Servizi segreti Trapela file interno: «Mosca vuole sottomettere Minsk entro il 2030»
La Russia pianificherebbe di sottomettere e inglobare progressivamente la Bielorussia entro il 2030. È quello che emerge da un documento segreto dell'amministrazione russa, pubblicato da Sueddeutsche Zeitung, Wdr e Ndr in Germania.
I servizi occidentali, secondo i media tedeschi, riterrebbero il documento autentico. «Nella sua forma esteriore, il documento assomiglia a un normale documento burocratico o di amministrazione politica russo», ha dichiarato Martin Kragh, vicedirettore del Centro di studi sull'Europa orientale di Stoccolma (SCEEUS). Il contenuto è «ampiamente coerente con gli obiettivi politici della Russia nei confronti della Bielorussia dagli anni '90».
Alla Süddeutsche Zeitung, un alto funzionario dei servizi segreti occidentali ha poi aggiunto: «Il contenuto del documento è assolutamente plausibile e corrisponde a ciò che percepiamo anche noi». Il documento strategico va visto come parte di un piano più ampio di Putin: la creazione di un nuovo Grande Impero Russo.
L'obiettivo citato nel documento sarebbe infatti quello di arrivare alla fondazione di uno Stato comune sotto la leadership russa.
Come vorrebbe fare Mosca?
Il documento interno di 17 pagine, che risale all'estate del 2021, è intitolato «obiettivi strategici della Federazione russa in Bielorussia». Gli strateghi del Cremlino vogliono infiltrarsi progressivamente nei diversi settori, scrivono i media tedeschi.
Gli obiettivi strategici sono elencati come settore di politica e difesa, commercio e economia, società. Vengono inoltre indicati obiettivi temporali di breve periodo (entro il 2022), di medio periodo (entro il 2025) e di lungo periodo (2030).
Stando al documento compilato un anno prima, le riforme costituzionali concluse nel febbraio dell'anno scorso a Minsk dovevano avvenire alle condizioni della Russia, per armonizzare le leggi con la Federazione russa.
Inoltre la Russia vuole respingere l'influenza occidentale e fare del Paese un baluardo contro la Nato.
SDA
