Guerra in Medio OrienteI raid di Israele distruggono l'ultimo ospedale di Gaza Nord
SDA
28.12.2024 - 20:08
Nelle ultime ore le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere di aver arrestato «oltre 240 terroristi» in un ospedale a Gaza Nord che era un «centro di comando di Hamas», ma che era anche l'ultimo della zona e che ora è stato messo «fuori servizio».
Keystone-SDA
28.12.2024, 20:08
28.12.2024, 20:09
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Allo stesso tempo, Israele non ha però trascurato lo Yemen, da dove continuano ad arrivare missili lanciati dagli Houthi, che a loro volta denunciano come una «aggressione statunitense-britannica» i nuovi bombardamenti nel nord del Paese, dopo quelli israeliani contro l'aeroporto di Sanaa.
L'operazione attorno all'ospedale Kamal Adwan è durata circa due giorni, perché si trattava, ha affermato l'Idf, di una «roccaforte chiave per le organizzazioni terroristiche».
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, sono stati arrestati «decine di membri del personale medico», che sono stati trasferiti «in un centro di detenzione per essere interrogati, compreso il direttore, Hossam Abu Safiyeh».
«Fuori servizio l'ultima struttura sanitaria nel nord di Gaza»
Così facendo Israele ha però «messo fuori servizio l'ultima importante struttura sanitaria nel nord di Gaza. I rapporti iniziali indicano che alcuni reparti chiave sono stati gravemente bruciati e distrutti durante l'incursione», ha scritto sul suo account X l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui direttore, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha peraltro dichiarato alla radio Bbc che lui e alcuni suoi colleghi sono «scampati alla morte per un pelo» quando l'aeroporto di Sanaa è stato bombardato mentre erano in attesa di partire.
«Mi fischiano ancora le orecchie. Sono già passate più di 24 ore. Non so se ha danneggiato il mio orecchio. L'esplosione è stata così forte. È stata colpita la sala partenze accanto a noi, e più tardi la torre di controllo».
Anche il coordinatore Onu per gli aiuti umanitari yemeniti, Julien Harneis, ha protestato per il bombardamento all'aeroporto di Sanaa, avvenuto, ha detto, proprio «mentre un aereo di linea che trasportava centinaia» di persone «si preparava ad atterrare».
Gli Houthi continuano a lanciare missili contro Israele
Ma intanto, gli Houthi continuano a lanciare i loro missili contro Israele. Il nuovo attacco nel nord dello Yemen, che né Usa né Israele hanno commentato, è infatti avvenuto poco dopo che, tramite il loro portavoce Yahya Saree, gli Houthi avevano rivendicato di aver lanciato un «missile balistico ipersonico» contro la base aerea israeliana di Nevatim, situata nel deserto del Negev.
Il vettore ha effettivamente attivato le sirene d'allarme nelle aree di Gerusalemme e del Mar Morto, ma è comunque stato abbattuto prima che entrasse nel territorio di Israele, hanno affermato le Forze di difesa israeliane.
Gli allarmi di allerta razzi e droni attivati dagli attacchi dallo Yemen hanno peraltro costretto migliaia di israeliani a correre nei rifugi quasi ogni notte negli ultimi 10 giorni, ricordano i media locali.
Usata per la prima volta la tecnologia THAAD
E proprio per intercettare un missile proveniente dallo Yemen, è stata usata per la prima volta una batteria di difesa missilistica Usa ad alta tecnologia chiamata Terminal High Altitude Area Defense (Thaad), che ha neutralizzato la minaccia.
Così come sono stati intercettati, ha fatto sapere l'Idf, «due proiettili», non meglio precisati, «che hanno innescato le sirene di allarme nelle aree di Gerusalemme, Negev e HaShfela quando «hanno attraversato il territorio israeliano dal nord di Gaza».
Frattanto, il ministero della Salute del governo di Hamas ha affermato che nella Striscia di Gaza almeno 48 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, cosa che porta il bilancio totale delle vittime a 45.484, mentre i feriti sono 108.090.