Guerra Quali armi ci saranno nelle nuove forniture statunitensi a Kiev?

SDA

21.2.2023 - 10:55

Un altro maxi invio di armi americane da quasi mezzo miliardo di dollari per dimostrare l'impegno degli Stati Uniti ad aiutare la resistenza dell'Ucraina contro le forze di Vladimir Putin per «tutto il tempo necessario». 

Il presidente statunitense Joe Biden e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky durante l'incontro a Kiev di lunedì.
Il presidente statunitense Joe Biden e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky durante l'incontro a Kiev di lunedì.
KEYSTONE/Ukrainian Presidential Press Office via AP

Nel giorno della sua storica visita a Kiev, Joe Biden ha portato a Volodymyr Zelensky l'ennesimo pacchetto di aiuti militari americani ma non compaiono né le armi a lungo raggio né i jet F-16 tanto invocati dagli ucraini. Ci sono invece nuove munizioni d'artiglieria, Howitzer, radar per la sorveglianza aerea, Himars e Javelin, i sistemi anti-missile e anti-carro che in questi quasi 12 mesi di guerra hanno fatto la differenza sul campo.

Un totale di 450 milioni di dollari, che portano a 30 miliardi il valore complessivo delle armi inviate dagli Stati Uniti dall'inizio dell'invasione. Un sostegno storico, senza precedenti.

Che, tuttavia, dopo un anno di guerra potrebbe non bastare alle forze ucraine per difendersi dall'offensiva di Mosca.

Cosa vorrebbe Kiev?

Secondo Kiev servono armi a lungo raggio, i super razzi Atacms in grado di colpire fino a 300 chilometri – quindi potenzialmente in territorio russo – e i caccia. Nel colloquio al palazzo presidenziale Zelensky ha rinnovato a Biden la richiesta di sbloccarne l'invio, ma da Washington per ora nessun via libera.

I due leader hanno «avuto un lunga discussione su tutti gli aspetti della guerra», ha risposto il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ad un domanda sull'argomento durante un punto con un ristretto gruppo di giornalisti.

Il braccio destro di Biden ha aggiunto che il presidente americano ha anche ricevuto un «briefing dettagliato» dello staff di Zelensky «sui passi che gli Stati Uniti, il G7 e la Nato dovranno compiere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per assicurarsi che Kiev abbia ciò che serve per sostenere il suo sforzo» bellico.

Parole che confermano come per il momento l'amministrazione americana non abbia nessuna intenzione di annunciare l'invio di armi più potenti.

Pressione anche interna per l'invio di jet

«Non voglio entrare nei dettagli perché non ci sono annunci da fare oggi», ha tagliato corto Sullivan, precisando tuttavia che i due presidenti «si sono confrontati, ognuno con il suo punto di vista, su una serie di armi di cui i media hanno parlato di recente e nei mesi scorsi». Leggi: Atacms e F-16.

D'altra parte anche in patria cresce la pressione su Biden per sbloccare l'invio a Kiev dei caccia.

Proprio cinque giorni fa, dopo un colloquio riservato con il più alto capo militare americano in Europa, il generale Christopher Cavoli, un gruppo bipartisan di deputati ha inviato una lettera al presidente americano insistendo che jet moderni «potrebbero essere decisivi per l'Ucraina per colpire droni e missili russi, proteggendo così le truppe di terra, e per prendere il controllo dello spazio aereo».

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