Ucraina È scontro tra Mosca e Prigozhin, accusato di ribellione. Verso una guerra civile in Russia?

SDA / Red

24.6.2023 - 03:25

Il capo dei mercenari Wagner ha accusato l’esercito russo di avere bombardato le sue postazioni e ha lanciato la «marcia della giustizia» sulla città russa di Rostov. Avrebbe preso sotto controllo punti strategici della città e minaccia di spostarsi a Mosca se i vertici militari russi non verranno a incontrarlo. I servizi segreto del Cremlino (Fsb) e la procura lo incriminano. Il potente generale russo Surovikin lo invita ad arrendersi. Intanto la città di Mosca si blinda e si mette in massima allerta. Biden informato sulla vicenda. Gli Alleati decidono di consultarsi.

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Prigozhin, capo dei Wagner, accusa l’esercito russo di avere bombardato le sue postazioni e lancia la «marcia della della giustizia» sulla città russa di Rostov: «Andremo fino alla fine».
  • Avrebbe sotto controllo punti strategici della città e attende un incontro con i vertici militari russi, altrimenti minaccia di spostarsi a Mosca.
  • Il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro Prigozhin «per invito alla ribellione armata».
  • Per i servizi segreti quello del capo dei Wagner «è un tentativo di colpo di Stato». 
  • Il presidente russo è costantemente informato sulla situazione. La capitale Mosca si è blindata con importanti forze armate.
  • L'influente generale russo Sergei Surovikin ha invitato i combattenti del gruppo Wagner a «fermarsi» e tornare nelle loro caserme «prima che sia troppo tardi».
  • Prigozhin: «L'Ucraina non si apprestava ad attaccare la Russia» quando Mosca ha lanciato la sua offensiva. La TV di Stato russa interrompe i programmi ufficiali per smentire il capo dei Wagner.
  • Il presidente USA Joe Biden è costantemente informato. Gli Alleati hanno deciso di consultarsi d'urgenza.

Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin dichiara ufficialmente guerra ai vertici militari di Mosca, lanciando un appello a «fermare» i capi delle forze armate russi dopo aver accusato le truppe regolari di aver bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti, su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu facendo «un numero enorme» di morti.

«Siamo in 25.000», ha dichiarato il leader dei miliziani invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro e a non opporre resistenza in quello che «non è un colpo di stato militare, ma una marcia della giustizia».

Prigozhin: «Andremo fino alla fine»

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner ha poi promesso di prendere tutte le misure necessarie per rovesciare la leadership militare russa a Mosca, aggiungendo che le sue truppe sono pronti a «distruggere qualunque cosa» si trovi sulla loro strada.

«Stiamo andando avanti e andremo fino alla fine», ha detto Yevgeny Prigozhin in un nuovo messaggio audio dopo aver promesso di esautorare la leadership militare russa, aggiungendo che le sue forze sarebbero entrate nella regione russa meridionale di Rostov, come poi è stato. Hanno preso il controllo dei punti strategici.

Un video pubblicato su Twitter da «NEXTA» mostra alcuni soldati per le strade della città:

Come mai la città di Rostov?

Il quartier generale militare russo a Rostov sul fiume Don è una base logistica chiave per l'offensiva in Ucraina.

«Abbiamo preso l'aeroporto sotto controllo in modo che l'aviazione d'attacco non colpisca noi, ma gli ucraini», ha detto Prigozhin. Ha quindi invitato i russi a non credere a ciò che viene detto dalla tv di Stato. «Quando vi dicono che la Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa sul fronte è crollato...Le cose sul fronte non sono crollate per questo motivo», ha proseguito.

«È stata persa un'enorme quantità di territorio. Il numero di soldati uccisi è di tre, quattro volte di più di quanto si legge nei documenti mostrati ai vertici», ha aggiunto. Prigozhin ha affermato che il capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov «è scappato da qui quando ha scoperto che ci stavamo avvicinando all'edificio». Le autorità di Rostov hanno invitato i residenti a rimanere a casa.

La BBC riporta che in un video postato online Prigozhin viene mostrato all'interno del quartier generale militare meridionale russo a Rostov. Nel filmato afferma che se il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov non verranno a incontrarlo, le sue truppe si dirigeranno a Mosca. 

Ecco dove si trova Rostov rispetto a Mosca:

Discorso alla nazione di Putin in diretta TV

«Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento». Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv dopo la ribellione del capo della Wagner. «Adesso si decide il destino del nostro popolo», ha aggiunto.

«Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari». Mi rivolgo a «coloro che sono stati coinvolti in questo, vi invito a fermare le vostre azioni criminali», ha aggiunto Putin.

«Le azioni che hanno diviso la nostra unità sono il rinnegamento del nostro popolo, dei nostri compagni d'armi che ora stanno combattendo al fronte, questa è una pugnalata alle spalle per il nostro Paese e il nostro popolo», ha aggiunto il presidente russo.

«Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere», ha affermato Putin.

Le forze dell'ordine russe avrebbero fatto irruzione nell'ufficio del Gruppo Wagner di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale Fontanka, citata dalla Bbc.

Mosca ai Wagner: «Garantiremo l'incolumità se vi fermate»

L'esercito russo ha annunciato che «garantirà l'incolumità» dei combattenti Wagner se si dissociano dal loro capo, Yevgeny Prigozhin.

«Siete stati indotti con l'inganno a partecipare all'impresa criminale di Prigozhin e trascinati ad un ammutinamento armato. Vi esortiamo a ragionare e contattare i rappresentanti del ministero della Difesa russo o le forze dell'ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti», ha affermato il ministero in una nota rivolgendosi ai combattenti della Wagner e sostenendo che «molti dei vostri commilitoni si sono già resi conto del loro errore e hanno chiesto di rientrare nelle caserme».

Generale russo ai Wagner: «Fermatevi prima che sia tardi»

L'influente generale russo Sergei Surovikin ha invitato i combattenti del gruppo Wagner a «fermarsi» e tornare nelle loro caserme «prima che sia troppo tardi», dopo l'appello del loro leader, Yevgeny Prigozhin, a ribellarsi contro il comando militare.

«Mi rivolgo ai combattenti e ai leader del gruppo Wagner (...) Siamo dello stesso sangue, siamo guerrieri. Vi chiedo di smetterla (...) Prima che sia troppo tardi, è necessario obbedire alla volontà e all'ordine del presidente eletto della Russia», ha detto in un video trasmesso su Telegram da un giornalista della televisione di stato russa. Putin ha ricevuto anche conferma da parte del procuratore generale russo dell'avvio di un procedimento penale in relazione al tentativo di organizzare una ribellione armata».

Aperto un procedimento contro Prigozhin

Immediata la replica da Mosca a tutti questi avvenimenti: prima il ministero della Difesa russo ha respinto ogni accusa di attacchi ai mercenari. Poi è sceso in campo direttamente il Cremlino: il presidente Vladimir Putin «è stato informato sulla situazione intorno a Prigozhin» e «si stanno prendendo le misure necessarie».

Il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro il capo di Wagner «per invito alla ribellione armata», intimando il leader dei mercenari a «interrompere le azioni illegali».

«I servizi speciali, le forze dell'ordine, vale a dire il ministero della Difesa, l'FSB (servizi di sicurezza), il ministero dell'Interno, la Guardia Nazionale, informano continuamente il Presidente sulle misure adottate per attuare le istruzioni loro impartite», ha detto alle agenzie di stampa russe il portavoce presidenziale Dmitry Peskov.

L'FSB: «È un tentativo di colpo di Stato»

Le dichiarazioni e le azioni del fondatore di Wagner, Yevgeny Prigozhin, «costituiscono effettivamente appelli per l'inizio di un conflitto civile armato sul territorio russo e una pugnalata alle spalle dei militari russi che combattono con le forze ucraine filo-naziste», ha affermato l'ufficio stampa del Servizio di sicurezza federale russo (FSB), riporta la Tass.

Il ministero della Difesa russo ha definito falsi i rapporti sugli attacchi alle unità Wagner.

Prigozhin: «L'Ucraina non si apprestava ad attaccare la Russia»

La rivolta lanciata dal leader mercenario giunge al termine di una ennesima giornata di bordate contro gli apparatchik gallonati di Mosca, con il patron della Wagner che ha definito l'esercito russo «una bolla d'aria scoppiata» puntando il dito contro il ministero della Difesa e mettendo apertamente in dubbio anche le motivazioni addotte ufficialmente per la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina.

In un nuovo video Prigozhin ha dichiarato che quando è iniziata l'invasione su vasta scala la situazione del conflitto nel Donbass non era diversa da quella degli ultimi anni e non c'era nessuna «folle aggressione» da parte di Kiev.

Ha poi aggiunto che l'Ucraina non si apprestava ad attaccare la Russia assieme alla Nato. Secondo Prigozhin quindi, parlando di un'imminente offensiva ucraina il ministero della Difesa russo, ovvero il suo arcinemico Sergey Shoigu, ha «ingannato» sia la società sia Putin.

La TV di Stato russa ferma le trasmissioni per smentire Prigozhin

Il canale televisivo statale di notizie Russia 24 ha interrotto la trasmissione di un programma per leggere il messaggio del ministero della Difesa russo, in cui si afferma che le dichiarazioni fatte dal leader del gruppo mercenario Wagner Yevgeny Prigozhin «non corrispondono alla realtà».

Lo riporta la Cnn, spiegando che l'interruzione è avvenuta durante la trasmissione del programma International Overview.

«Stiamo interrompendo il programma (...) per trasmettere un messaggio dal ministero della Difesa russo: tutti i messaggi e i video che circolano sui social media, attribuiti a Yevgeny Prigozhin, riguardanti presunti attacchi del ministero della Difesa russo alle retrovie della Wagner PMC non corrispondono alla realtà e hanno lo scopo di disinformare», ha detto il conduttore.

Gli Alleati si stanno consultando

Joe Biden ha ricevuto un briefing sullo scontro tra il leader del gruppo mercenario Wagner, Yevgeny Prigozhin, e i generali russi. Lo riferisce il Consiglio per la sicurezza nazionale statunitensi.

Gli Stati Uniti si stanno consultando con «alleati e partner in tutto il mondo» sugli sviluppi della situazione in Russia. Lo riferisce il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, Adam Hodge, alla Cnn.

Gli USA scontenti della controffensiva?

Intanto si registrano tensioni tra Washington e Kiev sulla controffensiva ucraina. L'andamento del contrattacco è lento e «deludente», si sono lamentati funzionari americani.

«Tutto deve ancora succedere», la risposta dei militari di Kiev. È da giorni che i vertici ucraini ammettono una temporanea scarsità di risultati, compreso lo stesso presidente Volodymyr Zelensky.

Ma secondo fonti ufficiali e militari americane, interpellate dalla Cnn, l'avanzata «non sta soddisfacendo le aspettative in nessuno dei fronti»: quindi non a est, nel Donbass, dove i russi contrattaccano; ma neanche a sud, verso Meliptopol, Berdyansk e la Crimea, dove invece le truppe scelte di Kiev rivendicano quasi ogni giorno la liberazione di nuovi insediamenti.

Le difese russe reggono bene in diversi punti

Le linee russe, hanno argomentato le fonti alle Cnn, si sono dimostrate ben fortificate e non offrono facile passaggio agli attacchi delle truppe di terra ucraine, che vengono martellate con successo dall'aviazione russa in aggiunta alla presenza di mine.

Insomma, le forze ucraine si sono dimostrate «vulnerabili», mentre quelle russe, per quanto gonfiate numericamente da soldati poco addestrati e per nulla motivati, si sono rivelate «competenti» nelle loro difese.

La risposta di Kiev è arrivata per bocca del comandante delle forze di terra, generale Oleksandr Syrskyi, che al Guardian ha confermato per la prima volta pubblicamente che «la nostra forza principale non è stata ancora impegnata a combattere e stiamo sondando i punti deboli nelle difese nemiche. Tutto deve ancora succedere».

Obama: «La Crimea di oggi non è quella del 2014»

Sull'invasione della Crimea interviene Barack Obama, durante la cui presidenza avvenne l'invasione e l'annessione russa della Crimea nel 2014.

L'ex presidente ha difeso la sua risposta di allora, tacciata da alcuni di acquiescenza: «L'Ucraina di quel periodo non è quella di oggi», ha detto l'ex presidente alla Cnn.

«C'è una ragione per cui all'epoca non ci fu un'invasione armata della Crimea: perché era piena di un sacco di persone che parlavano russo e che simpatizzavano con la Russia», ha sottolineato Obama.

«Io e la cancelliera tedesca Angela Merkel abbiamo risposto a Putin con gli strumenti che avevamo», ha detto l'ex presidente, ricordando che «molti Paesi europei non volevano imporre le sanzioni contro Mosca».

«Allora non dovrebbe sorprendere che oggi ci sia un'aggressione russa su vasta scala in Europa», ha subito rintuzzato il principale consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak.

SDA / Red