Minaccia sottovalutata? Israele sapeva del piano di Hamas da oltre un anno

SDA

25.11.2023 - 18:35

Oltre un anno prima del 7 ottobre, l'esercito israeliano aveva ricevuto informazioni sul piano di Hamas di attaccare le città israeliane e le basi dell'esercito. E ben due mesi prima dell'assalto, una sottufficiale aveva avvertito che quello scenario da incubo poteva verificarsi davvero, ma è stata ignorata. 

Soldati israeliani lavorano su veicoli militari blindati lungo il confine di Israele con la Striscia di Gaza, nel sud di Israele, lunedì 20 novembre 2023.
Soldati israeliani lavorano su veicoli militari blindati lungo il confine di Israele con la Striscia di Gaza, nel sud di Israele, lunedì 20 novembre 2023.
KEYSTONE/AP Photo/Ohad Zwigenberg

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Oltre un anno prima del 7 ottobre, l'esercito israeliano aveva ricevuto informazioni sul piano di Hamas di attaccare le città israeliane e le basi dell'esercito.
  • A scriverlo è il quotidiano israeliano Haaretz, che ricostruisce con nuovi dettagli quello che definisce «il fallimento» dell'intelligence e dei vertici militari di Israele, che hanno sottovalutato la minaccia.
  • Secondo Haaretz, Hamas ha iniziato a preparare il suo attacco da Gaza anni fa, ma per tutto questo tempo l'analisi di Israele è stata errata.

A scriverlo è il quotidiano israeliano Haaretz, che ricostruisce con nuovi dettagli quello che definisce «il fallimento» dell'intelligence e dei vertici militari di Israele, che hanno sottovalutato la minaccia ed erano impreparati all'orrore che si è consumato 50 giorni fa nel sud dello Stato ebraico.

Secondo Haaretz, Hamas ha iniziato a preparare il suo attacco da Gaza anni fa, ma per tutto questo tempo l'analisi di Israele è stata errata. E per oltre un anno, l'intelligence militare aveva informazioni dettagliate sul piano del gruppo di sfondare il confine di Gaza in dozzine di punti e attaccare decine di comunità e postazioni dell'esercito.

Funzionari della difesa citati dal giornale hanno dichiarato che «la maggior parte di queste informazioni sono state condivise con il servizio di sicurezza Shin Bet» e «la leadership politica aveva familiarità con almeno una parte di queste informazioni. Ma Israele non si è adeguatamente preparato alla minaccia e non sembrava credere che il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, intendesse attuare il piano».

Gaza era diventata una priorità minore?

Per il quotidiano israeliano, per comprendere il fallimento delle autorità israeliane nello sventare l'attacco del 7 ottobre bisogna guardare ai risultati della guerra dei 50 giorni nel 2014 e il terrorismo che si è diffuso in Cisgiordania nel 2022.

Così «Gaza è diventata una priorità minore, poiché la maggior parte dell'intelligence e i successivi primi ministri – Netanyahu, Naftali Bennett, Yair Lapid e ancora Netanyahu – presumevano erroneamente che Hamas fosse stato scoraggiato e non cercasse la guerra».

Ma Mohammed Deif, il capo dell'ala militare di Hamas, «ha imparato dalla guerra del 2014 che non aveva più senso trattenersi: era meglio sferrare l'attacco a sorpresa più forte possibile», ricostruisce Haaretz.

«I primi segnali di un piano operativo sono arrivati nelle mani dell'esercito alcuni anni fa, e più di un anno prima del 7 ottobre il piano completo era diventato chiaro». Tanto che i militari che hanno letto questi documenti dopo quel tragico sabato hanno vissuto un'esperienza di «dolore e lacrime», scrive il giornale.

L'allarme di una sottufficiale

Ma qualcuno ha cercato di dare l'allarme, una «persona giusta in questa storia»: una sottufficiale esperta dell'Unità 8200 ha provato ad avvertire i suoi superiori con segnalazioni coerenti anche con i numerosi avvertimenti lanciati dalle donne osservatrici della Divisione di Gaza.

«Nei mesi precedenti la guerra, la sottufficiale scrisse tre documenti mettendo in guardia i suoi superiori sulle intenzioni di Hamas». Nei report sosteneva che i miliziani «avevano completato esercitazioni che simulavano un'invasione di kibbutz e postazioni al confine». E in un documento denunciava anche l'intenzione dei miliziani di colpire gravemente i residenti dei kibbutz.

L'avvertimento della sottufficiale è stato trasmesso agli alti ufficiali della sua unità e all'intelligence. «Un alto ufficiale dei servizi le ha risposto via e-mail. Ne elogiò il lavoro ma aggiunse: 'Mi sembra immaginifico'», riporta Haaretz. Ma anche un comandante della sottufficiale si era schierato dalla sua parte. «Celebriamo i 50 anni dalla guerra dello Yom Kippur, non potete dire che sia fantasioso», avrebbe detto il militare.

Ultimo avvertimento della sottufficiale ad agosto

L'ultimo avvertimento della sottufficiale è arrivato ad agosto, con «conclusioni strettamente conformi agli eventi che sarebbero avvenuti di due mesi dopo», il commento di Haaretz.

E anche un terzo sottufficiale anziano si è unito a lei, alcune settimane prima del 7 ottobre. «Ma sembra che gli alti ufficiali dell'unità e dell'intelligence militare non abbiano dato alle dichiarazioni un peso sufficiente», evidenzia il giornale. Arrivando così al tragico sabato che resterà per sempre nella memoria di Israele.

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