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Guerra in Ucraina Cronaca della venticinquesima giornata di guerra in Ucraina
SDA/Red.
20.3.2022
Nel venticinquesimo giorno di guerra in Ucraina, Mosca ha usato altri missili ipersonici. Concordati sette corridoi umanitari. Nuovi colloqui tra Russia e Ucraina previsti per lunedì. L'UE annuncia l'inizio del processo di adesione dell'Ucraina ai Ventisette. Le novità più importanti nel live-ticker.
L'essenziale in breve
- La Russia lancia un ultimatum «a tutte le formazioni militari ucraine a lasciare Mariupol domani, senza armi». Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax. Ha comunicato anche l'approvazione di un corridoio umanitario dalla città per lunedì mattina, alle 9h30 locali, e ha invitato le organizzazioni umanitarie internazionali a recarsi sul luogo.
- Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha annunciato in un tweet che il processo di adesione dell'Ucraina all'UE è iniziato.
- I russi attendono i rinforzi per attaccare Kiev. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando il ministero della Difesa.
- La Turchia si è offerta di ospitare un vertice trilaterale fra il presidente ucraino Zelensky, quello russo Putin e il leader turco Erdogan. Ha inoltre assicurato che la Russia e l'Ucraina hanno compiuto progressi nei negoziati e sono vicine ad un accordo.
- Continuano i bombardamenti a Mariupol. I russi confermano l'uccisione del loro vicecomandante della flotta nel Mar Nero.
- Russi e ucraini riprenderanno i colloqui online domani, lunedì.
- Secondo la vicepremier per la reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk, sarebbero stati concordati 7 corridoi umanitari.
- Il presidente ucraino annuncia che sarà limitata e posta sotto controllo l'attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca.
- Il difensore civico dei diritti umani dell'Ucraina Ludmila Denisova accusa i russi di trasportare con la forza i cittadini ucraini in Russia.
- Le sirene d'allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
- La Svizzera dovrà affrontare il più grande afflusso di rifugiati da decenni: il numero sarà decisamente più alto di quanto inizialmente ipotizzato.
- Per il secondo giorno consecutivo, Mosca afferma di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini.
- Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha incaricato il suo dipartimento di redigere un rapporto sulla neutralità svizzera.
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LivetickerNuovi contributi
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Liveticker finito
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Il nostro live-ticker sulla venticinquesima giornata di guerra in Ucraina è terminato
Grazie per averci seguito. Riprendiamo lunedì mattina.
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22h30
Mosca, «organizzazioni internazionali, venite a Mariupol»
«Stiamo inviando un appello ufficiale all'ONU, all'OSCE, al Comitato Internazionale della Croce Rossa e ad altre organizzazioni internazionali, i cui rappresentanti invitiamo» a partecipare alle operazioni di evacuazione «direttamente sul campo, cioè nella città di Mariupol» facendo parte «di convogli umanitari, sia della parte russa che ucraina». Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, secondo quanto riporta Interfax.
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22h25
Mosca, domani possibili evacuazioni di civili da Mariupol
«Russia e Ucraina hanno approvato un percorso per l'evacuazione dei cittadini da Mariupol verso un territorio controllato da Kiev. Mosca suggerisce di dichiarare un cessate il fuoco temporaneo dalle 9.30 ora di Mosca di lunedì». Lo afferma il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax. «La Russia apre corridoi umanitari da Mariupol verso est e in coordinamento con la parte ucraina verso ovest alle 10 di domani – ha detto Mizintsev – il via al cessate il fuoco da parte di entrambe le parti è segnato dall'alzarsi di bandiere: rosso da parte russa e bianco da parte ucraina».
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22h20
Ultimatum russo, «I militari lascino Mariupol»
La Russia lancia un ultimatum «a tutte le formazioni militari ucraine a lasciare Mariupol domani, senza armi e munizioni». Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax.
«La procedura per lasciare la città è organizzata come segue. Tra le 10 e mezzogiorno di domani, tutte le formazioni militari ucraine e i mercenari stranieri senza eccezioni, senza armi e munizioni, devono uscire utilizzando il percorso concordato con l'Ucraina», ha detto Mizintsev in un briefing, riferendosi al piano proposto dalla Russia.
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22h15
Allarme antiaereo a Kiev
Le sirene antiaeree hanno suonato a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram.
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22h05
La vicepremier ucraina ringrazia l'Italia per il sostegno
«Vorrei ringraziare l'Italia ancora una volta per il sostegno. So che il nostro presidente Zelensky parlerà a Montecitorio e chiederà il vostro appoggio. Se pensate di avere la possibilità di aiutarci ancora, noi vi saremo per sempre grati e non lo dimenticheremo mai». Lo ha detto la vice premier dell'Ucraina Iryna Vereshchuk intervenendo a ‹Zona Bianca› su Rete4.
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22h00
La vicepremier ucraina: «Putin è un terrorista»
«Sia io che il presidente Zelensky chiamiamo Putin terrorista perché prende le donne come ostaggi e bombarda obiettivi civili come il teatro di Mariupol. Oggi sono stati presi prigionieri autisti di camion con aiuti militari. Ogni giorno sindaci sono presi in ostaggio, non hanno armi, sono vittime civili. Putin è un assassino». Lo ha detto la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk in un'intervista a «Zona Bianca» sull'emittente televisiva italiana «Retequattro».
«Ci devono essere le trattative perché non possiamo vedere migliaia di persone uccise e assassinate, il nostro presidente dice che dobbiamo trattare ma non concedere i nostri territori e gli interessi nazionali», ha proseguito la vicepremier.
«Ci deve essere una coalizione anti-Putin il prima possibile. Se questo si farà, Putin non potrà fare altro che mettersi al tavolo e lavorare un nuovo assetto mondiale. In questo modo possiamo vincere», ha indicato.
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21h45
Musicisti contro la guerra al bando sulle radio russe
Una delle più grandi società di media russe, Russian Media Group, ha deciso – secondo quanto riporta la Bbc – di non trasmettere più canzoni di artisti che si sono espressi contro la guerra sulle sue stazioni radiofoniche o sui suoi canali TV musicali.
«Il motivo di questa decisione – si legge in una nota dell'emittente diramata nei giorni scorsi – sono state le dure dichiarazioni che questi musicisti hanno fatto nei confronti della Russia nel contesto della difficile situazione tra Russia e Ucraina».
L'elenco include diversi cantanti ucraini e tre gruppi russi, tra cui il leggendario gruppo rock Aquarium, il cui cantante, Boris Grebenshchikov, ha definito la guerra «follia» in un post su Instagram.
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20h45
USA, «la Russia non vuole negoziare»
Gli Stati Uniti sostengono che non ci sia molta speranza che i negoziati tra Ucraina e Russia portino alla fine della guerra. Lo ha dichiarato alla Cnn l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield. Parlando con la Cnn, l'ambasciatrice ha detto che Washington «ha sostenuto i negoziati che Zelensky ha tentato, e sottolineo ‹tentato›, perché i colloqui sono a senso unico». «La Russia», ha sottolineato la diplomatica «non sembra propendere per nessuna soluzione diplomatica».
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20h40
41mila evacuati in 5 giorni da Mariupol
In cinque giorni, più di 41.000 persone sono arrivate a Zaporizhia da Mariupol. E' il bilancio dell'agenzia Ukrinform, secondo la quale oggi altri duemila residenti di Mariupol sono stati evacuati e riceveranno cibo, cure mediche e un alloggio temporaneo.
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20h30
Attacco aereo nella regione di Kiev
Le truppe russe hanno lanciato poco fa un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha reso noto la Polizia, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.
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20h00
Biden arriverà in Europa, UE e NATO serrano le fila
Quando l'Ucraina sarà arrivata alla sua quarta settimana di guerra, il 24 marzo, Stati Uniti ed Europa serreranno di nuovo i ranghi per valutare come rafforzare la risposta dell'Occidente alle bombe e alle minacce di Vladimir Putin, come tagliargli le fonti di approvvigionamento, come facilitare la fuga dei civili e risolvere, per alcuni Paesi europei in particolare, il problema della dipendenza energetica da Mosca.
Al vertice del 24 e 25 marzo parteciperà anche il presidente americano Joe Biden, che sbarcherà a Bruxelles per confermare il sostegno di Washington al Vecchio Continente e prendere parte al summit della Nato.
Una volta in Europa il capo della Casa Bianca potrebbe fare anche una tappa in Polonia, mentre è stata esclusa una sua visita a Kiev. Varsavia, oltre a dover gestire il più massiccio flusso di rifugiati, sente nitido il fischio dei missili russi, e insieme ai Paesi baltici preme, più di altri, per un quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca nel tentativo di fermare gli attacchi contro l'Ucraina sempre più vicini ai suoi confini.
Domani intanto i ministri degli Esteri e Difesa riuniti a Bruxelles daranno il via libera a un «accordo politico» sulla bussola strategica e la difesa comune per rafforzare la capacità dell'Ue di «agire in modo più rapido e deciso davanti alle crisi, preservare i propri interessi e proteggere i suoi cittadini». Accordo che sarà poi sottoposto al Consiglio di giovedì. I 27 discuteranno anche dell'aumento delle spese militari, che vede i diversi Stati membri procedere ancora in ordine sparso di fronte alle richieste della Nato.
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19h15
La denuncia di Kiev, «le donne violentate e uccise»
Olha Stefanishyna, vicepremier ucraina, conferma in un'intervista alcune storie di alcune donne violentate e uccise dai militari russi e promette che giustizia sarà fatta: le drammatiche storie che si rincorrono verranno prese in esame e verificate una per una, garantisce, sarà compito del procuratore generale. Fino ad allora però le testimonianze restano racconti, e sono di episodi brutali.
Il primo a parlare di violenze perpetrate sulle donne era stato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, già nelle prime due settimane di conflitto e aveva fatto riferimento a «numerosi casi» di violenze sessuali emersi già nella prima settimana dell'operazione militare lanciata da Mosca.
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19h04
Mons. Shevchuk, distrutte 44 chiese ed edifici religiosi
«È con tristezza che oggi affermiamo che questa guerra criminale sta distruggendo i santuari dell'Ucraina. In questi 25 giorni sono state distrutte circa 44 chiese e altri edifici religiosi. Stranamente, la maggior parte di queste chiese oggi appartiene alla Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca».
Lo afferma l'arcivescovo maggiore di Kiev, mons. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, in un videomessaggio.
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19h00
Israele critica Zelensky per il paragone con la Shoah
A non tutti i deputati israeliani è piaciuto il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Knesset nella parte in cui ha equiparato la guerra in Ucraina con la Shoah. «Ammiro Zelensky e sostengo il popolo ucraino – ha scritto su twitter il ministro delle comunicazioni Yoaz Hendel – con il cuore e con i fatti ma la terribile storia della Shoah non può essere riscritta.
«La guerra è tremenda – ha aggiunto -ma le comparazioni con gli orrori della Shoah e la soluzione finale è oltraggioso». Secondo media altri ministri hanno definito il paragone «oltraggioso».
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18h49
A Kherson la folla costringe convoglio russo a ritirarsi
Bandiere dell'Ucraina sulle spalle, passo deciso, un corteo di persone composto da donne, bambini, anziani, si è messo a camminare compatto nella via principale di Kherson, caduta in mano ai russi, andando incontro ad un convoglio militare di Mosca e costringendo i camion con la Z simbolo della guerra di Putin a fermarsi, fare marcia indietro e alla fine battere in ritirata.
La folla di cittadini, sventolando bandiere dell'Ucraina e intonando cori patrioti, ha fatto un lungo applauso quando i camion se ne sono andati.
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18h39
007 ucraini, élite russa pianifica di eliminare Putin
Uccidere Vladimir Putin per fermare la guerra. Ora non è più solo un'idea che circola in rete o in qualche ambiente cospirazionista. O un auspicio, come quello espresso il 3 marzo dal ministro del Lussemburgo Jean Asselborn che, rompendo un tabù, si è augurato che il presidente russo venga «eliminato fisicamente da una rivolta per fermare la guerra».
Gli 007 ucraini sostengono che «nell'élite russa si sta formando un gruppo di persone contrarie a Putin che starebbero considerando la sua fine» spingendosi ad ipotizzare 3 morti possibili: avvelenamento, malattia improvvisa, incidente.
E, confermando voci già uscite, aggiungono che i russi stanno inviando altri gruppi terroristici per eliminare i vertici ucraini: il presidente Volodymyr Zelensky, il capo dell'Ufficio del presidente Andriy Yermak e il primo ministro Denys Shmygal.
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18h30
Ucciso il vicecomandante della flotta russa nel Mar Nero
Il vicecomandante della flotta russa del Mar Nero, Andrey Paliy, è stato ucciso in Ucraina. La notizia diffusa dai media ucraini, è stata confermata anche dai russi, come riporta il Guardian. Paliy sarebbe morto durante i combattimenti nella regione di Mariupol. Stava per essere promosso contrammiraglio.
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18h25
Ambasciata Cina in Usa, non stiamo dando armi a Mosca
La Cina non sta inviando «armi e munizioni a nessuna delle parti in guerra». Lo ha detto in un'intervista alla Cbs l'ambasciatore cinese negli Stati Uniti Qin Gang parlando di «disinformazione sull'aiuto militare di Pechino a Mosca.
La Cina, ha detto, «farà di tutto per favorire una de-escalation in Ucraina» e il «suo rapporto con la Russia non è un problema». «Siamo parte della soluzione, non del problema», ha sottolineato l'inviato di Pechino.
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18h22
Attacco aereo nella regione di Kiev
I russi hanno effettuato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha nella regione di Kiev. Lo afferma il servizio stampa della Polizia nazionale ucraina, come riferisce Ukrinform. L'esistenza di vittime sarebbe in corso di chiarimento.
«Il 25esimo giorno di confronto nella regione di Kiev rimane teso, ma controllato. Durante questo periodo, le ostilità hanno avuto luogo nelle comunità di Bucha, Makariv, Irpin e Borodyan. Gli occupanti hanno lanciato un attacco aereo in direzione del villaggio di Zabuyannia. Le informazioni sulle vittime vengono chiarite», afferma Ukrinform.
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18h19
Tour guidati nei parchi di Leopoli
Una domenica al parco per fingere che la guerra non si mai esistita, almeno per un paio d'ore. E' questo l'obiettivo dell'iniziativa messa in campo dalla Ya Gallery di Leopoli assieme al Dipartimento cittadino per le Risorse Naturali. teatro della passeggiata è stato lo Stryskyi Park e, ha raccontato ai giornalisti il curatore della Ya Gallery, Pavlo Hudimov, l'affluenza è stata nettamente superiore al previsto. «Pensavamo venissero in 20-30, sono arrivati in 150. Per ora Leopoli è una città sicura e speriamo che resti così», ha spiegato.
La domenica della ‹Parigi dell'Est›, dopo un allarme di oltre un'ora all'alba, finora è stata risparmiata dalle sirene. Un po' ad ogni angolo, tuttavia, emergono manifestazioni che ricordano come l'Ucraina sia un Paese in piena guerra.
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18h15
Stefanishyna, armi USA: «C'è un budget e un timing»
Sull'invio di armi dagli Usa «c'è una lista, un budget e un timing». Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega all'Ue e alla Nato, Olga Stefanishyna, incontrando i media internazionali a Leopoli. Stefanishyna ha reiterato la richiesta di creare una no-fly zone in Ucraina: «ogni ritardo porta il peso dei nostri morti, dei nostri bambini uccisi», ha sottolineato.
La vicepremier si è anche soffermata sulla strategia europea in quanto a sanzioni contro Mosca e accoglienza dei profughi. «Nelle ultime 24 ore ho parlato con la Commissione Ue a Bruxelles mi hanno detto chiaramente che i confini sono aperti per tutti.
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18h10
Zelensky alla Knesset: «I russi parlano di soluzione finale»
I russi «stanno utilizzando di nuovo queste parole, ‹la soluzione finale›, in relazione a noi, alla nazione ucraina, è stato detto in un incontro a Mosca». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un intervento alla Knesset, il Parlamento israeliano. «È una guerra su vasta scala mirata alla distruzione del nostro popolo, alla distruzione dei nostri bambini, famiglie, stato, città, culture e tutto ciò che ci rende ucraini», ha denunciato Zelensky.
Il presidente ha chiesto nel suo discorso ai deputati della Knesset, trasmesso anche in piazza Habima a Tel Aviv, che Israele «deve fare una scelta». «Sono sicuro – ha detto – che sentite la nostra pena, ma potete spiegare perchè vi stiamo ancora chiedendo aiuto?». Poi ha chiesto perchè Israele non abbia ancora fornito armi all'Ucraina e non abbia imposto sanzioni alla Russia. L'invasione della Russia «è diretta a distruggere il popolo dell'Ucraina ed è per questo che assomiglia a quello che i nazisti fecero al popolo ebraico durante la Shoah», ha proseguito Zelensky.
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18h00
USA all'ONU: «Non schiereremo truppe in Ucraina»
L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha escluso che gli Stati Uniti partecipino ad un eventuale missione di peacekeeping in Ucraina.
«Il presidente è stato molto chiaro sul fatto che non schiereremo truppe americane in Ucraina. Non vogliamo che la situazione degeneri in una guerra per gli Usa. Ma sosterremo i nostri alleati della Nato», ha detto la diplomatica rispondendo sul tema alla Cnn. «Abbiamo soldati, come sapete, nei paesi della Nato, e il presidente ha chiarito che se ci sarà un attacco contro uno qualsiasi dei nostri alleati, ai sensi dell'articolo V, li sosterremo e li difenderemo».
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17h30
Francia, bloccati i beni degli oligarchi per 850 milioni
La Francia ha congelato sul suo territorio, in seguito alla guerra in Ucraina, circa 850 milioni di euro di beni appartenenti ad oligarchi russi – yacht, appartamenti, conti bancari – secondo quanto riferito oggi dal ministro dell'Economia e Finanze, Bruno Le Maire, che ha anche ricordato il blocco di 22 miliardi di attivi della Banca centrale russa.
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17h20
Papa Francesco: «bisogna fermare la guerra, è disumana»
«Un massacro insensato», ricolmo di «scempi e atrocità». Una «guerra ripugnante», in cui le bombe sui civili sono lo stigma di «una crudeltà disumana e sacrilega». Salgono ancora i toni di condanna di papa Francesco verso quella che chiama «violenta aggressione contro l'Ucraina», per non lasciare dubbi su chi siano i destinatari del suo lungo e accorato anatema, pronunciato oggi all'Angelus, senza offrire spazio ad alcuna «giustificazione» su quanto sta accadendo da quasi un mese.
Con una serie di cinque messaggi, questo pomeriggio papa Francesco ha diffuso integralmente via Twitter, anche in ucraino e in russo – oltre alle altre consuete nove lingue del suo account @Pontifex -, il suo appello contro la guerra in Ucraina pronunciato oggi all'Angelus in Piazza San Pietro.
Не припиняється сповнена насильства агресія проти #України, безглузде кровопролиття, де кожного дня здійснюється спустошення та жорстокість. Немає виправдання для цього! Благаю всіх діячів міжнародної спільноти докладати зусилля для того, щоби припинити цю огидну війну. #Мир
— Pope Francis (@Pontifex) March 20, 2022The violent aggression against #Ukraine does not stop, a senseless massacre where every day there is a repetition of slaughter and atrocities. There is no justification for this! I plead with the international community to truly commit to ending this abhorrent war. #Peace
— Pope Francis (@Pontifex) March 20, 2022 -
17h15
Appello della giornalista russa no-war apparsa in TV
«Il popolo russo è davvero contrario alla guerra, è la guerra di Putin, non la guerra del popolo russo». Lo ha detto in un'intervista all'Abc, rilanciata dai media internazionali, Marina Ovsiannikova, la giornalista russa no-war diventata simbolo contro la guerra in Ucraina, dopo essere apparsa in un tv nel suo Paese con un cartello che criticava l'invasione.
«I tempi sono molto bui e molto difficili, e ogni persona che ha un'opinione civica, e che vuole far conoscere quell'opinione, deve far sentire la propria voce. È molto importante», ha aggiunto.
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17h02
Raid russo sfiora un condominio a Kiev, 5 feriti
In uno degli ultimi bombardamenti russi su Kiev un proiettile è esploso fuori da un condominio. Si segnalano cinque feriti. Un edificio di dieci piani nel distretto nord-occidentale di Sviatoshyn è stato gravemente danneggiato, con tutte le finestre esplose e la facciata annerita a causa di un incendio scoppiato sul luogo del cratere del proiettile.
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17h01
Un milione di persone rimaste senza elettricità
Un milione di ucraini sono rimasti senza elettricità. Lo riporta il Kyiv Independent citando il ministero dell'Energia ucraino.
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17h00
Biden non andrà in Ucraina questa settimana
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha escluso che Joe Biden vada in Ucraina questa settimana quando sarà a Bruxelles per il vertice Nato e il Consiglio europeo. «Non è in agenda un viaggio in Ucraina», ha scritto in un Tweet Psaky.
We will have additional details of @potus trip to Europe to announce later today. The trip will be focused on continuing to rally the world in support of the Ukrainian people and against President Putin’s invasion of Ukraine,
— Jen Psaki (@PressSec) March 20, 2022
but there are no plans to travel into Ukraine. -
16h58
Rilasciato un giornalista ucraino, picchiato e minacciato
Il giornalista ucraino Oleg Baturin, rapito dai russi a Kakhovka 8 giorni fa, è stato liberato ed è tornato a casa. Ne ha dato notizia lo stesso Baturin sulla pagina Facebook della sorella Olga Perepelytsia, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.
«Sono molto dimagrito ed ero molto sporco e stanco. Il 12 marzo, sono stato catturato – scrive Baturin – alla stazione degli autobus di Kakhovka. Sono stato picchiato, minacciato e umiliato. I russi hanno detto che mi avrebbero ucciso. Quasi otto giorni. 187 ore di prigionia e quasi niente cibo». Il giornalista ha riferito che è dovuto stare con la testa inclinata per quasi otto giorni perché i suoi carcerieri non volevano essere visti in volto.
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16h55
Michel: «Putin è voluto tornare alla Guerra fredda»
«Putin è voluto tornare alla guerra fredda, non è contrapposizione tra Ue, Nato e Russia, ma si tratta di una contrapposizione tra Russia e resto del mondo, condanniamo l'aggressione militare della Russia e difendiamo il diritto internazionale, ci troviamo alla soglia della terza guerra mondiale perché la Russia ha l'arma nucleare». Così Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, alla trasmissione «Mezz'ora in più» sull'emittente italiana Rai 3.
«Questa – afferma Michel – è una guerra scatenata verso la scelta libera dell'Ucraina verso l'Europa e la libertà e questo fa paura a Putin e a tutti gli autocrati del mondo, per questo abbiamo deciso di inviare materiale militare letale e la Corte dell'Aja deve attrezzarsi per fare in modo che in indagini indipendenti siano portate prove materiali per sanzionare eventuali crimini di guerra».
«La questione del conflitto in Ucraina sarà argomento principe del vertice con Joe Biden, parleremo di sanzioni alla Russia, di unità europea, di percorsi per arrivare al cessate il fuoco. Ma anche di piani strategici e partenariato in campo energetico», ha aggiunto Michel, in vista della missione del presidente Usa in Europa la prossima settimana.
«I negoziati in atto tra Kiev e Mosca, sono ostici, la Russia ha una posizione aggressiva nei confronti dell'Ucraina» ha proseguito Michel, sottolineando che è comunque «importante trattare sulle problematiche umanitarie, sulla sicurezza delle centrali nucleari» e «poi bisogna capire quali sono gli elementi chiave per avviare un vero e proprio processo di pace iniziando dal cessate il fuoco». Quanto ai rapporti Ue-Russia, «abbiamo avuto dei contatti telefonici, regolari, con Putin», ha affermato.
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16h50
UE, iniziato il processo di adesione dell'Ucraina
«A seguito della richiesta di adesione all'Ue da parte dell'Ucraina, abbiamo inviato un forte segnale politico all'Ucraina: l'Ue sosterrà la libera e democratica scelta dell'Ucraina di definire il proprio destino. Il processo è iniziato». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
Following Ukraine’s application for the EU membership, we sent a strong political signal to #Ukraine: the EU will support Ukraine's free and democratic choice to define its own destiny.
— Charles Michel (@eucopresident) March 20, 2022
The process has started.@Mezzorainpiu @RaiTre pic.twitter.com/OZgLn0Zkqh -
16h31
Zelensky, parole dure rivolte alla Nato
«Se l'Ucraina fosse stata un membro della Nato, questa guerra non sarebbe cominciata», ha affermato Zelensky in un'intervista alla Cnn. Il presidente ucraino si è anche rivolto agli stati membri: «Se ci volete vedere all'interno dell'Alleanza atlantica fatelo subito perchè qui ogni giorno muoiono persone». «Voglio garanzie per la mia gente», ha insistito. «Se non ci volete, invece, non potete costringerci a stare in questo limbo», ha detto ancora il leader ucraino rivolgendosi alla Nato.
Il presidente ha infine mostrato un video sulla guerra in Ucraina. A differenza di quello drammatico trasmesso davanti al Congresso americano questo filmato presenta immagini della ricostruzione di una «grande Ucraina» dopo la guerra. Alle immagini di devastazioni, sofferenza e morte, si alternano quelle ricostruite al computer di città risorte, parchi, persone in piazza.
Per quanto riguarda eventuali concessioni che il governo di Kiev è disposto a fare al fine di mettere fine alla guerra, Zelensky ha chiarito che «su qualsiasi compromesso relativo alla nostra integrità territoriale e alla nostra sovranità ha parlato il popolo ucraino». «Gli ucraini non hanno accolto i soldati russi con mazzi di fiori, li hanno accolti con il coraggio e con le armi», ha sottolineato. «La Russia non può ingraziarsi i cittadini di un altro paese con la forza», ha sottolineato il presidente di Kiev.
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16h30
Zelensky ha prorogato la legge marziale in Ucraina
Il presidente Zelensky ha prorogato la legge marziale in Ucraina di altri 30 giorni, a partire dal 26 marzo. Lo ha annunciato il servizio stampa della Verkhovna Rada, il Parlamento, che ha adottato il disegno di legge sull'estensione della legge marziale il 15 marzo. Lo riporta la Tass. La legge marziale è entrata in vigore in Ucraina il 24 febbraio, giorno dell'invasione russa.
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16h20
Turchia: «Russia e Ucraina vicine a un accordo»
La Turchia ha assicurato che la Russia e l'Ucraina hanno compiuto progressi nei negoziati per porre fine all'invasione e sono vicine ad un accordo. «Certo, non è facile arrivare a un'intesa mentre la guerra è in corso, i civili vengono uccisi, ma vorremmo dire che lo slancio negoziale sta progredendo», ha detto il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. «Vediamo che le parti sono vicine a un accordo», ha aggiunto.
Cavusoglu è stato in Russia e in Ucraina questa settimana. La Turchia, membro della Nato, sta intensificando gli sforzi di mediazione tra Mosca e Kiev e ha rifiutato di allinearsi alle sanzioni occidentali contro la Russia. Ankara è in contatto con i team dei negoziatori dei due paesi, ha aggiunto il ministro, che non ha voluto dare i dettagli sui colloqui perché, ha puntualizzato, «stiamo svolgendo il ruolo di mediatori e facilitatori».
In un'intervista al quotidiano Hurriyet, il portavoce presidenziale turco Ibrahim Kalin ha spiegato che le parti stanno negoziando su sei punti: la neutralità dell'Ucraina, il disarmo e le garanzie di sicurezza, la cosiddetta «denazificazione», la rimozione degli ostacoli all'uso della lingua russa in Ucraina, lo status della regione separatista del Donbass e della Crimea, annessa dalla Russia nel 2014.
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16h10
Kiev, i russi attendono rinforzi per attaccare la capitale
I russi stanno attendendo i rinforzi per attaccare Kiev. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando il ministero della Difesa ucraino. «Allo stesso tempo, c'è una minaccia di attacchi missilistici ad alta precisione a lungo raggio da parte del nemico, incluso il sistema ipersonico Dagger», prosegue il ministero della Difesa.
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16h00
La Turchia vuole ospitare un vertice Russia-Ucraina
La Turchia si è offerta di ospitare un vertice trilaterale fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quello russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto scrive l'agenzia russa Tass, che cita un'intervista del ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu al quotidiano Hurriyet.
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15h50
ONU, almeno 902 uccisi e 1457 feriti da inizio conflitto
Dall'inizio della guerra almeno 902 civili sono stati uccisi e 1.459 feriti in Ucraina, per lo più vittime dei bombardamenti e degli attacchi missilistici. Lo ha riferito oggi l'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), come riporta il Guardian. Si ritiene che il bilancio effettivo sia considerevolmente più alto poiché l'ufficio dell'Onu, che ha un ampio team di monitoraggio nel paese, non è ancora stato in grado di ricevere o verificare i rapporti sulle vittime da diverse città gravemente colpite, tra cui Mariupol.
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15h30
Riprendono lunedì i colloqui online tra Russia e Ucraina
Russi e ucraini riprendono i colloqui domani, lunedì, con un incontro online. Lo scrive l'agenzia Tass citando Ukrainiskaya Pravda che fa riferimento a fonti di alto livello. «Un incontro online fra le delegazioni russa e ucraina è previsto per il 21 marzo», si legge.
«Dobbiamo usare qualsiasi formato, qualsiasi chance per parlare con Putin. Se questi tentativi falliscono, vuol dire che questa è la terza guerra mondiale», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensy in un'intervista alla Cnn.
«Sono pronto a negoziare, come sono stato negli ultimi due anni. Senza i negoziati non si può mettere fine a questa guerra», ha aggiunto.
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15h25
Nestlé respinge le critiche di Zelensky
Nestlé ha reagito oggi alle critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ieri, in occasione di una manifestazione a Berna, alla quale era collegato via telefono e poi tramite video, il leader ucraino ha puntato il dito contro il colosso dell'alimentazione con sede a Vevey (VD).
In una presa di posizione, oggi la multinazionale ha ribadito precedenti dichiarazioni, indicando che le attività in Russia sono state fortemente ridotte. «Abbiamo arrestato tutte le importazioni ed esportazioni dalla Russia, ad eccezione dei prodotti vitali», scrive Nestlé.
Il gruppo ha anche indicato di aver interrotto gli investimenti e la promozione dei suoi prodotti. «Non stiamo realizzando alcun profitto con le attività rimanenti (...). Il fatto che noi, come altre aziende alimentari, forniamo alla popolazione cibi essenziali non significa che continuiamo semplicemente come prima».
Allo stesso tempo, l'azienda sta facendo «tutto il possibile per aiutare ad alleviare questa catastrofe umanitaria» in Ucraina e nei paesi vicini, si legge inoltre. Nestlé è ancora una delle poche aziende alimentari attive in Ucraina e a volte riesce persino a distribuire cibo a Kharkiv.
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15h23
Violenze sulle donne
Le forze russe stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. Alcune, per la disperazione, vengono spinte al suicidio. È l'inquietante denuncia di alcune parlamentari ucraine affidata a giornalisti a Londra in occasione di una loro visita a Westminster e di cui dà conto il Daily Mail.
Kiev e le sue periferie di Bucha e Irpin sono il teatro delle barbariche aggressioni sessuali di cui parla Lesia Vasylenko, parlamentare del partito di opposizione Holos, citata dal Daily Mail, che insieme con le colleghe Olena Khomenko, Maria Mezentseva e Alona Shkrum ha visitato nei giorni scorsi la House of Commons a Londra. «La gran parte di loro sono state assassinate dopo essere state stuprate oppure si sono tolte la vita», ha aggiunto, secondo il Mirror.
La vicepremier Olha Stefanishyna, con la Polizia, dice anche che «almeno 56 anziani sono stati uccisi» in un attacco dell'11 marzo a «una casa di riposo a Kreminna».
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15h20
Nuovi corridoi umanitari
Il vicepremier per la reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk, afferma su Telegram che finora sarebbero stati concordati 7 corridoi umanitari.
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15h15
Attacco dalla Bielorussia? Eliminare Putin?
L'agenzia ucraina Unian parla di un «possibile attacco» che potrebbe venire sferrato a breve dalle forze della Bielorussia e della notizia secondo la quale l'élite russa starebbe pensando a «un piano per eliminare Putin». Secondo gli ‹007› di Kiev, una certa parte dell'élite politica russa considererebbe il direttore dell'FSB, Alexander Bortnikov, come il successore di Putin, l'uomo che «recentemente sarebbe caduto in disgrazia per errori di calcolo nella guerra contro l'Ucraina».
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15h10
Più dettagli sui missili ipersonici usati dai russi
Dopo i bombardamenti diretti nella notte contro «62 obiettivi militari», i responsabili della Difesa russa ammettono di aver diretto il «missile ipersonico Kinzhal» e altri «missili da crociera Kalibr» contro «un deposito di carburante e di lubrificanti a Kostiantynivka, nella regione di Mykolaiv, che riforniva le forze armate ucraine nelle aree ove si sta combattendo».
Mosca afferma anche che i missili cruise Kalibr sono partiti da navi nel Mar Caspio, mentre il missile Kinzhal dal mar Nero, nella zona della Crimea. Colpita anche «un'officina a Nizhyn che riparava i veicoli blindati ucraini danneggiati in battaglia».
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15h00
A Mariupol la situazione resta tragica
Le autorità municipali di Mariupol, citate dai media locali e dalla Bbc, dicono che le forze armate russe hanno colpito «con armi pesanti» la città «da 4 navi» e che è stata distrutta una scuola dove dentro «avevano trovato rifugio 400 persone». Accusa, precisa la BBC, non ancora «verificata indipendentemente». «Stiamo cercando di far evacuare da Mariupol 10mila persone», spiegano da Kiev.
Negli ultimi quattro giorni quasi 11.000 ucraini sono entrati in territorio russo in Crimea, passando per i checkpoint, dove si sono create file di chilometri: lo afferma l'agenzia russa Interfax, citando il ministero dell'Interno della regione di Crimea. «Quasi tutti coloro che hanno passato il confine sono residenti a Mariupol. Alcuni di loro sono stati bersagliati dai cannoni, molti avevano i vetri delle auto rotti. Le file di vetture (ai due checkpoint) erano lunghe chilometri», dice la nota citata da Interfax.
Nel frattempo alcuni giornalisti russi sono stati raggiunti dal fuoco di artiglieria nella città. Nessuno è rimasto ferito, riferisce l'inviato dell'agenzia Tass sul posto.
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14h35
Biden in Europa, si pensa a portare rifugiati negli USA
L'amministrazione del presidente Usa Joe Biden sta valutando il modo per portare rapidamente i rifugiati ucraini negli Stati Uniti, in modo da aiutare l'Europa, soprattutto la Polonia, a fronteggiare la storica ondata migratoria dall'Ucraina devastata dall'invasione russa. Lo riferiscono funzionari americani alla Cbs.
La questione sarà uno dei temi che il presidente statunitense discuterà con i partner europei durante la sua visita a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato e al Consiglio europeo il 24 marzo.
Si è discusso un possibile viaggio di Biden in Ucraina, ma è stato giudicato troppo rischioso. Ieri sera l'ex capo del Pentagono e della Cia sotto la presidenza Obama, Leon Panetta, ha comunicato alla Cnn: «Andare nel mezzo di una guerra sarebbe troppo pericoloso per Joe Biden», aggiungendo che «se si trovasse un luogo sicuro per un incontro tra Zelensky e Biden sarebbe un conto ma andare a Kiev in questo momento è troppo rischioso».
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14h30
Degli oligarchi russi svendono case di lusso a Manhattan
Molti miliardari e oligarchi russi che possiedono proprietà di lusso a Manhattan stanno cercando di venderle, in alcuni casi a prezzi molto più bassi del loro valore. Lo riporta il Financial Times sottolineando che non si tratta solo di personaggi che temono di essere prima o poi colpiti dalle sanzioni occidentali in risposta all'invasione russa dell'Ucraina ma anche di milionari che hanno bisogno di fare cassa o percepiscono un clima ostile nei loro confronti a New York.
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14h15
Arrivati in Slovacchia missili Patriot della Nato
Sono arrivate in Slovacchia le prime unità Nato incaricate di dispiegare il sistema di difesa antimissile e antiaereo Patriot presso la base aerea di Sliac, nel centro del Paese: lo scrive l'agenzia russa Interfax, citando il ministro della Difesa slovacco, Yaroslav Nagy.
Il ministro ha anche osservato che il sistema Patriot non sostituisce il sistema S-300 di fabbricazione sovietica, già in servizio in Slovacchia. Secondo lui, questi due sistemi contribuiranno entrambi alla difesa dello spazio aereo del Paese. Ma secondo quanto scrive il quotidiano slovacco Hospodarske Noviny, citato anch'esso da Interfax, Nagy alcuni giorni fa ha dichiarato che Bratislava è pronta a trasferire i suoi missili S-300 in Ucraina, a condizione che vengano sostituiti.
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13h15
Unicef, 1,5 milioni bimbi rifugiati e 3,3 sfollati
«Almeno 1,5 milioni di bambini sono stati resi rifugiati dall'invasione non provocata dell'Ucraina da parte della Russia ed altri 3,3 milioni di minori sono attualmente sfollati all'interno del Paese». Lo ha detto oggi il portavoce dell'Unicef Joe English alla Cnn.
«Ognuno di questi è un singolo bambino la cui vita è stata fatta a pezzi, il cui mondo è stato capovolto», ha detto English. Dall'invasione sono almeno 150 i bambini uccisi e 160 quelli feriti, secondo l'agenzia delle Nazioni Unite.
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12h45
Protesta confine Polonia-Bielorussia, tir bloccati
Centinaia di manifestanti hanno bloccato la dogana al confine tra Polonia e Bielorussia mandando in tilt la circolazione dei tir in tutta l'area. Lungo le strade che portano al confine ci sono file chilometriche di autoarticolati, alcuni fermi anche da due giorni, da quando cioè è cominciata la protesta a Kukuryki, nell'area est della Polonia.
«Oltre alle sanzioni bisogna interrompere il commercio con l'Europa» dicono i manifestanti sventolando le bandiere dell'Ucraina. «Resteremo qui fino a quando non saranno prese decisioni», promettono.
Tra i manifestanti c'è anche chi sventola la storica bandiera bielorussa, oggi abolita nel Paese, e chi chiede a gran voce la chiusura dei cieli sull'Ucraina.
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12h35
Kiev, «residenti di Mariupol deportati in Russia»
Il difensore civico dei diritti umani dell'Ucraina Ludmila Denisova in un post su Telegram, riportato dal Guardian, ha accusato le forze russe di trasportare con la forza i cittadini ucraini in Russia.
«Negli ultimi giorni diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati deportati in Russia. Si tratta di persone del quartiere della riva sinistra della città e del rifugio antiatomico nell'edificio del club sportivo, dove più di mille persone (per lo più donne e bambini) si sono nascoste dai continui bombardamenti. È noto che i residenti di Mariupol catturati sono stati portati in campi di filtraggio, dove gli occupanti hanno controllato i telefoni e i documenti delle persone. Dopo l'ispezione, alcuni residenti di Mariupol sono stati trasportati a Taganrog e da lì inviati in treno in varie città economicamente depresse della Russia. I nostri cittadini hanno ricevuto dei documenti che li obbligano a stare in una certa città. Non hanno il diritto di lasciarla per almeno due anni con l'obbligo di lavorare nel posto di lavoro specificato. Il destino degli altri rimane sconosciuto».
Denisova ha accusato la Russia di una grave violazione delle leggi internazionali, compresa la convenzione di Ginevra, e ha chiesto alla comunità internazionale di aumentare le sanzioni contro la Russia.
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12h25
Kiev, Zelensky unifica informazione canali tv ucraini
Il presidente ucraino ha firmato un decreto con cui unifica tutti i canali televisivi ad un'unica piattaforma di «comunicazione strategica» attivo 24 ore al giorno, secondo quanto scrivono alcuni media ucraini fra cui l'Ukrainska Pravda. L'opposizione ha criticato il provvedimento.
Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente e capo negoziatore ucraino, ha assicurato all'Ue che il decreto presidenziale non prevede la chiusura di nessun canale televisivo, scrive il giornale sul suo sito.
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11h30
Difficoltà per gli aerei che dovrebbero sorvolare la Russia
La chiusura dello spazio aereo russo ad alcune compagnie aeree internazionali, comprese molte europee, ha obbligato alcuni vettori a trovare strade alternative. Lo riferisce la Cnn. Del resto per alcuni voli, come quelli che collegano l'Europa al Sud Est asiatico, evitare il cielo sopra la Russia è particolarmente problematico, trattandosi del paese più vasto al mondo e che si trova proprio in mezzo alla tratta.
Un esempio pratico è il volo Finnair da Helsinki a Tokyo: prima dell'invasione dell'Ucraina gli aerei della compagnia di bandiera finlandese poco dopo il decollo viravano nel vicino spazio aereo russo per poi sorvolare la Cina non lontano dalla frontiera settentrionale con la Mongolia, quindi proseguire per mille miglia prima di entrare nuovamente nello spazio aereo russo, a nord di Vladivostok. Poi attraverso il mar del Giappone prima di cominciare la discesa verso l'aeroporto di Narita: in tutto circa 5mila miglia di viaggio.
Ma l'ultimo volo che ha percorso questa tratta risale al 26 febbraio. Il giorno dopo la Russia ha chiuso il suo spazio aereo alla Finlandia. E allora l'unica soluzione era volare sul Polo Nord.
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10h30
Mosca: «Colpita una base con mercenari stranieri»
Le forze armate russe hanno affermato di aver sferrato un attacco contro una base militare nella regione di Zhytomyr in Ucraina dove si addestravano mercenari stranieri. Lo riferisce Interfax citando il ministero russo della Difesa. Il portavoce dello stesso ministero. Igor Konashenkov, citato da Interfax, rende noto che «oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi».
Inoltre, le forze armate russe hanno colpito 62 obiettivi militari nemici in Ucraina durante la scorsa notte, secondo il bollettino fornito dal portavoce del ministero della Difesa di Mosca.
«I bersagli messi fuori uso – dichiara il portavoce – comprendono tre posti di comando, un sistema di lancio razzi multiplo, due depositi di razzi e sistemi d'artiglieria, un deposito di carburante e 52 punti di raccolta di equipaggiamento militare».
Mosca rivendica inoltre che la sua artiglieria ha colpito sei sistemi di guerra elettronica Bukovel, e di aver abbattuto un elicottero militare ucraino Mil Mi-8, sei droni e un missile balistico tattico di tipo Tochka-U, scrive ancora Interfax.
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10h00
Zelensky parlerà in video a Israele
Zelensky, che ieri è tornato a chiedere un incontro diretto col presidente russo Vladimir Putin, oggi parlerà in video a Israele.
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9h25
Zelensky limita l'attività di 11 partiti filorussi
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l'attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca. Lo si legge su vari media, fra cui Bbc. Zelensky lo dice nel video postato durante la notte, nel quale li elenca per nome. Fra essi la Piattaforma d'opposizione – Per la Vita, uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev.
Fra gli 11 partiti colpiti dalle restrizioni decise da Zelensky ci sono anche Blocco d'Opposizione, Partito della Sharia, Nostro, Opposizione di Sinistra, Unione delle Forze di Sinistra, Stato, Partito socialista progressista ucraino, Partito Socialista dell'Ucraina, Socialisti, e Blocco Vladimir Saldo.
La decisione di Zelensky viene criticata dal presidente della Duma russa, Viacheslav Volodin, che citato dalla Tass, afferma che «il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha commesso un altro errore, vietando il lavoro di 11 partiti, compresi quelli parlamentari: una decisione che comporta a una spaccatura nella società».
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9h20
Neutralità della Svizzera, Cassis ora chiede un rapporto
Ma la Svizzera è ancora neutrale? Nonostante le affermazioni convinte di alcuni consiglieri federali negli scorsi giorni, la questione suscita sempre più controversie. Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha ora incaricato il suo dipartimento di redigere un rapporto sul tema, che dovrà essere presentato entro l'estate. È quanto scrive il SonntagsBlick, che nella sua edizione odierna dedica ampio spazio a questo argomento.
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9h00
Mosca, usato ancora un missile ipersonico
Per il secondo giorno consecutivo, Mosca afferma di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini. Lo riferisce Interfax.
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8h55
La Svizzera deve prepararsi a un grande afflusso rifugiati
La Svizzera dovrà affrontare il più grande afflusso di rifugiati da decenni: il numero di ucraini che arrivano in fuga dalla guerra sarà decisamente più alto di quanto inizialmente ipotizzato. Lo scrive la NZZ am Sonntag, secondo cui i cantoni devono prepararsi.
A causa della guerra in Ucraina, in Svizzera potrebbero arrivare entro giugno tra 35 e 50 mila profughi, soprattutto anziani, donne e bambini, aveva dichiarato lo scorso mercoledì al Consiglio nazionale la consigliera federale Karin Keller-Sutter. In realtà i Cantoni – responsabili di ospitare gran parte di coloro che sono fuggiti dal loro paese – si attendono tra 250'000 e 300'000 rifugiati entro la fine dell'anno.
La Svizzera dovrebbe così attendersi il più grande afflusso di rifugiati da decenni, indica oggi il domenicale, ricordando che attualmente ogni giorno arrivano tra i 500 e i 1000 cittadini ucraini in fuga dal conflitto.
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8h00
Kiev, residenti di Mariupol deportati in Russia
I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. «I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia», scrive ancora il giornale ucraino in un tweet.
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6h53
La Cina: «Siamo dalla parte giusta della storia»
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha affermato oggi che «il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia» sulla guerra in Ucraina.
«La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro» il nostro Paese, ha detto Wang Yi ai giornalisti, secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri cinese riportata dai media internazionali.
Wang ha affermato che «la soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall'impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un'architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile. Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo».
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5h50
Zelensky: «I crimini a Mariupol passeranno alla storia»
In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che l'assedio di Mariupol passerà alla storia per quelli che definisce «crimini di guerra» da parte dell'esercito russo. «Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire», afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione riportato dai media internazionali.
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5h15
Le sirene d'allarme suonano in quasi tutte le regioni
Le sirene d'allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le regioni dell'Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
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5h14
I russi avrebbero bloccato un bus da Mariupol
Le truppe russe avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto a Mariupol per evacuare i residenti, riporta il Kyiv Independent. Secondo il consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga ma è stato fermato dalle forze di occupazione russe vicino al villaggio di Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non è stato permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato permesso di pernottare
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4h20
Suonano le sirene antiaeree a Leopoli
Allarme antiaereo a Leopoli. Le sirene sono scattate e gli altoparlanti hanno ordinato ai residenti di correre nei rifugi. È il quarto allarme antiaereo in 24 ore nella città dell'ovest dell'Ucraina.
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4h10
Mosca, consegnati aiuti umanitari a Kherson
I militari russi hanno consegnato più di 75 tonnellate di aiuti umanitari a Kherson, ha detto il ministero della Difesa russo citato dall'agenzia Itar-Tass.
«Un altro carico di aiuti umanitari dalla Russia è stato consegnato alla città ucraina di Kherson per i residenti locali. I camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato più di 75 tonnellate di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini», ha detto il dicastero specificando che l'esercito russo ha fornito kit alimentari a tutti i bisognosi, compresi i prodotti essenziali: cereali, pasta, zucchero, conserve, patate, frutta e altri generi alimentari.
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4h00
L'Australia sostiene l'Ucraina
Il governo australiano ha imposto un divieto all'esportazione di allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per il Commercio, Marise Payne.
Le autorità australiane invieranno inoltre almeno 70.000 tonnellate di carbone termico in Ucraina per garantire la sicurezza energetica del Paese.
Infine, i rifugiati dall'Ucraina ospitati dall'Australia riceveranno un visto di tre anni, che consentirà loro di ottenere l'assicurazione sanitaria statale e permessi di lavoro.
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3h00
Zelensky: «Gli ucraini combattono in modo professionale»
«Il ventiquattresimo giorno dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia è terminato. Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini hanno dimostrato di saper combattere in modo più professionale di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video, citato dai media locali.
«Rispondiamo con saggezza e coraggio all'enorme numero di equipaggiamenti e soldati da loro inviati in Ucraina. Ecco perché, ad esempio, l'ucraina Chornobaivka passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l'esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro», ha aggiunto Zelensky
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2h10
8 su 10 corridoi umanitari hanno funzionato
Oltre 6.600 persone sono state evacuate ieri dalle zone più a rischio dell'Ucraina nella giornata di ieri. Lo riporta il Kyiv Independent. Circa 4.128 persone, tra cui più di 1.100 bambini, sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhia. Quasi 1.820 sono state evacuate dall'Oblast di Kiev. In totale, otto dei 10 corridoi umanitari previsti hanno funzionato.
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2h00
Sumy, evacuati all'estero 71 bimbi orfani
Settantuno bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni estere dall'orfanotrofio della città ucraina di Sumy. Lo riporta il Kyiv Independent, citando il sindaco Dmytro Zhyvytskyi. I bimbi si erano rifugiati negli scantinati per due settimane prima che potessero essere fatti partire per un luogo sicuro e molti di loro soffrono di problemi di salute, ha specificato il primo cittadino del capoluogo nordorientale.
Un gruppo di 19 minorenni per lo più orfani sarebbe invece bloccato in un ospedale di Mariupol: si tratta di bimbi e adolescenti tra i 4 e i 17 anni ricoverati per malattie polmonari prima dello scoppio dell'offensiva russa.
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00h20
Sirene antiaeree a Kiev
Sirene antiaeree stanno suonando a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul suo canale Telegram, invitando la gente a raggiungere i rifugi.