Dillon, sottolineando di dover aspettare per saperne di più su Arizona e Nevada (sud-ovest), dove le urne si sono appena chiuse. Non ha menzionato la Georgia o la Carolina del Nord (sud-est).
Nel 2020, Joe Biden ha sconfitto Donald Trump vincendo in Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, oltre che in Georgia, Arizona e Nevada.
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05h55
Tutto rosso, ma molto aperto
Breve analisi di Helene Laube, corrispondente dagli USA per blue News «Quando inizia lo spoglio, tutto sembra prevalentemente rosso - in altre parole, una vittoria per il candidato repubblicano alla presidenza. Ma al momento, tutto - comprese le elezioni congressuali - è ancora aperto.»
«Tuttavia, il New York Times prevede che Trump abbia il 90% di possibilità di vincere. Ma ancora una volta: la notte è lunga. E poiché il risultato negli swing states è così vicino, potrebbe andare avanti per giorni».
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05h34
Trump vince nello Swing State North Carolina
È stato ufficialmente assegnato il primo dei sette swing state che decideranno le elezioni statunitensi. Si tratta del North Carolina, i cui 16 grandi elettori sono andati al repubblicano Donald Trump. Lo riporta Ap.
Trump aveva vinto in North Carolina sia nel 2016 che nel 2020, quando fu anche l'unico dei sette Stati in bilico da lui conquistati. L'ultimo candidato dem a conquistare lo Stato del sud era stato Barack Obama nel 2008.
Il tycoon ha fatto numerosissimi comizi in North Carolina, accusando l'amministrazione Biden-Harris di non avere più fondi per l'uragano Helene perché spesi per i migranti. E aveva attribuito a Elon Musk il merito di aver connesso i residenti con la protezione civile grazie al suo Starlink.
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05h32
Per il NYT Trump vince al 90%
Il New York Times attribuisce a Donald Trump il 90% delle probabilità di vincere le presidenziali americane. Il risultato finale previsto è di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris.
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05h28
Tutti gli Swing States verso Donald Trump
Donald Trump è in vantaggio in tutti gli Stati in bilico dove al momento è in corso lo scrutinio dei voti.
L'ex presidente, secondo i dati dell'Ap riferiti dal New York Times, è avanti in Pennsylvania (51%-48% col 72% dello spoglio), Michigan (52-47 col 30% dello spoglio), Wisconsin (51-48 al 63% dello spoglio), Georgia (51-48 col 93% dello spoglio), North Carolina (51-48 all'88% dello spoglio) e Arizona (49,7-49,5 al 53% dello spoglio).
Mancano i dati dell'ultimo Stato in bilico, il Nevada. Trump appare quindi avviato verso la rielezione alla Casa Bianca.
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05h18
Vola il bitcoin, sale anche il dollaro
Il vantaggio di Donald Trump nella corsa presidenziale sta spingendo il valore del Bitcoin che ha toccato i 75’000 dollari, facendo segnare un’impennata dell’8%.
Anche il dollaro e i future sui listini di Wall Street avanzano con le urne che chiudono negli Stati Uniti e la corsa in testa di Donald Trump. I future sullo S&P 500 salgono dell’1%, mentre il dollaro guadagna i massimi dallo scorso luglio.
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05h11
Lotta negli Swing States, ma Trump è favorito
Donald Trump comincia ad emergere come il favorito nella corsa per la Casa Bianca e il primo segnale in questo senso lo dà il New York Times, che attribuisce all'ex presidente repubblicano sempre più chance, fino ad oltre l'80%, di vincere su Kamala Harris.
Il modello del Nyt stima l'esito della corsa in tempo reale sulla base dei dati dei sondaggi, dei voti scrutinati e di ciò che ci si aspetta dai voti rimanenti. E prefigura un risultato di 293 voti per il tycoon e 245 per la sua rivale, che avrebbe la magra consolazione di vincere il voto popolare dello 0,4%.
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05h05
Ecco la situazione negli Stati decisivi per le elezioni
Ecco la situazione negli Stati decisivi per le elezioni
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04h50
Musk invoca la vittoria di Trump: «Game, set and match»
Utilizzando il gergo tennistico, il magnate tecnologico Elon Musk, schierato da tempo e con forza con Donald Trump, ha chiamato la vittoria del proprio candidato con uno stringato post sul suo social X proclamando: «Game, set and match».
Game, set and match
— Elon Musk (@elonmusk) November 6, 2024 -
04h40
Il punto in breve
Fin qui 19 Stati per il repubblicano, 8 e Washington DC per la democratica, quindi 195 Grandi elettori per Trump e 91 a Harris. Si delinea una chiara tendenza favorevole a Trump anche negli swing states.
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04h17
Alle 04h30 annunciato un discorso di Trump?
Donald Trump dovrebbe esprimersi dalla Florida alle 04h30 ora svizzera. Finora però non si è visto nulla e nessuno
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04h15
I repubblicani ipotecano il Senato vincendo in Montana
Il repubblicano Tim Sheehy si avvia a sconfiggere il senatore democratico Jon Tester in Montana, conquistando così il secondo seggio per il Grand old party alla Camera alta americana. Lo riporta Cbs. Con questo risultato, dopo la vittoria di Jin Justice in West Virginia, i repubblicani ipotecano la maggioranza al Senato se riusciranno a mantenere tutti i seggi che hanno.
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04h10
Parità in Arizona
Testa e testa nello Stato in bilico dell'Arizona (11 grandi elettori): 49,6% a 49,6%, con il 36% dei voti scrutinati, riporta la Cnn.
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04h05
Indecisione in Nevada
«Too early to call» («Troppo presto per dire» ndr.), secondo la Cnn, per il Nevada, altro Stato in bilico che assegna 6 grandi elettori disputato tra Trump e Harris.
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04h00
Montana e Utah a Trump
Trump ha vinto in Montana e Utah, come previsto, secondo le proiezioni della Cnn.
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03h57
Harris sorpassa Trump in Wisconsin
Harris sorpassa Trump in Wisconsin, uno degli Stati in bilico del Midwest con 10 grandi elettori che la dem deve assolutamente vincere: secondo la Cnn, è al 51,9% contro il 46,4% del repubblicano, quando i voti scrutinati sono il 25%.
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03h55
Trump esce a parlare coi sostenitori a Mar-a-Lago
Donald Trump si è fermato a parlare con i sostenitori che stanno guardando i risultati elettorali al suo resort di Mar-a-Lago Club a Palm Beach, in Florida. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.
Con indosso la sua caratteristica cravatta rossa e un abito scuro, il tycoon ha incontrato alcune delle persone riunite in una delle sale del club, circondato da donatori, familiari e amici, dal candidato alla vice presidenza JD Vance e da Vivek Ramaswamy.
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03h53
Trump è chiaramente in vantaggio su Harris: è normale?
Nelle prime ore del mattino, Donald Trump è chiaramente in vantaggio su Kamala Harris. Ma un simile quadro iniziale è del tutto normale. blue News spiega perché.
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03h39
Per il NY Times vince Trump al 67%
A questo punto dello scrutinio, Donald Trump ha il 67% di chance di vincere, contro il 33% di Kamala Harris.
Lo prevede il modello del New York Times, che stima l'esito della corsa in tempo reale sulla base dei dati dei sondaggi, dei voti finora scrutinati e di ciò che ci si aspetta dai voti rimanenti.
La stima del collegio elettorale è 285 per il tycoon, 253 per la sua rivale, che avrebbe la magra consolazione di vincere il voto popolare dello 0,4%.
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03h10
Altri quattro Stati per Trump
Le proiezioni della CNN attribuiscono altri quattro Stati a Donald Trump, che sale a 154 grandi elettori assicurati contro i 27 della rivale Kamala Harris.
Si colorano di rosso Wyoming, Texas, North Dakota e South Dakota.
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03h05
Testa a tesa in Virginia
Testa a testa in Virginia, stato considerato dem ma che Donald Trump aveva messo nel campo di quelli contendibili: secondo la Cnn il tycoon è al 49,6% mentre Kamala Harris al 48,7%, con il 48% delle schede scrutinate.
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03h00
Swing states: Trump avanti in Georgia, Harris in Pennsylvania
Donald Trump è avanti in Georgia dove a metà dello spoglio raccoglie il 55% delle preferenze mentre Harris guida in North Carolina, anche se le schede scrutinate sono troppo poche.
Alla chiusura dei seggi nei primi 26 Stati, quando in Svizzera è l'una di notte e si è dato il via allo scrutinio, gli occhi sono puntati sugli Stati in bilico.
Lo scrutinio è iniziato anche in Pennsylvania, il più importante campo di battaglia per i due candidati, dove la lotta è stata all'ultimo voto e senza esclusione di colpi. Con Kamala Harris che nei primi dati parziali appare in vantaggio.
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03h01
Chiusi i seggi in un'altra quindicina di Stati
Sono terminate alle 3.00 ora svizzera le operazioni di voto in una quindicina di Stati, fra i quali tre importanti «swing States», ovvero Arizona, Wisconsin e Michigan.
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02h31
L'Arkansas e il South Carolina sono di Donald Trump
Alle 2.30 si sono chiuse le operazioni di voto nell’Arkansas, Stato solidamente «rosso» che CNN con le sue prime proiezioni ha subito attribuito a Donald Trump. Al repubblicano anche il South Carolina.
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02h10
Chiusi altri seggi
Si sono chiusi alle 02.00 ora svizzera i seggi in Alabama, Connecticut, Delaware, Florida, Illinois, Maine, Maryland, Massachusetts, Mississippi, Missouri, New Hampshire, New Jersey, Oklahoma, Rhode Island, Tennessee e soprattutto la cruciale Pennsylvania.
Operazioni di voto concluse anche nel distretto di Columbia, quello della capitale Washington.
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02h05
Trump vince in Florida, Harris in Massachusetts
I prossimi Stati hanno chiuso i seggi elettorali. La Florida, il Tennessee, l'Oklahoma, il Missouri e l'Alabama vanno tutti a Trump, il che è già chiaro in base alla cronologia delle votazioni.
Harris vince in Massachusetts e Maryland. Questo porta Trump a 90 Grandi elettori, mentre Kamala Harris ha 27 voti.
Tuttavia, la corsa è ancora completamente aperta, poiché gli Stati in bilico, gli Swing States, che son sette, non sono ancora stati conteggiati.
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01h50
Primi risultati senza sorprese
I risultati dei primi Stati non hanno riservato sorprese. Come previsto, Harris ha vinto nello Stato del Vermont, secondo i sondaggi degli elettori e i primi conteggi dei voti.
Trump, invece, ha prevalso in Kentucky, Indiana e West Virginia, come riportato dalle agenzie di stampa e da diverse emittenti televisive.
La vicepresidente Harris ha quindi 3 voti elettorali e il repubblicano Trump ne ha 23. Per la vittoria sono necessari 270 voti elettorali dai vari Stati.
Poiché la maggior parte degli Stati vota in modo affidabile per i Democratici o per i Repubblicani, l'esito finale dipenderà dal risultato in sette «swing states» in cui entrambi i partiti hanno una possibilità realistica di successo. Si tratta di Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Georgia e North Carolina, oltre ad Arizona e Nevada nella parte occidentale degli Stati Uniti.
È probabile che lo spoglio dei voti in Georgia e North Carolina avvenga abbastanza rapidamente, mentre per la Pennsylvania, che conta 19 voti elettorali, potrebbe essere necessario più di un giorno.
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01h49
Trump avanti in Georgia, Harris in North Carolina
Trump stacca Harris in Georgia: col 9% delle schede scrutinate, è al 60,8% contro il 38,7% della rivale.
La candidata dem è avanti invece in North Carolina: 68% a 31%, con il 2% dei voti scrutinati. Entrambi sono Stati in bilico.
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01h45
I repubblicani conquistano un seggio in Senato in West Virginia
I repubblicani conquistano un seggio in Senato con la vittoria di Jim Justice in West Virginia. Justice ha battuto il democratico Glenn Elliott in una corsa dove i conservatori erano favoriti dopo il ritiro dell'indipendente Joe Manchin.
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01h44
Repubblicano in Indiana il primo nuovo deputato alla Camera
Mark Messmer, repubblicano dell'Indiana, è il primo nuovo deputato della Camera americana. Lo riporta il New York Times.
Sostituisce Larry Bucshon, anch'egli del Grand old party, che ha annunciato il suo ritiro quest'anno dopo oltre un decennio al Congresso.
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01h42
È troppo presto per dire chi ha vinto in Carolina del Nord e Ohio
Lo Stato in bilico del North Carolina, che assegna 16 grandi elettori, ha chiuso le urne ma viene dato «too early to call» («È troppo presto per dirlo» ndr.) dalla Cnn.
È «too early too call» anche in Ohio, secondo le proiezioni della Cnn. Lo Stato porta 17 grandi elettori.
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01h31
Chiusi i seggi in tre altri Stati
Alla 1.30 ora svizzera si sono chiusi i seggi in altri tre Stati, ovvero North Carolina (uno “swing State”), Ohio e West Virginia. Quest’ultimo verrà vinto da Donald Trump, annuncia la CNN.
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1h28
La campagna più folle di sempre?
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01h15
Bernie Sanders rieletto in Senato
Il democratico Bernie Sanders è stato rieletto in Senato, vincendo il suo quarto mandato per rappresentare il Vermont. Lo prevede l'Associated Press.
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01h01
Kamala Harris vince in Vermont
Kamala Harris vince in Vermont, secondo le proiezioni di Associated Press e Cnn. Il Vermont ha tre grandi elettori.
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01h00
Donald Trump ha vinto in Kentucky e Indiana
Donald Trump ha vinto in Kentucky come previsto, secondo le proziezioni della Cnn. Lo Stato porta al candidato repubblicano otto grandi elettori.
Il tyccon ha vinto, come previsto, pure in Indiana, sempre secondo la Cnn. Lo Stato porta al candidato repubblicano undici grandi elettori.
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00h30
Chiusi i primi seggi elettorali
Negli Stati Uniti, i primi seggi elettorali sono stati chiusi in alcune parti degli Stati dell'Indiana e del Kentucky.
I primi risultati provvisori dei singoli Stati, basati sui conteggi iniziali dei voti e sui sondaggi post-elettorali, non sono attesi prima delle 01:00 (CET).
Gli Stati Uniti si estendono su diversi fusi orari. Le Hawaii e l'Alaska sono in coda alla lunga serie di Stati. Molti elettori hanno votato prima del giorno delle elezioni.
Secondo l'Election Lab dell'Università della Florida, circa 86 milioni di cittadini statunitensi hanno votato per posta o presso i seggi elettorali aperti in anticipo.
Ciò corrisponde a più della metà dei voti totali espressi nelle elezioni presidenziali del 2020.
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00h27
Trump, senza sorpresa, avanti in Indiana e Kentucky
Trump è avanti in Indiana e Kentucky come previsto: secondo i primi parziali diffusi dai media americani, ha il 66% in Indiana e il 65% in Kentucky.
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00h15
«A causa delle elezioni, ho dovuto allontanarmi da amici e familiari»
blue News ha incontrato martedì sera i Democratici all'estero.
Per quanto l'atmosfera sia rilassata, molti sono ancora nervosi per il risultato. Un americano che si trova in vacanza a Zurigo racconta a blue News: «A causa delle elezioni, ho dovuto distaccarmi da amici e familiari perché hanno votato per Trump».
Una donna dice: «Io stessa ho una figlia, sostengo Kamala Harris soprattutto per il diritto all'aborto».
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00h07 di mercoledì 6 novembre 2024
Trump insiste sui brogli, ora anche in Michigan
Trump continua ad insinuare sul suo social media Truth che ci siano brogli elettorali in corso a in Pennsylvania e in Michigan, accuse che le forze dell'ordine del primo Stato hanno già respinto. «Ingenti forze di polizia a Filadelfia e Detroit!», ha scritto il tycoon in un post senza motivare la sua dichiarazione.
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23h59
Il team di Harris monitora minuto per minuto l'affluenza alle urne
La campagna di Kamala Harris sta monitorano minuto per minuto l'affluenza alle urne. Lo riporta Cnn, sottolineando che la vicepresidente è pronta a rispondere rapidamente a qualsiasi mossa di Trump durante la nottata elettorale.
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23h58
Trump evoca «frodi massicce» a Filadelfia
Trump ha fatto riferimento a «voci» secondo cui le operazioni di voto a Filadelfia sarebbero state inficiate da «frodi massicce», senza fornire la minima prova di queste accuse.
Giova ricordare che in questo momento nessun seggio è stato ancora chiuso.
«Ci sono molte voci su frodi massicce a Filadelfia», ha scritto il candidato repubblicano alla Casa Bianca a proposito di questa roccaforte democratica nello Stato della Pennsylvania.
Le autorità di questo Stato nord-orientale, senza dubbio il più combattuto nel duello tra Kamala Harris e Donald Trump, non hanno finora segnalato alcuna forma di frode in città.
Il tycoon ha dichiarato martedì mattina che sarebbe pronto a concedere la sconfitta a Kamala Harris se «l'elezione è equa», sollevando al contempo lo spettro di possibili brogli elettorali, dopo aver votato in Florida martedì.
«Se perdo un'elezione, se l'elezione è corretta, sarò il primo ad ammetterlo. Finora penso che sia stata equa», ha detto il candidato repubblicano alla Casa Bianca.
Nel corso della campagna elettorale, il repubblicano, che non ha mai ammesso la sconfitta nel 2020, aveva già gettato le basi di una nuova sfida, accusando i democratici di «barare di brutto».
Il campo democratico dice di «aspettarsi» che il repubblicano si dichiari vincitore prematuramente, come ha fatto nel 2020, pur avendo perso le elezioni contro Joe Biden.
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23h50
Secondo un sondaggio CNN la democrazia è la principale preoccupazione degli statunitensi
Con il 35%, è la democrazia la questione più importante per gli americani, secondo un altro exit poll della Cnn, che ha intervistato un campione di elettori all'uscita dai seggi.
Seguono l'economia al 31%, l'aborto al 14%, mentre l'immigrazione è solo al quarto posto con l'11%. La politica estera ultima col 4%.
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23h45
Una conferenza stampa alle 4h00 di mattina di Trump?
Stando all'inviata RSI Laura Giovara in diretta da Palm Beach, Florida, Donlad Trump ha annunciato una conferenza stampa per le 04h00 di mattina ora svizzera.
Secondo il tycoon dovrebbero radunarsi dalle 4.000 alle 5.000 persone per ascoltarlo.
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23h41
Stando alla CNN quasi il 75% degli elettori hanno una visione negativa di come vanno le cose negli USA oggi
Circa tre quarti dell'elettorato statunitense ha una visione negativa di come stanno andando le cose negli Stati Uniti oggi, secondo i primi risultati dell'exit poll nazionale della CNN sugli elettori delle elezioni presidenziali di quest'anno.
Solo circa un quarto si definisce entusiasta o soddisfatto dello stato della nazione, più di 4 su 10 sono insoddisfatti e circa 3 su 10 si dicono arrabbiati.
Ma gli elettori rimangono generalmente ottimisti, con più di 6 su 10 che affermano che i giorni migliori dell'America sono nel futuro e solo un terzo che sono già nel passato.
L'indice di gradimento del Presidente Joe Biden è in calo a livello nazionale, con circa 4 elettori su 10 che affermano di approvare il suo operato e una maggioranza che lo disapprova.
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23h30
Spese record per i candidati
I candidati alle elezioni statunitensi - quelle presidenziali ma pure quelle per il rinnovo della Camera e parziale del Senato - hanno racimolato e speso 15,9 miliardi di dollari per la loro campagna, secondo l’organizzazione Open Secrets.
Si tratta di una cifra da record, superato il primato di 15,1 miliardi stabilito nel 2020, mentre nel 2016 si era arrivati «appena» a 6,5.
Se si guarda solo alla corsa alla Casa Bianca, Harris ha superato il miliardo e il 40% di quella cifra arriva da piccoli donatori. Trump ha raccolto 382 milioni, il 28% dei quali giunti da piccoli donatori
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23h00
Elon Musk vota in Texas
Il miliardario tecnologico e sostenitore di Trump Elon Musk ha votato alle elezioni presidenziali americane in Texas.
Ha espresso il suo voto vicino allo spazioporto della sua azienda aerospaziale SpaceX, ha scritto Musk sulla sua piattaforma online X.
Musk ha sostenuto la campagna elettorale di Trump con almeno 120 milioni di dollari.
Ha anche fatto campagna per l'ex presidente senza sosta su X e nell'ultima settimana ha trascorso molto tempo nello Stato potenzialmente decisivo della Pennsylvania facendo campagna per Trump.
Secondo i sondaggi, Trump e l'attuale vicepresidente democratica Kamala Harris sono in una gara testa a testa.
Just voted in Cameron County, Texas, home of Starbase! pic.twitter.com/dE8oRGlI4p
— Elon Musk (@elonmusk) November 5, 2024 -
22h53
Harris chiama i cittadini il giorno delle elezioni
Kamala Harris si è unita ai volontari che chiamano i cittadini per esortarli a votare nel giorno delle elezioni americane. La stessa Vicepresidente degli Stati Uniti ha effettuato diverse chiamate: «Sono Kamala Harris, come state?», ha chiesto.
Molte delle persone con cui ha parlato hanno risposto affermativamente, chiedendo se avessero già votato.
I volontari della sede del Partito Democratico l'hanno accolta con un boato di entusiasmo e applausi.
«Signora Presidente», si sente esclamare una donna nel video trasmesso dal canale di informazione della CNN.
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22h40
Gli studenti di Zurigo sperano che Kamala Harris sia il prossimo presidente
Gli studenti sono in particolare al locale Karl der Grosse. Tutti vogliono assistere in diretta alla campagna elettorale tra Harris e Trump. L'atmosfera sul posto è rilassata e ci sono forti speculazioni su chi vincerà le elezioni.
blue News chiede ad alcuni di loro per chi voterebbero. Tutti sperano in Kamala Harris.
La fila è lunga, solo quando una persona esce dalla stanza ne entra un'altra. Ci si aspetta un'attesa da 30 minuti a un'ora, come aveva annunciato uno degli organizzatori.
Uno studente ha raccontato a blue News: «In realtà volevo solo fare un salto, ma ora non riesco nemmeno a entrare». E un membro del personale del pub afferma: «C'è posto per 120 persone nella sala. Ci si poteva aspettare che venissero in tanti. Ma il fatto che siano così tante probabilmente ci sorprende tutti».
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22h30
Finora solo piccolo problemi isolati
A parte le segnalazioni di isolati disagi, il giorno delle elezioni negli Stati Uniti si sta svolgendo in gran parte senza intoppi, secondo le autorità.
Ritardi dovuti a condizioni meteorologiche estreme, problemi nella stampa delle schede e problemi tecnici sono stati segnalati qua e là, ha dichiarato ai giornalisti Cait Conley, consulente senior di Jen Easterly, direttore dell'Agenzia federale per la sicurezza informatica e delle infrastrutture.
Tuttavia, la maggior parte delle difficoltà emerse a mezzogiorno (ora locale) di martedì erano in gran parte incidenti previsti per i quali erano stati fatti piani in anticipo.
Conley ha sottolineato che l'autorità non sta attualmente monitorando alcun incidente grave di rilevanza nazionale che possa avere un impatto sulla sicurezza delle elezioni.
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22h20
Nativi americani in Arizona impossibilitati a esprimere il proprio voto
Alcuni elettori della Contea di Apache, in Arizona, sono stati respinti il giorno delle elezioni prima di poter esprimere il proprio voto.
Il motivo erano le macchine per votare difettose. I problemi di voto sono stati «i peggiori che abbiamo mai visto», ha dichiarato alla CNN Katherine Belzowski, vice procuratore generale del Dipartimento di Giustizia della Nazione Navajo.
Le macchine malfunzionanti stampano solo i modelli di scheda e non i nomi dei candidati sulle schede, costringendo gli operatori elettorali a ricorrere alle cosiddette macchine per il voto espresso, ha spiegato Belzowski.
Ogni seggio elettorale del distretto ha solo una di queste macchine e sono soggette a crash. Non è chiaro cosa stia causando le difficoltà tecniche, ma i funzionari dicono che i problemi di voto non sono una novità nella Contea di Apache.
Il Dipartimento di Giustizia della Nazione Navajo sta valutando la possibilità di intraprendere un'azione legale per tenere aperti i seggi almeno fino a martedì sera.
«Questa è una regione molto povera del Paese, e la gente non può assentarsi dal lavoro con la stessa facilità con cui può farlo altrove», ha detto un osservatore elettorale della contea, che ospita soprattutto nativi americani.
Le tribù indigene degli Stati Uniti sono tuttora emarginate e discriminate.
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22h15
India: ecco come il villaggio natale del nonno di Harris fa il tifo per lei
Kamala Harris non è mai stata lì. Ma molti abitanti di Thulasendrapuram la vedono come una di loro.
Per loro è semplicemente una sensazione che una donna con legami familiari diretti con il villaggio senza pretese possa diventare presidente americano.
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22h05
FBI: minacce bomba da un indirizzo e-mail russo
Il Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti avrebbe fatto risalire alla Russia le minacce di bombe contro i seggi elettorali americani.
«L'FBI è a conoscenza di minacce di bombe contro i seggi elettorali in diversi Stati, molte delle quali sembrano provenire da domini e-mail russi. Ad oggi, nessuna delle minacce è stata ritenuta credibile», si legge in un comunicato.
La situazione continuerà a essere monitorata da vicino e, se necessario, si interverrà per proteggere le elezioni.
In precedenza, si erano verificate minacce di attentati dinamitardi a due seggi elettorali nello «swing state» particolarmente contestato della Georgia, motivo per cui il voto è stato brevemente interrotto.
Lunedì le agenzie di intelligence statunitensi hanno avvertito che la Russia potrebbe cercare di influenzare il voto, come aveva fatto nei giorni precedenti.
Si «prevede che queste attività si intensificheranno il giorno delle elezioni e nelle prossime settimane, e che le narrazioni dell'influenza straniera si concentreranno sugli Stati in bilico», ha continuato l'FBI.
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22h00
È stata la campagna elettorale statunitense più folle di sempre?
Una campagna elettorale ricca di colpi di scena negli Stati Uniti s'è conclusa: ora gli elettori possono dire la loro.
Uno sguardo a quest'anno senza precedenti tra azioni legali, una candidata impensabile fino a tre mesi fa, il tutto passando per i due tentati assassini a Trump.
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21h24
Molto interesse anche in Svizzera, si fa la conda nei luoghi pubblici per seguire la notte elettorale
Anche in Svizzera i cittadini attendono con ansia i risultati della campagna elettorale statunitense.
A Zurigo si stanno svolgendo diverse dirette pubbliche. blue News è sul posto, presso il locale Karl der Grosse a Niederdorf.
La coda per il live stream è già lunga. Le persone aspettano di entrare nella sala.
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21h30
Minaccia di attacco in caso di vittoria di Trump: uomo arrestato in Michigan
Un uomo di 25 anni è stato arrestato in Michigan perché avrebbe minacciato di compiere un attacco violento se l'ex presidente Donald Trump avesse vinto le elezioni.
Lo riferisce la CNN.
Secondo i procuratori, l'uomo ha inviato una minaccia al Centro operativo nazionale dell'FBI per le minacce in West Virginia.
Vi si leggeva: «Compirò un attacco contro la feccia cristiana conservatrice se Trump vincerà le elezioni. Ho un AR-15 rubato e un obiettivo di cui non farò il nome per poter continuare a portare avanti i miei piani», ha scritto.
Il sospetto comparirà oggi per la prima volta davanti alla corte federale.
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21h00
Elon Musk passerà probabilmente la notte elettorale con Trump
Elon Musk trascorrerà la notte elettorale con Donald Trump nel suo club Mar-a-Lago a Palm Beach.
Lo riferisce il New York Times, citando diverse fonti. Secondo il giornale, il miliardario della tecnologia farà parte di un «piccolo gruppo» di persone che seguiranno insieme a Trump i risultati delle elezioni non appena questi verranno resi noti.
Musk ha speso almeno 119 milioni di dollari per un super PAC a sostegno di Trump. Stando al NYT, i due si parlano più volte alla settimana.
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20h50
Astronauti postano foto dallo spazio - appello al voto
Gli astronauti Butch Wilmore, Suni Williams e Don Pettit hanno votato in anticipo per le elezioni presidenziali dalla Stazione Spaziale Internazionale, secondo l'ufficio del segretario della contea di Harris in Texas. Lo riferisce la CNN.
Gli astronauti della NASA hanno postato una loro foto su Instagram il giorno delle elezioni indossando calzini con colori patriottici. Sui calzini di due degli astronauti si leggeva «Orgoglioso di essere americano».
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20h40
Uomo arrestato al Campidoglio
Secondo la polizia, un uomo è stato arrestato dagli agenti della polizia capitolina al Capitol Visitor Centre di Washington D.C..
L'individuo «puzzava di carburante» e aveva con sé una torcia e una pistola lanciarazzi quando è stato fermato dagli agenti durante un controllo di sicurezza al centro, ha dichiarato la polizia.
I funzionari hanno cancellato tutte le visite pubbliche al Campidoglio per il resto della giornata.
Our officers just arrested a man who was stopped during our screening process at the Capitol Visitor Center (CVC). The man smelled like fuel, had a torch & a flare gun.
— The U.S. Capitol Police (@CapitolPolice) November 5, 2024
The CVC is closed for tours for the day, while we investigate. We will provide more information when we can. pic.twitter.com/J5geNud1h2 -
Il candidato alla vicepresidenza Walz sbarca a Washington
Tim Walz, candidato vicepresidente di Kamala Harris, è arrivato a Washington con la sua famiglia, come riporta il New York Times. In serata è previsto l'incontro nella capitale del governatore del Minnesota.
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20h30
La lunga notte statunitense
Gli americani hanno scelto il loro presidente in una delle elezioni più imprevedibili e velenose della storia americana, affrontando lunghe code dopo che oltre 82 milioni di loro avevano già espresso la preferenza con il voto anticipato, di persona o per posta.
E sfidando il maltempo (in alcuni Stati), i timori di violenze, il clima blindato. Con la Casa Bianca e il Capitol barricati ma anche cecchini, droni, barriere, metal detector, giubbotti e vetri anti proiettili in molti seggi.
Sullo sfondo anche l'allarme dell'intelligence americana sul rischio di escalation di interferenze straniere, per la diffusione di disinformazione negli swing states da parte di attori russi sotto copertura.
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20h00
Trump o Harris: il risultato arriverà presto? Ecco i segnali che potrebbero dirlo
Sarà Donald Trump o Kamala Harris a governare gli Stati Uniti per i prossimi quattro anni? Ci sono diversi segnali che potrebbero indicarlo fin da subito.
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19h30
I tempi d'attesa sono uno «scandalo» secondo Trump
Il candidato repubblicano Donald Trump si è espresso a favore dei voti cartacei e delle elezioni in un unico giorno, lamentandosi delle tempistiche attuali di alcuni stati. «Ho sentito dire che in Pennsylvania non avranno una risposta prima di due o tre giorni», ha detto Trump. «Penso che, se davvero sarà così, si tratta di uno scandalo assoluto».
Dopo aver espresso il suo voto a Palm Beach, Trump ha detto che avrebbe trascorso la serata con «un gruppo molto speciale di persone» nella sua tenuta di Mar-a-Lago. Diverse migliaia di persone si sarebbero recate in un vicino centro congressi.
Quanto all'esito dei risultati, il repubblicano si è detto fiducioso. «Sembra che abbiamo un vantaggio significativo», ha dichiarato.
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19h20
Un uomo minaccia di dare fuoco ad un seggio elettorale
In uno seggio elettorale dello stato di New York si è verificato un arresto. L'uomo fermato dalle autorità voleva votare nella città di Fowler, ma al seggio elettorale è stato informato che non ne aveva diritto, perché non si era registrato come elettore dopo essere stato in prigione.
La risposta dei funzionari avrebbe scatenato l'ira del cittadino statunitense, che avrebbe quindi minacciato di tornare con un'arma o di incendiare il seggio elettorale. L'uomo è inizialmente fuggito, ma è stato poi arrestato dalla polizia e portato in commissariato per essere interrogato.
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19h15
Problema informatico per una contea della Pennsylvania
I seggi elettorali della contea di Cambria, in Pennsylvania, rimarranno aperti due ore in più. Era stata la stessa contea a richiedere l'estensione, dopo che un problema informatico aveva colpito gli scanner delle schede elettorali.
I funzionari hanno dichiarato che gli elettori presenti sono rimasti confusi dalla situazione, tanto che alcuni hanno scelto di lasciare il seggio senza votare. In alcune sedi, peraltro, il guasto ha creato lunghe file. Tutte le schede dovrebbero però essere state regolarmente conteggiate.
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19.00
Trump ha votato in Florida: «Sono molto fiducioso»
Donald Trump e sua moglie Melania hanno espresso il loro voto a Palm Beach, in Florida. Trump ha affermato che la sua attuale campagna presidenziale è stata la migliore delle sue tre corse per alla Casa Bianca, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa AP.
Quando gli è stato chiesto se avesse qualche rimpianto per la sua campagna, Trump ha risposto: «Non me ne viene in mente nessuno».
Il tycoon si è detto «molto fiducioso» della vittoria subito dopo aver espresso il suo voto a West Palm Beach, vicino a casa sua.
L'ex presidente si è impegnato ad ammettere la sconfitta «se le elezioni saranno corrette». «Finora penso che sia stata equa», ha aggiunto.
L'ex presidente ha ripetuto le sue solite critiche alle macchine per votare, affermando che sono meno affidabili delle schede cartacee e che causerebbero un ritardo nel conteggio. «Se si usassero le schede cartacee, le tessere elettorali, le prove di cittadinanza e con un giorno di voto, tutto sarebbe finito entro le 10 di sera. È una follia», ha affermato.
Trump si è irritato quando gli è stato chiesto se avrebbe chiesto ai suoi sostenitori di non ricorrere alla violenza in caso di sconfitta. «Non devo dire loro questo, che non ci sarà violenza. Certo che non ci sarà violenza. I miei sostenitori non sono persone violente», ha risposto.
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18:55
L'FBI smentisce le fake news
Il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha etichettato come «inventati» e «non autentici» due video che circolano su internet.
Il primo sosteneva che i federali avessero avvertito alcuni seggi elettorali di essere minacciati dai terroristi. «La clip non è altro che una fake news, in quanto riporta falsamente che l'FBI avrebbe dichiarato che gli americani dovrebbero votare a distanza a causa di un'alta minaccia di terrorismo nei luoghi di voto. Questo video non è autentico e non riflette accuratamente l'attuale livello di minaccia o la sicurezza dei seggi elettorali», ha scritto l'FBI nella dichiarazione.
Nella seconda clip, invece, si sosteneva che la direzione di cinque carceri in Pennsylvania, Georgia e Arizona avesse manipolato il voto dei detenuti, colludendo con un partito politico. «Anche questo video non è autentico e il suo contenuto è falso».
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18h45
Le minacce di bombe contro i seggi elettorali in Georgia provenivano dalla Russia
Diverse minacce di bomba non credibili, che hanno brevemente interrotto le votazioni in due seggi elettorali nello Stato in bilico della Georgia, provenivano dalla Russia, ha dichiarato martedì Brad Raffensperger, Segretario di Stato e quindi massimo funzionario elettorale della Georgia, secondo quanto riportato dalla CNN.
«Abbiamo sentito alcune minacce di origine russa», ha detto Raffensperger. Ha detto di non saperle descrivere come credibili. «Non crediamo che lo siano, ma nell'interesse della sicurezza pubblica, indaghiamo sempre e continueremo a gestire in modo molto responsabile quando sentiamo cose del genere», ha continuato Raffensperger. «Abbiamo identificato la fonte, che proviene dalla Russia».
Ha aggiunto che sembra che gli autori volessero impedire un'elezione «regolare, equa e accurata»: «Tutto ciò che provoca controversie tra di noi - possono considerarlo una vittoria».
Raffensperger, repubblicano, non ha spiegato come i funzionari abbiano determinato che le minacce di bomba provenissero dalla Russia.
Secondo la polizia, le minacce hanno portato all'evacuazione temporanea e alla chiusura dei seggi elettorali presso l'Etris Community Centre e la Gullatt Elementary School di Union City, alle porte di Atlanta. La popolazione di Union City è per quasi il 90% nera.
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18.35
Code ai seggi elettorali: Trump invita alla pazienza
Il candidato repubblicano Donald Trump ha esortato gli elettori statunitensi ad avere pazienza, nonostante in alcuni seggi si siano formate le code. «Dovete esprimere il vostro voto, non importa quanto tempo ci vorrà. Rimanete in fila!», ha scritto sulla piattaforma X.
L'entusiasmo degli elettori era «alle stelle». Il suo compagno di corsa, J.D. Vance, ha scritto su X che ci sono state molte segnalazioni di «grande entusiasmo» e di lunghe code ai seggi elettorali. Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
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17.55
Per i sondaggisti più noti è più probabile vinca Harris
L'esperto di sondaggi Nate Silver ha pubblicato la sua ultima previsione elettorale con un nuovo favorito per la vittoria: Kamala Harris, in base a 80mila simulazioni, ha ora il 50% di possibilità di vincere il collegio elettorale contro il 49,6% di Donald Trump.
La vicepresidente dovrebbe ottenere 271 grandi elettori, il tycoon 267. Pure FiveThirtyEight ha reso noto la sua previsione finale, dando a Harris il vantaggio più esiguo col 50% di possibilità di vittoria contro il 49% di Trump. E Allan Lichtman, che ha previsto 9 delle ultime 10 elezioni, ha confermato la sua previsione: vince Karris.
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17.40
JD Vance vota in Ohio: «Ho un buon presentimento»
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza J. D. Vance ha votato di persona al suo seggio elettorale di Cincinnati. È stato accompagnato dalla moglie Usha e dai figli.
Ha ringraziato coloro che sono venuti a vedere «una delle grandi tradizioni della democrazia americana», ha detto ai giornalisti della CNN e di altri media. «Mi sento bene, non si sa mai finché non si sa, ma ho buone sensazioni su questa corsa», ha detto Vance.
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16.55
Biden bandito alla Casa Bianca il giorno delle elezioni
Il presidente uscente Joe Biden seguirà la storica giornata elettorale dalla Casa Bianca. Non sono previste apparizioni pubbliche dell'81enne.
I membri del suo team hanno dichiarato alla CNN che Biden e la moglie Jill volevano assistere ai risultati elettorali dalla loro residenza a Washington insieme ai dipendenti di lunga data e al personale di alto livello.
Ciò significa che il giorno delle elezioni sarà molto diverso da quello che Biden aveva immaginato qualche mese fa. In realtà voleva ricandidarsi lui stesso, ma poi si è ritirato sotto le pressioni del suo stesso partito a favore della sua vicepresidente Kamala Harris.
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16.31
«4 osservatori repubblicani cacciati dal seggio a Filadelfia»
La campagna di Donald Trump ha affermato che quattro osservatori repubblicani alle elezioni sono stati «bloccati e cacciati illegalmente» da un seggio elettorale a Filadelfia questa mattina.
«Questo è un crimine e non dovrebbe accadere in un'elezione giusta e sicura come promesso», si legge in una dichiarazione della campagna, ripresa dalla Bbc. «Questa è una violazione inaccettabile della fiducia pubblica, che mina la trasparenza e le elezioni di Filadelfia».
La campagna del tycoon chiede «al Procuratore distrettuale Larry Krasner e ai funzionari elettorali di agire immediatamente e di consentire ai nostri osservatori elettorali di entrare nei seggi», aggiunge la dichiarazione.
«Rifiutare di consentire ai repubblicani di entrare nella sala minaccia l'integrità e la sicurezza delle elezioni in Pennsylvania».
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16.04
Elezioni blindate: cecchini, droni e barriere
Cecchini, droni, barriere, metal detector, giubbotti e vetri anti proiettili, esercitazioni anti assalto: è così che l'America, la più potente democrazia del mondo, va al voto del 5 novembre.
Elezioni blindate, con la Casa Bianca e il Capitol barricati e misure di sicurezza senza precedenti in un clima di crescenti minacce, intimidazioni, tensioni alimentate da una campagna avvelenata. Una miscela esplosiva che potrebbero infiammare l'election day o i giorni successivi, quando si conoscerà l'esito delle urne e potrebbe non esserci una pacifica transizione di potere, come teme Joe Biden.
L'allerta per il giorno del voto è generalizzata, con operatori elettorali che hanno partecipato ad esercitazioni anti sparatorie e imparato a barricarsi o ad usare le manichette antincendio per respingere folle armate. Tra le nuove misure anche pulsanti di emergenza collegati alle forze dell'ordine, telecamere di sicurezza e il tracciamento Gps a tutela delle schede elettorali e del personale.
Molti uffici elettorali in tutto il Paese stanno inoltre accumulando scorte di Narcan, un farmaco utilizzato contro l'overdose da oppioidi, dopo che alcuni hanno ricevuto buste elettorali contenenti polvere bianca con tracce di fentanyl.
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15.40
Un'altra candidatura nel 2028? Trump «non se ne andrà»
Donald Trump ha annunciato a settembre che non si sarebbe candidato alla Casa Bianca tra quattro anni se avesse perso le elezioni. Ma ora un ex repubblicano tra tutti sostiene che il newyorkese non passerà il testimone.
«Molte persone, compresi i repubblicani, potrebbero dire che Donald Trump se ne andrà se perde», dice a MSNBC David Jolly, che un tempo sedeva al Congresso per i repubblicani della Florida: «Ma non se ne andrà», è certo l'ex collega di partito. «Potrebbe andare in prigione, ma prometto loro che prenderà in considerazione la possibilità di candidarsi nel 2028».
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15.25
Politico svela un suprematista bianco, Trump lo licenzia
Un nazionalista bianco ha lavorato alla campagna di Trump in una posizione importante in Pennsylvania per cinque mesi, fino a venerdì, quando il partito repubblicano della Pennsylvania lo ha licenziato dopo un articolo di Politico, che riporta oggi la notizia.
Il sito aveva rivelato che Luke Meyer, il 24enne direttore regionale della campagna di Trump per la Pennsylvania occidentale, usa il nome online Alberto Barbarossa. Come Barbarossa, è co-conduttore del podcast «Alexandria» con Richard Spencer, organizzatore del famigerato raduno nazionalista bianco «Unite the Right» del 2017 a Charlottesville, Virginia.
Nel suo podcast e in altri, e nei post online, Barbarossa condivide regolarmente le sue opinioni nazionaliste bianche. «Perché non possiamo rendere New York, per esempio, di nuovo bianca? Perché non possiamo liberare e riprenderci Miami?» ha chiesto Barbarossa mentre era ospite di un altro podcast nazionalista bianco a giugno.
«Non sto dicendo che dobbiamo essere omogenei al 100%. Non sto dicendo che dobbiamo essere la Corea del Nord o il Giappone o qualcosa del genere. Un ritorno all'80%, 90% di bianchi sarebbe probabilmente il meglio che potremmo sperare, in una certa misura.» Dopo l'articolo, Meyer ha detto che ha nascosto la sua identità online ai suoi colleghi di Trump Force 47, il braccio della campagna di Trump che gestisce gli organizzatori volontari.
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15.00
Trump è «cautamente ottimista»
Sul grande palcoscenico la sera prima delle elezioni, Donald Trump ha annunciato di avere già «decine di migliaia di voti» di vantaggio sulla sua avversaria Kamala Harris.
Ma dietro le quinte c'è incertezza, riferisce la CNN. Uno stretto consigliere del repubblicano ha dichiarato all'emittente di essere «cautamente ottimista».
Tuttavia, ora dipende da quanti elettori repubblicani si recheranno effettivamente alle urne per votare. «Solo allora potremo essere davvero ottimisti», ha dichiarato il consigliere di Trump. «È vicino, molto molto vicino».
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14.45
Il popolare podcaster Joe Rogan dà l'endorsement a Trump
Il podcaster (cospirazionista) Joe Rogan ha dato il suo endorsement a Donald Trump, pochi giorni dopo che l'ex presidente è apparso nel suo show. Rogan è stato a lungo considerato vicino a Trump politicamente, ma questo sostegno formale è una novità.
Egli ha pubblicato un messaggio di supporto sulle reti sociali poco dopo aver diffuso un colloquio con un altro sostenitore del tycoon di alto profilo, Elon Musk.
Il podcast di Rogan è uno dei più popolari al mondo, soprattutto tra i giovani uomini, un target demografico che Trump ha preso di mira durante questa campagna.
Entrambe le campagne hanno utilizzato i podcast per cercare di raggiungere gli elettori nelle ultime settimane. Pare che anche Harris fosse in trattative per apparire nello show di Rogan, ma non l'ha fatto.
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14h30
Nate Silver, Harris ha il 50,015% di probabilità di vincere
Secondo il guru delle previsioni elettorali Nate Silver, nella sua ultima simulazione durante la notte, Harris vince 40'012 volte su 80'000, ovvero il 50,015% delle simulazioni eseguite utilizzando il suo modello.
Silver si è guadagnato la reputazione di guru indovinando 49 Stati su 50 alle elezioni presidenziali del 2008. Ha anche previsto l'esito delle elezioni del 2012 e del 2020.
Nel 2016, tuttavia, ha dato al vincitore finale Trump solo il 28,6% di possibilità di diventare presidente.
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14h00
Harris: «Questo è il momento di far sentire la nostra voce»
Harris ha condiviso il suo primo post su X da quando sono state aperte le prime urne negli Stati Uniti. «America, questo è il momento di far sentire la nostra voce», afferma la democratica.
America, this is the moment to make your voices heard.
— Kamala Harris (@KamalaHarris) November 5, 2024
Go to https://t.co/VbrfuqVy9P to find everything you need to cast your ballot today. pic.twitter.com/EfEFcxNo0zIl suo avversario repubblicano Trump non ha invece ancora postato nulla da quando si sono aperti i seggi ma un'ora dopo la conclusione del suo ultimo comizio nel Michigan ha dichiarato sulla sua piattaforma Truth Social: «È ora di uscire e votare, così insieme possiamo rendere l'America di nuovo grande!!!».
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13h00
In 9 Stati si vota anche sull'aborto
Parallelamente alle elezioni presidenziali e congressuali, gli elettori di nove Stati votano sull'inclusione o meno di norme sull'aborto nelle rispettive costituzioni.
In Arizona, Florida, Missouri, Nebraska e South Dakota potrebbero essere aboliti i divieti o le restrizioni che riguardano più di 7 milioni di donne in età fertile.
In Colorado, Maryland e Montana, le norme liberali in vigore potrebbero essere incorporate nelle costituzioni. In Nevada, una decisione corrispondente dovrebbe essere approvata nuovamente tra due anni.
La Corte Suprema, a maggioranza composta da giudici repubblicani, ha annullato il diritto all'aborto a livello nazionale nel 2022 e ha stabilito che la questione deve essere decisa dai singoli Stati. Gli Stati governati dai repubblicani hanno quindi imposto restrizioni e divieti.
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12h00
Al via il voto, i primi risultati nella notte svizzera
Dopo gli ultimi colpi senza fair play dei comizi finali, si sono aperte alle 05.00 ora locale (le 11.00 in Svizzera) i primi seggi elettorali che danno il via alla lunga giornata di voto negli Stati Uniti attraverso sei fusi orari.
Dall'Atlantico al Pacifico, i cittadini sceglieranno chi tra Harris e Trump andrà alla Casa Bianca con i sondaggi che li danno testa a testa in 7 Stati chiave (Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona).
Oltre 80 milioni di persone hanno già votato in anticipo per posta o in presenza, mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20.00 ora locale (la notte in Svizzera).
È impossibile sapere se ci vorranno ore o giorni di conteggio per decidere tra la vicepresidente democratica che aspira ad essere la prima donna al comando degli Stati Uniti e il 78enne ex presidente repubblicano, che punta a tornate alla Casa Bianca.
I primi seggi chiuderanno all'01.00 di notte ora svizzera in 6 Stati, incluso quello chiave della Georgia (che ha 16 grandi elettori), oltre a Indiana, Kentucky, South Carolina, Vermont e Virginia. L'ultimo voto sarà in Alaska, dove le urne chiuderanno alle 07.00 ora svizzera.
Massima allerta per la sicurezza con alte recinzioni metalliche e barricate intorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill e alla residenza di Harris: misure che ricordano quelle prese dopo il famigerato attacco al Congresso del 6 gennaio da parte dei fan del tycoon.
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10h30
Influencer pro-Trump confessa: «Son stato pagato da un agente russo per falsi video»
Un influencer americano ha ammesso d'essere stato pagato 100 dollari da un propagandista pro-Cremlino per pubblicare un falso video di immigrati haitiani che dichiaravano di votare alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti in sostegno di Harris. Lo racconta la CNN.
Il pagamento era uno dei tanti che l'uomo ha dichiarato di aver ricevuto da un agente russo per postare fake news sulle reti sociali in vista delle elezioni.
L'influencer pro-Trump, che usa il profilo «@AlphaFox78» su X, è un americano che vive nel Massachusetts. L'account, che in passato ha pubblicato meme di destra a sostegno di Trump, è stato il primo a pubblicare il video che mostrava un immigrato haitiano che affermava di aver votato almeno due volte in Georgia per la vicepresidente Harris.
Il segretario di Stato della Georgia ha affermato che tutto ciò che appare nel video è falso, dalle persone alle carte d'identità, ed è stato prodotto e diffuso da cittadini russi.
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10h30
Schiaffo della star degli Abba a Trump: «Non ha capito la canzone»
Björn Ulvaeus ha detto all'emittente svedese SVT a proposito del fatto che canzoni e video degli Abba siano stati usati nei comizi elettorali di Trump : «Non mi piace affatto! Non abbiamo mai permesso che la nostra musica venisse usata in un contesto politico. È terribile».
Il musicista svedese lo considera però divertente. «"The Winner Takes It All" parla di qualcuno che ha perso ed è il perdente», ha detto Ulvaeus, riferendosi a uno dei successi mondiali del 1980, che parla di una donna che ha perso il marito per un'altra donna.
Quindi Trump potrebbe non aver prestato molta attenzione ai testi, ha ipotizzato il 79enne con un sorriso.
Durante la campagna elettorale, il tycoon ha fatto ascoltare più volte canzoni e video degli Abba. L'etichetta musicale Universal e gli Abba hanno chiesto mesi fa di interrompere questa pratica.
Ma il team della campagna elettorale di Trump ha detto d'aver il diritto di usarli a un pubblico. Ulvaeus ha messo in discussione questo diritto un'altra volta alla SVT.
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10h00
Quali celebrità sostengono Harris? Quali Trump?
Le celebrità statunitensi esprimono apertamente la loro preferenza per Trump o Harris, compresi Barack e Michelle Obama, che sostengono la democratica. Elon Musk invece sta con il tycoon.
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09h30
Harris: «Saranno elezioni serratissime, ogni voto conta»
«Questa potrebbe essere una delle elezioni più serrate della Storia: ogni voto conta», ha avvertito Harris nella sua ultima grande manifestazione elettorale ad Allentown, in Pennsylvania, a poche ore dall'apertura dei seggi negli Stati Uniti.
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09h00
In Svizzera ci sono parecchi fan di Trump
Sebbene Harris sia chiaramente la preferita degli svizzeri, la percentuale di elettori nella Confederazione che voterebbero per Trump è più alta che nelle nazioni europee vicine.
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08h30
Un forte silenzio, quello di Ivanka Trump
Alcuni dei figli di Trump hanno fatto campagna per lui nel suo ultimo comizio elettorale. I figli Eric e Don Jr. e Tiffany sono saliti sul palco di Grand Rapids, nel Michigan, e sono stati acclamati. Erano presenti anche la nuora Lara Trump e il genero Michael Boulos.
Erano assenti il figlio Barron e la figlia Ivanka.
«E Ivanka è seduta a casa a guardare ogni secondo di tutto questo», ha detto Trump a proposito della figlia, che ha mantenuto un profilo decisamente basso durante la campagna elettorale.
Ivanka Trump ha lavorato come stretta consigliera del padre durante il periodo di Trump alla Casa Bianca. Il figlio di Trump, Eric, ha detto del padre 78enne: «Posso dirvi che come figlio, come famiglia, non siamo mai stati così orgogliosi di una persona nella nostra vita».
I post di Ivanka Trump su X alla vigilia delle elezioni sono uno schiaffo al padre. In esso, riflette sulla vita dopo il suo 43° compleanno e cita Dolly Parton, Carl Gustav Jung e Marco Aurelio - ma senza dire una parola su papà Donald e sulle imminenti elezioni. Continua a esortare i suoi seguaci ad essere «aperti alla verità», «ovunque essa porti».
This past week, I turned 43!
— Ivanka Trump (@IvankaTrump) November 4, 2024
Reflecting on life’s lessons, here are some truths I’ve learned along the way: pic.twitter.com/vP1zFJ7onX -
07h12
Trump rimane fedele a se stesso nell'ultima apparizione
Trump ha insultato la sua rivale democratica Harris proprio all'inizio del suo ultimo comizio elettorale.
Trump takes the stage in Grand Rapids, Michigan after midnight.
— Selina Wang (@selinawangtv) November 5, 2024
2nd photo is before Trump took the stage - people had been waiting hours pic.twitter.com/AXmJQhxhrr«È una pazza di sinistra radicale», ha detto Trump a Grand Rapids, nel combattutissimo ‹swing state› del Michigan. Fino a poco tempo fa, nessuno sapeva chi fosse in realtà il vicepresidente degli Stati Uniti. «Ma poi hanno voluto essere politicamente corretti. Così hanno scelto Kamala e l'hanno chiamata Harris, e nessuno sapeva chi fosse Harris».
The entire crowd just informed Trump that it's now officially election day.
— George (@BehizyTweets) November 5, 2024
Trump: "Assuming we can win tomorrow..."
Crowd: "IT'S TODAY. TODAY. TODAY."
Trump: "Oh, it's today."
This is such a cool moment. pic.twitter.com/hECEECoLhfPer questo motivo ci si rivolge a lei solo con il nome di battesimo. Trump ha definito Harris «una persona con un QI molto basso». Trump parla regolarmente in modo denigratorio della 60enne democratica. Ha terminato il suo ultimo comizio a Philadelphia, nello «swing state» della Pennsylvania, pochi minuti prima che Trump iniziasse il suo discorso in Michigan.
“All we can do is KEEP WINNING.” — President Trump in Grand Rapids, MI
— Rhodes Report 🇺🇸🇮🇱 #IFBAP (@RhodesReportHQ) November 5, 2024
pic.twitter.com/emuYBC7wcDHarris ha ricevuto il sostegno di superstar come Lady Gaga e ha puntato su un messaggio positivo. I comizi finali sono l'ultima occasione per i candidati di inviare un messaggio ai loro elettori prima che oggi si decida la presidenza e il futuro equilibrio di potere nel parlamento degli Stati Uniti.
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07h00
Gli ultimi sondaggi degli Stati in bilico incoraggiano Harris
Ci sono stati alcuni cattivi presagi per Trump prima dell'inizio della giornata elettorale di oggi.
La Pennsylvania, uno swing state da non perdere con 19 grandi elettori, ospita 1,1 milioni di americani di origine latina. Harris è in netto vantaggio tra loro: ha il 64% dei consensi, mentre solo il 30% vuole votare per il tycoon.
Nello swing state del Nevada, un analista noto per le sue accurate previsioni ha previsto una vittoria risicata per Harris. La dem è al 48,5% e il suo avversario al 48,3%. Il 3,3% voterà per un altro candidato.
Anche nello Stato dell'Iowa, che ha votato repubblicano negli ultimi due sondaggi, Harris è in vantaggio secondo l'ultima previsione. Trump ha il 3% in meno di lei e raggiunge il 44%. Ma il vantaggio è all'interno del margine di errore.
I dati sono stati raccolti da J. Ann Selzer, che ha previsto con relativa precisione il risultato delle ultime elezioni in Iowa. In un discorso successivo, Trump ha definito Selzer un «nemico» e ha chiesto seccamente perché i suoi risultati fossero stati pubblicati.
Reporter: There are many empty seats at one of Trump’s final rallies. I can't tell you exactly why, but in this final week, we have seen far smaller crowds for Trump. For the first time since 2015, we’ve been looking around and questioning why the crowd sizes have been less than… pic.twitter.com/cRCkvgcHoN
— Kamala HQ (@KamalaHQ) November 4, 2024Lo slancio non sembra essere a favore di Trump. Nei suoi ultimi comizi, molte sedie sono rimaste vuote, come ha notato la controparte.
Il team di Harris è fiducioso in vista dell'election day. Il corrispondente dell'Independent britannico, invece, conferma che c'è panico tra i repubblicani e Trump: «Ha capito che potrebbe perdere».
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06h45
Harris e Trump pari in un piccolo villaggio del New Hampshire
Kamala Harris e Donald Trump hanno ricevuto tre voti a testa nel piccolo villaggio di Dixville Notch, in New Hampshire, dando il via all'Election Day in uno dei primi luoghi del paese a comunicare le proprie preferenze presidenziali.
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06h00
Trump: «Porteremo gli USA a nuove vette di gloria»
Trump ha promesso di condurre gli Stati Uniti verso «nuove vette di gloria», nel discorso conclusivo dell'ultimo comizio a poche ore dell'apertura dei seggi.
«Con il vostro voto possiamo risolvere ogni singolo problema che il nostro Paese affronta e condurre l'America, anzi il mondo, verso nuove vette di gloria», ha detto il tycoon alla folla di Grand Rapids nello stato chiave del Michigan.
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05h00
Trump agli elettori arabi: «Harris invaderà il Medio Oriente»
Trump afferma che la vicepresidente Harris «invaderà il Medio Oriente», facendo un ultimo appello agli elettori arabi e musulmani mentre cerca il loro sostegno per vincere nello Stato in bilico del Michigan.
«Stiamo costruendo la più grande e ampia coalizione nella storia politica americana. Ciò include numeri record di elettori arabi e musulmani nel Michigan che vogliono la pace», scrive Trump su X.
«Sanno che Kamala e il suo gabinetto guerrafondaio invaderanno il Medio Oriente, faranno uccidere milioni di musulmani e inizieranno la Terza guerra mondiale», aggiunge promettendo di «riportare la pace» nella regione.
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05h37
Trump: «Si dovrebbe mettere Kamala sul ring con Tyson»
Trump non abbandona la retorica violenta neppure nell'ultimo giorno di campagna. In un comizio in Pennsylvania ha suggerito che Harris dovrebbe salire sul ring con il pugile Mike Tyson.
«Mettete Mike sul ring con Kamala. Sarà interessante», ha detto. Nei giorni scorsi ha detto che non gli dispiacerebbe se sparassero ai media, ha evocato il plotone di esecuzione per Liz Cheney e detto che gli piacerebbe restituire il «colpo» che gli ha dato Michelle Obama, criticandolo pesantemente.
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04h39
«A Trump piaceva fare sesso con le mogli degli amici»
«L'unica cosa che mi piace davvero fare è s...re le mogli dei miei migliori amici. È semplicemente la cosa più bella»: lo avrebbe confessato Trump a Jeffrey Epstein secondo le registrazioni di un'intervista data nel 2017 dal finanziere morto suicida in carcere nel 2019 dopo le accuse per traffico sessuale, violenze e altri atti orribili perpetrati negli anni.
Gli audio bomba, proprio alla vigilia delle elezioni, sono stati pubblicati nella serie di podcast ‹Fire and Fury› da Michael Wolff, autore di tre libri sul primo mandato di Trump e sulla sua candidatura al secondo nel 2020, e da James Truman, ex giornalista di New Musical Express.
Nel colloquio Epstein ha rivelato che Trump ha fatto sesso per la prima volta con Melania sul suo aereo, il Lolita Express. «È un uomo affascinante e divertente», ma in definitiva una persona «sola a cui piace sc...re le mogli dei suoi migliori amici», ha descritto The Donald.
Nei giorni scorsi erano usciti frammenti dell'intervista a Epstein, legato al tycoon da un'amicizia di lunga data, nei quali rivelava gli insulti dell'ex presidente contro i suoi più stretti collaboratori tra cui Steven Bannon, definito una «canaglia», e Kellyanne Conway, «parla troppo».
Immediata la reazione della portavoce della campagna di Trump, Karoline Leavitt, che ha accusato Wolff di essere «uno scrittore in disgrazia che fabbrica bugie per vendere libri di narrativa, perché è evidente che non ha morale o etica», e di «voler interferire per conto di Kamala Harris» nel voto. I nomi di Trump ed Esptein sono stati spesso associati in queste ultime settimane di campagna elettorale.
Lo scorso 24 ottobre l'ex modella Stacey Williams ha accusato Trump di averla molestata nel 1993 alla Trump Tower in «un perverso gioco» con l'amico Jeffrey. Anche in questo caso la campagna ha sminuito le accuse bollando la Williams come «una al servizio di Harris», motivando l'accusa con il fatto che la donna fa parte di un gruppo chiamato «Survivors for Kamala» che sostiene le vittime di violenza e supporta la candidata democratica.
L'ex modella ha anche condiviso sui social media una cartolina del resort di Mar-a-Lago scritta e firmata dal tycoon, sempre nel '93: «La tua casa lontano da casa, con amore Donald».
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04h00
Incertezza sul voto e Fed, Wall Street alla finestra
Wall Street cala in attesa dell'Election Day. I listini americani scivolano con gli investitori che si preparano all'esito delle elezioni riposizionandosi sul mercato.
I titoli di Stato, considerati un paradiso sicuro, salgono indicando la voglia di ridurre il rischio in attesa del risultato finale delle elezioni, per il quale non è escluso che potrebbero volerci giorni.
In calo invece dollaro, appesantito dal sondaggio del Des Moines Register che vede Harris in vantaggio di 3 punti in Iowa, offrendo un'indicazione su come potrebbe essere la sua performance nel vicino Wisconsin, uno degli stati del ‹Blue Wall› – insieme a Pennsylvania e Michigan – che la campagna di Harris ritiene essenziale per la vittoria. La rilevazione mette le ali al peso messicano – che ha risentito molto dell'ipotesi di nuove tariffe da parte di Trump -, ma frena il Bitcoin, volato di recente con il sostegno dell'ex presidente alle criptovalute.
Un esempio delle tensioni e dei cambi d'umore a Wall Street è la Trump & Media Technology Company, nelle ultime settimane salita e scesa a seconda dei sondaggi. Cosa accadrà alla società a cui fa capo Truth nel caso in cui Trump vincesse non è chiaro.
Di fronte al rischio d'incertezza, e alle possibile cause che potrebbero essere presentate contro i risultati, Wall Street alla vigilia del voto cala, condizionata anche dall'attesa per la riunione della Fed che giovedì renderà note le sue decisioni di politica monetaria.
Gli analisti scommettono su un taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale grazie al calo dell'inflazione, ormai vicina all'obiettivo del 2%. I riflettori sono puntati sulla conferenza stampa di Jerome Powell al termine della riunione per capire come la Fed intende muoversi.
Una vittoria del tycoon potrebbe avere un effetto importante pure sulla Fed, visto che Trump è convinto che il Presidente possa e debba decidere i tassi.
I risultati elettorali avranno un ruolo cruciale nel determinare come Wall Street chiuderà l'anno. Molte delle scosse che si faranno sentire sul mercato riguarderanno chi assumerà il controllo del Congresso.
Se un partito controllerà la Camera e l'altro il Senato, difficilmente si avranno importanti cambiamenti legislativi.
Una vittoria democratica o repubblicana del Congresso, accompagnata da una vittoria della Casa Bianca da parte dello stesso partito, potrebbe invece tradursi in nuovi piani di spesa o in una revisione del sistema di imposte, condizionando un eventuale rally di fine anno.
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03h00
Harris: «L'America è pronta per un nuovo inizio»
«Allentown, ci siamo. Manca solo un giorno a una delle elezioni più importanti della nostra vita e lo slancio è dalla nostra parte»: così Kamala Harris ad Allentown, Pennsylvania, in uno dei suoi ultimi comizi per convincere gli elettori indecisi del più importante stato in bilico.
«L'America è pronta per un nuovo inizio. L'America è pronta per una nuova strada in cui vediamo i nostri concittadini americani non come un nemico, ma come un vicino», ha detto alla folla entusiasta che ha spesso interrotto il discorso con cori di «non torneremo indietro» e «Usa, Usa».
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01h30
Le ultime tappe di Harris e Trump
Nell'ultimo sprint Harris e Trump sono di nuovo in lotta per ottenere voti in Stati potenzialmente decisivi.
La democratica si è recata lunedì nell'importante «swing state» della Pennsylvania per 4 apparizioni, il repubblicano Trump in North Carolina e Michigan, dove si profila una corsa serrata.
È l'ultima occasione per i candidati di inviare un messaggio ai propri elettori prima che martedì si decida la presidenza e il futuro equilibrio di potere nel parlamento statunitense.
La Pennsylvania, dove ci sono 19 voti grandi elettorali in palio - più che in ogni altro Stato chiave - è considerata potenzialmente decisiva.
Nei sondaggi, la vicepresidente e l'ex presidente sono a pari merito.
La posta in gioco nel voto è molto alta. Non si tratta solo della stabilità politica interna del Paese, ma anche del futuro ruolo degli Stati Uniti nelle alleanze internazionali, nella cooperazione transatlantica e nel modo in cui affrontare le aspirazioni di potere della Russia e della Cina.
Se Trump vincerà, l'Ucraina dovrà temere per l'importante sostegno degli Stati Uniti nella guerra contro la Russia. I legami dell'Europa con gli USA sono enormi nella sfera economica e hanno persino dimensioni esistenziali nel settore della difesa.
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00h01 di martedì 5 novembre
Voto anticipato: lunghe code a Omaha
Tra le 400 e le 500 persone si sono accalcate lunedì fuori dall'ufficio della commissione elettorale della contea di Douglas, nello Stato americano del Nebraska.
Omaha è l'unico posto nella contea più popolosa del Nebraska in cui i cittadini possono esprimere di persona il proprio voto per le elezioni in anticipo.
Quasi 370.000 elettori sono registrati nella Contea di Douglas. Il commissario elettorale Brian Kruse prevede un'affluenza alle urne del 73%. Circa la metà degli elettori dovrebbe votare in anticipo, ha annunciato il suo ufficio.
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23h30
L'UE col fiato sospeso, solo Orban tifa per Trump
Se c'è una capitale, nel mondo, che seguirà le presidenziali americane con la stessa apprensione di Pechino (anzi, forse persino di più) è Bruxelles.
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe segnare per l'Unione Europea uno spartiacque, tanto più che il tycoon questa volta non avrà freni inibitori potendo ormai esercitare un solo mandato.
I punti di frizione potenziale sono molti, dal sostegno all'Ucraina alle politiche commerciali, dal rapporto con la Cina al futuro della Nato. Nella capitale dell'Ue si vivrà quindi la notte elettorale col fiato sospeso.
«Come abbiamo detto molte volte, ci stiamo preparando perché il ruolo dell'Ue è di essere pronta qualunque cosa accada», si è limitato però a dire il portavoce della Commissione, senza esprimer alcuna preferenza.
Tra i leader, invece, c'è chi fa il tifo apertamente ed è Viktor Orban. E lo fa per Trump. Il ritorno del repubblicano alla Casa Bianca darebbe certamente più margine di manovra al premier ungherese e a chi, politicamente, si riconosce nel trumpismo. A partire dalla Lega di Matteo Salvini e da una buona fetta dell'ultradestra europea.
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22h30
Il Governo Lula tifa per Harris: «Trump preoccupa»
Mentre il presidente progressista brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, si è espresso a favore della candidata democratica, il governo esprime preoccupazione per una possibile vittoria di Trump e per una possibile ascesa politica del tycoon Musk, proprietario della piattaforma X e critico dichiarato del capo di Stato.
Secondo fonti governative, un nuovo mandato del leader della destra statunitense ha un «maggiore potenziale di conflitto» con Brasilia, riferisce il quotidiano Folha de São Paulo.
E uno dei principali motivi di tensione potrebbe essere proprio il rafforzamento politico del magnate sudafricano. Stando alle opinioni degli analisti consultati da Folha, è possibile che Musk torni a inasprire le tensioni con l'esecutivo e la Corte Suprema.
Inoltre, i diplomatici brasiliani sono scettici sul sostegno finanziario di Trump al Fondo per l'Amazzonia. Il timore è che, a differenza di quanto accaduto con Biden, le iniziative di cooperazione ambientale possano finire in stallo o addirittura regredire.
Nei giorni scorsi, Lula aveva manifestato il suo sostegno alla candidata Harris, ricordando l'attacco al Campidoglio: «Abbiamo visto come si è comportato alla fine del suo mandato, con l'attacco al Campidoglio. Una cosa impensabile negli Usa, che si presentavano al mondo come un modello di democrazia».
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22h00 di lunedì 4 novembre
Bolsonaro tifa Trump: «Uno dei più grandi leader conservatori»
L'ex presidente brasiliano di destra, Jair Bolsonaro, ha espresso il suo sostegno alla candidatura di Trump, definendolo il «più grande leader conservatore del nostro tempo».
«A nome di tutti i brasiliani che amano Dio, lo Stato di Israele, rispettano la famiglia, la proprietà privata, il libero mercato e la libertà di espressione, facciamo i nostri migliori auguri a Trump», ha dichiarato Bolsonaro.
L'ex capo di Stato e Trump hanno mantenuto un rapporto stretto durante i rispettivi mandati, condividendo varie visioni politiche.
Per il leader della destra brasiliana, gli Stati Uniti «hanno proiettato il loro potere» a livello globale «durante il mandato di Trump, tra il 2017 e il 2021». In quel periodo «non ci sono state guerre, c'è stata la pace in tutto il mondo», ha detto Bolsonaro, mentre ora, evidenzia: «ci sono conflitti, c'è il ritorno del terrorismo e la censura che imprigiona tutti».
Il giorno del voto è arrivato
L'allerta è massima, con nuove alte recinzioni metalliche e barricate intorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill e alla residenza della vicepresidente nonché candidata presidenziale democratica Kamala Karris: misure che ricordano quelle prese dopo il famigerato attacco al Congresso del 6 gennaio da parte dei fan di Donald Trump.
Mentre la guardia nazionale è già stata mobilitata a scopo precauzionale in alcuni Stati, tra cui Washington e Oregon – dove nei giorni scorsi sono state incendiate decine di contenitori di schede elettorali – ma anche in quello in bilico del Nevada.
Alcuni timori sono legati alla riorganizzazione di gruppi di destra pro Trump, tra cui i Proud Boys, in primo piano nell'attacco al Capitol. E a quanto potrebbe succedere se il tycoon dichiarerà la vittoria a prescindere dall'esito del voto, preparandosi a sfidare un'eventuale sconfitta nei tribunali e forse anche al Congresso.
In ballo c'è anche il rinnovo del Congresso
Rinnovando le accuse di brogli lanciate nel 2020 – questa volta con la cassa di risonanza di Elon Musk e della sua piattaforma X – in particolare contro quel voto anticipato con cui circa metà Paese (lui compreso) ha già espresso la sua preferenza: 80 milioni di elettori, contro i 158 complessivi del 2020.
Elezioni americane del 2024
Il 5 novembre l'America eleggerà un nuovo presidente. Non solo il presidente, ma anche 35 seggi del Senato, l'intera Camera dei Rappresentanti e undici governatori. blue News accompagnerà la fase calda del duello per la Casa Bianca non solo con uno sguardo dalla Svizzera, ma anche con reportage direttamente dagli Stati Uniti.
In ballo non c'è solo l'elezione del nuovo presidente ma anche il rinnovo del Congresso (la Camera per intero, il Senato per un terzo), che sarà decisivo per rafforzare o limitare e controllare i poteri del commander in chief.
La più potente democrazia del mondo arriva al 5 novembre a conclusione di una campagna elettorale lunghissima, velenosissima e ricca di colpi di scena, tra processi e attentati a Trump e la candidatura di Harris dopo il ritiro forzato di Joe Biden a seguito del disastroso dibattito col tycoon.
Il duello resta un testa a testa senza precedenti
Una gara che tiene col fiato sospeso tutto il mondo e che segnerà un bivio comunque storico in America: Kamala potrebbe diventare la prima donna, per di più di colore, ad entrare alla Casa Bianca mentre The Donald sarebbe il primo presidente dal XIX secolo a rivincere dopo aver perso il secondo mandato consecutivo, e il primo con una condanna penale.
Ma per molti media e analisti potrebbe essere anche un bivio per la democrazia americana, dopo i ripetuti allarmi sul rischio di una deriva autoritaria con un bis di Trump.
Il duello resta un testa a testa senza precedenti sia a livello nazionale (dove la vicepresidente è leggermente avanti) sia nei sette Stati in bilico, quelli decisivi per la vittoria, con scarti sempre dentro il margine di errore. Nel loro ultimo giorno di campagna i due sfidanti hanno lanciato i loro appelli finali per conquistare gli indecisi e mobilitare la base.
Una vittoria già in tasca?
Harris ha scelto di fare due comizi in Pennsylvania, lo Stato in bilico più importante: prima a Pittsburgh e poi a Filadelfia, la culla della democrazia americana, insieme a Lady Gaga e Oprah Winfrey, due delle tante esponenti dello star system che la appoggia. Il suo staff ha fatto trapelare segnali di recupero e ottimismo, accusando Trump di chiudere la sua campagna «totalmente tra le tenebre e la rabbia».
In effetti il tycoon, anche lui in Pennsylvania dopo una tappa in North Carolina (dove ha minacciato dazi al 25% sull'import del Messico se non ferma i migranti) e prima del comizio finale in Michigan, ha alzato i toni. Forse troppo anche secondo la sua campagna, che teme possa aver compromesso una vittoria già in tasca.
Tanto che in una e-mail allo staff, la campaign manager Susie Wiles usa frasi tipo «se dovessimo essere vittoriosi», «indipendentemente dall'esito delle elezioni» e «se Dio vuole», riconoscendo secondo Axios che la corsa potrebbe concludersi anche non a favore di Trump.
Mentre Nikki Haley si è spesa in un editoriale sul Wall Street Journal per difendere il tycoon, invitando gli indecisi che amano le sue politiche, ma non i suoi toni e i suoi eccessi a considerare il costo degli ultimi quattro anni di Biden-Harris.
SDA