Diverse migliaia di persone hanno partecipat a Berna alla manifestazione «Solidarietà con l'Ucraina, fermate la guerra ora!»: al raduno c'era pure il presidente della Confederazione Ignazio Cassis che ha introdotto in un collegamento video in diretta il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky mostrato su uno schermo durante la dimostrazione. (KEYSTONE)
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis parla durante la manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina davanti a Palazzo Federale.
Manifestanti indossano bandiere ucraine e tengono striscioni durante una manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina a Berna, Svizzera, sabato 19 marzo 2022.
Il presidente svizzero Ignazio Cassis ascolta il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Artem Rybchenko, ambasciatore ucraino in Svizzera, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e i membri del comitato organizzatore, da sinistra, stanno insieme durante l'inno nazionale ucraino.
Artem Rybchenko, ambasciatore ucraino in Svizzera, è stato il moderatore della manifestazione.
Manifestanti tengono striscioni e bandiere ucraine, durante una manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina.
Zelensky in diretta a Berna con Ignazio Cassis
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky mostrato su uno schermo durante la dimostrazione. (KEYSTONE)
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis parla durante la manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina davanti a Palazzo Federale.
Manifestanti indossano bandiere ucraine e tengono striscioni durante una manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina a Berna, Svizzera, sabato 19 marzo 2022.
Il presidente svizzero Ignazio Cassis ascolta il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Artem Rybchenko, ambasciatore ucraino in Svizzera, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e i membri del comitato organizzatore, da sinistra, stanno insieme durante l'inno nazionale ucraino.
Artem Rybchenko, ambasciatore ucraino in Svizzera, è stato il moderatore della manifestazione.
Manifestanti tengono striscioni e bandiere ucraine, durante una manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina.
In apertura della manifestazione, l'ambasciatore ucraino in Svizzera ha espresso la sua gratitudine per l'ampio sostegno nella Confederazione e in tutta Europa. «We are one», ha ribadito, ricordando quanto è stato fatto in favore del popolo ucraino sia sul posto sia nell'accoglienza dei profughi.
Ha poi rivolto il suo personale ringraziamento al presidente della Confederazione Cassis e al presidente ucraino Zelensky come pure al sindaco di Berna, il verde Alec von Graffenried.
Una canzone contro la guerra
Von Graffenried ha espresso la solidarietà della città con tutte le persone in Ucraina, a Kiev, a Leopoli, a Mariupol e nelle altre città attaccate dalla Russia.
«La guerra non appartiene al nostro mondo, siamo contrari alla guerra!» ha enfatizzato il sindaco, invitando i presenti a intonare con lui una canzone contro la guerra: la canzone scritta da Edwin Starr contro la guerra in Vietnam «War: What is it good for? Absolutely Nothing». Von Graffenried ha anche ricordato il popolo russo, costretto da Putin a una guerra che non vuole.
Cassis a Zelensky: «Il tuo popolo non è solo»
All'improvviso la voce di Zelensky si è fatta sentire dagli autoparlanti, con i manifestanti che scandivano nuovamente «we are one». Il presidente ucraino è stato accolto da Cassis, che lo ha ringraziato per essere presente «virtualmente» a Berna.
Il presidente della Confederazione ha detto «questa moltitudine, caro Volodymyr, vuole mostrarti che il tuo popolo non è solo. Ci sono svizzeri, ci sono persone da tutto il mondo e ci sono molti ucraini».
Rivolgendosi agli ucraini, Cassis ha aggiunto: «siete i benvenuti». Il ticinese ha detto «siamo impressionati dal coraggio con cui lottate per la democrazia, la libertà e la pace. Tutti siamo impressionati dall'unione con cui vi opponete alla Russia. Ma soprattutto siamo impressionati da come difendete i valori fondamentali della libertà, che sono anche i nostri valori fondamentali».
Zelensky: «Conosco bene la Svizzera, volevo portare in Ucraina gli stessi standard di pace»
Esprimendosi in perfetto tedesco, il presidente Zelensky ha salutato tutto il popolo svizzero, ringraziando per il sostegno: «grazie per sostenere la nostra lotta per la libertà e la pace».
La voce fuori campo ha ricordato che la Svizzera è uno stato che ha una lunga storia nella pace: «sono stato spesso nel vostro paese e so come vivete: volevo portare all'Ucraina gli stessi standard di pace e libertà che avete voi».
La stoccata a Nestlé
«Questo è un sogno per tutti noi: poter vivere come in Svizzera, con benessere, pace e libertà. Per voi è normale, noi dobbiamo lottare per ottenere ciò. Eravamo su questo cammino, fino al 24 febbraio, quando tutto è cambiato, non solo per noi ucraini ma anche per tutta l'Europa», ha detto il presidente ucraino. Il suo discorso è stato accolto da scroscianti applausi dai presenti.
Zelensky non ha risparmiato una stoccata a Nestlé, criticando la multinazionale vodese per aver deciso di continuare ad operare in Russia: «Mariupol è in rovina e non c'è niente da mangiare lì», ha detto, citando ironicamente lo slogan di Nestlé «good food, good life». Il suo discorso è stato accolto da scroscianti applausi dai presenti.
Cassis andrà in Polonia
Cassis ha concluso il collegamento con Kiev sottolineando di essere profondamente impressionato dalla volontà del presidente ucraino di voler continuare a lottare.
Il ticinese ha annunciato che si recherà in Polonia, ai confini con l'Ucraina, per rendersi conto di persona dei fatti. Poi il presidente della Confederazione ha scandito, assieme all'ambasciatore ucraino ancora una volta lo slogan «we are one», prima di lasciare il palco.
Chi ha organizzato la manifestazione?
L'intervento di Zelensky è stato organizzato dall'ambasciata ucraina a Berna, che aveva fatto una richiesta in tal senso, ha indicato a Keystone-ATS Michael Steiner, capo della comunicazione presso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), diretto dallo stesso Cassis.
Il DFAE e la missione diplomatica si sono accordati su queste modalità. Inizialmente era stato previsto che il leader ucraino parlasse ai presenti solo in un videomessaggio.