Ucraina Dei soldati volontari stranieri sono morti, da Sloviansk si fugge

SDA / Red

4.6.2022

Quattro combattenti volontari stranieri della Legione per la Difesa dell'Ucraina hanno perso la vita in combattimento. Intanto, la situazione a Sloviansk si fa sempre più tesa, portando più gente a fuggire dalla città. Fuori dall'Ucraina si spinge per una tregua.

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Ad annunciare la morte dei volontari è stata la stessa brigata in una dichiarazione citata dal Guardian, secondo cui si tratta di un tedesco, un olandese, un australiano e un francese.

Non sono stati forniti dettagli sulle loro identità, né sulle esatte circostanze della morte. Venerdì il ministero degli Esteri di Parigi ha annunciato l'uccisione di un francese che combatteva per gli ucraini.

«Abbiamo perso i nostri fratelli in combattimento ma il loro coraggio, il loro ricordo e la loro eredità ci ispirerà per sempre», si legge nella nota.

Distriubuiti passaporti russi a Kherson e Melitopol

La Russia ha iniziato a rilasciare passaporti agli ucraini che vivono nelle città occupate di Kherson e Melitopol. Lo afferma il think tank della difesa statunitense Institute for the Study of War, aggiungendo comunque che le autorità di occupazione «continuano ad affrontare problemi nel controllo sociale e nel contenimento delle azioni della resistenza».

Inoltre, si afferma, le forze russe non sono riuscite a riconquistare le posizioni perdute nell'oblast di Kherson e hanno continuato a difendere le posizioni precedentemente occupate.

Offensiva russa contro Sloviansk?

Lo stato maggiore di Kiev – secondo quanto riporta la Cnn – ha reso noto che l'esercito russo sta rafforzando le posizioni attorno a Sloviansk in vista di una nuova offensiva contro questa città strategica dell'Ucraina orientale.

I russi, che avevano già lanciato un attacco senza successo contro due città a nord e nord-ovest di Sloviansk (Barvinkove e Sviatohirsk), stanno schierando adesso fino a 20 gruppi tattici nella zona. Non è chiaro invece se le truppe di Mosca abbiano guadagnato ulteriore terreno a est di Sloviansk, dopo aver preso il controllo della città di Lyman a fine maggio.

In centinaia fuggono ogni giorno da Sloviansk

Centinaia di persone fuggono da Sloviansk, che si trova nell'Ucraina orientale, e il numero delle evacuazioni è quasi raddoppiato questa settimana, ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare della città, Vadym Lyakh, citato dalla Cnn.

«Il numero di persone che lasciano la città è quasi raddoppiato, sia con gli autobus di evacuazione che con mezzi propri, la gente se ne va», ha detto, indicando che l'attacco russo che ha ucciso tre persone martedì ha «spinto i cittadini a fuggire».

Ogni giorno circa 70-100 persone stanno lasciando la città di Dnipro e 100-200 persone partono per altre zone dell'Ucraina, ha affermato Lyakh. Il flusso di traffico è «in aumento», si stanno aggiungendo altri autobus per l'evacuazione, alle persone vengono forniti gratuitamente vitto e alloggio da parte di volontari locali, ha aggiunto. Finora le evacuazioni si sono svolte in sicurezza, «senza casi di bombardamenti o complicazioni».

Battaglia per Severodonetsk

Le forze armate ucraine hanno riconquistato il 20% di Severodonetsk, nell'est del Paese, mentre i russi controllano circa la metà della città: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale del Luhansk, Serhii Haidai.

Haidai ha precisato che gli invasori sono arrivati a controllare il 70% di Sievierodonetsk, ma che ora hanno perso terreno: «Non saranno in grado di conquistare la regione in due settimane, come predetto dall'intelligence britannica», ha affermato, aggiungendo che l'esercito russo ha subito perdite significative in città, mentre secondo lui «la ‹Repubblica popolare del Donetsk› (i separatisti filorussi) si rifiuta di combattere per la ‹'Repubblica popolare del Luhansk›».

A fine pomeriggio, il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Interfax, comunica che le forze ucraine si stanno ritirando da Severodonetsk.

Incontri USA-UE-GB per una tregua

Dirigenti Usa si sono incontrati regolarmente nelle ultime settimane con i colleghi europei e britannici per discutere un possibile quadro per un cessate il fuoco e per la fine della guerra in Ucraina attraverso un accordo negoziato. Lo riferisce la Cnn citando varie fonti a conoscenza dei colloqui.

Kiev non è coinvolta direttamente, nonostante l'impegno Usa a non decidere «nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina». Secondo la Cnn, ci sarebbe ancora una certa confusione su quale tipo di cornice gli Usa considerano appropriata per portare Kiev a ulteriori discussioni.

In ogni caso sia i dirigenti americani che quelli occidentali concordano sulla crescente preoccupazione che, se russi e ucraini non tornano al tavolo e raggiungono un accordo, la guerra potrebbe trascinarsi per anni.

Bandiera dell'Azovstal in un museo

La bandiera ucraina issata per settimane sull'acciaieria Azovstal di Mariupol sarà conservata nel Museo nazionale di Storia dell'Ucraina nella Seconda guerra mondiale a Kiev.

Il vessillo, portato fuori dalla fabbrica-bunker insieme a soldati feriti, è stato consegnato dal capo dell'intelligence Kyrylo Budanov e da alcuni combattenti di Mariupol in un evento a cui hanno partecipato alcune delle mogli dei soldati dell'Azovstal al momento prigionieri dei russi, secondo quanto riporta Ukrinform.

In una foto, la bandiera viene esposta da alcuni soldati e appare fortemente lisa e con diversi fori e strappi. L'esposizione è stata ribattezzata «La crocifissione della bandiera di stato dell'Ucraina».