Tradito da una app Ucciso un ufficiale russo mentre faceva jogging, è l'ombra di una vendetta ucraina?

SDA / phi

11.7.2023 - 20:31

Stanislav Rzhitsky è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Kranodar il 10 luglio.
Stanislav Rzhitsky è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Kranodar il 10 luglio.

Quattro colpi di pistola sparatigli mentre faceva jogging in un parco, due alla schiena e due al torace. Così è morto a Krasnodar, nel sud della Russia, un ex comandante di sommergibili, Stanislav Rzhitsky.

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  • Stanislav Rzhitsky è stato ucciso il 10 luglio mentre faceva jogging a Krasnodar.
  • L'ufficiale era un capitano di sottomarino e poi responsabile della mobilitazione nella regione di Mosca.
  • A quanto pare il 42enne ha messo l'assassino sulle sue tracce perché ha pubblicato l'ora e il tragitto della sua corsa su un'app.

Un delitto misterioso, sul quale si allunga il sospetto di un ruolo dei servizi segreti ucraini. Alcuni media di Kiev, infatti, ipotizzano che l'ufficiale sia stato colpito in un'azione di vendetta per un bombardamento dal mare avvenuto un anno fa in cui rimasero uccise 27 persone.

Come sempre di fronte a queste ipotesi, Kiev nega e afferma che quanto avvenuto è il risultato del malcontento crescente tra i russi. Mosca non commenta, e si limita a rendere noto che il Comitato investigativo russo ha disposto l'arresto di un uomo che sarebbe sospettato di essere in qualche modo coinvolto nell'uccisione dell'ufficiale, anche se non si conoscono i particolari. Rzhitsky, che era anche vice responsabile per la mobilitazione nella sua città, era stato in passato comandante del sottomarino Krasnodar.

Di lui avevano parlato i media ucraini, indicandolo appunto tra i capitani dei sottomarini che più volte hanno colpito l'Ucraina con i loro missili. Uno di questi bombardamenti, il 14 luglio del 2022, aveva provocato 27 vittime nella città di Vinnitsa.

Ad avvalorare l'ipotesi della vendetta, oltre a diversi canali Telegram russi e ucraini, è stato Iliya Ponomarev, un oppositore russo in passato deputato della Duma ma trasferitosi a partire dal 2016 in Ucraina, di cui ha acquisito la cittadinanza.

Una vendetta ucraina?

«C'erano persone che hanno detto che si sarebbero vendicate, ed ecco che si sono vendicate», ha detto Ponomarev in una diretta Youtube sul canale Freedom Live. Come sempre avviene quando ci sono attacchi sul territorio russo, Kiev non ha assunto la paternità dell'azione.

«Sappiamo che le radici di quanto avvenuto devono essere cercate all'interno della Russia stessa, dove cresce la protesta contro la guerra in Ucraina», ha affermato Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti militari, ricorrendo al copione usato dalle autorità ucraine in queste occasioni.

Il nome di Rzhitsky era contenuto nella lista di veri e presunti nemici dell'Ucraina curata dal sito Myrotvorets (Peacemaker) di Kiev, che comprende decine di migliaia di persone, inclusi molti giornalisti e personaggi dello spettacolo stranieri, con tanto di indirizzi e dati personali.

«Liquidato»

Sulla fotografia dell'ufficiale compare ora la parola «liquidato», riferisce la BBC (la stessa definizione era stata riservata al fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso nel 2014 in un bombardamento mentre copriva il conflitto nel territorio controllato dai separatisti del Donbass).

Da parte loro il padre e un amico di Rzhitsky sostengono che l'ufficiale non ha mai preso parte a bombardamenti contro l'Ucraina, perché aveva chiesto di essere congedato dal servizio attivo fin dal dicembre del 2021 e da allora, in attesa di una risposta positiva, che è arrivata nell'agosto del 2022, non era più stato in mare

Aveva svolto il servizio a Sebastopoli, dove ha sede il quartier generale della flotta russa del Mar Nero.

Un'applicazione fatale

Nonostante l'Ucraina neghi ogni responsabilità dell'omicidio, il servizio di intelligence militare ucraino HUR non solo ha confermato l'assassinio, ma ha fornito un numero sorprendente di dettagli, che includono informazioni che solo chi ha sparato potrebbe effettivamente conoscere.

Verso le 6 del mattino Rzhitsky era nel parco di Krasnodar quando l'assassino ha colpito. «Il parco era deserto a causa della forte pioggia, quindi non c'erano testimoni», scrivono gli 007 di Kiev. Il killer ha estratto la sua pistola Makarov e ha sparato sette volte alla sua vittima, che è morta sul colpo.

Non è stato però difficile per il sicario scoprire dove si sarebbe trovato l'ufficiale russo: il 42enne ha pubblicato il percorso della sua corsa di jogging con le rispettive tempistiche sull'app di fitness Strava con il suo vero nome.

La registrazione della sua ultima corsa termina nel punto in cui è stato assassinato. Secondo il «Kyiv Post», anche lo stesso Budanov – il capo dei servizi segreti militari di Kiev – ha lasciato un «mi piace» sotto la condivisione.

SDA / phi