Guerra in Ucraina Lavrov, «nessun colloquio di pace a luglio»

SDA

13.7.2023 - 07:14

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.
Keystone

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha smentito oggi indiscrezioni dei media secondo cui colloqui ufficiali per la pace in Ucraina potrebbero tenersi questo mese.

«Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione in merito. Ci sono ragioni per ritenere che si tratti di una fake news, considerando la persistente intenzione di Kiev e dei suoi referenti occidentali di inasprire le ostilità», ha affermato Lavrov in un'intervista al quotidiano online Lenta.ru. Lo riporta la Tass.

Il 26 giugno l'emittente tv tedesca Ard aveva riferito che il 24 giugno si è tenuto a Copenaghen un incontro internazionale sull'Ucraina «in condizioni di stretta segretezza» con la partecipazione di diplomatici dei Paesi occidentali, nonché di rappresentanti di Brasile, India, Cina e Sudafrica. In quell'occasione sarebbe stato affermato che colloqui ufficiali per la pace in Ucraina erano previsti a luglio.

«Impossibili relazioni con Paesi ostili»

Mosca non tornerà alle relazioni precedenti con i Paesi che adesso considera ostili, ha poi affermato il ministro degli Esteri russo. «È anche ovvio che non ci sarà un ritorno alle nostre relazioni precedenti con i Paesi non amici», ha dichiarato al portale Lenta.ru.

«Se decidono di rinunciare alla loro linea anti-Russia all'improvviso, vedremo cosa significa esattamente e decideremo la nostra linea successiva basandoci sui nostri interessi. Questo riguarda l'Occidente collettivo», ha aggiunto Lavrov.

«La Nato torna agli schemi da Guerra Fredda»

Secondo il ministro degli Esteri i Paesi Nato si sono impegnati a fornire armi a più lungo raggio all'Ucraina con l'obiettivo di «prolungare la guerra di logoramento».

Il vertice Nato a Vilnius ha mostrato che l'Alleanza è tornata agli schemi della Guerra Fredda, ha detto Lavrov citato dalla Tass, aggiungendo che «Mosca studierà attentamente i risultati del vertice e risponderà alle minacce al meglio delle sue possibilità».

SDA