Ucraina Raid russi su Kiev, battaglia a Severodonetsk

SDA

5.6.2022 - 20:29

Del fumo su alza dalla zona residenziale di Kiev colpita domenica da dei missili. 
Del fumo su alza dalla zona residenziale di Kiev colpita domenica da dei missili. 
KEYSTONE/EPA/OLEG PETRASYUK

Dopo oltre un mese, la guerra torna a Kiev. Un bombardamento russo ha colpito all'alba una fabbrica nella zona orientale della capitale ucraina: obiettivo militare per Mosca, che ha annunciato la distruzione di tank nemici.

A Kiev, ha riferito il sindaco Vitaly Klitschko, sono finiti nel mirino i distretti di Darnytsky e Dniprovsky.

Secondo l'aviazione ucraina, i missili sono stati lanciati da un bombardiere strategico Tu-95 che sorvolava il Mar Caspio e uno dei razzi è stato abbattuto.

La Difesa di Mosca ha rivendicato la distruzione di «carri armati T-72 forniti dai Paesi dell'Europa orientale e altri veicoli corazzati che erano negli hangar».

La fabbrica - ha replicato il capo delle ferrovie statali ucraine Olexander Kamyshin - non si occupa di riparare equipaggiamenti militari ma vagoni per il trasporto di cereali.

Fronte principale nel Lugansk

Nel Donbass, intanto, la battaglia continua a infuriare. «I russi controllavano il 70% di Severodonetsk, ma nel giro di due giorni sono stati respinti, ora la città è divisa a metà - ha rivendicato il governatore di Lugansk Serhiy Gaidai -. Gli occupanti hanno perso un numero enorme di personale, otto russi sono stati fatti prigionieri».

Tra le vittime, riferiscono i media di Kiev, ci sarebbe il generale russo Roman Kutuzov. Se confermato, si aggiungerebbe all'elenco dei numerosi alti ufficiali già morti in battaglia, tra cui, secondo l'intelligence Usa, tra 8 e 10 generali.

Dal canto loro, le forze filorusse rivendicano di aver spostato il fronte al di là del fiume Seversky Donets, arrivando alla periferia di Lysychansk, l'unico altro centro urbano di rilievo ancora in mani ucraine nell'oblast.

A Lysychansk raid su un centro di aiuti

A supportare l'avanzata ci sono anche pesanti raid che hanno raso al suolo una sede di distribuzione degli aiuti umanitari, dove vivevano stabilmente più di 40 persone che al momento risultano disperse. Una battaglia che nei prossimi giorni si annuncia ancora durissima.

Secondo il governatore, l'obiettivo di Mosca è di prendere «pieno controllo di Severodonetsk entro il 10 giugno, oppure controllare la strada tra Lysychansk e Bakhmut», che gli aprirebbe la via verso Kramatorsk, capoluogo della regione di Donetsk, colpito nelle ultime ore da un attacco missilistico. «Tutte le forze, tutte le riserve si stanno concentrando su questi due compiti», ha spiegato.

Centrali nucleari a rischio

Nel frattempo, tornano i timori di danni collaterali a infrastrutture nucleari. L'operatore ucraino Energoatom ha denunciato che un missile da crociera Kalibr è volato «criticamente a bassa quota» sulla centrale di Mykolayiv, diretto probabilmente verso Kiev.

Le forze russe, ha accusato, «ancora non capiscono che anche il più piccolo frammento di un missile che può colpire un alimentatore funzionante può causare una catastrofe nucleare e una perdita di radiazioni».