Conflitti Kiev e Mosca raggiungono un accordo per lo scambio di prigionieri. Putin si mostra alla messa per il Natale ortodosso

SDA

8.1.2025 - 09:43

Se il Natale non ha portato una tregua, sembra profilarsi una buona notizia almeno sul fronte umanitario nel conflitto tra Russia e Ucraina. Mosca e Kiev hanno raggiunto un «accordo preliminare» per dare regolarità agli scambi di prigionieri, secondo quanto annunciato da una fonte ucraina.

Una fot resa disponibile dal servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie mostra il Patriarca Kirill e il Presidente russo Vladimir Putin durante la funzione della vigilia di Natale nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, Russia, il 7 gennaio 2025. I russi celebrano il Natale il 7 gennaio, secondo il calendario giuliano ortodosso russo.
Una fot resa disponibile dal servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie mostra il Patriarca Kirill e il Presidente russo Vladimir Putin durante la funzione della vigilia di Natale nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, Russia, il 7 gennaio 2025. I russi celebrano il Natale il 7 gennaio, secondo il calendario giuliano ortodosso russo.
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Ma sul terreno i combattimenti proseguono intensi sia nel Donbass ucraino sia nel Kursk, dove i vertici militari di Kiev hanno confermato un nuovo tentativo di avanzata.

Lo Stato maggiore ha annunciato che «nuove operazioni offensive» sono in corso nella regione russa, come aveva già reso noto domenica il ministero della Difesa di Mosca.

L'esercito di Kiev ha aggiunto che «un posto di comando» russo è stato colpito in un «attacco di precisione», ma non ha fornito indicazioni sull'andamento della nuova offensiva, mentre il ministero russo aveva detto che era stato vanificato un «tentativo di sfondamento» verso Bolshoye Soldatskoye, 20 chilometri a nord-est di Sudzha, già occupata dalle truppe ucraine.

Putin sfrutta il Natale ortodosso per mostrarsi

Quanto agli scambi di prigionieri, il difensore civico ucraino Dmytro Lubinets ha detto che, se la Russia rispetterà l'intesa, queste operazioni avranno una «natura sistematica in termini di quantità, tempistica e categorie» dei soldati che torneranno a casa, con la precedenza data ai malati e ai feriti.

Mentre a Mosca Vladimir Putin ha colto l'occasione del Natale ortodosso, festeggiato martedì, per mostrare vicinanza ai militari impegnati nel conflitto, partecipando con alcuni di loro e le loro famiglie a una funzione religiosa nella notte della vigilia, tenuta nella chiesa di San Giorgio il Vittorioso nel Parco della Vittoria dedicato alla Grande guerra patriottica contro il nazismo.

Il presidente si è recato poi alla cattedrale di Cristo Salvatore per fare gli auguri al Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, al quale ha chiesto di benedire le onorificenze destinate ad alcuni ufficiali impegnati nella cosiddetta operazione militare speciale.

Notizie di Trump?

Sul piano diplomatico, non si hanno ancora segnali concreti sulla tanto attesa iniziativa di pace di Donald Trump, quando mancano 13 giorni al suo insediamento alla Casa Bianca.

L'agenzia Reuters scrive che il suo rappresentante speciale Keith Kellogg ha rinviato una visita che avrebbe dovuto compiere nei primi giorni di gennaio a Kiev e altre capitali europee, tra cui Roma e Parigi.

Kellogg arriverà in Ucraina «a tempo debito», ha commentato il ministro degli Esteri Andriy Sybiha. Nei giorni scorsi il presidente Volodymyr Zelensky si è detto convinto che Trump possa portare la pace, ma nel frattempo i due eserciti cercano di guadagnare terreno in vista delle eventuali trattative.

Kurakhove è in mano ai russi?

Se lunedì Mosca aveva detto di avere preso il completo controllo della città di Kurakhove, nella regione ucraina orientale di Donetsk, nelle ultime ore l'esercito ucraino ha affermato che combattimenti sono ancora in corso in quest'area urbana.

Mentre ormai da cinque mesi le forze di Kiev sono presenti nella regione di Kursk, dove occupano alcune centinaia di chilometri quadrati.

Secondo i comandi ucraini, nei combattimenti sono stati uccisi 15.000 russi e un numero imprecisato di soldati nordcoreani, mentre il ministero della Difesa di Mosca parla di quasi 50.000 soldati ucraini «eliminati».

«Ringrazio i nostri guerrieri che riportano la guerra in Russia dando all'Ucraina più sicurezza e forza», ha scritto Zelensky su X. Ma la stanchezza per il lungo conflitto sembra erodere la popolarità del presidente.

Il sondaggio su Zelensky

Secondo un sondaggio condotto in dicembre dall'Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev (Kiis), il numero di coloro che dicono di «fidarsi» di Zelensky si è ridotto al 52% rispetto al 77% di un anno prima.

Significativo il fatto che il livello più basso dei consensi si registri nelle regioni più coinvolte nei combattimenti, scendendo al 42% nella parte orientale del Paese e al 46% nel Sud.