Ucraina Esplosioni in Crimea: «Abbattuti missili balistici». I Wagner si ritirano da Bakhmut?

SDA

6.5.2023 - 20:23

La controffensiva ucraina vuole muoversi in profondità, senza alcuna intenzione di rinunciare al principio dei «confini del 1991», Crimea compresa. 

Ukrainian army snipers change their position facing Russian troops near Bakhmut, Donetsk region, Ukraine, Tuesday, May 2, 2023. (AP Photo/Libkos)
Ukrainian army snipers change their position facing Russian troops near Bakhmut, Donetsk region, Ukraine, Tuesday, May 2, 2023. (AP Photo/Libkos)
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Così, le esplosioni sono tornate a risuonare nella penisola dove Oleg Kryuchkov, consigliere del governatore filorusso della regione, ha riferito che «la difesa aerea è stata attivata nel nord», senza registrare vittime o danni.

In serata, il capo russo della penisola, Serghei Aksyonov, ha confermato che due missili balistici ucraini Grom-2 sono stati abbattuti mentre si dirigevano sulla regione occupata dal 2014, che Kiev vuole riportare nei suoi confini insieme a tutti i territori invasi a est e sud.

I filorussi hanno riferito che si tratta del secondo caso ufficialmente confermato di missili Grom abbattuti in Crimea, con il primo segnalato ad aprile.

Un episodio che sembra quasi una risposta alla conferma arrivata dall'aeronautica ucraina – dopo un balletto di annunci e smentite – che un missile ipersonico balistico Kinzhal è stato davvero abbattuto sui cieli della capitale Kiev, nella notte del 4 maggio.

Kiev vuole riprendersi la Crimea

Quella vissuta in Crimea è l'ennesima giornata di una scia di tensione che l'ha vista nel mirino di una serie di attacchi a infrastrutture critiche, alcuni con risultati come la distruzione di un deposito di petrolio a Sebastopoli, la scorsa settimana.

Kiev vuole infatti la Crimea, nonostante «alcuni politici occidentali – non Paesi – stiano mettendo in guardia l'Ucraina» dal farlo, ha riferito Tamila Tasheva, rappresentante permanente del presidente Zelensky per la penisola. Il loro timore è che la mossa «potrebbe portare a una guerra nucleare», ha aggiunto escludendo da parte sua questa possibilità.

Il capo dei Wagner minaccia il ritiro da Bakhmut 

Intanto, la guerra torna di nuovo a sconvolgere il territorio russo, dove si è consumato un grave attentato contro lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin. E le bombe sono tornate a cadere sulla regione di confine di Belgorod, secondo il governatore Vyacheslav Gladkov: «La città di Shebekino è stata attaccata» e «una persona è stata ferita», ha riferito.

Contemporaneamente, al fronte est restano i problemi dovuti al 'ribelle' Prigozhin che insiste nel dire che il 10 maggio ritirerà i suoi mercenari Wagner dalle posizioni su Bakhmut. Al loro posto arriveranno i soldati del leader ceceno Ramzan Kadyrov: «Sto già contattando i suoi rappresentanti per iniziare immediatamente il trasferimento delle posizioni», ha detto il 'cuoco di Putin', che ha chiesto ufficialmente lo scambio con le truppe cecene in una lettera al ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, con il quale ormai è guerra aperta.

A Bakhmut rimangono poco più di due chilometri quadrati. Sarà presa, senza dubbio, dalle forze di «Akhmat» Kadyrov, ha sottolineato Prigozhin.

Conquistare l'insediamento sarebbe una importante vittoria per i russi dopo una battaglia che dura da mesi e che non prevede esclusione di colpi come testimoniano i video diffusi dalle forze ucraine che denunciano le terribili bombe al fosforo russe lanciate tra i palazzi della città.

I russi modificano le priorità sul campo di battaglia?

Mentre lo scontro interno alle forze russe continua sul fronte est, è a sud che si guarda per l'avvio della controffensiva.

Secondo gli esperti del think tank americano Isw, il ministero della Difesa russo ha infatti modificato la propria priorità sul campo di battaglia, spostando l'attenzione operativa dalla cattura di Bakhmut alla preparazione per affrontare le imminenti operazioni ucraine per liberare i territori occupati.

Una scelta che ha messo in difficoltà i mercenari Wagner, e che si fa evidente negli annunci delle autorità filorusse di evacuazioni degli insediamenti occupati vicini al fronte di Zaporizhzhia.

A Kherson intanto è già passato un giorno di coprifuoco totale deciso dalle autorità ucraine fino all'8 maggio. Nel oblast le bombe continuano a cadere e fare vittime: sei artificieri sono stati uccisi da un attacco russo mentre sminavano il territorio.

SDA