Guerra in Ucraina«La controffensiva di Kiev è imminente», Mosca evacua il sud
SDA
5.5.2023 - 21:34
La controffensiva ucraina pare imminente tra annunci di coprifuoco, chiusure ed evacuazioni nei territori più vicini al fronte, chiari segnali di vigilia delle operazioni da tempo annunciate da Kiev per tentare di liberare l'est e il sud occupati dagli invasori. Mentre Mosca se la deve vedere con i mercenari Wagner che minacciano il ritiro da Bakhmut per la mancanza di munizioni, i filorussi hanno ordinato l'evacuazione «parziale» degli insediamenti occupati vicino alla linea del fronte meridionale.
05.05.2023, 21:34
SDA
Il governatore russo dell'oblast di Zaporizhzhia, Yevgeny Balitsky, ha precisato che il provvedimento deciso da Mosca interessa in un primo momento bambini, anziani, disabili e malati di 18 insediamenti nella regione vicini al fronte, con l'obiettivo di «proteggere queste persone dal fuoco nemico».
Tra questi, anche Energodar, cittadina che accoglie la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, in mano ai russi sin da marzo 2022 e sorvegliata speciale per i timori di un possibile incidente nell'impianto, che potrebbe resuscitare gli spettri di un disastro atomico in Europa dopo quello di Chernobyl di 37 anni fa.
L'annuncio delle evacuazioni di Zaporizhzhia riportano alla mente lo scorso autunno, quando provvedimenti simili furono ordinati per la regione meridionale di Kherson poco prima dell'offensiva dell'esercito ucraino che riportò l'omonimo capoluogo dell'oblast sotto il controllo di Kiev, infliggendo una durissima sconfitta alle forze russe. La sensazione è che lo scenario potrebbe ripetersi anche per la regione vicina.
A darne un chiaro segnale è stata la richiesta delle autorità ucraine ai residenti del distretto di Nikopol e di Energodar, città opposte sulle sponde del fiume Dnipro, a non uscire di casa durante il week-end, insieme all'invito a non ignorare gli allarmi aerei e a non avvicinarsi agli edifici amministrativi.
Si vogliono evitare perdite tra la popolazione civile
Il principio dietro alla richiesta è di permettere ai militari ucraini di agire evitando perdite tra la popolazione civile. Lo stesso principio dietro al coprifuoco totale di 56 ore scattato in serata a Kherson, città che resterà chiusa all'ingresso e all'uscita fino all'8 maggio, proprio in vista della controffensiva.
Nelle ultime ore di apertura, i cittadini si sono affrettati a fare scorte di cibo e acqua, dopo l'ennesima notte di pesanti bombardamenti russi. Qui infatti la violenza della guerra è aumentata notevolmente nell'ultima settimana, con 23 persone uccise solo mercoledì dagli attacchi russi nella regione, compreso il bombardamento di un supermercato che ha provocato la morte di otto civili.
Speculazioni sull'attesa controffensiva
Le crescenti speculazioni sulla tanto attesa controffensiva hanno infatti portato a un forte inasprimento della guerra. Al crescente numero di attacchi in territorio russo e all'esplosione senza precedenti di un drone sul Cremlino – per la quale Mosca accusa Kiev che però si dice estranea – i russi hanno risposto con una serie di attacchi notturni in tutta l'Ucraina, compresa la capitale Kiev.
In una ricostruzione del portale ucraino Defense Express, con tanto di foto, le forze ucraine avrebbero anche abbattuto un missile balistico ipersonico russo Kynzhal lanciato sulla città la notte del 4 maggio, utilizzando per la prima volta il sistema statunitense Patriot.
Un'ipotesi tuttavia smentita dall'aeronautica di Kiev, per la quale «non sono stati registrati missili balistici» sulla capitale. Tanti invece sono stati i droni distrutti e caduti in tutto il Paese negli attacchi degli ultimi giorni, veri protagonisti della guerra oggi sempre più tecnologica. I velivoli senza pilota saranno protagonisti anche della controffensiva ucraina: 10mila operatori di Uav sono infatti già stati addestrati nel Paese nell'ambito del progetto 'Esercito di droni', ha riferito il vice premier per l'Innovazione e ministro della Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov.