I più letti del 2020 40 anni di CNN: da pioniera dell’informazione ad oggetto dell'odio di Trump

dpa/tafu

1.6.2020

Nel 2020 abbiamo pubblicato molti articoli per ricordare anniversari di eventi che hanno fatto la storia svizzera e mondiale. Riproponiamo i più letti: i 40 anni della CNN e dei moti giovanili dell’Opernhaus di Zurigo, i 30 del tragico volo Alitalia 404 che si è schiantato vicino all'aeroporto di Kloten e del telescopio Hubble e i 10 del disastro ambientale causato dalla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. Buone feste e buona (ri)lettura.

Dalla guerra del Golfo all’11 settembre: la CNN, il canale di informazioni in diretta 24 ore su 24, ha dato un nuovo volto all’informazione televisiva. Ecco come tutto è cominciato 40 anni fa.

Nel cuore di una notte irachena il giovane canale di informazioni CNN realizza uno dei momenti giornalistici più sensazionali della storia. «Il cielo di Bagdad è illuminato», dichiara il reporter Bernhard Shaw in una sequenza poi diventata storica. «Si vedono lampi che brillano ovunque nel cielo.»

Siamo nella notte del 17 gennaio 1991. I giornalisti della CNN intorno a Bernhard Shaw sono gli occhi e le orecchie del mondo nel momento in cui inizia la seconda guerra del Golfo. Nessun altro media occidentale è in grado di rendere conto nell’immediato dello scoppio di questa guerra in diretta dall’Iraq.

Cable News Network, primo grande canale televisivo al mondo dedicato esclusivamente all’informazione, è stato lanciato undici anni prima. La CNN ha unito milioni di persone davanti agli schermi raccontando un mondo che cambiava – e segnato un nuovo e particolare modo di fare informazione, grazie alla sua copertura in diretta.

Questo canale, progetto di nicchia sulle prime deriso dai suoi concorrenti, è diventato un attore mondiale che ha poi suscitato l’odio del presidente statunitense Donald Trump. Quest’ultimo accusa la CNN di seguire un approccio di sinistra nella sua copertura dell’attualità negli Stati Uniti e di diffondere costantemente fake news. Durante le conferenze stampa, Donald Trump attacca costantemente i corrispondenti della CNN. Lunedì primo giugno, la storica rete all-news compie 40 anni.

Una partenza con un budget modesto

La storia del canale di informazione è cominciata nel 1980 con il famoso logo CNN su fondo rosso, seguito dalla trasmissione della sua cerimonia di lancio nella sede di Atlanta. «Speriamo di poter riunire le persone di questo paese e del mondo intero attraverso la fraternità, la bontà, l’amicizia e la pace», ha dichiarato il fondatore Ted Turner nel suo discorso.

Oltre alle bandiere degli Stati Uniti e dello Stato della Georgia, è stata issata anche quella dell’ONU. Il canale aveva dopotutto delle aspirazioni mondiali.

Ma in un primo tempo, la rete di news ha dovuto lavorare duro per farsi un nome. Derisa e soprannominata «Chicken Noodle Network» («rete di noodle al pollo») dai suoi concorrenti per via del suo modesto budget iniziale, la CNN ha per molto tempo fatto fatica ad accedere alla Casa Bianca, tra le altre cose.

Venne poi la catastrofe del Challenger nel 1986. A margine di uno dei peggiori incidenti della storia spaziale statunitense, l’innovativo metodo di lavoro dell’équipe della CNN sembra aver riscosso per la prima volta un grande successo.

Delle crisi benefiche

Lo spirito della rete, che trasmette l’attualità in diretta, le ha permesso di essere l’unica emittente a coprire per 24 ore su 24 l’esplosione della navicella spaziale e le sue conseguenze.

Qualche anno dopo, quando è scoppiata la guerra del Golfo, il canale ha scommesso sul reportage di guerra a tempo pieno. Non soltanto negli Stati Uniti, ma anche nel mondo intero, innumerevoli media hanno ripreso la copertura effettuata sul posto dai reporter della CNN.

Le immagini spesso scioccanti provenienti dalle zone di guerra e di crisi hanno dato vita all’«effetto CNN», oggetto di numerosi dibattiti. La copertura delle proteste di piazza Tien’anmen nel 1989 o ancora l’operazione militare mancata degli Stati Uniti a Mogadiscio nel 1993 hanno avvicinato i cittadini statunitensi ai conflitti internazionali come mai prima. Ciò ha spesso cambiato e rafforzato la risposta politica a questi eventi.

Una tragedia nazionale sotto gli occhi del mondo intero

L’11 settembre 2001, le immagini choc non provenivano dal Medio Oriente o dall’Africa, ma da New York. La CNN ha cominciato a diffondere soltanto tre minuti dopo che il primo aereo si è schiantato sul World Trade Center – con un primo piano sull’edificio in fiamme e le seguenti parole: «State assistendo ad immagini in diretta chiaramente molto inquietanti.» Mentre la tragedia nazionale si svolgeva sotto gli occhi del mondo intero e la seconda torre crollava circa un’ora e mezza dopo, il presentatore aveva difficoltà a mantenere il suo sangue freddo: «Mio Dio. Non ci sono parole.»

La forte influenza della CNN – che si riflette ugualmente nell’apparizione frequente del canale nei film – è stata attenuata dalla concorrenza crescente delle altre reti di informazioni all-news e successivamente da Internet.

Ma l’effetto della CNN funziona sempre: nel 2017, le immagini sensazionali di un mercato di schiavi in Libia diffusi dal canale hanno contribuito all’elaborazione di un piano di emergenza internazionale.

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