Minaccia sottovalutata?Israele sapeva del piano di Hamas da oltre un anno
SDA
25.11.2023 - 18:35
Oltre un anno prima del 7 ottobre, l'esercito israeliano aveva ricevuto informazioni sul piano di Hamas di attaccare le città israeliane e le basi dell'esercito. E ben due mesi prima dell'assalto, una sottufficiale aveva avvertito che quello scenario da incubo poteva verificarsi davvero, ma è stata ignorata.
25.11.2023, 18:35
SDA
Hai fretta? blue News riassume per te
Oltre un anno prima del 7 ottobre, l'esercito israeliano aveva ricevuto informazioni sul piano di Hamas di attaccare le città israeliane e le basi dell'esercito.
A scriverlo è il quotidiano israeliano Haaretz, che ricostruisce con nuovi dettagli quello che definisce «il fallimento» dell'intelligence e dei vertici militari di Israele, che hanno sottovalutato la minaccia.
Secondo Haaretz, Hamas ha iniziato a preparare il suo attacco da Gaza anni fa, ma per tutto questo tempo l'analisi di Israele è stata errata.
A scriverlo è il quotidiano israeliano Haaretz, che ricostruisce con nuovi dettagli quello che definisce «il fallimento» dell'intelligence e dei vertici militari di Israele, che hanno sottovalutato la minaccia ed erano impreparati all'orrore che si è consumato 50 giorni fa nel sud dello Stato ebraico.
Secondo Haaretz, Hamas ha iniziato a preparare il suo attacco da Gaza anni fa, ma per tutto questo tempo l'analisi di Israele è stata errata. E per oltre un anno, l'intelligence militare aveva informazioni dettagliate sul piano del gruppo di sfondare il confine di Gaza in dozzine di punti e attaccare decine di comunità e postazioni dell'esercito.
Funzionari della difesa citati dal giornale hanno dichiarato che «la maggior parte di queste informazioni sono state condivise con il servizio di sicurezza Shin Bet» e «la leadership politica aveva familiarità con almeno una parte di queste informazioni. Ma Israele non si è adeguatamente preparato alla minaccia e non sembrava credere che il leader di Hamas a Gaza, YahyaSinwar, intendesse attuare il piano».
Gaza era diventata una priorità minore?
Per il quotidiano israeliano, per comprendere il fallimento delle autorità israeliane nello sventare l'attacco del 7 ottobre bisogna guardare ai risultati della guerra dei 50 giorni nel 2014 e il terrorismo che si è diffuso in Cisgiordania nel 2022.
Così «Gaza è diventata una priorità minore, poiché la maggior parte dell'intelligence e i successivi primi ministri – Netanyahu, Naftali Bennett, Yair Lapid e ancora Netanyahu – presumevano erroneamente che Hamas fosse stato scoraggiato e non cercasse la guerra».
Ma Mohammed Deif, il capo dell'ala militare di Hamas, «ha imparato dalla guerra del 2014 che non aveva più senso trattenersi: era meglio sferrare l'attacco a sorpresa più forte possibile», ricostruisce Haaretz.
«I primi segnali di un piano operativo sono arrivati nelle mani dell'esercito alcuni anni fa, e più di un anno prima del 7 ottobre il piano completo era diventato chiaro». Tanto che i militari che hanno letto questi documenti dopo quel tragico sabato hanno vissuto un'esperienza di «dolore e lacrime», scrive il giornale.
L'allarme di una sottufficiale
Ma qualcuno ha cercato di dare l'allarme, una «persona giusta in questa storia»: una sottufficiale esperta dell'Unità 8200 ha provato ad avvertire i suoi superiori con segnalazioni coerenti anche con i numerosi avvertimenti lanciati dalle donne osservatrici della Divisione di Gaza.
«Nei mesi precedenti la guerra, la sottufficiale scrisse tre documenti mettendo in guardia i suoi superiori sulle intenzioni di Hamas». Nei report sosteneva che i miliziani «avevano completato esercitazioni che simulavano un'invasione di kibbutz e postazioni al confine». E in un documento denunciava anche l'intenzione dei miliziani di colpire gravemente i residenti dei kibbutz.
L'avvertimento della sottufficiale è stato trasmesso agli alti ufficiali della sua unità e all'intelligence. «Un alto ufficiale dei servizi le ha risposto via e-mail. Ne elogiò il lavoro ma aggiunse: 'Mi sembra immaginifico'», riporta Haaretz. Ma anche un comandante della sottufficiale si era schierato dalla sua parte. «Celebriamo i 50 anni dalla guerra dello Yom Kippur, non potete dire che sia fantasioso», avrebbe detto il militare.
Ultimo avvertimento della sottufficiale ad agosto
L'ultimo avvertimento della sottufficiale è arrivato ad agosto, con «conclusioni strettamente conformi agli eventi che sarebbero avvenuti di due mesi dopo», il commento di Haaretz.
E anche un terzo sottufficiale anziano si è unito a lei, alcune settimane prima del 7 ottobre. «Ma sembra che gli alti ufficiali dell'unità e dell'intelligence militare non abbiano dato alle dichiarazioni un peso sufficiente», evidenzia il giornale. Arrivando così al tragico sabato che resterà per sempre nella memoria di Israele.