Torri gemelle La mente dell'11 settembre e due suoi complici patteggiano

SDA

1.8.2024 - 16:00

Le Torri Gemelle del World Trade Center bruciano dietro l'Empire State Building a New York, USA, l'11 settembre 2001. 
Le Torri Gemelle del World Trade Center bruciano dietro l'Empire State Building a New York, USA, l'11 settembre 2001. 
KEYSTONE

L'uomo accusato di aver pianificato l'attacco dell'11 settembre e due dei suoi complici hanno accettato di dichiararsi colpevoli delle accuse di cospirazione in cambio del carcere a vita invece di un processo con pena di morte a Guantanamo.

Lo riporta il New York Times, sottolineando che un alto funzionario del Pentagono ha approvato il patteggiamento per Khalid Shaikh Mohammed, Walid bin Attach e Mustafa al-Hawsawi, che sono sotto la custodia americana dal 2003.

«In cambio dell'abolizione della pena di morte come possibile punizione, i tre imputati hanno accettato di dichiararsi colpevoli dei reati che gli sono contestati, compreso l'omicidio di 2.976 persone», si legge nella lettera inviata alla famiglie delle vittime, riportata da New York Times.

L'accordo evita un processo che sarebbe potuto durare 12-18 mesi.

Il museo e memoriale dell'11 settembre a New York.
Il museo e memoriale dell'11 settembre a New York.
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L'idea degli attacchi è nata nel 1996

Mohammed, ingegnere che ha studiato negli Stati Uniti, è accusato di aver avuto l'idea di dirottare gli aerei e farli schiantare contro edifici.

Un'idea che ha presentato a Osama bin Laden nel 1996 e che poi ha contribuito a realizzare. Mohammed e Hawsawi sono stati catturati in Pakistan nel 2003 e detenuti in prigioni segrete della Cina fino al loro trasferimento a Guantanamo.

Le famiglie delle vittime non sono d'accordo

Le famiglie delle vittime dell'11 settembre criticano l'accordo. «Hanno commesso il peggior crimine della storia e dovrebbero ricevere la pena maggiore», ha detto con il New York Post l'ex agente della polizia di New York Jim Smith, che ha perso sua moglie negli attacchi.

«Sono arrabbiato e deluso dal fatto che i nemici che hanno ucciso migliaia di americani sono ora in grado di aggirare il sistema giudiziario a loro beneficio», ha messo invece in evidenza Kathy Vigiano, il cui marito è una delle vittime degli attacchi.

Si continua a morire a causa dell'11 settembre

I morti causati dagli attacchi furono quasi 3.000. I feriti e le persone che si sono ammalate a distanza di qualche tempo sono oltre 6.000.

A distanza di 23 anni infatti si continua a morire: il corpo dei vigili del fuoco ha aggiunto nel solo 2022 43 nuovi nomi al suo World Trade Center Memorial Wall, facendo salire a 341 il numero dei pompieri, dei paramedici e dei civili deceduti per malattie post 11-9.

Si tratta solo di due in meno rispetto a quello dei vigili del fuoco che persero la vita dando la scalata alle Twin Towers il giorno dell'attentato.

Di circa 1.100 morti non sono ancora stati identificati i resti.

Osama bin Laden ucciso 10 anni dopo

A seguito degli attentati fu dichiarata la guerra al terrorismo, in particolare al gruppo Al Qaida, condotto da Osama bin Laden, direttamente implicato negli attentati.

Truppe statunitensi e inglesi iniziarono la guerra in Afghanistan. Rovesciarono il regime dei talebani, che però tornarono al potere nel 2021, al ritiro delle truppe occidentali. 

Osama bin Laden, diventato dopo gli attacchi alle Torri Gemelle uno dei terroristi più ricercati al mondo, è stato ucciso nella sua casa fortificata in Pakistan, dove abitava da diversi mesi, da un commando di 24 Navy Seals, corpi speciali dei Marines, nella notte del 2 maggio 2011.

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