
Da quando il Lugano ha silurato il direttore sportivo Carlos da Silva, il club ticinese si trova in difficoltà. Il successore del portoghese, Sebastian Pelzer, non vede però alcun collegamento. Questo in netto contrasto con l'ex Nazionale, ora opinionista di blue Sport, Pascal «Zubi» Zuberbühler.
Hai fretta? blue News riassume per te
- La recente partenza del direttore sportivo del Lugano Carlos da Silva è un argomento di conversazione anche nello studio di blue Sport.
- Il nuovo ds Sebastian Pelzer non vede alcun legame con la recente serie di sconfitte, come sottolinea in un'intervista rilasciata a «blue Sport».
- Zuberbühler e Dani Gygax, invece, sono convinti che il licenziamento di Da Silva abbia causato disordini all'interno della squadra.
Il Lugano si è separato dal suo direttore sportivo Carlos Da Silva con effetto immediato a metà febbraio. La decisione di licenziare il 41enne è stata presa nell'ambito della pianificazione della prossima stagione, si leggeva nel comunicato stampa del club sottocenerino.
Il portoghese era responsabile delle questioni sportive del club dal 2021. Inizialmente ha ricoperto questo ruolo a 360 gradi, per poi concentrarsi solo sulla prima squadra dal 2025. Non è ancora chiaro cosa abbia portato alla brusca separazione.
Chiaro è però stato il crollo dei risultati sportivi dal suo allontanamento. Al momento del licenziamento dell'ex giocatore del Lugano, che si era ben integrato con l'allenatore Mattia Croci-Torti, i bianconeri erano ancora in testa alla classifica.
Da allora sono arrivate solo sconfitte: tre in campionato, due in Conference League contro avversari inferiori e la clamorosa uscita di scena in coppa contro il Bienne, squadra di Promotion League.
Pelzer: «Il licenziamento non ha influenzato i giocatori»
Non c'è da stupirsi che molti vedano l'origine della serie di sconfitte nella brusca uscita di scena di Da Silva. Il nuovo uomo forte dell'area sportiva del Lugano è Sebastian Pelzer, arrivato dal club partner Chicago Fire su raccomandazione del membro del Consiglio di amministrazione Georg Heitz e che da gennaio ricopre il ruolo di Chief Sports Officer.
Lo stesso tedesco non vede però alcun legame, come ha dichiarato a «blue Sport» prima della partita di domenica contro il Winterthur.
«In linea di principio, si può forse vederla così dal punto di vista mediatico, ma per noi, all'interno della società, non è un problema», ha detto Pelzer, spiegando: «Se ci sono dei cambiamenti di personale all'interno del club, come giocatore non influisce su come effettuare un buon passaggio o non sfruttare un'occasione da gol».
Per questo secondo il 44enne non c'è una relazione tra il momento della comunicazione dell'esonero di Da Silva e i recenti risultati: «L'umore è buono nonostante tutto. Anche l'interazione della la squadra, tra allenatore, staff e squadra, è buona».
Gli scarsi risultati sono il risultato di «errori individuali» che devono essere corretti al più presto, riassume il tedesco.
Zuberbühler: «Non se ne è parlato abbastanza»
«Non sono d'accordo con le sue parole, soprattutto quando dice che se ne è parlato abbastanza. Il comunicato stampa è stato molto breve. Lui evita sempre la domanda. C'è qualcosa sotto», afferma l'opinionista di blue Sport Pascal Zuberbühler.
Secondo Zubi, il dimissionario Carlos da Silva è stato un «uomo di fiducia». Ha trasmesso ai giocatori un buon feeling e andava anche molto d'accordo con l'allenatore, spiega l'ex giocatore della Nazionale.
«All'improvviso, boom, è sparito. Nel corto comunicato stampa si è dato il benservito a Carlos da Silva... io non credo che se ne abbia parlato abbastanza», afferma esasperato il 54enne.
«Il Lugano è in qualche modo cambiato», concorda l'ex calciatore Dani Gygax in studio.
La conclusione di Zubi: «Ho sempre elogiato il Lugano, ma adesso in qualche modo bisogna dire che non è riuscito a sostituire adeguatamente il pezzo del puzzle».