Guerra Raid in Ucraina e Crimea, «Colpita Sebastopoli»

SDA

13.7.2023 - 00:36

Nel secondo e decisivo giorno del vertice Nato a Vilnius la Russia sfoga la sua rabbia lanciando per una seconda notte consecutiva una grandinata di droni sull'Ucraina e in particolare su Kiev. 

Monumento ai soldati sovietici caduti nella Seconda guerra mondiale nel porto di Sebastopoli, nella penisola di Crimea, in Ucraina, ma ora in mano ai russi, scattato nel settembre 2005.
Monumento ai soldati sovietici caduti nella Seconda guerra mondiale nel porto di Sebastopoli, nella penisola di Crimea, in Ucraina, ma ora in mano ai russi, scattato nel settembre 2005.
KEYSTONE

Le forze antiaeree ucraine rivendicano l'abbattimento di ben 11 velivoli-kamikaze senza pilota di fabbricazione iraniana Shahed, relativamente economici e facili da abbattere per la contraerea.

Ma i droni esplosivi spediti su bersagli ucraini sono stati 15 e almeno quattro sono riusciti a passare le difese.

Nella regione di Cherkasy, a sud di quella di Kiev, nell'Ucraina centrale, si registrano due feriti dopo che uno Shahed ha colpito un edificio non residenziale provocando un incendio, secondo quanto denunciato dal governatore dell'oblast, Ihor Taburets.

Intanto, il governo filorusso in Crimea ha denunciato esplosioni, almeno un incendio e spari in piena notte su mercoledì nella città di Sebastopoli: episodi registrati dal canale Telegram russo Chp/Sevastopol di cui non parlano i media ucraini, ma che i canali filorussi tendono a interpretare come «esercitazioni per il personale militare sull'uso di armi».

La controffensiva avanza?

Per quanto riguarda la controffensiva, che continua a riguardare principalmente le forze di terra, gli ucraini «continuano la loro avanzata nella regione di Zaporizhzhia e frenano l'assalto dei russi in cinque direzioni, riuscendo anche a distruggere quattro complessi missilistici antiaerei nemici», secondo quanto riferisce Rbc-Ucraina, che cita il bollettino quotidiano dello stato maggiore delle forze armate.

I russi, secondo Kiev, continua a concentrare i loro sforzi principali sulle aree di Kupyan, Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Marin, dove proseguono «combattimenti pesanti».

In particolare attorno alla città martire e simbolica di Bakhmut «le nostre truppe continuano a condurre operazioni offensive a nord e a sud della città. Nelle direzioni Belaya Gora-Andreevka-Kurdyumovka hanno avuto successo in alcuni punti, stanno prendendo piede sulle linee raggiunte. I nostri soldati infliggono danni con l'artiglieria su obiettivi nemici identificati, eseguono misure di controbatteria», ha riferito alla tv ucraina il portavoce dello stato maggiore Andriy Kovalev.

A Berdyansk, città occupata dai russi sul Mar Nero nell'oblast di Zaporizhzhia, dove ieri è stato ucciso il generale russo Oleg Tsokov (una perdita confermata mercoledì dalla Duma russa) da un attacco di un missile di precisione a lungo raggio, durante la notte si è continuato a scavare fra le macerie dell'hotel Dune, usato dai russi come comando militare, mentre i corpi estratti vengono portati all'obitorio.

A Mariupol occupata, rivela ancora lo stato maggiore ucraino, viene riferito di continue incursioni di militari russi in case e appartamenti di residenti locali, dove controllano documenti personali e dispositivi mobili, «cercando di intimidire la popolazione locale e identificare coloro che aiutano le forze di difesa dell'Ucraina».

Mini droni per l'Ucraina

Infine, riscuote una certa rilevanza sui media ucraini l'acquisto, concluso da Kiev a Vilnius, di mille minidroni da ricognizione Black Hornet dalla Norvegia che li fabbrica.

Minuscoli elicotterini dotati di telecamere ad alta definizione che stanno nel palmo di una mano, pesano 32 grammi e costano ben 195'000 dollari l'uno, silenziosi e difficilissimi da avvistare e colpire.

Ma molto facili da manovrare a distanza per spiare i movimenti del nemico e per individuare bersagli da colpire. Un aiuto hi-tech alla controffensiva.

SDA