USA 2024Harris alza il tiro su Trump: «Sei hai qualcosa da dire, dimmelo in faccia»
SDA
1.8.2024 - 08:00
«Sei hai qualcosa da dire, dimmelo in faccia». Il ciclone Kamala Harris sbarca ad Atlanta e prova a spazzare via Donald Trump trainata dall'entusiasmo di oltre 10.000 persone, tra le quali molti giovani e donne coetanee della candidata democratica.
01.08.2024, 08:00
01.08.2024, 10:39
SDA
Nel suo comizio in Georgia, la vice presidente ha usato più volte un tono di sfida aperta con il tycoon deridendolo per la sua marcia indietro sul duello tv di settembre dopo essersi impegnato a farlo con Joe Biden ("non vi sembra bizzarro?") e auspicando che «riconsideri di incontrarmi sul palco del dibattito».
Dopo una tappa in uno storico ristorante afroamericano, sul palco Harris, che dalla notte scorsa è diventata ufficialmente l'unica candidata democratica alla votazione virtuale per la nomination che comincerà il primo agosto e terminerà entro il 5 dello stesso mese, ha ballato, incitato la folla, ma soprattutto attaccato il rivale contrapponendo ancora il suo passato da procuratrice ai tanti guai giudiziari di lui.
'Lock him up, lock him up', 'in galera, in galera', hanno risposto i sostenitori di Harris, che ha anche affrontato il delicato tema dell'immigrazione, nota dolente dell'amministrazione Biden, promettendo di rilanciare «l'accordo sul confine che Trump ha ucciso in Congresso» perché «non gli interessa la sicurezza del nostro Paese ma sé stesso».
Chi sarà il vice di Harris?
Intanto, continua il toto nomi per il vice presidente che Harris dovrebbe annunciare nei prossimi giorni. Secondo quanto riportato da Axios, la scelta potrebbe ricadere su un governatore poiché la campagna sta facendo pressione sui finanziatori di Wall Street affinché stacchino il prima possibile gli assegni con le loro donazioni in quanto una norma della Sec vieta contributi ai ticket presidenziali che includono il capo di uno Stato in carica.
Se questo fosse vero, il primo da escludere sarebbe Mark Kelly, l'unico senatore in corsa, mentre resterebbero in gara i governatori di Kentucky (Andy Beshear), Minnesota (Tim Walz) e Pennsylvania (Josh Shapiro).
Trump prova a sedurre gli afroamericani
Trump, invece, prova a sedurre gli elettori afroamericani con un'intervista alla National Association of Black Journalists (Nabj), la più importante associazione di giornalisti afroamericani con oltre 4.000 membri.
La Nabj, che ha invitato anche la candidata democratica e non ha ricevuto ancora risposta, ha una tradizione di colloqui con i candidati presidenziali durante la sua convention annuale a Chicago ma la partecipazione del tycoon ha provocato reazioni negative da parte di diversi importanti giornalisti afroamericani tanto che Karen Attiah, editorialista del Washington Post e giornalista dell'anno 2019 della Nabj, ha annunciato le dimissioni dal ruolo di co-presidente della convention.
«Sebbene la mia decisione sia stata influenzata da una serie di fattori, non sono stata coinvolta o consultata in alcun modo nella decisione di dare spazio a Trump in un formato del genere», ha scritto sui social media.
Anche altri reporter hanno sollevato obiezioni. April Ryan di TheGrio, che si è scontrata ripetutamente con l'allora presidente quando era corrispondente alla Casa Bianca, ha scritto che l'invito è «uno schiaffo in faccia alle giornaliste afroamericane» che sono state attaccate verbalmente dal tycoon.
Insulti razzisti da parte di Trump
Nel frattempo, The Donald non ha perso tempo nel rimodulare la sua retorica contro la sua avversaria infarcendola di insulti razzisti, una strategia che rischia di trasformarsi in un boomerang, e definendola un «giocattolo» nelle mani dei nemici stranieri se fosse eletta.
«La calpesteranno – ha attaccato – Sarà facilissimo per loro. La calpesteranno. E non voglio dire perché, ma molte persone lo capiscono».