I consigli dello psicologo Ecco come affrontare al meglio la marea di notizie

Di Manuel Kellerhals

20.3.2022

Migliaia di persone in fuga dalla città ucraina di Irpin, alle porte di Kiev.
Migliaia di persone in fuga dalla città ucraina di Irpin, alle porte di Kiev.
KEYSTONE/EPA/ROMAN PILIPEY

Molte persone seguono la situazione in Ucraina quasi in tempo reale. Tuttavia secondo lo psicologo dei media Daniel Süss può essere utile stabilire dei limiti chiari per come si consumano i contenuti mediatici.

Di Manuel Kellerhals

Edifici bombardati, persone in fuga, bambini che piangono: le tragiche immagini dall'Ucraina sono dappertutto. Le notizie sugli sviluppi ci arrivano ogni minuto, tramite live ticker, messaggi push, video di Tiktok: in poche occasioni è stato possibile seguire una guerra in modo così immediato e direttamente dallo schermo del proprio smartphone.

Sebbene molte persone abbiano una grande sete di informazioni, in realtà in molti faticano a gestire il flusso di notizie. Lo psicologo dei media Daniel Süss ci fornisce preziosi consigli su cosa fare per non sentirci sopraffatti.

Signor Süss, qual è il modo migliore per affrontare l'attuale situazione come consumatore di contenuti mediatici?

I media hanno molteplici funzioni. Le persone vogliono essere avvertite dei pericoli, vogliono formarsi le proprie opinioni, vogliono avere una base per prendere decisioni. Questo è molto importante e può anche essere rassicurante perché può darti la sensazione di avere una visione d'insieme della situazione. Ma quando una situazione è in costante escalation, e di conseguenza si è inondati di messaggi, si può innescare uno stato di stress costante. Quindi la continua ricerca di notizie aggiornate non è più utile.

Come si può evitare questo stress ricorrente?

Si dovrebbe decidere consapevolmente che tipo di fonti sono affidabili e quando si desidera usarle. Una chiara autolimitazione può essere molto utile.

Qual è il modo migliore per affrontare la marea di notizie? Un soldato usa il suo cellulare per documentare la distruzione a Kiev.
Qual è il modo migliore per affrontare la marea di notizie? Un soldato usa il suo cellulare per documentare la distruzione a Kiev.
Getty Images

Come si costruisce un sano equilibrio quando si leggono le notizie?

Sfortunatamente non esiste una raccomandazione obiettiva. Ogni persona deve trovare il proprio limite. Dipende anche dal fatto se si è personalmente coinvolti, ad esempio avendo dei conoscenti in Ucraina. In sostanza si può dire che non c'è niente di male nel leggere un giornale di qualità una volta al giorno o nel guardare o ascoltare un telegiornale affidabile.

Chi è Daniel Süss?
zVg

Daniel Süss è professore di psicologia dei media alla ZHAW e professore di Scienze della comunicazione all'Università di Zurigo.

Quali conseguenze psicologiche può avere il consumo a lungo termine delle notizie di guerra?

Per le persone che consumano le notizie in modo molto intenso, questo può innescare un cosiddetto effetto scary world (mondo spaventoso). Ciò significa che cresce l'impressione che il mondo sia costituito solo da pericoli. Ci si sente subito minacciati. Allo stesso tempo può nascere una sensazione di impotenza.

Cosa si può fare per contrastare questa sensazione?

È importante parlare con chi ci circonda di quello che sta succedendo. Ciò può aiutarci anche a scoprire come si può diventare attivi. Si può donare forniture di soccorso o denaro o partecipare a delle dimostrazioni. Partecipare a tali manifestazioni può farci sentire non così tanto impotenti di fronte all'incomprensibile. Anche se sono azioni puramente simboliche, sono azioni che generano l'attenzione dei media, che possono influenzare la politica e mostrare alle persone direttamente coinvolte sostegno e solidarietà.

Le foto e i video dall'Ucraina non si possono evitare nemmeno sui social media. Come influiscono sulla nostra percezione?

In situazioni di guerra, si è sempre cercato di veicolare la propaganda. Circolano voci, si diffondono fake news. I media giornalistici possono contrastare questo in una certa misura controllando le informazioni e segnalando eventuali ambiguità. Queste misure non esistono sui social media. Questa è una grande sfida.

Qual è il modo migliore per filtrare le informazioni su internet?

Ci si dovrebbe orientare principalmente alla cronaca giornalistica. In altre parole, contributi editorialmente responsabili e non solo immagini e video provenienti da internet, che possono anche essere falsi. È anche importante utilizzare degli ausili per un inquadramento. Con i bambini e i giovani, è particolarmente importante che i messaggi siano inseriti in un contesto su misura per loro. Tale collocazione può essere utile anche per gli adulti.